Si parla spesso dell’importanza della presenza fisica delle forze dell’ordine sul territorio come azione di prevenzione e contrasto dei reati. E, questa precisa scelta, da noi sta producendo una serie di importanti risultati.
L’ultimo, ieri, ha portato all’arresto immediato e processo per direttissima per un cinquantenne italiano che si è reso protagonista di un inseguimento iniziato proprio sulle strade di Valsamoggia. A Monteveglio il furgone della Polizia Municipale che si stava recando a sirene spiegate sul luogo di un incidente, ha notato un’auto che, invece di lasciare strada, ha iniziato ad accelerare tentando quella che sembrava essere una fuga in piena regola. Mentre un’altra pattuglia veniva mandata sul luogo dell’incidente, il furgone della Municipale si è messo a tallonare quell’auto nel tentativo di fermarla. L’inseguimento è durato 120km e nelle due ore che sono servite a bloccarla, sono state attraversate 5 province e due regioni. La corsa dell’auto in fuga si è conclusa in Toscana, a Prato quando il mezzo della Municipale di Valsamoggia, insieme ai Carabinieri di Prato che nel frattempo erano stati allertati così come le forze dell’ordine di tutte le cittadine attraversate nella folle corsa, è riuscito a fermarla. Alla guida del mezzo un italiano con piccoli precedenti con la giustizia che dovrà ora spiegare in Tribunale i motivi del suo gesto.
Voglio ringraziare, a nome mio e di tutta la cittadinanza, la nostra Polizia Municipale per il grande impegno profuso per questa azione. Non solo chi materialmente era alla guida del mezzo inseguitore ma anche il Comando che per tutto il tempo dell’inseguimento è rimasto in Centrale a coordinare uomini e comportamenti da tenere.
Ha dichiarato la Comandante della PM di Valsamoggia, Monica Righi: “Desidero fare un plauso alla bravura, all’impegno e al coraggio dei due uomini che erano sul furgone perché pur avendo sempre come priorità la salvaguardia delle persone, non hanno esitato a portare a termine un inseguimento durato 120 km. Due ore nel corso delle quali hanno attraversato cinque province in due Regioni diverse partendo da Monteveglio e arrivando fino a Prato. Nel corso della sua folle corsa l’auto – di grossa cilindrata – ha speronato una decina di veicoli incontrati sulla sua strada e ha commesso infinite violazioni al codice della strada”.