Sicurezza in Valsamoggia: nuovo varco, nuovi vigili, nuova sede per la Municipale

Foto 06-04-16, 12 38 53E’ stata consegnata questa mattina, nella sede di Confcommercio Ascom Bologna, la nuova telecamera che verrà installata alle porte di Castello di Serravalle. Il varco è intelligente e servirà non solo per il controllo degli accessi ma anche per quello sulle targhe dal momento che è dotato di una tecnologia che consente un’attività di prevenzione e indagine. “Tra le priorità che i nostri associati ci chiedono più spesso c’è la sicurezza – ha dichiarato nell’occasione Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Ascom Bologna – e questo investimento va proprio in questa direzione”.

Foto 06-04-16, 12 03 26Da parte mia ringrazio Confcommercio per il supporto nel contrasto ai reati predatori perché solo con un’attività comune abbiamo maggiori possibilità di successo. Con il nuovo varco videosorvegliato, un’altra zona di Valsamoggia sarà più controllata ma non smetteremo di lavorare affinché tutto il territorio sia sempre più sicuro. Questo importante tassello va ad aggiungersi al progetto di videosorveglianza che abbiamo iniziato lo scorso anno con l’investimento di oltre 200mila euro in sistemi di controllo del territorio e che prevede l’installazione complessivamente di circa 20 varchi attivi sull’intero perimetro comunale.

Ma la sicurezza non si fa solo con i varchi di accesso. Terminata, finalmente, la fase di assorbimento del personale ex provincia di Bologna, riparte la possibilità per i Comuni di assumere personale iniziando, per ora, dalla Polizia Municipale.
Foto 06-04-16, 12 12 26Valsamoggia ha quindi deliberato 5 nuove assunzioni di cui 3 agenti (categorie C) e 2 ufficiali (categorie D). Due dei tre agenti dovrebbero prendere servizio nel corso dell’estate per via di procedure di concorso già espletate e graduatorie esistenti, mentre per gli altri saranno attivate le procedure che prevedono prima la mobilità nazionale (60gg) poi concorso pubblico o uso di graduatorie ‘esterne’.
La fusione tra l’altro prevede deroghe alle assunzioni dando la possibilità di ricoprire fino al 100% il personale uscente, rispetto ai comuni non-fusi che invece possono ricoprire solo 1 dipendente ogni 4 pensionamenti (Art. 1, comma 229 della L. 208/2015). Un investimento importante per garantire un presidio del territorio più efficace e vicino alle crescenti esigenze della popolazione in termini di sicurezza e viabilità.

Foto 06-04-16, 12 16 54E sempre in tema di sicurezza va anche il progetto che prevede la nuova sede della Polizia Municipale nel centro dell’abitato di Monteveglio, nei locali che ospitavano il Municipio. Al suo interno ci sarà una centrale operativa collegata h24 con i varchi i cui dati potranno essere condivisi anche con altre forze dell’ordine: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Alla stessa centrale operativa sarà poi possibile collegare anche le telecamere dei privati in un’ottica di sempre maggiore sinergia finalizzata ad aumentare la sicurezza per tutti.

Approfitto del tema per ricordare a tutti che stasera a Calcara si terrà il terzo incontro sulla sicurezza aperto al pubblico e con la la presenza delle Forze dell’ordine. Si parlerà di presidio del territorio e sinergie attivate dalle forze dell’ordine, di risultati ottenuti, di investimenti e azioni per la tutela, la prevenzione e la dissuasione, di consigli per i cittadini suo comportamenti da seguire. L’appuntamento è per le ore 20.30 al teatro di Calcara.

Avere un territorio manutenuto è un diritto ma anche un dovere. Lettera ai frontisti.

20160320_103917Abbiamo investito centinaia di migliaia di euro in questi primi 18 mesi di Valsamoggia per manutenere fiumi, riparare frane, sistemare fossi e regimare gli argini ma spesso sono le manutenzioni più semplici che creano danni gravissimi e mettono in pericolo la comunità, ancora di più oggi che i cambiamenti climatici globali ci espongono a fenomeni atmosferici sempre più violenti a cui non siamo abituati (e preparati) alle nostre latitudini.

Molte di queste manutenzioni sono su terreni di proprietà privata e che quindi DEVONO essere svolte dai proprietari stessi. Una volta gli agricoltori le facevano per preservare le proprie culture ma oggi i nuovi ‘cittadini’ rurali non sentono di occuparsi più di questi problemi esponendo a gravi rischi la popolazione e vanificando investimenti pubblici notevoli.

Per questo in questi giorni abbiamo mandato a numerosi frontisti questa lettera che richiama la basilari norme previste della legge. Spero che la polizia municipale non debba elevare nessuna sanzione perché questo significherebbe che tutti hanno fatto il proprio dovere.

— COMUNE DI VALSAMOGGIA (BO) —

Oggetto: manutenzione fossi di guardia.

Gentile Signor Nome Cognome,

con riferimento alle Sue proprietà di via xxxxx identificate catastalmente al Comune di Valsamoggia, foglio xx, mappale xx, mi permetto di ricordarle la necessità di mantenere in piena efficienza i fossi di guardia posti a margine delle strade pubbliche, comunali o provinciali, al fine di garantire il corretto scorrimento delle acque di superficie ed evitare fenomeni di allagamento delle strade stesse e delle proprietà private contigue, compresa la Sua.

In particolar modo, considerati i cambiamenti climatici in atto ormai evidenti a tutti, che negli ultimi anni hanno comportato sempre più frequenti eventi meteorologici di elevata intensità in un intervallo di tempo molto ristretto, risulta particolarmente importante per la sicurezza idraulica del territorio garantire il rapido allontanamento delle acque di pioggia verso la pianura dove sono state realizzate apposite “casse di espansione”.

La manutenzione di entrambe le sponde dei fossi, compresa la banchina stradale (ovvero, in caso di loro completo interramento, il loro ripristino), la rimozione dei residui di lavorazione, foglie, vegetazione e terriccio eventualmente accumulatisi, la pulizia degli imbocchi intubati e dei tratti tombati, nonché la rimozione dei rifiuti ed il mantenimento delle quote di scorrimento sono altresì imposti dal Regolamento di Polizia Urbane e Rurale (art. 62) nonché dal Codice della Strada (art. 32).

La invito pertanto a concorrere alla protezione del territorio provvedendo agli obblighi richiamati entro un mese dal ricevimento della presente, anche per evitare spiacevoli sanzioni che potranno essere elevate dagli organi di vigilanza preposti che leggono in copia.

Confidando nella più piena collaborazione, La ringrazio fin d’ora e porgo distinti saluti.

Il Sindaco

(Daniele Ruscigno)

100 computer nuovi con un cuore ‘libero’ per le scuole di Valsamoggia

20160305_100836Per un amministratore la soddisfazione di risparmiare soldi pubblici riducendo la burocrazia e impiegarli per dare servizi alla cittadinanza è impagabile. Ancora di più quando parliamo di giovani e scuola.

Il nuovo Comune di Valsamoggia ha reso tutto questo possibile, consentendo di stanziare risorse per l’acquisto di 100 nuovi computer notebook per gli studenti delle scuole locali per un investimento complessivo di 50mila euro.

linux valsamoggiaLa consegna dei notebook è diventata una lezione interattiva sull’uso dei software OPEN SOURCE. Coinvolti più di 100 studenti delle nostre scuole medie che si sono cimentati nell’uso del sistema operativo libero Linux e di alcuni software di programmazione realizzando alla fine della loro giornata alcune animazioni digitali.

20160305_095455‘Docenti’ d’eccezione, gli alunni della 3 AI dell’IIS BelluzziFioravanti che ringrazio per la disponibilità e la competenza, insieme alla preziosa collaborazione della Preside Roberta Fantinato e del Prof. Marcello Ravazza.

 

20160305_100705Presenti anche i dirigenti Sergio Simoni e Enrico Zanaroli e l’Assessore alla scuola del Comune di Valsamoggia, Angela Di Pilato. Un  ringraziamento anche a tutti i funzionari comunali, le maestre, gli operatori scolastici e al servizio informatico associato (Vegetti-Dalla-Azzolini). Sotto la galleria di foto completa.

 

Il “Papa Buono” nuovo Patrono di Valsamoggia

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San Giovanni XXIII Papa (Angelo Giuseppe Roncalli), Papa dal 04/11/1958 al 03/06/1963

Valsamoggia ha il suo nuovo Patrono: si tratta di San Giovanni XXIII Papa, il “Papa Buono”, da poco canonizzato da Papa Francesco, indicato dai parrocci delle parrocchie del nostro Vicariato e la cui ricorrenza cade l’11 di ottobre.

Papa Giovanni XXIII è una figura molto amata in particolare dai cittadini italiani, fedeli e non. Ha avuto un ruolo rilevante su temi ancora oggi di stringente attualità, come la Pace e le relazioni internazionali.

Da questo punto di vista l’enciclica Pacem in Terris del 1963, resta estremamente significativa nonostante siano passati oltre 50 anni dalla sua stesura. Le parole spese a supporto della creazione di una vera e coesa comunità internazionale, operante secondo i principi di libertà, giustizia e solidarietà, sono quantomai attuali. Principi non astratti ma ancorati a terra innanzitutto da uno sguardo ben attento ai rapporti economici. E dalla consapevolezza, che emerge per esempio nel richiamo al principio di sussidiarietà, della difficoltà di trovare uno schema definitivo in un tema come quello delle organizzazioni politiche nazionali e sovranazionali.

Accanto all’attenzione data alle organizzazioni e alle strutture, non manca poi quella al fatto che esse siano composte da uomini e donne. In questo senso, chiunque abbia l’onore di servire le istituzioni non può non sentirsi toccato dall’appello ai “governanti”, a operare per il meglio a servizio del “bene comune”.

Trasportato sullo scenario internazionale, tutto questo diventa un accorato invito a fare tutto il possibile per lavorare per la Pace. Un invito improntato anche a principi spirituali, ma senza mai essere troppo ingenuo o slegato dalla realtà. Si tratta piuttosto di un realismo orientato al progresso che, per esempio, se riconosce da un lato che è la paura e non i principi morali a spingere al disarmo, auspica che sia “lecito tuttavia sperare che gli uomini, incontrandosi e negoziando, abbiano a scoprire meglio i vincoli che li legano, provenienti dalla loro comune umanità”.

home1Nelle parole “non è superfluo ricordare che i profughi politici sono persone”, in quelle dedicate all’integrazione nelle nuove comunità e ai rapporti con le minoranze, si racchiude poi il senso più profondo di una delle maggiori sfide del nostro tempo.

La grande importanza che in questo documento rivestono i diritti delle persone, è la chiave. Diritti sempre legati ai doveri e sempre sostanziati da richiami ed esempi concreti di giustizia sociale, che lo Stato è chiamato a realizzare attivamente, con un parallelo evidente con i principi di eguaglianza sostanziale dell’articolo 3 della nostra Costituzione.

Già da queste brevi riflessioni si può capire quanto Papa Giovanni XXIII sia una figura fonte di ispirazione, per cattolici e laici. Una figura che merita approfondimenti che sono certo arriveranno da qui in avanti, per onorare questo nuovo legame con la comunità di Valsamoggia.

Una comunità che fa dell’unione di storie, identità e tradizioni la sua forza. Sono certo infatti che, accanto a questa nuova festività, che diventa l’unica dal punto di vista civile (cioè relativamente alla chiusura di scuole, uffici, ecc), ogni comunità continuerà a festeggiare il proprio Santo Patrono di origine. Ognuno di essi rimane infatti dal punto di vista religioso: ciascuno riuscirà a portare avanti le proprie tradizioni e insieme ne creeremo di nuove, legate alla straordinaria figura di Papa Giovanni XXIII.

100 computer nuovi per le scuole di Valsamoggia

tux@schoolQuando si parla di computer per le scuole di solito si parla di pc di scarto degli uffici o ci si affida alle raccolte fondi di volenterosi genitori o associazioni.

Sono profondamente convinto che dovrebbe essere l’esatto contrario cioè bisognerebbe dare gli strumenti migliori a chi ha il compito più importante di tutti: formare gli adulti di domani.

Con le risorse derivanti dalla fusione dei nostri Comuni questo sogno diventa realtà e l’approvazione dell’assestamento di bilancio, il Comune di Valsamoggia ci ha consentito di stanziare risorse per l’acquisto di 100 nuovi computer notebook per gli studenti delle scuole locali per un investimento complessivo di 50mila euro.

bambini_chiavetta_ufsLa consegna dei notebook poi sarà l’occasione per realizzare una lezione interattiva sull’uso dei software OPEN SOURCE. Infatti saranno coinvolti almeno un centinaio di ragazzi delle nostre scuole che si cimenteranno nell’installazione da zero del sistema operativo libero Linux , e i docenti saranno alcuni alunni dell’IIS BelluzziFioravanti. Per l’organizzazione dell’evento abbiamo chiesto la collaborazione di Erlug la principale associazione bolognese che si occupa di diffondere i principi e l’uso del software Open Source.

Un murales per ricordare Davide

wpid-20151207_112239.jpgIeri sera, nel corso di una toccante cerimonia di ricordo, è stato scoperto il murales dedicato a Davide Canella, il ragazzo di Crespellano che ci ha lasciato a 17 anni.

L’opera è stata realizzata da Alex Piazza, un ragazzo di 15 anni, che insieme ai genitori e all’educatore Mario, ha realizzato questa sintesi delle passioni della vita di Davide vista dai genitori e rielaborata con gli occhi di un ragazzo.

In tanti hanno contribuito a questa iniziativa e li vorrei ringraziare: la Municipalità di Crespellano, il Crespo Calcio, Mario e Alex e, ovviamente, tutta la famiglia di Davide e i tanti ragazzi che ieri sera erano presenti e che sono stati vicini alla famiglia in questi anni.

Il prossimo anno termineranno anche alcuni lavori di miglioramento del passaggio e l’idea è quella di portare il ricordo anche nel sottopasso della stazione dei treni, dipingendone i muri. Tutti i ragazzi che sono interessati a lavorare al progetto, potranno mettersi in contatto con il gruppo della Baita e con gli uffici del comune.

 

 

Via Caduti di Sabbiuno a Bazzano: nuova fognatura e riqualificazione

imageApprovato e ampliato il progetto della rete fognaria via Caduti di Sabbiuno a servizio del comparto occidentale di Bazzano.
La rete ha sempre avuto carenze funzionali che pregiudicano il corretto smaltimento delle acque meteoriche, in particolare in occasione degli eventi piovosi che sempre più frequentemente assumono notevole intensità.

Il progetto di riassetto della rete fognaria di tutto il comparto proposto nel 2007, che a sua volta rivedeva un precedente studio per adeguarlo alle previsioni di sviluppo urbanistico dell’area, non ha potuto avere attuazione per le difficoltà intervenute nella attuazione degli strumenti di pianificazione urbanistica del comparto compreso tra Via Caduti di Sabbiuno, il tracciato dello scolo Muzza Spadetta, il tracciato del nuovo asse stradale della Bazzanese e via Castelfranco. Sono per questo venute a mancare le condizioni favorevoli alla realizzazione del riassetto dell’intero sistema fognario con risorse finanziarie prevalentemente private e si è riproposta quindi la necessità di trovare una soluzione ai gravi problemi di scolo delle acque piovane che interessano le aree edificate lungo via Caduti di Sabbiuno.

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Per questo l’amministrazione di Valsamoggia, utilizzando le varie deroghe previste dall’unificazione dei Comuni, ha deciso di intervenire e di estendere il progetto ad una completa riqualificazione del quartiere che comprende le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa cofinanziando l’iniziativa per un importo complessivo a quadro economico di 738.000 euro.

Sulla base del Progetto di Fattibilità, che individuava gli interventi proponibili a breve termine per porre rimedio  alla situazione di grave crisi del sistema fognario di via Caduti di Sabbiuno, sono stati effettuati i rilievi planoaltimetrici necessari alla progettazione successiva. La progettazione preliminare dell’intervento, sulla base degli approfondimenti e delle indagini eseguite, oltre che sulla base di ulteriori studi ed indagini di dettaglio e di verifica delle ipotesi progettuali, ha evidenziato la necessità di intervenire anche sugli allacci delle acque bianche, sulla rete di raccolta delle acque stradali lungo le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa e sulla pavimentazione stradale delle medesime vie.

Inizio lavori previsto nel primo quadrimestre 2016.

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La Fusione dei Comuni come riforma istituzionale per l’Europa

Harta_61_bashkiRiformare l’organizzazione statale per entrare in Europa.

È quello di cui si è discusso all’incontro internazionale organizzato a Tirana, a cui ho partecipato il 29 e il 30 ottobre, dopo che lo stato albanese ha attuato la riforma locale che ha visto il passaggio da 378 comuni a 61 attraverso la fusione. Alla presenza del primo ministro Edi Rama , dei principali rappresentanti del governo, degli ambasciatori americano e svizzero e dei rappresentanti ONU e UE, si è svolta la prima “Conferenza nazionale per la governance locale”, con la partecipazione dei nuovi sindaci neo eletti.

Valsamoggia è stata invitata da ANCI Emilia -Romagna a presentare la propria esperienza assieme ad altre che si sono sviluppate in altri Paesi europei, come Svizzera e Svezia. Negli ultimi anni infatti parecchie riforme di accorpamento e riordino dei livelli locali di governo sono state promosse nei Paesi UE ed è stato interessante vedere come i dati presentati riportino che negli ultimi 15 anni, nei Paesi oggetto di riforme di questo tipo, ci sia stata una tendenza ad arrivare ad unità territoriali di governo locale che oscillano tra i 20.000 abitanti della Lettonia e i 150.000 dell’Irlanda, partendo da livelli fin a un decimo più piccoli.

La Regione Emilia-Romagna aveva ospitato recentemente proprio una delegazione albanese interessata al processo di riordino territoriale e di organizzazione locale e anche in quell’occasione avevo avuto modo di portare il nostro contributo, sottolineando l’importanza di non allontanare i servizi dalle persone e di informatizzare la Pubblica Amministrazione.

Guardare l’Unione Europea attraverso gli occhi di un Paese candidato che si sta impegnando per entrare, con cambiamenti e riforme, cercando punti di riferimento, esempi e buone pratiche, è stata sicuramente anche un’esperienza significativa per riflettere in senso generale sull’integrazione europea e sulla necessità di rilanciare politicamente questo progetto, recuperando i valori che ne sono stati alla base.

Alcuni scatti dell’evento.

Parcheggio scuola Crespellano: incontrati i genitori

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La nuova scuola primaria di Crespellano

E’ di qualche giorno fa l’incontro con i genitori degli studenti della nuova scuola di Crespellano sul tema dei parcheggi. Un incontro molto partecipato – e trasmesso in diretta live su Periscope – a cui erano presenti anche gli assessori Dardi (lavori pubblici) e Di Pilato (scuola), il dirigente scolastico Simoni e la dirigente del settore Maccaferri.

Abbiamo spiegato l’origine del problema che viene da lontano e deriva dalle difficoltà urbanistiche ed economiche delle aziende e dei privati attuatori del comparto (che dovevano realizzare anche scuola e opere di urbanizzazione) e che sono state la causa anche del noto rallentamento dei tempi di realizzazione della scuola stessa (ricorderete tutti gli anni in cui la struttura portante della scuola è rimasta ferma).

Per questo e per non perdere ulteriore tempo  l’amministrazione ha escusso le fideiussioni di garanzia dai privati e ha deciso di realizzare direttamente le opere. La situazione ha visto uno sblocco fondamentale con una sentenza arrivata a marzo e conclusasi con la revoca dell’atto che impugnava la cessione delle aree oggetto delle opere a giugno 2015 in cui l’amministrazione ha visto confermare le proprie posizioni e quindi ha avuto il via libera per completare le opere del comparto.

Fig.1 – urbanizzazioni complete e collegamenti

Verranno quindi realizzate nei prossimi mesi le opere previste a carico dal privato direttamente dal Comune di Valsamoggia. In pianta in ROSSO le urbanizzazioni definitive (in giallo le viabilità esistenti di collegamento) che saranno appaltate nelle prossime settimane e che realizzeranno circa un centinaio di stalli auto complessivi oltre a collegare la viabilità esistente alla scuola.

Erano evidenti le momentanee criticità della situazione, anticipate anche con la consegna della pianta delle urbanizzazioni durante l’inaugurazione, e di seguito elencherò sinteticamente alcuni accorgimenti per mitigare il disservizio, ma l’alternativa era tardare ulteriormente l’apertura della nuova scuola e questo avrebbe causato anche il deterioramento dell’edificio e un ulteriore ritardo nella consegna del plesso.

Parcheggio provvisorio
Fig.2 – parcheggio provvisorio

Per mitigare i disservizi sono stati previsti:

  • inghiaiamento zona antistante alla scuola per renderlo agibile come parcheggio (vedi figura 2 in ROSSO);
  • potenziamento servizi scuolabus;
  • polizia municipale per agevolare la circolazione ed il parcheggio;
  • strutturazione servizio Pedibus.

 

All’incontro, i genitori hanno fatto diverse proposte:

  • la possibilità di ottenere sconti per l’uso del trasporto scolastico;
  • la possibilità di ottenere sconti sul servizio di pre e post scuola;
  • la fattibilità di una navetta dedicata che possa fare il servizio di trasporto da un parcheggio scambiatore;
  • la possibilità di entrata differita delle classi.

Tutte queste proposte sono in corso di valutazione da parte dell’amministrazione e della dirigenza scolastica e saranno discusse in un prossimo incontro che sarà convocato a breve.

L’Ente Parco amplia le sue attività. E non sfratta nessuno.

wpid-20151017_125239.jpgIl nuovo Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale è nato a seguito della legge di riordino delle aree protette della Regione Emilia-Romagna 24 del 2011. Con essa i cinque parchi della cessata provincia di Bologna furono riuniti sotto una unica governance e con essi le numerose attività da questi gestite.

wpid-20151017_124921.jpgDopo i primi tre anni di avvio, l’Ente ha rivisto la propria organizzazione, concentrando in 4 aree la ripartizione delle proprie competenze e ha iniziato a lavorare ad una diversa localizzazione del personale dedicato alle singole aree, al fine di rendere più efficiente il meccanismo di fornitura dei diversi servizi.

wpid-20151017_125053.jpgLa recente legge regionale assegna poi all’Ente alcune competenze prima attribuite alle province,  come la gestione non solo dei cinque ex-parchi, ma anche di tutti i SIC, ZPS, Riserve e di tutte le altre aree protette del territorio dell’odierna Città metropolitana di Bologna, oltre a quelle di quattro comuni modenesi.

wpid-20151017_124824.jpgDiverranno quindi di competenza dell’Ente una serie di aree protette della pianura bolognese, il che determina la necessità di rivedere la logistica dei servizi. In tale prospettiva e nell’ottica di migliorare la funzionalità degli uffici, l’Ente ha deciso di concentrare tre aree (ambiente, servizi finanziari e servizi esterni, tra cui la didattica) nella sede di Monteveglio, dislocando l’area amministrativa a Marzabotto, odierna sede legale, per riservare alle sedi di Lizzano, Camugnano e San Lazzaro un front office.

wpid-20151017_125013.jpgIn tale contesto, che vedrà contemporaneamente presenti a Monteveglio fino a venti dipendenti, si è reso neccessario fruire degli spazi degli immobili di San Teodoro, per i quali si sono già iniziati lavori di infrastrutturazione.

La sala posta sopra al Consorzio Vini, manterrà le solite caratteristiche di fruibilità alle associazioni locali e ai cittadini nelle ore pomeridiane e serali, ma durante l’orario scolastico sarà necessario dedicarla all’accoglienza delle scolaresche che, nei programmi dell’Ente, cresceranno numericamente in modo significativo nei prossimi anni, grazie a nuovi programmi di educazione ambientale. Monteveglio diventerà punto di riferimento per tutte le scuole della Macroarea ed il relativo CEAS (centro di educazione ambientale) sempre più integrato con le politiche didattiche.

wpid-20151017_125033.jpgPer tutti gli spazi, esterni ed interni, in precedenza utilizzati da diversi soggetti, sarà approvato da parte del Parco anche un apposito regolamento che garantisca un uso corretto, ma soprattutto sicuro, di tali beni.

Anche le aree circostanti San Teodoro saranno oggetto di importanti lavori, che consentiranno di mettere a disposizione della cittadinanza nuove aree, mettendo in sicurezza quella parte dell’abitato che in passato è stato interessato dall’esondazione del Rio San Teodoro.

Quindi non ha alcun senso parlare di sfratti, per nessuno. Anzi. La storica associazione Amici del Parco, che ringrazio per le sue preziose attività e che incontrerò con piacere nei prossimi giorni, è stata anche invitata dall’Ente Parco ad ampliare queste attività a tutto il perimetro dell’Ente per utilizzare questa occasione per contaminare positivamente anche il resto del territorio.