All’inizio di questo mandato amministrativo le amministrazioni comunali della Valle Samoggia hanno deciso di intraprendere un percorso per valutare l’opportunità di fondere i comuni e procedere così ad una riorganizzazione della pubblica amministrazione locale per mantenere e migliorare i servizi erogati ed avvicinarli alla cittadinanza. Lo scenario in cui ci troviamo è quello di sempre minori risorse disponibili agli enti locali che devono far fronte alla richiesta di sempre maggiori servizi da parte dei cittadini (es. asili nido, assistenza agli anziani, cura del territorio ma anche servizi sportivi o culturali ecc. ecc.) anche a copertura di quei fondi che lo Stato ha smesso di garantire (come i fondi per le scuole elementari e le maestre di sostegno, i contributi all’affitto, borse lavoro, interventi di manutenzione del territorio e delle strade).
Perché si può avanzare ora una proposta di fusione nella valle samoggia?
Le nostre amministrazioni da circa 20 anni lavorano insieme – prima tramite la Comunità montana ora tramite l’Unione dei comuni ed il Distretto – ed un numero sempre più elevato di servizi viene erogato in forma associata senza neppure, in molti casi, che il cittadino ne abbia conoscenza. Una parte significativa del personale dei comuni è stato trasferito in Unione e nel giro dei prossimi due anni delle funzioni fondamentali di fatto all’interno dei comuni rimarranno soltanto i servizi demografici e la gestione finanziaria. Saremo quindi arrivati alla massima espressione possibile di integrazione tramite l’Unione e questo non basterà più a fronteggiare le nuove esigenze della cittadinanza. Per questo la proposta di fusione è una salto di qualità, attraverso la costruzione di una casa comune più grande e forte che permetta di fare le scelte necessarie nei tempi giusti.
Più forza alle nostre identità locali e alle nostre tradizioni.
Se pensiamo alla segnaletica stradale che identifica il nostro paese o ai nostri documenti non succede quasi nulla, in realtà però il cambiamento sarà grande perchè il nuovo comune potrà avere le risorse necessarie per valorizzare il nostro territorio e la nostra identità, facendo emergere le sue tante peculiarità.
Dove e come saranno i nuovi servizi? Migliori, più flessibili e più vicini alla cittadinanza e soprattutto collocati dove sono ora, nei Municipi locali.
Tutti i servizi alla cittadinanza (es. fare la carta di identità, iscrivere i bambini all’asilo nido, pagare i tributi, ecc.) rimarranno in ogni comune del territorio tramite gli “sportelli del cittadino”: un unico ufficio in grado di rispondere a tutte le richieste che semplificherà notevolmente la vita dei cittadini visto che non si dovrà più correre da un ufficio all’altro. Si aggiunge la comodità di poter accedere ai servizi indipendentemente dal comune di residenza, cioè ogni cittadino avrà cinque o più potenziali sportelli dove poter richiedere i servizi a seconda delle sue esigenze. Sono solo gli uffici interni, chiamati di “back office”, quelli che non interagiscono con i cittadini (ufficio paghe del personale, segreteria, ragioneria..) che vengono unificati per renderli più efficienti.
(continua..)