Arriva attraverso una circolare del Ministero dell’Ambiente il chiarimento sul corretto smaltimento dei rifiuti causati da lavori di ristrutturazione “fai da te” nelle abitazioni private. Il D.Lgs n.116 del settembre 2020, nel recepire la Direttiva UE 2018/851, escludeva dalla definizione di rifiuto urbano, i rifiuti da costruzione e demolizione.
In pratica, chi avesse effettuato lavoretti di ristrutturazione in casa propria, non avrebbe più potuto portarli alla stazione ecologica per un facile smaltimento. Da qui il chiarimento del Ministero che, con l’obiettivo di non “stravolgere una gestione dei rifiuti già strutturata ed efficace”, precisa che i rifiuti da costruzione, se prodotti in ambito domestico e, in piccole quantità, nelle attività “fai da te”, potranno essere gestiti “nell’ambito del servizio pubblico” e quindi “conferiti presso i centri di raccolta comunali”, cioè nelle stazioni ecologiche.
Voglio ringraziare ANCI e i tutti i colleghi amministratori che hanno lavorato per sollecitare questo importante chiarimento, determinante anche alla lotta contro l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che sempre più spesso colpisce tutto il territorio italiano con gravi ripercussioni ambientali, oltre che economiche.