2010,Italia. Nove colpi ed il sogno per una comunità spezzato. Si cercano i colpevoli, ma per una volta guardiamoci prima attorno, vicino a noi. Perchè è troppo comodo dire è stata la camorra, dietro ad ogni decisione ci sono delle persone, nomi e cognomi, troppo spesso ce lo dimentichiamo.
Perchè quando il Sindaco Vassallo decise con coraggio di preservare il suo territorio dalla cementificazione, dietro i sorrisi di facciata, in molti gli avranno girato le spalle, insofferenti a decisioni limitanti verso i loro affari.
E parlo di persone cosidette “perbene”, di attività “regolari” ma che spesso “si dimenticano” di capire fino in fondo da dove viene il loro profitto e cosa produrrà l’accettare determinate condizioni in apparenza legittime.
E allora gli anticorpi di una comunità diminuiscono, si tende a chiudere prima un occhio poi entrambi, si diventa passivi di fronte agli eventi, sicuri che, protetti i propri interessi individuali, il resto non conti proprio nulla.
E invece un’altra società sarebbe possibile, meno individualista e avida, giusta e solidale, rispettosa degli altri e del territorio in cui viviamo: Angelo Vassallo ce lo stava dimostrando con la sua attività tranquilla e quotidiana.
Ci sono tanti Angelo in giro, non lasciamoli soli.