Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale si è parlato di vaccinazioni. La cronaca di questi giorni ne è ricchissima soprattutto in seguito al recente e tragico fatto di cronaca, avvenuto tra l’altro proprio a Bologna, che ha riportato in primo piano il dibattito su questo importantissimo tema. Ci sono malattie che credevamo di poter dimenticare e che invece, a causa dell’abbassamento del numero dei bambini vaccinati (ormai molte vaccinazioni, tra quelle obbligatorie e quelle consigliate, sono scese sotto la soglia del 95%, che assicura la migliore copertura della popolazione), stanno riproponendosi in tutta la loro pericolosità.
Il dibattito è ora diventato di portata nazionale. Proprio ieri le Regioni hanno dato il via libera al piano nazionale vaccini presentato da Ministero e Istituto Superiore di Sanità che prevede campagne informative rivolte ai genitori, ma anche formazione nei confronti dei pediatri e medici di medicina generale. Adesso sarà avviato un tavolo con il Governo per discutere dei fondi necessari (si parla di 300mln di euro), per metterlo in pratica. Al centro della discussione il possibile divieto scolastico per i bambini non vaccinati (ma in questo caso bisognerebbe cambiare la normativa) e le sanzioni sanzioni nei confronti dei medici che non supportano il vaccino (ma la discussione è aperta tra gli stessi sanitari). Parallelamente si stanno muovendo anche le Regioni: l’Emilia-Romagna ha approvato di recente una risoluzione che prevede l’impegno alla massima diffusione della corretta informazione in tema di vaccini.
A Valsamoggia, per discutere l’“odg presentato dai gruppi consiliari PD e Insieme per Daniele Sindaco avente ad oggetto sostegno alle attività di informazione sulle vaccinazioni obbligatorie”, sono state invitate due relatrici: una delle promotrici della petizione #iovaccino, Miriam Maurantonio, e un medico dell’igiene pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale, Dott.ssa Perticarà.
E’ davvero preoccupante il calo dei vaccini che si è registrato anche nei nostri territori. E’ necessario fare il possibile per contrastare la disinformazione e tutelare la salute dei bambini e delle nostre comunità. Sono convinto che le Istituzioni, e in particolare il Sindaco come autorità sanitaria locale, debbano fare la loro parte, ognuno al proprio livello di competenza. Ecco perchè sosteniamo positivamente anche le ultime iniziative intraprese dalla Regione Emilia-Romagna. Mi spiace solo che a supporto di una mobilitazione e di sensibilizzazione come questa, non si sia raggiunta l’unanimità del Consiglio Comunale.