Mentre si sta concludendo la FASE1 del piano vaccinale (che prevedeva la somministrazione del siero tra gli altri al personale sanitario, sociosanitario e ospiti delle RSA), con l’ingresso nella FASE 2 inizieranno il 15 febbraio, in Emilia-Romagna, le vaccinazioni per le persone che hanno più di 80 anni, quasi 370mila in tutta la regione.
MODALITÀ: la prossima settimana, tutti i cittadini dagli 80 anni in su riceveranno a casa una lettera a firma del presidente Stefano Bonaccini in cui saranno spiegate le modalità di prenotazione. Per loro, a partire da lunedì 15 febbraio, saranno diversi i canali possibili per effettuare la prenotazione: Cup, Farmacie Cup, prenotazione telefonica, Fascicolo sanitario elettronico, Portale regionale Salute.La prenotazione avviene senza prescrizione del medico curante.
ATTENZIONE: Ausl informa che falsi operatori sanitari propongono appuntamenti per il vaccino a domicilio. “L’Azienda ne è del tutto estranea e ricorda che gli appuntamenti per la vaccinazione a domicilio sono offerti, attualmente, solo alle persone ultra ottantenni già seguite dall’Assistenza Infermieristica. Gli appuntamenti vengono proposti, telefonicamente, dagli stessi infermieri che abitualmente si recano al loro domicilio”.
Le fasi del programma regionale
Il piano vaccinale fissato a livello nazionale prevede diverse fasi di attuazione, con interessamento graduale della popolazione in riferimento a priorità di età, patologia e attività essenziale per la collettività.
FASE 2. La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende infatti, oltre alle persone over 80 non vaccinate in precedenza, quelle in fascia d’età tra i 60 e i 79 anni (partendo dai 70-79enni a scendere), che in Emilia-Romagna sono quasi 1 milione. E ancora: persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età; gruppi sociodemografici a rischio significativamente più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico, docente e non docente, “ad alta priorità”.Nel caso in cui i disabili al 100% non vengano inseriti a livello nazionale in fase 1, in Emilia-Romagna saranno vaccinati in questa fase, assieme a tutte le persone con disabilità in condizioni patologiche a maggior rischio di sviluppare quadri gravi. A questo proposito, si è in attesa di indicazioni ministeriali dell’elenco delle patologie croniche da considerare a rischio.
FASE 3. La terza fase sarà rivolta a: insegnati e personale scolastico rimanente, lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, persone con comorbidità moderata di ogni età.
FASE 4. La quarta fase vedrà la campagna vaccinale estesa alla popolazione rimanente (dai 16 anni- come avviene ovunque secondo le indicazioni scientifiche – ai 59 anni).
TEMPISTICHE. Quello della Regione è un programma flessibile, strutturato su quattro scenari diversi, perché basato sulla quantità di vaccini consegnati settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer Biontech, Moderna, AstraZeneca e J&J), ma che prevede da subito una struttura organizzativa in grado di fare 45mila dosi al giorno.