Sicurezza: al via il “varco intelligente” e il progetto “prossimità videosorvegliata”

File 16-07-15 14 49 01Attività di indagine preventiva e lettura automatica delle targhe con segnalazione di quelle sospette. Al via il primo “varco intelligente” a Crespellano.

E’ stato approvato dalla Giunta, nella seduta dell’11 giugno scorso, il progetto definitivo per l’impianto di videosorveglianza della circolazione stradale nella municipalità di Crespellano. Grazie a un investimento complessivo di 180mila euro, sarà possibile integrare l’attuale sistema di sorveglianza con un sistema evoluto focalizzato sul controllo visivo di aree e/o obiettivi sensibili, integrando ad esso funzionalità di controllo degli accessi mediante riconoscimento automatico delle targhe (che permetterà di individuare veicoli rubati o segnalati).

Obiettivo dell’investimento è monitorare il territorio per migliorare il livello di sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio.

Il sistema è attualmente in fase di sperimentazione per verificare l’efficacia dell’impianto. Questa fase durerà 90 gg al termine dei quali si procederà al completamento del progetto che prevede alcune decine di telecamere su tutto il territorio di Valsamoggia partendo da Crespellano, Calcara e Castello di Serravalle (controllo del varco di accesso all’abitato).

File 16-07-15 14 49 21Si chiama “Prossimità videosorvegliata” invece il progetto della Polizia Municipale di Valsamoggia che ha ottenuto finanziamenti per 9.200 euro grazie alla partecipazione a un bando regionale riservato a progetti innovativi della Polizia Locale.

Obiettivo del progetto, che vale complessivamente 23mila euro, sono interventi in materia di sicurezza e videosorveglianza. “Prossimità videosorvegliata” integra il classico presidio del territorio fatto a piedi dagli agenti, con la tecnologia, attraverso un sistema di videosorveglianza “smart” che potrà essere presente sui veicoli di servizio o “indossato” dagli agenti di Polizia Municipale o, infine, occultato in aree particolarmente sensibili ai fenomeni di furti e degrado urbano.

Le telecamere mobili – ulteriori “occhi” sul territorio – potranno inoltre inviare degli allarmi alla centrale operativa del Comando di Polizia Municipale che analizzerà i dati ricevuti condividendo le informazioni con le pattuglie esterne e le altre forze di Polizia.

 

 

 

Maleducati e speculatori non contribuiscono al decoro di Valsamoggia. Invertiamo la rotta

Chi mi conosce sa bene quanto detesti coloro che non considerano i beni pubblici come un valore da preservare ma, piuttosto, solo da danneggiare o sporcare perché tanto spetta sempre a un ipotetico “qualcun altro” occuparsi della sua riparazione o pulizia.

E, infatti, uno dei complimenti che più ho apprezzato da quando sono Sindaco è quello ricevuto da una signora che mi ha detto che, pur non conoscendomi e non conoscendo nemmeno il dettaglio del programma elettorale, mi aveva dato il suo voto perché mi aveva visto raccogliere alcune cartacce abbandonate lungo la strada e portarle al cestino più vicino.

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Rifiuti in Via Termanini

In questi mesi stiamo, per questo, conducendo, sul territorio, una doverosa battaglia senza precedenti per tenere in condizioni decorose le nostre piazze, i parchi e le strade della nostra comunità.

Battaglia sempre più ardua perché pare smarrito il senso civico da parte di zozzoni che imbrattano il paese e che, spesso, sono gli stessi che danno la colpa al comune che non pulisce.

Ma i risultati stanno arrivando e, dopo la maxi multa di 750 euro di qualche settimana fa, ieri mattina, in seguito a controlli durati diverse settimane, abbiamo individuato uno dei soggetti che sporcava via Termanini a Bazzano.

Chi è il soggetto multato con ammenda di 100 euro? Una nostra concittadina (e lo riporto per sfatare qualche luogo comune).

Ora, che si debba fare sempre di più non vi è dubbio – tanto è vero che stiamo acquistando altre tre telecamere occultabili – e che si possa fare meglio, anche. Tuttavia, certe considerazioni che leggo sui social network appaiono come un mero atto di speculazione non solo inutile, ma addirittura dannoso verso i tanti cittadini che, quotidianamente, si impegnano nella cura del territorio. Speculazione che diventa anche fuorviante poiché fornisce una rappresentazione distorta di un territorio di cui tutto si può dire tranne che si trovi in uno stato di devastazione come qualcuno vuole fare intendere.

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La fontana della Giuditta recentemente ripulita

Suggerisco a questi signori di segnalare agli uffici competenti i problemi evitando le solite sterili polemiche italiche e magari ogni tanto, tra un clic e l’altro sullo smartphone, prendere in mano scopa e paletta per spazzare anche solo il marciapiede davanti casa: un modo di fare le cose di altri tempi forse, ma che forse dovremmo recuperare.

Valsamoggia: liste di attesa zero ai nidi

una_giornata_sMi hanno informato che è in corso su Facebook un vivace dibattito sulle graduatorie dei nidi di Valsamoggia.

Innanzitutto ci tengo a sottolineare che le graduatorie vengono fatte sulla base di criteri oggettivi (isee e residenza i principali). In secondo luogo ci tengo a ribadire – come già ha chiarito l’assessore Di Pilato qualche giorno fa sulla pagina ufficiale del comune – che le graduatorie sono nella fase in cui vengono depurate da rinunce e spostamenti e che quindi è normale che alcuni siano al momento tecnicamente fuori.

Ribadisco però che per settembre l’obiettivo è lavorare per ZERO liste di attesa per i residenti, come lo scorso anno, il 2014 e come nei 5 anni in cui sono stato Sindaco a Monteveglio. In Valsamoggia si farà lo stesso, portando allo stesso livello anche le zone in cui non era così, grazie proprio alle risorse del nuovo Comune.

Ormai quasi nessun comune d’Italia riesce a garantire questi servizi: a questo proposito provate ad andare a scorrere le graduatorie della provincia, della regione e.. no, nazionali non vi conviene nemmeno visto che in molte parti non esistono neanche i nidi per il semplice fatto che richiedono investimenti notevoli (la retta copre a malapena tra il 10% e il 50% del costo del servizio).

Credo si debba essere orgogliosi di risiedere in un territorio ancora ricco di servizi e credo non sia utile a nessuno diffondere notizie inesatte per, non si capisce bene (o forse si), quale intento polemico. Nello specifico, il signore che ha attribuito alcune frasi al Sindaco di Monteveglio, di sicuro non può riferire al mio mandato la frase riportata che liquida in malo modo le esigenze di una famiglia, presentata come all’epoca in lista di attesa.

Una frase che ovviamente non ho mai detto e che MAI mi sentirete dire perché ritengo i servizi scolastici fondamentali per la nostra comunità e per questo impiegherò ogni singola risorsa del bilancio comunale e di impegno dei funzionari per migliorare la qualità dell’offerta formativa dei ragazzi della nostra comunità.

E se ci fossero problemi, chiamate gli uffici, il nostro assessore alla Scuola o me direttamente, diffamare sui social non serve a nulla per le esigenze concrete dei bambini e delle famiglie.

Valsamoggia riscopre la “Piccola Cassia”. Recuperato e valorizzato l’itinerario turistico

PiccolaCassiaCome proposto dal Comune di Valsamoggia, è stato recuperato e valorizzato il percorso storico “Piccola Cassia” che, partendo da Monteveglio (Comune di Valsamoggia) arriva fino a Lizzano in Belvedere toccando nel suo tragitto anche Monte San Pietro, Vergato, Castel D’Aiano e Gaggio Montano.

Il percorso, come tanti altri presenti sul territorio bolognese, è un’antica via di comunicazione che collegava il Centro Italia con l’Europa transalpina e veniva utilizzato sia per scambi commerciali che per i pellegrinaggi. Il progetto di un suo recupero, che ha l’obiettivo di valorizzare questa direttrice per promuoverla a itinerario turistico e/o di pellegrinaggio, va nella direzione di arricchire il nostro territorio e consolidare una microeconomia rispettosa dell’ambiente e del paesaggio. Si può mantenere vivo il tessuto sociale della montagna e rallentarne l’abbandono.

Il recupero dei 94km che vanno da Monteveglio e Rocca Corneta, rientra nel Piano di Azione Locale del GAL Appennino Bolognese 2007-2013 ed è già stato interamente finanziato. Dei circa 95mila euro complessivi, quasi 79mila provengono da fondi del GAL mentre i restanti 16mila sono suddivisi tra gli Enti Locali coinvolti (per il 30% come quota fissa ripartita tra i 6 comuni interessati e per il 70% in proporzione ai km di percorso siti in ogni comune): Valsamoggia, con il 50% dell’importo è l’ente capofila dell’intera operazione.

Il progetto di recupero del percorso, che oggi è costituito in larghissima parte da cavedagne e/o carrarecce già percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo, ha previsto: la realizzazione di cartelli esplicativi e di direzione collocati lungo il tracciato, il ripristino di un tratto di antico selciato a Rocca Corneta e la realizzazione di uno o più eventi di lancio e promozione del percorso.

Bazzano: ecco il ‘nuovo’ parco Primo Maggio

Si è svolta ieri sera, venerdì 26 giugno, nell’ambito di una festa organizzata dallo Spi-Cgil, l’inaugurazione degli interventi sul Parco Primo Maggio di Bazzano.

Si tratta di circa 40 mila euro di investimenti complessivi per il rifacimento dei bagni, del bar, per interventi di manutenzione straordinaria su verde e luci e per l’area bambini, che verrà completata con l’inserimento di nuovi giochi nelle prossime settimane.

Il secondo taglio di nastri di questo tipo a Bazzano, dopo il rifacimento e l’ampliamento del parco di via della Resistenza. Gli interventi stanno proseguendo sul parco Bellreguard e su quello di fronte alla Scuola primaria, che verranno ultimati entro settembre. Tutti interventi prima fermi a causa dei vincoli del patto di stabilità e della carenza di risorse, e ora resi possibili dal nuovo Comune unico che rimette così a disposizione dei cittadini queste aree verdi.

Ringrazio tutte le persone intervenute ieri sera, gli assessori Fabio Dardi e Angela Di Pilato, il responsabile dell’Ufficio Tecnico che ha seguito l’intervento Dino Turatti, tutti i consiglieri comunali e municipali.
Un caloroso ringraziamento poi a tutte le associazioni, e allo Spi-Cgil, rappresentato dalla segreteria provinciale Vanna Grassi e da quella della Lega di Valsamoggia, Lucia Balestri. Non posso che apprezzare e fare mie le parole di Lucia, sulla necessità di una collaborazione attiva tra cittadini, associazioni e amministrazione comunale, per la cura e la tutela del nostro territorio ed in generale per rendere sempre più viva e bella la nostra comunità.

 

 

Online la nuova guida alle biblioteche metropolitane

E’ già online la nuova Guida alle Biblioteche Metropolitane, punto di accesso unico all’offerta di oltre 200 strutture del capoluogo e dell’intero territorio. La Guida, realizzata dal Servizio Cultura della Città metropolitana di Bologna nel quadro delle iniziative dei Distretti culturali per il Sistema Bibliotecario metropolitano, si apre su una schermata che aiuta l’utente ad orientarsi attraverso quattro chiavi di accesso: tipologia, tematiche, titolarità, luoghi.

GuidaBiblioteche

La chiave “tipologie” suddivide le strutture in biblioteche di pubblica lettura, ossia le circa 80 biblioteche comunali di informazione generale (12 nel capoluogo e le restanti negli altri comuni), che propongono attività di lettura, studio, ricerca, informazione e svago rivolte ai più diversi tipi di pubblico; biblioteche per i bambini e i ragazzi con le quattro sedi a loro esclusivamente dedicate – a Bologna, Imola, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale – e le sezioni presenti in tutte le biblioteche di pubblica lettura del territorio, che offrono attività per tutte le fasce di età e tante proposte di lettura da apprezzare negli “angoli morbidi” per i più piccini e i loro genitori; biblioteche specializzate (appartenenti a Enti pubblici, Università, Chiesa, fondazioni, associazioni, istituti di ricerca, sindacati, aziende e altri) che conservano e rendono fruibili importantissimi patrimoni librari e documentari nei più diversi ambiti disciplinari; biblioteche scolastiche, che oltre a costituire un valido supporto alla didattica e alla formazione degli studenti, in alcuni casi conservano importanti fondi librari e archivistici sedimentati nel corso di una lunga storia. Tra le biblioteche scolastiche, le più importanti sono quelle dei Licei Galvani, Minghetti, Righi, degli I.I.S.Crescenzi Pacinotti e Aldini Valeriani Sirani e quella dell’Istituto Superiore Artistico.

Un’inedita novità offerta dalla Guida, è la sezione dedicata ai temi, che consente di individuare con un colpo d’occhio tutte le biblioteche specializzate, comprese le universitarie, che conservano volumi e documenti su un argomento di interesse. Ognuno dei macro temi presentati (scienze e tecniche, scienze sociali, scienze umane) è a sua volta articolato in argomenti specifici: dalla biologia alla chimica e all’ingegneria, dalla matematica alla medicina, dal diritto all’economia, dalla politica allo sport, turismo, beni culturali, dalla filosofia alla storia alle religioni, ecc.

Per ciascuna biblioteca la Guida riporta le informazioni disponibili relative a condizioni di accesso, patrimonio, servizi, storia della biblioteca e dell’edificio; ne viene inoltre segnalata l’eventuale adesione al Polo Ubo-Sbn o a servizi di rete quali MLOL MediaLibraryOnLine, Chiedilo al Bibliotecario, Nati per Leggere/Nati per la Musica.

Questo il link alle strutture di Valsamoggia.

Leishmania: 5 anni di appelli inascoltati

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Articolo del 2013

Ho già parlato più volte di questo argomento (Conoscere la leishmaniosi significa prevenirne le conseguenze) negli anni scorsi sia come Sindaco di Monteveglio che, insieme ai miei colleghi,  come componente dell’Unione dei Comuni, cercando di attirare l’attenzione dei vertici sanitari locali e regionali su un tema molto delicato come la Leishmania.

Ma nonostante incontri, lettere, uscite sul periodico comunale e soprattuto una serie di proposte per prevenire la trasmissione della malattia, la risposta dei vertici sanitari è sempre stata insufficiente, visto che solo quest’anno, dopo una decisa opera di convincimento sul fatto che era necessario muoversi con azioni significative, abbiamo ottenuto 2 mesi di prelievi gratuiti a tutti i residenti di Valsamoggia (qui) , prelievi che sono stati effettuati in locali messi a disposizione gratuitamente dal Comune da veterinari dell’azienda che, nelle condizioni date, hanno svolto un eccellente lavoro e che ringrazio.

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Lettera del 2011

Ma la cosa che mi lascia più amareggiato è che ora, ad anni di distanza, si legga sui media che l’ASL (cit. Dott. Francia) farà a me una proposta quando noi le proposte le abbiamo messe nero su bianco da anni senza essere tenuti in piena considerazione. Oppure, ancora più incredibile, che certi operatori ASL rispondano ad alcuni nostri cittadini che chiedono informazioni precise, che è “colpa dei Sindaci che non vogliono creare allarme”, con vertici sanitari che hanno continuamente sminuito i casi di contagio locali, riportando i casi più gravi di decesso non direttamente alla Leishmania ma ad altre cause.

Ritengo inaccettabile questo comportamento perchè non utile al quel principio di collaborazione necessario per risolvere i problemi e perchè credo che tutti  debbano fare il proprio mestiere e non usare la tecnica dello scarica barile.

lettera Leishmaniosi
Richiesta del 2013

Per questi motivi, se i parenti dei casi più gravi vorranno agire nei confronti dei vertici sanitari noi non potremmo fare altro che essere al loro fianco, visti gli anni di battaglie su questo tema insieme a tante associazioni come quella di Gabriele Baldazzi, Amici di Zampa e a tanti cittadini.

Qui  di seguito alcune delle proposte fatte ai vertici ASL gia negli scorsi anni:

  • prelievi ed esami gratuiti sul territorio a tutti i cani del nostro comprensorio quindi non solo nell’intorno dei 300mt dei casi accertati, anche con accordi con i veterinari privati
  • fornitura gratuita o a prezzi concordati dei kit di prevenzione (collari e/o gocce) a tutti i proprietari di cani registrati
  • informazione capillare a tutti i proprietari di cani sulle modalità di trasmissione della malattia e sulle tecniche di prevenzione.

Valsamoggia in Vespa 2015

FullSizeRenderIeri mattina eravamo in tantissimi all’evento “Valsamoggia in Vespa” che ci ha portato alla scoperta del territorio di Valsamoggia tra Rocche e Cantine.

Per fortuna, dopo il maltempo di venerdì e sabato, la giornata era assolata e calda: proprio il clima giusto per godersi i colli a bordo di una Vespa.

Per gli appassionati di questo amatissimo classico della “Piaggio”, è stata un’occasione per vedere Valsamoggia da un altro punto di vista.

Un evento diverso e divertente per coinvolgere le persone e valorizzare il territorio e per questo voglio ringraziare  “Gruppo Omars” di Calcara e il “Vespa Club Bologna”.

 

25 aprile 2015. Il discorso per i 70 anni della Liberazione

25 aprile 2015 – Piazza della Libertà, Monteveglio, Valsamoggia. Il testo del discorso.

“Buongiorno a tutti,

ho già tenuto molte volte, da Sindaco, le celebrazioni ufficiali del 25 aprile in questa piazza, che tra l’altro è dedicata proprio alla libertà, ma non vi nascondo che quest’anno l’emozione è particolare. Innanzitutto perchè ricorre il 70° anniversario della Liberazione della nostra Patria, un traguardo importante che sono onorato di raggiungere e vivere servendo la mia comunità dentro le istituzioni; quelle istituzioni democratiche che esistono grazie al sacrificio di tante donne e tanti uomini. E per ricordarli in modo particolare a 70 anni dalla Liberazione, sono tante le iniziative in campo sul nostro territorio e non si esauriscono solo oggi. Per esempio invito tutti a visitare la mostra sulla Resistenza realizzata nel palazzo municipale di Bazzano, inaugurata qualche giorno fa e, in generale, ad informarsi su tutti gli eventi e le iniziative in questo lungo calendario che ci porterà sino all’autunno.
Colgo l’occasione per ringraziare a questo proposito oltre alle ANPI di tutta Valsamoggia, Aurelia Casagrande, archivista storica del nostro territorio, che ha contribuito in modo determinante al recupero e alla catalogazione degli elementi di una storia fatta di non solo di testimonianze documentali, quelle che hanno sancito il passaggio tra la schiavitù del periodo fascista e la libertà dello stato democratico come ad esempio l’atto di nomina dei primi Sindaci del dopoguerra o anche più semplicemente l’atto che riapre il mercato o il cinema all’aperto.

Ma una storia fatta anche di quegli oggetti della vita quotidiana trasformati in strumenti per la lotta per la libertà come una bicicletta delle tante staffette partigiane, quelle giovani giovanissime donne che sfidando ogni giorno i controlli nazifascisti e quindi la sicura condanna a morte, portavano rifornimenti ed informazioni determinanti alle formazioni partigiane.

O ancora le stampe di quelle onorificenze rese ai pochi che sono sopravvissuti a quell’inferno, come quella che ho recuperato pochi giorni fa dal fratello della mia nonna, scomparsa recentemente e che mi sempre raccontato la tragedia di quegli anni, la sua come di migliaia di persone, allora bambina tredicenne che ha dovuto forzatamente diventare adulta per la sua sopravvivenza e quella dei suoi fratelli e sorelle più piccole.

Testimonianze come queste e tante altre sono raccolte in quella mostra. Visitatela, vi servirà per rivivere quei momenti e imprimere ancora di più quei ricordi.

Ma quest’anno è un’emozione particolare perchè è anche il primo anno che festeggiamo il 25 aprile come amministratori del nuovo Comune unico. Ed è molto bello sapere che nelle cinque piazze del territorio della nostra comunità, si sta celebrando in contemporanea questa importante ricorrenza con un rappresentante dell’Amministrazione Comunale, l’Anpi, la cittadinanza. Ogni territorio ricordando ed onorando la propria memoria ed i propri caduti, ma tutti legati dalla comune appartenenza a questa nuova comunità.

Una comunità fondata dai cittadini che, ridisegnando le proprie istituzioni, rifondandole a livello locale, hanno sicuramente avuto modo di soffermarsi a pensare ai sistemi di governo che abbiamo scelto di darci, all’organizzazione istituzionale, ai principi democratici su cui ci basiamo.

Dico questo perchè troppo spesso dimentichiamo che i sistemi democratici in cui ci troviamo a vivere le nostre vite non fanno parte della natura e di un contesto immutabile ma sono basati su valori e principi ed esistono grazie al lavoro, all’impegno, alle lotte di alcuni che hanno scelto da che parte stare.

L’hanno scelto 70 anni fa e ci hanno liberato. Ci hanno salvato.

Una scelta diversa e saremmo stati sommersi. Sommersi dalla guerra, dall’occupazione straniera, dalla mancanza di libertà, dall’abuso dei più forti previsto dalla legge. Sommersi da stermini e violenze elevati a teorie politiche.

“Sommersi e salvati”.

Il titolo di questo libro di Primo Levi mi è venuto in mente varie volte in questi giorni, mentre pensavo a cosa dire stamattina, in questa occasione così importante.

Molte volte anche di fronte alle tragiche immagini quotidiane provenienti dalle acque del nostro Mediterraneo.

La generazione che 70 anni fa ha fatto la scelta di Resistenza e Libertà ci sta abbandonando sempre più, per motivi anagrafici. E così restiamo noi “salvati”, che nello specifico di quei fatti storici non abbiamo meriti. Perchè non è un merito e non si sceglie, il nascere in un luogo già reso libero e democratico da altri venuti prima di noi.

E siccome questo non è un merito, non può essere una colpa quella di nascere sulla sponda opposta del mare, in luoghi devastati da guerre, carestie, instabilità.

E non mi interessa qui andare ad indagare ragioni storiche e responsabilità – che ci sono, perchè neppure qui si tratta di sistemi naturali ed immutabili – quanto sottolineare che è da questo che scappano i “sommersi” nel Mediterraneo.

Scappano dall’impossibilità di sopravvivenza, dall’impossibilità di futuro.

E se non ci sono nostri meriti diretti, nell’essere stati salvati 70 anni fa, possiamo però tentare di meritarci ora, giorno per giorno, la nostra condizione. E il primo modo per farlo, per onorare la memoria di chi ha dato la vita per la nostra Libertà, è avere consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, nelle scelte quotidiane che ognuno di noi si trova a fare.

Giorno per giorno siamo chiamati a scegliere se restare fedeli ai valori di democrazia, libertà, uguaglianza.

Scegliere di praticare la fatica della partecipazione e della comprensione di quello che accade intorno a noi, scegliere di lavorare per la ricerca di soluzioni invece di farci sommergere lentamente dall’indifferenza per quello che va al di là dei nostri più stretti interessi, dalla ristrettezza di pensiero che ci impedisce di vedere che siamo tutti legati tra noi e che ci si salva solo tutti insieme.

Scegliere di coltivare ogni giorno la memoria con gli insegnamenti che trasmettiamo a chi sta intorno a noi, soprattutto i bambini ed i giovani, quelli che raccoglieranno il nostro testimone.

Scegliere di dare l’esempio con il nostro comportamento e di diffondere valori positivi con il nostro linguaggio.

Scegliere di dare il peso necessario alle parole che pronunciamo, oppure lasciarci sommergere dall’agghiacciante leggerezza di chi perfino di fronte alla morte di bambini si sente libero – dal vivo oppure attraverso lo schermo di un telefono – di ridere, lanciare battute e provocazioni, addirittura festeggiare.

Scegliere di restare umani oppure di lasciarci sommergere dall’odio più aperto e sfrontato, o dalla tentazione di dare a certe vite un valore minore rispetto alle nostre. Come se questo non fosse lo stesso principio di quelle camere a gas che 70 anni fa abbiamo spento provando vergogna ed orrore per quello che il genere umano era riuscito a fare.

Non possiamo scegliere di nascere tra i sommersi o tra i salvati.

Possiamo scegliere però di onorare chi 70 anni fa ci ha donato Democrazia e Libertà, impegnandoci con tutte le nostre forze per lasciare il mondo con meno sommersi, rispetto a quelli con cui l’abbiamo trovato.

Meno sommersi tra gli altri, ma anche tra noi stessi.

Viva la Liberazione, Viva la Resistenza, Viva l’Italia“.

Valsamoggia Città della Gastronomia CheftoChef

Schermata 2015-04-21 alle 11.04.53Ieri ho avuto il privilegio di partecipare a un evento molto interessante – Centomani di questa terra – ospitato al Relais Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Pr) di proprietà della famiglia Spigaroli, nel quale – non c’è nemmeno bisogno di dirlo dopo questa breve presentazione – la gastronomia era protagonista. Organizzato da Chef To Chef, associazione nata per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale, ha visto la partecipazione di cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare per un confronto sul futuro del cibo.

La scintilla che ha permesso la nascita dell’associazione l’ha data l’Europa quando ha riconosciuto la gastronomia come bene culturale da preservare e valorizzare alla pari dei prodotti agroalimentari. Tra le Città dell’Emilia-Romagna che progettano la crescita gastronomica dei loro territori c’è anche Valsamoggia ed è per rappresentare il nostro territorio che ero là insieme, tra gli altri, anche a Matteo Lepore, assessore all’economia e promozione della Città e al Turismo di Bologna.

Tra i 50 migliori chef dell’Emilia Romagna – tra i quali anche Alberto Bettini di Amerigo – e i 50 produttori delle eccellenze enogastronomiche che questa regione è in grado di esprimere, dal Parmigiano Reggiano alla Mortadella Bologna, dall’aceto balsamico tradizionale ai salumi dop, dalle farine alla pasta, dall’olio al pesce, fino ai vini e alla birra artigianale, è stato sottolineato come, proprio nell’anno dell’Expò – il cui tema come sappiamo è l’alimentazione – sia fondamentale valorizzare le produzioni del nostro territorio. Farle conoscere partendo dai loro produttori, dal territorio in cui nascono, per far capire ai consumatori non solo italiani ma anche esteri che il cibo è cultura.