Ieri ho avuto il privilegio di partecipare a un evento molto interessante – Centomani di questa terra – ospitato al Relais Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Pr) di proprietà della famiglia Spigaroli, nel quale – non c’è nemmeno bisogno di dirlo dopo questa breve presentazione – la gastronomia era protagonista. Organizzato da Chef To Chef, associazione nata per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale, ha visto la partecipazione di cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare per un confronto sul futuro del cibo.
La scintilla che ha permesso la nascita dell’associazione l’ha data l’Europa quando ha riconosciuto la gastronomia come bene culturale da preservare e valorizzare alla pari dei prodotti agroalimentari. Tra le Città dell’Emilia-Romagna che progettano la crescita gastronomica dei loro territori c’è anche Valsamoggia ed è per rappresentare il nostro territorio che ero là insieme, tra gli altri, anche a Matteo Lepore, assessore all’economia e promozione della Città e al Turismo di Bologna.
Tra i 50 migliori chef dell’Emilia Romagna – tra i quali anche Alberto Bettini di Amerigo – e i 50 produttori delle eccellenze enogastronomiche che questa regione è in grado di esprimere, dal Parmigiano Reggiano alla Mortadella Bologna, dall’aceto balsamico tradizionale ai salumi dop, dalle farine alla pasta, dall’olio al pesce, fino ai vini e alla birra artigianale, è stato sottolineato come, proprio nell’anno dell’Expò – il cui tema come sappiamo è l’alimentazione – sia fondamentale valorizzare le produzioni del nostro territorio. Farle conoscere partendo dai loro produttori, dal territorio in cui nascono, per far capire ai consumatori non solo italiani ma anche esteri che il cibo è cultura.