La scelta di fare squadra con il nuovo Comune di Valsamoggia non porta solo scuole e manutenzioni al territorio ma anche servizi come il nuovo Centro Civico di Cà Bortolani che verrà realizzato negli spazi sotto all’asilo attualmente inutilizzati.
Le zone di montagna del nostro territorio hanno la necessità di avere le medesime opportunità di quelle di pianura, per questo abbiamo deciso di investire più di 200mila euro per dotare questa frazione di un centro civico polifunzionale (in foto il progetto preliminare) da usare non solo per riunioni, ma anche per fare incontri, corsi o più semplicemente feste di associazioni o anche di privati cittadini per compleanni ecc… Il progetto è stato sostenuto in primo luogo da Daniela Cannetti, Presidente del Municipio di Savigno: “Sono molto contenta di questo nuovo risultato raggiunto nella Municipalità di Savigno. Il Centro Polifunzionale realizzato a Cà Bortolani, la frazione più popolata dopo il capoluogo, sarà un punto di aggregazione anche per San Prospero, Rodiano e Madonna di Rodiano, che da anni ne lamentano la mancanza”.
La struttura sarà poi anche dotata di strumentazioni per trasformarla, alcune mattine alla settimana, in Sportello del Cittadino, come promesso sin dalla nascita del Comune unico. Uno sportello dove poter interagire e richiedere servizi alla pubblica amministrazione, esattamente come nel Municipio di Savigno e nelle altre ‘case’ disseminate su tutto il territorio del grande Comune di Valsamoggia. Un servizio che, diversamente da quanto letto nei giorni scorsi sulla rete, non costerà un euro in più a Valsamoggia perché non comporterà ulteriori assunzioni ma solo riorganizzazione delle persone attualmente già operative.
Da considerare inoltre che le principali porte di interazione tra cittadini e Comune che sono rimaste su tutto il territorio, offrono alle persone di Valsamoggia non più solo uno sportello legato al proprio municipio di residenza, ma 5 luoghi in cui accedere ai servizi, secondo le proprie esigenze. Questo grazie anche ad orari di apertura aggiuntivi rispetto a prima resi possibili dalla riorganizzazione consentita dal Comune unico. Dalla nascita di Valsamoggia gli sportelli hanno erogato decine di migliaia di prestazioni tra cui oltre 4.500 carte di identità, 50 matrimoni e 13.347 certificati; hanno rilasciato 300 contrassegni invalidi e gestito 542 segnalazioni provenienti da Comuni-chiamo (nell’immagine il dettaglio delle prestazioni erogate dagli sportelli dei 5 municipi di Valsamoggia).
È sorprendente che ci siano ancora persone con cariche istituzionali che sui social network diffondono la bufala che i cittadini di Cà Bortolani sono costretti ad andare a Bazzano per fare la carta di identità. Affermazioni che dimostrano la difficoltà di trovare argomentazioni reali.
La verità è che la fusione, con i soldi risparmiati dalla burocrazia e la riorganizzazione interna, ci consente di avvicinare i servizi alla popolazione oltre a crearne di nuovi. L’obiettivo dell’unificazione amministrativa e organizzativa è sempre stato proprio quello di liberare risorse da investire per fare vivere tutto il territorio, tenendo insieme le zone centrali e le frazioni, con la forza che i singoli Comuni non avevano più. L’abbiamo sempre detto, ora lo stiamo facendo.