Da oggi Valsamoggia ha una vetrina in Via Orefici, in pieno centro città. Una vetrina prestigiosa al secondo e ultimo piano di Eataly Bologna. Qui, il ristorante “Stagioni” preparerà i suoi piatti utilizzando anche i prodotti freschi del territorio di Valsamoggia e gli espositori accanto al ristorante daranno, inoltre, la possibilità ai clienti di conoscere i sapori che provengono dal nostro comune.
All’accordo con Eataly si è arrivati dando seguito alle azioni di valorizzazione del territorio previste dal nuovo Comune di Valsamoggia (inserite anche nello Statuto), lavorando congiuntamente alla proposta di alcuni importanti produttori e aziende dell’enogastronomia locale, in un’ottica di collaborazione pubblico-privato.
Uno spazio Valsamoggia all’interno di Eataly Bologna è per noi una grandissima occasione. L’accordo prevede che possiamo utilizzare quello spazio con una certa flessibilità ed è proprio quello che faremo nei prossimi mesi: negli orari di apertura del ristorante, potremmo utilizzarlo per promuovere alcuni dei migliori prodotti stagionali delle nostre aziende e per delle dimostrazioni in cucina mentre quando il ristorante è chiuso possiamo utilizzare lo spazio per la promozione turistica del nostro territorio. Una vera e propria vetrina in pieno centro cittadino che ci consente di presentare il nostro nuovo Comune che somma alla forza di presentarsi coeso, l’unicità delle sue bellezze e la qualità dei suoi prodotti, con l’obiettivo di attirare turisti e investimenti.
Il nostro territorio è per il 70% agricoltura e, complessivamente, per il 90% verde. Questa può essere l’occasione non solo per continuare a produrre prodotti di qualità ma anche per qualificare l’intera filiera produttiva: rispetto per la terra e per i lavoratori. Una vera e propria #filierapulita da monte a valle.
Valsamoggia, terra di confine tra Bologna e Modena, porta con sé la vivacità di territori di incontro e contaminazione tra diverse culture: luogo di castelli e rocche, arrampicati su colline coltivate e vigneti, paesaggio in cui si alternano colli e piccole valli, luoghi di scambio tra culture enogastronomiche differenti e di eccellenza. “Sono Pignoletto, tartufo, Parmigiano Reggiano, salumi, tigelle e crescentine – ha commentato il Presidente del Consiglio Comunale di Valsamoggia, Angelo Zanetti tra i promotori del progetto – i prodotti di qualità che legano il loro nome a Valsamoggia, la dispensa di Bologna.”
Il compito di rendere operativo l’accordo è stato affidato alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio. “L’amministrazione ha conferito alla Fondazione l’attività di valorizzazione e di promozione del territorio – ha spiegato Elio Rigillo, Direttore della Fondazione –. Eataly è attenta sia alla cultura che all’enogastronomia. Gli stessi valori che promuoviamo quotidianamente e che sono molto vicini a quello che Valsamoggia vuole promuovere di sé stessa. Per questo abbiamo lavorato per ottenere questo risultato”. Un risultato che rappresenta un’occasione preziosissima per i produttori della zona di farsi conoscere dalle circa 12mila persone che ogni mese frequentano Eataly Bologna. Una sperimentazione che durerà dodici mesi, rinnovabile per ulteriori sei.
Una volta arrivati al secondo piano, i visitatori di Eataly Bologna possono trovare già da oggi espositori con il marchio “Valsamoggia” con alcuni tra i migliori prodotti del territorio. E mentre quelli freschi andranno ad arricchire gli ingredienti utilizzati per le preparazioni del ristorante – gestito dallo chef Gianluca Esposito nato a Crespellano, in piena Valsamoggia –, quelli conservati andranno sugli scaffali. Accanto alle proposte della Dispensa di Amerigo, di Appennino Funghi e del vino biodinamico dell’azienda agricola San Vito che facevano già parte delle proposte di Eataly, potranno quindi arrivare altre novità del territorio. Toccherà alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio mettere in contatto i produttori con Eataly a cui rimarrà l’ultima parola sulla selezione dei prodotti. Al momento sono 11 quelli già segnalati e in attesa di una valutazione.
Nel progetto sono coinvolte anche alcune associazioni di categoria tra cui Coldiretti, CIA, Consorzio Vini Colli Bolognesi, Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio della ciliegia di Vignola IGP e Confagricoltura, impegnata da sempre nel sostenere l’agricoltura anche nelle aree fragili collinari-montane nelle quali l’abbandono della terra rischia di diventare una vera minaccia per l’ambiente e l’equilibrio idrogeologico. “L’iniziativa – ha commentato il presidente di Confagricoltura Bologna, Gianni Tosi – valorizza l’intero territorio creando interessanti opportunità commerciali per le aziende agricole associate e le loro produzioni tipiche, dal parmigiano reggiano ai formaggi caprini fino alla frutta fresca, i vini e le carni, ma soprattutto si inserisce perfettamente in una nuova visione di sviluppo che coinvolge, oggi, tutta l’area metropolitana e che tende ad avvicinare sempre più la campagna alla città”.