Chi mi conosce sa bene quanto detesti coloro che non considerano i beni pubblici come un valore da preservare ma, piuttosto, solo da danneggiare o sporcare perché tanto spetta sempre a un ipotetico “qualcun altro” occuparsi della sua riparazione o pulizia.
E, infatti, uno dei complimenti che più ho apprezzato da quando sono Sindaco è quello ricevuto da una signora che mi ha detto che, pur non conoscendomi e non conoscendo nemmeno il dettaglio del programma elettorale, mi aveva dato il suo voto perché mi aveva visto raccogliere alcune cartacce abbandonate lungo la strada e portarle al cestino più vicino.
In questi mesi stiamo, per questo, conducendo, sul territorio, una doverosa battaglia senza precedenti per tenere in condizioni decorose le nostre piazze, i parchi e le strade della nostra comunità.
Battaglia sempre più ardua perché pare smarrito il senso civico da parte di zozzoni che imbrattano il paese e che, spesso, sono gli stessi che danno la colpa al comune che non pulisce.
Ma i risultati stanno arrivando e, dopo la maxi multa di 750 euro di qualche settimana fa, ieri mattina, in seguito a controlli durati diverse settimane, abbiamo individuato uno dei soggetti che sporcava via Termanini a Bazzano.
Chi è il soggetto multato con ammenda di 100 euro? Una nostra concittadina (e lo riporto per sfatare qualche luogo comune).
Ora, che si debba fare sempre di più non vi è dubbio – tanto è vero che stiamo acquistando altre tre telecamere occultabili – e che si possa fare meglio, anche. Tuttavia, certe considerazioni che leggo sui social network appaiono come un mero atto di speculazione non solo inutile, ma addirittura dannoso verso i tanti cittadini che, quotidianamente, si impegnano nella cura del territorio. Speculazione che diventa anche fuorviante poiché fornisce una rappresentazione distorta di un territorio di cui tutto si può dire tranne che si trovi in uno stato di devastazione come qualcuno vuole fare intendere.
Suggerisco a questi signori di segnalare agli uffici competenti i problemi evitando le solite sterili polemiche italiche e magari ogni tanto, tra un clic e l’altro sullo smartphone, prendere in mano scopa e paletta per spazzare anche solo il marciapiede davanti casa: un modo di fare le cose di altri tempi forse, ma che forse dovremmo recuperare.