Vorrei tornare sul tema degli incentivi previsti dalla Regione Emilia Romagna e dallo Stato Italiano per i Comuni che avviano un percorso di fusione. La Regione, come noto, ha deciso di promuovere il percorso mettendo a disposizione 9 milioni di euro in 15 anni; lo Stato ha previsto una maggiorazione dei trasferimenti del 20% rispetto alla quota 2010, ovvero altri 9 milioni di euro circa in 10 anni. Pochi? Tanti? Beh sicuramente molti di più rispetto allo (sotto)ZERO previsto se stiamo fermi..
Ma è giusto avere tante risorse? La risposta è molto semplice ed è SI. Infatti gli INCENTIVI (= Stimolo, incitamento, motivo che spinge ad agire) servono proprio per agevolare processi che richiedono un particolare investimento iniziale in senso generale (tecnico ed economico) e che poi producono vantaggi strutturali e duraturi per l’intera collettività. Il processo di Fusione di Comuni e di semplificazione amministrativa, che da noi garantisce un risparmio di circa il 10% sui costi dell’apparato amministrativo, farà risparmiare, a regime, allo Stato circa 3 milioni di euro all’anno e questo vale l’incentivazione iniziale per l’avvio del processo. In pratica sono come gli incentivi al fotovoltaico che hanno permesso lo sviluppo della tecnologia che altrimenti avrebbe avuto tempistiche ben più lunghe.
Sono risorse certe? SI, indipendentemente dagli orientamenti sul sostegno a questo tipo di riforme che si deciderà di tenere in futuro, per la nostra fusione sono leggi approvate. In pratica nell’analogia del fotovoltaico i vari conti energia hanno ridotto gli incentivi ma per chi ha sottoscritto il primo conto energia 6 anni fa gli incentivi sono rimasti quelli previsti allora.
Quindi tranquilli, la Valle Samoggia non sottrae risorse a nessuno ma anzi ne genera per il proprio territorio e per tutto il Paese che potrà in futuro spendere meno in burocrazia, sopratutto se l’esempio dei nostri Comuni sarà seguito da almeno una parte degli altri 8000..
(ricordo che il progetto completo e tutte le info le trovi su www.fusionesamoggia.it)