“Italia, 2012. Mi chiamo Andrea, sono nato a Bologna 18 anni fa, figlio di genitori non cittadini italiani, ma regolarmente residenti Italia. Fino ad oggi sono stato titolare di un permesso di soggiorno temporaneo che, rinnovato dai miei familiari, garantisce i diritti sociali (all’istruzione, alla salute, ecc.) e la libera circolazione in area Schengen, ma non permette, ad esempio, di viaggiare all’estero nella fase di rilascio e rinnovo, così come di iscriversi a sport agonistici. Ora posso richiedere la cittadinanza italiana ma ho solo un anno di tempo per provvedere e in ogni caso devo dimostrare di aver vissuto fino a quel momento con continuità sul territorio italiano. Io sono italiano, mi chiedo perchè non lo sono anche per la mia patria. ”
Il Consiglio Comunale di Monteveglio ha approvato un ordine del giorno (qui pdf) dalla campagna “Io come Tu” promossa dall’UNICEF Italia dal’ANCI e da altre Associazioni, sostenuta dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, per ribadire il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia e per promuovere una pubblica cerimonia per consegnare ai nati di famiglie straniere nel nostro territorio un attestato di riconoscimento simbolico di cittadinanza italiana.
Lo stesso Presidente della Repubblica considera un diritto elementare l’ acquisizione della cittadinanza fin dalla nascita degli stessi, nati e cresciuti in Italia, al fine di alimentare quell’energia vitale di cui oggi l’ Italia ha estremo bisogno visto anche che il diritto alla cittadinanza del paese in cui si nasce é riconosciuto in molti stati di tradizioni democratiche, quali gli Stati Uniti, ed ha permesso a tanti italiani figli di emigrati di sentirsi pienamente integrati nella vita sociale di quei paesi.