Sono partiti i lavori che consentiranno la riapertura del primo ponte di Savigno, la cui circolazione è stata sospesa a seguito degli eventi alluvionali di maggio. Si tratta di un intervento di difesa della zona afferente alla prima pila del ponte e consolidamento del versante fluviale e della strada di accesso. I lavori, compatibilmente con gli eventi meteo, avranno una durata di alcune settimane per un investimento complessivo di circa 180mila euro. Al termine sarà riaperta la viabilità.
Sono in fase avanzata anche le altre progettualità prioritarie individuate sui 31 interventi di ripristino necessari: Via Tiola, Via Maiola, ponte di Via Campadio, i cui progetti stanno ottenendo le ultime autorizzazioni dagli enti competenti, e Via Abbazia e Via Cà Bianca in cui manca l’ultima validazione alla procedura dalla struttura commissariale. Avvio lavori previsto tra febbraio e marzo con conclusione per la tarda primavera, sempre considerando il fattore meteo che potrà dilatare o restringere i tempi, vista la necessità di fare dei consolidamenti in cemento armato. Questi progetti ammontano a circa altri 800mila euro.
A seguire si stanno attivando le procedure per i restanti interventi di sistemazione frane, che seguiranno nella programmazione.Colgo l’occasione per rispondere ad una domanda ricorrente: non si poteva fare prima? Purtroppo no. La struttura commissariale governativa è stata nominata solo a fine luglio (a due mesi e mezzo dagli eventi). E le prime ordinanze relative agli interventi sopra sono state emanate a novembre. Per questo avevamo deciso di anticipare con fondi propri le progettazioni, altrimenti oggi saremmo solo alla fase preliminare delle progettazioni, e non all’avvio dei lavori, come moltissimi altri comuni interessati dalla calamità che non hanno potuto utilizzare anticipazioni di risorse proprie. Inoltre non sono state deroghe sui pareri necessari dagli enti competenti, pertanto ogni progetto ha dovuto seguire un iter ordinario.