Da qualche tempo circola la voce secondo cui con il Comune Unico sarebbero previsti 5600 nuovi alloggi nella Valle del Samoggia. Abbiamo visto i cartelli di alcuni manifestanti a diverse iniziative e assemblee pubbliche. Perchè è una bufala? Ricorro alla sempre utile matematica per spiegarvi il concetto.
Il nuovo piano regolatore (che ora si chiama Piano Strutturale Comunale – PSC) è frutto di una collaborazione tra i sei comuni della attuale Unione (cioè i 5 della Valle Samoggia + Monte San Pietro) + Zola Predosa. Parliamo di circa 300kmq di territorio. I piani regolatori del passato (dal 1989 al 2005) lasciano in “eredità” circa 3800 alloggi, i cui diritti edificatori sono già nelle disponibilità dei privati e che non sono ancora stati realizzati. Cosa fa il nuovo PSC?
I vecchi piani regolatori assegnavano una capacità edificatoria. Quindi i proprietari di aree dichiarate edificabili diventavano subito titolari di un diritto edificatorio. Il PSC invece non è così. Individua una potenziale area che può diventare edificabile. MA NON ASSEGNA DIRITTI.
Detto questo, cosa fa il nuovo PSC? Individua potenziali nuovi 1800 alloggi nei prossimi 15 anni che potranno esser attivati per risolvere problematiche sul territorio relative anche pianificazioni superate e/o ritenute incongrue con le nuove politiche ambientali improntate al riutilizzo del patrimonio esistente e alla limitazione del consumo di nuovo suolo vergine. Ad esempio la località “Pradole” a Savigno prevista in mezzo ad un area verde di pregio è stata spostata in località Crespellano già urbanizzata utilizzando un po’ di nuovi alloggi (fino ad ora con le varianti di anticipazione è stata utilizzata una quota pari a poco più del 10% per risolvere problematiche urgenti). I 1800 sono poi sull’intero territorio dell’area bazzanese (cioè Valsamoggia + Monte San Pietro + Zola), quindi visto che il comune unico ne occupa circa la metà, i potenziali nuovi alloggi sono circa la metà di quelli indicati.
In definitiva, al netto della propaganda elettorale, il nuovo PSC per il nuovo Comune Unico introduce un MASSIMO di 900 POTENZIALI alloggi che potranno essere utilizzati nei prossimi 15 anni per sistemare situazioni del passato non più coerenti con le impostazioni attuali. E se non vi saranno necessità specifiche banalmente potrebbero anche non essere mai inseriti.
NOTA BENE: per avere un’idea delle proporzioni: Monteveglio nel Prg dell 1989 inserì circa 660 alloggi nel solo territorio comunale, ora i 900 alloggi sono sui 5 comuni; anche se fossero realizzati tutti e 900 (ed i restanti citati prima) il territorio urbanizzato rimarrebbe sempre meno del 5% del totale.