“Negli ultimi anni sempre più spesso si sente parlare di riduzione dei costi della politica, abolizione delle Province, accorpamento dei Comuni ed eliminazione dei privilegi. Nonostante le molteplici iniziative poco è stato fatto concretamente, se non attraverso tagli a pioggia sulle spese per i servizi che hanno avuto per effetto la deturpazione della loro qualità, ai danni di noi cittadini e lavoratori.
Ho vissuto per più di 20 anni a Monteveglio, da 6 lavoro nel plesso scolastico come educatrice e ho visto da vicino cosa significa nella pratica quotidiana questa riduzione di risorse a fronte di un sempre più conclamato bisogno da parte dei bambini e delle famiglie. È da questa considerazione, scevra di colore politico e pregiudizi, che guardo al progetto sul Comune unico. Il punto forte di questa proposta è che finalmente i tagli non penderanno più sulle teste dei cittadini “dall’alto”, ma dal basso si genereranno risparmi in grado di dare più valore ad altri servizi che invece oggi rischiano di sparire o essere depauperati, come appunto le spese sul sociale. Non essendo più residente a Monteveglio, ma avendo a cuore l’interesse del territorio, che, lavorandoci ancora, vivo come “mio”, invito tutti i cittadini ad uno sguardo attento e ad una partecipazione a questo processo, da vivere come un’occasione, un’opportunità, una scelta di cui poter essere attori protagonisti. È una sfida difficile, il cambiamento sta già avvenendo, non aspettiamo che le scelte ci vengano imposte: prendiamo le redini del nostro futuro.” Elisa Ravaglia Educatrice Monteveglio
(dall’intervista pubblicata su “il Taglio” novembre 2012)