Dopo anni fatti anche di rappresentazioni distorte della realtà e calunnie, si è concluso il lungo iter processuale a carico di Fabio Federici, confermando la piena assoluzione con la motivazione che “il fatto non sussiste”. Ricordo ancora perfettamente le strumentalizzazioni e la violenza di alcuni attacchi, anche personali. L’allora assessore Federici decise di dimettersi per evitare di coinvolgere l’amministrazione. Un atto coraggioso e non dovuto. Ora il sistema giudiziario, al termine del giusto lavoro di verifica, ha però escluso ogni addebito personale in capo a Fabio.Casi come questo dovrebbero far riflettere tutti quelli che aizzano la gogna mediatica su procedimenti di verifica assolutamente legittimi, ma che andrebbero giudicati e commentati alla fine, non all’inizio. Evitando anche – a prescindere dagli esiti – di scadere in toni che fanno male non solo alla qualità del sistema democratico in cui tutti ci muoviamo, ma anche alla necessità di stare in questo mondo con un minimo di rispetto e umanità.Ora il mio auspicio è che almeno vengano inviate le scuse a una persona che ha fatto dell’impegno a favore della collettività e alle fasce più deboli, il lavoro di una vita, anche se nulla potrà mai risarcirlo pienamente di quello che ha passato. Un abbraccio a Fabio e a tutta la sua famiglia.