EMILIA-ROMAGNA IN ZONA ARANCIONE | Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato nella serata di ieri l’ordinanza che prevede, a partire da domani 15 novembre, l’ingresso dell’Emilia-Romagna in zona arancione sulla base della valutazione dei parametri relativi al livello di rischio e allo scenario epidemico effettuata dal Comitato tecnico scientifico e dalla Cabina di regia nazionale. Queste disposizioni SI SOMMANO ai provvedimenti previsti per le ZONE GIALLE e a quelli dell’ORDINANZA REGIONALE in vigore da oggi.
NOTA BENE: tra i provvedimenti previsti con l’ingresso in zona arancione e quelli dell’ordinanza regionale, prevalgono sempre quelli più restrittivi.Questo il riepilogo delle disposizioni in vigore:
NORME DI BASE:
Fuori dall’abitazione, l’uso della mascherina è sempre obbligatorio con una forte raccomandazione ad utilizzarla anche in casa se siamo in presenza di familiari fragili o persone non conviventi). Nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per consumare cibo o bevande o per il fumo, dovrà in ogni caso essere rispettata la distanza minima di almeno 1 metro Dall’obbligo sono esonerate:- le persone che stanno svolgendo attività sportiva;- i bambini di età inferiore ai 6 anni;- le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
distanziamento interpersonale di almeno 1 metro;
lavaggio frequente e igienizzazione delle mani;
SPOSTAMENTI Vietato spostarsi tra ore 22.00 e le ore 5.00 salvo per comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute.
vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori indicati come “ad alto rischio” (salvo che per lavoro, necessità, salute, didattica in presenza dove consentita)
vietato uscire dal proprio comune di residenza (salvo che per lavoro, necessità, salute, didattica in presenza dove consentita)
raccomandato evitare gli spostamenti non necessari anche all’interno del proprio comune.
consentito il rientro nelle proprie abitazioni
consentito il transito su questi territori per raggiungere altri territori non soggetti a restrizioni
STRADE O PIAZZE Può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento (rimane possibile però passarci e accedere agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private)
RISTORAZIONE
sospese le attività dei servizi di ristorazione
consentito l’asporto fino alle 22.00
consentita la consegna a domicilio senza limiti di orario
vietata la consumazione di alimenti e bevande è vietata su area pubblica o aperta al pubblico (per esempio, no al pic-nic nel parco).
NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
Festivi e prefestivi:
aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.
chiuse al pubblico le grandi e medie strutture di vendita, sia con un esercizio unico, sia con più esercizi, comunque collegati, ivi compresi i complessi commerciali.
Festivi:
aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole.
chiusi tutti gli altri negozi, anche in esercizi di vicinato, al chiuso o su area pubblica.
Negli esercizi di vendita l’accesso è consentito ad 1 sola persona per nucleo familiare (consentito accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni).
STOP AI MERCATI SETTIMANALI
È vietata l’attività di commercio nella forma del mercato all’aperto su area pubblica o privata.Fanno eccezione i Comuni nei quali sia stato adottato dai sindaci un piano apposito piano che preveda, tra l’altro, una perimetrazione nel caso di mercati all’aperto; la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita; la sorveglianza pubblica o privata che verifichi distanze sociali e il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo dell’accesso all’area di vendita.
PARCHI e GIARDINI PUBBLICI
Consentito l’accesso ma no agli assembramenti
SCUOLA
Le scuole superiori adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata.
Nelle scuole elementari e medie sono sospese: educazione fisica, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato.
L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina
CORSI DI FORMAZIONE
I corsi di formazione, di qualunque genere o natura, organizzati da soggetti sia pubblici che privati possono svolgersi solo con modalità a distanza.
SPORT
Consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, rispettando però sempre la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno 1 metro per ogni altra attività.
No attività sportiva e motoria nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, né nelle aree solitamente affollate.
Consentiti soltanto gli eventi e le competizioni ‒ riconosciuti di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) ‒ riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. (Gare e allenamenti senza pubblico)
consentita l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi nel rispetto del distanziamento e della normativa vigente.
sospesa l’attività sportiva di base, le scuole, l’attività formativa di avviamento relativa agli sport di contatto, le gare e le competizioni anche a carattere ludico-amatoriale.
sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.
SOSPESE/VIETATE:
spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto
mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura
attività dei parchi tematici e di divertimento
attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò
attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso
feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose
sagre, fiere di qualunque genere e altri analoghi eventi
convegni, congressi e altri eventi (se svolti in presenza)
prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni
Tutte le misure in vigore in Emilia-Romagna, le informazioni e le risposte alle domande più frequenti (FAQ), in aggiornamento continuo, sul portale della Regione, nella sezione dedicata al Covid: https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus