Quattro anni fa in pochi avevano compreso fino in fondo la reale portata di una crisi economica talmente profonda da rendere necessario un ripensamento generale dei pilastri fondanti delle nostre società. Abbiamo perso preziosi anni di tempo, negando il problema prima, proponendo soluzioni inefficaci poi, che hanno solo spinto verso il basso la parte di popolazione più debole e verso cui si volge sempre lo sguardo quando sono necessari sacrifici e quasi mai quando si raccolgono frutti.
Ora – al di là delle misure contingenti per mettere l’Italia e l’euro al sicuro da un collasso con conseguenze disastrose sulle persone – il grande bivio che abbiamo davanti è tra la scelta di trascinarci lungo il declino inesorabile di un sistema che ha mostrato di aver raggiunto sotto tanti aspetti il limite del suo sviluppo; o avviarci lungo una nuova via, inesplorata e forse difficile all’inizio, ma che veda riportare le persone, le comunità ed i luoghi in cui viviamo punti centrali della costruzione di un cammino che sia alla base di un nuovo futuro.
Il filosofo Lao Tzu diceva che “Un viaggio di mille miglia comincia da un solo passo”. Credo che siamo tutti pronti a fare il primo passo, a partire proprio dalla nostra piccola comunità: non aspettiamo oltre e facciamo insieme quelle scelte coraggiose che in tanti anni nessuno ha mai voluto o è riuscito a fare.
(editoriale Monteveglio – dicembre 2011)