Sulla targa scoperta domenica mattina a Bazzano alla presenza di tantissime persone, si legge che è stato un sacerdote, un educatore e il promotore di tante iniziative importanti. Io vorrei sottolineare il suo ruolo come innovatore: un uomo di grande intelligenza e coraggio che è stato un precursore quando ha proposto progetti a quei tempi impossibili anche solo da immaginare per i più, progetti che hanno poi lasciato un segno tangibile sul territorio e sulla comunità.
L’invito che faccio a tutti è quindi questo: ricordiamo Don Bruno non solo come la persona che ha fatto crescere tanti ragazzi ma colui che, prendendo spunto dalle sue opere, può rendere capaci tutti noi di diventare un poco innovatori di se stessi e della propria comunità. Perché c’è davvero bisogno dell’intraprendenza e del coraggio di tutti.