Oggi, 7 aprile, riaprono nidi, materne e gli studenti fino alla prima media ritornano in aula anche se permane la zona rossa. Continua intanto la campagna di vaccinazione per tutti i lavoratori del mondo della scuola: personale educativo, insegnante, ausiliario e ai collaboratori a vario titolo coinvolti nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, con la possibilità per il personale scolastico assistito in altra regione di essere comunque vaccinato in Emilia-Romagna. Rimane in vigore, inoltre, la campagna di screening in farmacia per alunni, familiari e per lo stesso personale scolastico, con la possibilità per tutti loro di effettuare gratuitamente tamponi rapidi.
Per garantire una maggiore sicurezza, la Regione, tramite le Aziende sanitarie, ha previsto la possibilità di interventi rapidi per la limitazione e il contenimento di focolai scolastici, lì dove dovessero nascere. Sempre le Aziende sanitarie svolgeranno azioni preventive di controllo – su comuni o territori con alta incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti –, d’intesa con i dirigenti scolastici, con l’effettuazione di tamponi a campione, su base volontaria.
E infine, insieme al consueto rispetto delle norme come uso delle mascherine, distanziamento sociale, divieto di assembramenti all’entrata e all’uscita, vengono fornite indicazioni aggiuntive di contenimento del rischio contagio, come l’areazione costante degli ambienti.
Manca ancora però una parte importante del mondo della scuola, perchè con le attuali normative rimangono escluse le scuole secondarie (tranne la prima “media”): per questo come territori della Città metropolitana di Bologna abbiamo definito alcune proposte raccolte in un documento indirizzato alla Regione Emilia-Romagna. La principale riguarda la richiesta di agire sul quadro normativo per consentire, entro la metà di aprile, il ritorno sui banchi ad almeno il 50% delle secondarie di secondo grado e la riapertura al 100% delle secondarie di primo grado, superando la separazione tra prima media in presenza e seconda/terza media in DAD che comporta chiari elementi di complessità dal punto di vista gestionale ed organizzativo per gli Enti locali relativamente al servizio mensa, al trasporto e ai servizi pomeridiani che devono essere organizzati solo per i frequentanti in presenza e non per tutti.
Inoltre, per quanto riguarda i CENTRI ESTIVI, per permettere agli Enti locali di predisporre i bandi di gara e quindi organizzare al meglio il servizio, cercando così di offrire alle famiglie un servizio di qualità e rispettoso delle normative di sicurezza, si chiede un riscontro in merito ai provvedimenti/linee guida per consentire la realizzazione dei centri estivi in presenza, con particolare attenzione al sostegno economico alle famiglie/Enti locali per garantire l’accesso a tutti.Auspichiamo una accelerazione su questi temi perchè ormai non c’è più tempo.