Abbiamo investito centinaia di migliaia di euro in questi primi 18 mesi di Valsamoggia per manutenere fiumi, riparare frane, sistemare fossi e regimare gli argini ma spesso sono le manutenzioni più semplici che creano danni gravissimi e mettono in pericolo la comunità, ancora di più oggi che i cambiamenti climatici globali ci espongono a fenomeni atmosferici sempre più violenti a cui non siamo abituati (e preparati) alle nostre latitudini.
Molte di queste manutenzioni sono su terreni di proprietà privata e che quindi DEVONO essere svolte dai proprietari stessi. Una volta gli agricoltori le facevano per preservare le proprie culture ma oggi i nuovi ‘cittadini’ rurali non sentono di occuparsi più di questi problemi esponendo a gravi rischi la popolazione e vanificando investimenti pubblici notevoli.
Per questo in questi giorni abbiamo mandato a numerosi frontisti questa lettera che richiama la basilari norme previste della legge. Spero che la polizia municipale non debba elevare nessuna sanzione perché questo significherebbe che tutti hanno fatto il proprio dovere.
— COMUNE DI VALSAMOGGIA (BO) —
Oggetto: manutenzione fossi di guardia.
Gentile Signor Nome Cognome,
con riferimento alle Sue proprietà di via xxxxx identificate catastalmente al Comune di Valsamoggia, foglio xx, mappale xx, mi permetto di ricordarle la necessità di mantenere in piena efficienza i fossi di guardia posti a margine delle strade pubbliche, comunali o provinciali, al fine di garantire il corretto scorrimento delle acque di superficie ed evitare fenomeni di allagamento delle strade stesse e delle proprietà private contigue, compresa la Sua.
In particolar modo, considerati i cambiamenti climatici in atto ormai evidenti a tutti, che negli ultimi anni hanno comportato sempre più frequenti eventi meteorologici di elevata intensità in un intervallo di tempo molto ristretto, risulta particolarmente importante per la sicurezza idraulica del territorio garantire il rapido allontanamento delle acque di pioggia verso la pianura dove sono state realizzate apposite “casse di espansione”.
La manutenzione di entrambe le sponde dei fossi, compresa la banchina stradale (ovvero, in caso di loro completo interramento, il loro ripristino), la rimozione dei residui di lavorazione, foglie, vegetazione e terriccio eventualmente accumulatisi, la pulizia degli imbocchi intubati e dei tratti tombati, nonché la rimozione dei rifiuti ed il mantenimento delle quote di scorrimento sono altresì imposti dal Regolamento di Polizia Urbane e Rurale (art. 62) nonché dal Codice della Strada (art. 32).
La invito pertanto a concorrere alla protezione del territorio provvedendo agli obblighi richiamati entro un mese dal ricevimento della presente, anche per evitare spiacevoli sanzioni che potranno essere elevate dagli organi di vigilanza preposti che leggono in copia.
Confidando nella più piena collaborazione, La ringrazio fin d’ora e porgo distinti saluti.
Il Sindaco
(Daniele Ruscigno)