La Grande Bologna si fa con coraggio ed esperienza

bologna
Il Grande Bologna dello scudetto del ’64

Ieri pomeriggio la Conferenza Metropolitana dei Sindaci ha approvato il primo Statuto della Citta Metropolitana di Bologna che dal 1° di gennaio diventa pienamente operativa nei suoi organi di indirizzo e governo.

La stagione che si apre è già piena di problematiche urgentissime da risolvere prime fra tutte il nodo delle funzioni, che dovrà evitare la sovrapposizione di competenze tra Enti ed in particolare tra Comuni, Unioni e Regione e la gestione dei quasi 900 dipendenti, cuore e polmoni dei tanti servizi essenziali garantiti sino ad ora dalla uscente provincia di Bologna.

Servizi che ricordo vanno dalla gestione delle sistema scolastico di secondo grado, alla gestione delle principali arterie di mobilità, passando dalla pianificazione territoriale con l’importante lavoro sui tanti temi dell’agricoltura. E poi la cultura, la fauna, il controllo del territorio, insomma tanti servizi che dovremo decidere come dovranno essere svolti.

E qui credo sia stato il peccato originale di questo progetto, il non aver pensato alla transizione durante il necessario riordino, forse sperando che anche questa volta, come spesso in Italia, si sarebbe scampati alle ormai improrogabili riforme. Andavo ancora a scuola quando si parlava di Bologna Metropolitana e questi sono stati 20 anni che potevano essere utilizzati in modo molto più lungimirante piuttosto che arroccarsi su posizioni difensive.

Ad ogni modo ora ci siamo e per fare la “Grande Bologna” ci vuole da parte degli amministratori il coraggio di scegliere, il sostegno dell’esperienza dei tanti lavoratori di questo Ente e il supporto di tutto il milione di cittadini metropolitani, solo così potremo candidare Bologna come punto di riferimento nazionale e tentare di (ri)vincere il nostro scudetto.

Piano Asfalto 2014. Conclusi i primi interventi. Investito 1 milione di euro

foto asfaltoSi è conclusa la prima fase di lavori per la manutenzione straordinaria. L’investimento complessivo è pari a circa 1 milione di euro tra asfalto e segnaletica orizzontale. I lavori sono stati possibili grazie (come sempre) al nuovo comune di Valsamoggia che, essendo fuori dal patto di stabilità, può usare le risorse locali per le esigenze della propria comunità. Il piano riprenderà nell’estate 2015.
Sotto, la galleria di foto che mostra alcune strade dopo i lavori.

NOVITA! Segnalaci se la tua strada ha bisogno di manutenzione (magari allegando anche una foto) all’indirizzo mail dedicato: asfalto@comune.valsamoggia.bo.it o direttamente su Comuni-Chiamo, sito ufficiale o App.

FOTO ed ELENCO STRADE già asfaltate 2014

Municipalità Castello di Serravalle

– Via S. Andrea
– via Farnè
– via parviano
– via rio monteorsello
– via Tiola
– Piazza Tien an Man
– strada di accesso agli impianti sportivi
– Via Isola

Municipalità di Monteveglio

– Via Abbazia
– Via Montebudello
– Via Barlete
– via Puglie
– via Cà Bianca
– F.lli Cervi
– via macchiavelli
– Via Fossetta
– via marzatore

Municipalità di Bazzano

– via Castelfranco
– via Mazzini
– via Gordini

Municipalità di Crespellano

– via Lunga
– via bargellina
– via Puglie
– via Cassoletta

Municipalità di Savigno

  • via Rodiano
  • via del Castellaro
  • via Olara
  • via Vignola dei Conti
  • via del Segaticcio
  • via Malcantone

 

La Schola Cantorum questa sera a Bazzano passando per.. Vienna

OLYMPUS DIGITAL CAMERAQuesta sera nella Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano di Bazzano la Schola Cantorum si esibirà per il tradizionale concerto di Natale (Ore 21.00 – Schola Cantorum di Bazzano, dir. Manuela Borghi; Giacomo Zaccherini, organo;
Corale Polifonica Evaristo Pancaldi, dir. Luca Colombini; Roberto Goldoni, organo; Modena Brass, ottoni; Elisa Sala, percussioni).

OLYMPUS DIGITAL CAMERANell’invitare tutta la popolazione, colgo l’occasione per ringraziare il coro per la partecipazione a Vienna ad un’importante rassegna internazionale e per aver rappresentato l’Italia come coro di Bazzano e della Valsamoggia  in un contesto culturale cosi importante.

Valsamoggia ospite a “Si Può Fare” su Radio24

Qusole24esta mattina Valsamoggia è stata invitata come esempio di buona pratica amministrativa alla trasmissione radiofonica “Si può fare” di Radio24.

Abbiamo parlato anche dello spazio di innovazione sociale che nascerà nel Municipio di Monteveglio.

Grazie agli autori e ai radioascoltatori che ci hanno indicato come miglior pratica.

Qui potete ascoltare il podcast (Valsamoggia da 1:03:20).

Meno funzionari pubblici e più merito nel Comune di Valsamoggia

dirigenti-pubbliciApprovata la nuova struttura organizzativa del nuovo Comune di Valsamoggia che beneficia dei vantaggi della semplificazione amministrativa e della riduzione della burocrazia derivanti dall’unificazione dei comuni.

A partire dal 1 gennaio  2015, la posizioni organizzative, ovvero i responsabili, saranno ridotte da 20 a 14 con conseguente riduzione di ulteriori diverse migliaia di  euro dei costi del personale. La selezione interna, che era aperta a tutti i dipendenti di Valsamoggia, si è conclusa ieri e si è basata principalmente su curriculum e obiettivi raggiunti, in modo da valorizzare merito e capacità e creare quel giusto ricambio che nella pubblica amministrazione di solito è più che mai bloccato.

Sono previste assunzioni nei soli ruoli ‘operativi’ e quindi due nuovi agenti della polizia municipale e un operatore della squadra esterna mentre al contrario non si prevede l’inserimento di alcuna figura dirigenziale nonostante il nuovo comune per legge potrebbe istituirle.

Se si vuole aggredire la burocrazia che blocca gli apparati pubblici bisogna dare il buon esempio e Valsamoggia è in prima linea.

Non esiste nessuna nuova centrale che brucia biomasse a Crespellano

gassificatore-1Girano documenti su ipotetiche centrali che bruciano biomasse a Crespellano. Non esiste nulla di tutto ciò. Centrali di quella natura tra l’altro sono in contrasto con il PAES (Piano Azione per l’Energia Sostenibile) che avevamo approvato quando eravamo cinque Comuni e che abbiamo ora recepito come Comune di Valsamoggia. E ovviamente non esiste nessuna volontà e nessun progetto di realizzazione di centrali di questo tipo da parte dell’Amministrazione che guido.

E allora di cosa parliamo?

Parliamo di una richiesta di installazione, da parte di un’azienda PRIVATA, di un piccolo impianto alimentato da gas di sintesi, in pratica un ‘bollitore’ che fa reagire materiale di risulta vegetale. Il ‘vapore’ prodotto è gas che viene utilizzato per alimentare un motore da camion, 6 cilindri euro6 a basso regime (1200-1400giri/min), il quale produce energia elettrica. Dal processo si estrae inoltre calore che viene riutilizzato.

1-GassificatoreQuanto è grande?

  • un ‘bollitore’: botte alta circa 6m e dal diametro di 2m
  • motore 1m x 80cm che sarà inserito in un container così da azzerarne il rumore
  • un’area di stoccaggio materiale (a titolo esemplificativo la centrale di zola usa circa 25.000 tonnellate/anno mentre questa ne userebbe 1.600 tonnellate/anno)
  • superficie totale circa 150m2

Materiale di risulta?

  • acqua per raffreddamento → riciclata a ciclo chiuso
  • scarico motore endotermico → è presente un ulteriore filtro elettronico per abbattimento scarichi
  • residuo bollitore → materiale ad uso concime agricolo 50t/anno,  olio lubrificante 600kg/anno

Vantaggi emissioni?

  • meno 200 tep/anno (tonnellate equivalenti di petrolio)
  • meno 850 t CO2

La conferenza di servizio del 15 dicembre, alla presenza di tutti gli enti, si occuperà di valutare se la richiesta del privato rispetta tutti i criteri di legge (urbanistica, rumore, emissioni, paesaggio, etc…). Dopo aver ricevuto tutti i pareri da parte degli enti competenti, se e solo se tutte le leggi saranno rispettate compresa quella che vuole che il saldo delle emissioni sia almeno pari a zero, si passerà alla valutazione del rilascio del titolo abilitativo.

Preciso anche che questa amministrazione nulla ha a che fare con l’azienda privata e che non percepirà alcun introito dall’operazione essendo essa di natura totalmente commerciale.

Inoltre, non appena avuti i pareri degli Enti e prima di qualsiasi ulteriore passaggio, sarà convocata un’assemblea pubblica per confrontarci sul tema.

In Valsamoggia Fablab e Coworking sono in Comune

IMG_2969L’innovazione è tra le nostre priorità. E’ per questo che, per dare spazio all’innovazione, gli uffici al primo piano dell’ex Municipio di Monteveglio rimasti vuoti dopo la fusione, saranno dotati di attrezzature e messi a disposizione di chi ha idee e vuole svilupparle.

Uno spazio di lavoro condiviso e attrezzato, decentrato rispetto alla città per essere più funzionale alle esigenze di chi vive sul territorio, a disposizione di chi ha idee ma non i mezzi o gli spazi per svilupparle. Un luogo che potrà essere utilizzato dai professionisti come luogo di scambio di competenze ed esperienze e di interazione (coworking) oppure diventare un bacino di fornitura per le imprese locali o essere utilizzato per esternalizzare l’investimento in R&D (FabLab).
All’interno degli spazi – che sono al momento in fase di ristrutturazione per poter essere pronti entro marzo 2015 quando lo spazio Coworking/FabLab diventerà pienamente operativo – si potranno organizzare e realizzare corsi, workshop, Design Thinking, Stampa 3D, Scanner 3d, open innovation e laboratori in collaborazione con le scuole elementari e medie del territorio.

Se si ha il coraggio di fare le riforme, si possono fare grandi cose e questo spazio sarà l’esempio concreto di come dall’innovazione amministrativa possono nascere opportunità per l’innovazione sociale.

Al nostro fianco in questo progetto che per la prima volta nasce all’interno di un palazzo municipale, ci sono le Associazioni COB Social Innovation per l’area coworking e FabLab Valsamoggia per l’area FabLab.carlinoMini-glossario
Coworking: luogo fisico dove diverse tipologie di persone (freelance, professionisti, microimprese, startupper, giovani studenti) possono lavorare e sviluppare i loro progetti facendo convergere competenze diverse. E’ un luogo di contaminazione che promuove la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione. E’ un luogo di scambio di esperienze e competenze. E’ una fucina di idee e professionalità innovative con le quali le imprese del territorio possono interagire e collaborare.

FabLab: si ispira al primo nato al MIT di Boston, ed è uno spazio in cui sono presenti macchinari per fabbricazione digitale come per esempio stampanti 3D, laser cutter e schede elettroniche come Arduino. La filosofia del FabLab è quella dell’ “Open Source” e del “Do It Yourself”.

I partner dell’Amministrazione
COB Social Innovation (http://cobusiness.org): associazione già operante nel settore coworking, con la gestione di uno spazio di lavoro condiviso di 300 mq a Bologna, ed è inoltre attiva in progetti di innovazione sociale e start-up d’impresa.
FabLab Valsamoggia: nasce dall’esperienza di Juno Design – noto studio di progettazione e prototipazione bolognese – che assieme a CNA e ABC Appennino Beni Culturali sono sostenitori del progetto. FABLAB Valsamoggia fa già parte della rete Mak-ER, The digital manufacturing network of Emilia Romagna.

La prima riunione nella nuova scuola Primaria di Monteveglio

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La commissione nella futura scuola mensa.

Nei giorni scorsi la commissione urbanistica scolastica si è riunita per pianificare l’entrata in fuzione, prevista a settembre, per l’anno scolastico 2015, del nuovo plesso scolastico di Monteveglio.

Quale miglior modo di parlare della nuova scuola se non quello di vederla di persona? Per questo abbiamo pensato di convocare l’incontro dentro la nuova struttura, nella futura sala mensa, a cui poi è seguito un sopralluogo complessivo.

Grazie agli assessori Di Pilato e Dardi presenti all’incontro, al dirigente Zanaroli, ai funzionari comunali, a tutti i genitori ed insegnanti presenti che ci hanno consentito di dare ulteriori dettagli sull’operazione e al capo cantiere Geom. Sforza della ditta KS che ci ha accompagnato nella visita al cantiere. Sotto alcune foto della seduta e della struttura, con il dettaglio di una delle centrali di ricircolo automatico dell’aria con recupero di calore.

Nota bene: alcuni pannelli del controsoffitto sono stati rimossi per consentire il collaudo finale degli impianti, attualmente in fase di completamento.

 

Al Via il nuovo centro sportivo di Crespellano

Nella Giunta Comunale della scorsa settimana è stato approvato il progetto definitivo per il maxi ampliamento del centro sportivo di Crespellano. Si tratta di un investimento di oltre 2,5 milioni di euro, risorse liberate dal patto di stabilità esclusivamente grazie alla riforma che ha costituito il nuovo Comune di Valsamoggia che, come comune derivante da fusione, è fuori dal patto.

Planimetria generale degli interventi (clicca per ingrandire)
Planimetria generale degli interventi (clicca per ingrandire)

In particolare saranno realizzati:

  • un nuovo campo da calcio in erba sintetica di ultima generazione
  • un nuovo campo da basket
  • una tribuna
  • la copertura dei campi da tennis
  • un ‘percorso vita’ pedonale di un chilometro
  • la ristrutturazione dei locali esistenti
  • una nuova palazzina servizi
  • tutti i collegamenti tra i vari impianti.

 

 

spogliatoi
Particolare della nuova palazzina dei servizi.

Il bando di gara (quadro economico pari a 2.600.000 euro) uscirà nelle prossime settimane e l’inizio dei lavori – cosi come concordato con la Polisportiva di Crespellano anche per evitare l’interruzione delle attività in corso – è previsto per il 4 Maggio 2015.

 

Stefano Bonaccini Presidente della Regione

20141121151654dlE’ stata una domenica molto strana per i nostri territori, abituati alle file ai seggi che questa volta invece hanno lasciato spazio a corridoi semi deserti. Fenomeno troppo ampio e trasversale per non preoccupare tutti e spingerci ad approfondite riflessioni in merito.

In questo scenario ha ottenuto la Presidenza la coalizione che ha senza dubbio le maggiori capacità di provare a superare questo momento difficile. Risultano molto ridimensionati il movimento di Grillo e quello di Berlusconi che hanno dimostrato di non avere idee e strumenti adeguati a risolvere i problemi delle persone, ma anzi di essere, da un certo punto di vista ormai alquanto distaccati dalla realtà delle cose. Riprende slancio il leghismo, pescando anche da quei bacini di voti, ritornando alle origini e al suo messaggio delle radici.Dato quest’ultimo che dimostra anche qui la difficoltà del centrodestra italiano nel trovare ed offrire innovative proposte politiche al proprio elettorato e al sistema politico.

Ora è necessario uno sforzo del nuovo Consiglio regionale per evitare cinque anni di campagna elettorale permanente, che sarebbe deleteria vista l’assoluta necessità di riforme e scelte profonde per il nostro territorio regionale.

Stefano Bonaccini ha l’esperienza e la conoscenza capillare del nostro territorio giuste per cogliere la possibilità di realizzare il progetto di rilancio dell’Emilia Romagna che è più che mai urgente e necessario. Auguri quindi di buon lavoro al nuovo Presidente e a tutti i consiglieri eletti.

Qui i risultati completi seggio per seggio della Valsamoggia con Bonaccini al 54,33%