Riqualificazione piazza di Monteveglio: lavori al via lunedì 10 luglio

Lunedì 10 luglio inizieranno i lavori di riqualificazione della Piazza di Monteveglio che hanno l’obiettivo di risolvere alcune criticità legate ai sottoservizi deputati alle gestione delle acque con un nuovo sistema di raccolta e creare luoghi più attrattivi, funzionali e attrezzati.
Il progetto riserva grande attenzione al mantenimento della multifunzionalità degli spazi e del numero dei posti auto, per garantire lo svolgimento del mercato settimanale e delle attività commerciali e di promozione culturale e turistica. La nuova pavimentazione e gli arredi consentiranno il potenziamento delle dotazioni di aggregazione e il miglioramento delle condizioni di sicurezza con una migliore illuminazione degli spazi, della videosorveglianza e dei percorsi protetti per pedoni e ciclisti. L’intervento è l’ultimo del più ampio progetto “cinque piazze per un comune”, iniziato alcuni anni fa.

TEMPI E FASI. Per limitare i disagi il progetto è diviso in più stralci funzionali, in modo da avere sempre almeno il 50% di spazi utilizzabili. La durata totale dell’intervento è prevista in quattro mesi. Durante il cantiere il mercato settimanale del giovedì sarà in parte spostato su Via Abbazia (tutti i dettagli qui: https://www.comune.valsamoggia.bo.it/…/lavori-in-piazza…)

Di seguito e in foto il dettaglio dei lavori.

FASE 1. Inizio lunedì 10 luglio. Durata 2 mesi. Interesserà la parte dietro della piazza. Si è deciso di partire dal retro per completare i lavori per l’inizio dell’anno scolastico.
MOBILITÀ: l’accesso alla scuola per gli accompagnamenti di chi frequenta i centri estivi è garantito dal parcheggio davanti alla scuola che rimane accessibile: arrivando da via Machiavelli si entra in parcheggio, si fa il giro dentro e si torna indietro.

FASE 2A. Inizio a seguire. Durata stimata 1 mese. Si interverrà sulla porzione frontale della piazza, dal giardino del palazzo municipale (escluso) fino a metà della scalinata della sala polivalente.
MOBILITÀ: in questa fase e in quella successiva, l’accesso alla scuola sarà a doppio senso.

FASE 2B. Inizio a seguire. Durata stimata 1 mese. Si interverrà sulla restante parte frontale, da metà della scalinata fino a via dei mulini.

IT-ALERT della Protezione Civile. Lunedì 10 luglio test in Emilia-Romagna

Lunedì 10 luglio alle ore 12 tutti i cellulari dell’Emilia-Romagna suoneranno contemporaneamente e con un suono diverso rispetto a quello delle normali notifiche. Sarà la prova generale del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che, una volta a regime (dal 2024), potrà essere attivato dalla Protezione Civile per informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso (maremoto generato da terremoto, collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o, più probabilmente, precipitazioni intense).

IL TEST: lunedì 10 luglio alle 12 tutti i cellulari collegati a celle di telefonia mobile da Piacenza a Rimini, che appartengano a residenti in regione o lavoratori di passaggio o turisti in vacanza, riceveranno un messaggio di prova. Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere ma dovrà leggere il messaggio perchè finché non viene letto il telefono rimarrà bloccato. L’invito, dopo averlo letto, è poi andare sul sito it-alert.it e rispondere al questionario perchè le risposte fornite permetteranno di migliorare il sistema. Per ricevere il messaggio non occorre iscriversi o scaricare applicazioni perchè il servizio è anonimo e gratuito.
Il servizio ha ovviamente limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
IT-alert, questo il nome del servizio, non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, come ad esempio il canale Telegram @AllertaMeteoER già in uso dal 2020 e gli altri canali social, ma andrà a integrarle.

Per saperne di più: https://regioneer.it/italert10luglio23

Lavori sulla nuova bazzanese

Sono partiti oggi e dureranno indicativamente fino all’11 agosto i lavori di manutenzione che prevedono interventi di asfaltatura sulla Nuova Bazzanese nel tratto che va da Bazzano a Casalecchio. I cantieri saranno operativi nei soli giorni feriali e il traffico sarà regolato con dei sensi unici alternati segnalati da uomini in strada. Visto il recente passaggio da strada provinciale a strada statale, i lavori sono in capo ad Anas. Nelle ore di punta è molto probabile che si possano formare delle code quindi raccomando la massima attenzione. A breve poi daremo notizie invece relative al piano asfalti comunale, che vedrà investimenti complessivi di oltre 1,7milioni di euro, il cui dispiegamento inizierà non appena terminate le pratiche relative agli appalti dei lavori.

Ciao Giusy

Con grande dolore apprendo della scomparsa di Giusy, la mamma di Chiara Gualzetti. Il nostro ultimo incontro risale a pochi giorni fa quando con emozione ho celebrato il matrimonio tra lei e Vincenzo. Giusy e Vincenzo, colpiti dal più grande dei lutti, hanno dedicato quella giornata e i sorrisi che l’hanno accompagnata, alla loro Chiara. Giusy ha combattuto fino all’ultimo, con determinazione e una forza straordinaria. La stessa con la quale ha affrontato questi anni terribili. Ora che ci ha lasciato, ci stringiamo come intera comunità a Vincenzo, condividendo il suo dolore.

Disservizi consegna corrispondenza. La risposta di Poste

Nei giorni scorsi ho scritto a Poste Italiane in seguito alla segnalazione di diversi importanti disservizi nella distribuzione e consegna della corrispondenza a Valsamoggia (mancata ricezione di tutta la corrispondenza ordinaria, delle bollette e avvisi di pagamento che sono arrivati ai destinatari ben oltre i termini previsti), in particolare nei territori di Bazzano e Monteveglio.Nel confermare il disservizio, Poste ha risposto che il problema è stato principalmente legato agli eventi climatici che, “anche se non direttamente impattanti sul Comune, hanno comportato ritardi nella distribuzione della corrispondenza, legati alla logistica e generato assenze improvvise nel personale del comprensorio”. Le criticità, aggiungono, “sono rientrate anche grazie alle aperture straordinarie del Centro di distribuzione durante la festività del 2 giugno e di sabato 3 giugno. Successivamente altri interventi mirati dovranno portare alla normalizzazione delle attività di recapito stabilendo nuovamente quanto previsto”.Se qualcuno avesse ancora problemi, può scriverlo nei commenti.

I Lions per la Protezione Civile

Durante i giorni dell’emergenza del 16-17 maggio in tanti sono accorsi a dare una mano e tra questi anche l’Associazione Volontari Protezione Civile Valsamoggia Savigno arrivata con tanti volontari e volontarie e mezzi. Per il grande lavoro fatto, si sono danneggiate molte strumentazioni. Ed è così che nei giorni scorsi sono stato testimone di una generosa donazione che il Lions Club Castello di Serravalle Bononia ha fatto proprio all’Associazione, come contributo per poter acquistare una nuova pompa idrovora. Un ringraziamento speciale a chi non manca mai di essere presente nel momento del bisogno. Questa è solo uno dei progetti sui cui abbiamo chiesto di convogliare le disponibilità che ci sono state rappresentate da privati e imprese a sostegno della straordinaria rete di emergenza presente in Valsamoggia.

Esami scolastici e alluvione: un pasticcio che si poteva evitare

Come avrete saputo il Ministero dell’Istruzione (o meglio Mim, Ministero dell’Istruzione e del Merito, come si chiama ora), ha emanato un provvedimento che prevede che le scuole e/o le studentesse e gli studenti che risiedono nei comuni inseriti nello stato di emergenza (alluvioni e frane), abbiano un esame più leggero, senza prove scritte ma solo con prova orale. È evidente la disparità che sta generando questo provvedimento, comunicato a pochi giorni dagli esami, che vedrà, in alcune situazioni, studenti di una stessa classe con prove, modalità e metodo di valutazione inevitabilmente profondamente diversi. Come profondamente diversi sono i danni del maltempo del 16/17 maggio, con zone la cui ripartenza è già in fase avanzata e si attendono solo i fondi per avviare le riparazioni di strade, ponti e frane (i cui lavori potrebbero essere già iniziati, ma manca ancora la nomina del Commissario dopo quasi un mese, oltre agli stanziamenti che su questo tema non ci sono ancora) e i fondi per i risarcimenti dei danni a privati e imprese.Inoltre le comunità scolastiche si erano già organizzate per consentire lo svolgimento delle attività, contemplando anche le situazioni ancora critiche e agendo di conseguenza. Nei primi giorni dell’emergenza i Sindaci sono stati convocati, spesso con pochi minuti di preavviso, in incontri plenari in videoconferenza dai vertici della Regione, che hanno preso in carico, ora dopo ora, le decine di richieste provenienti dai territori, da parte di chi era materialmente sui problemi. È stata una modalità, non semplice da gestire, ma molto efficace. Sarebbe bastato un confronto più approfondito del MiM con i dirigenti delle scuole, o una loro rappresentanza, per comprendere le implicazioni di un provvedimento cosi perentorio che non tiene conto delle singole specificità e che, spiace rilevare, non sta rappresentando un aiuto, ma aggiunge solo confusione e tensione a ragazze e ragazzi che già devono attraversare un periodo complesso. Non mi risulta, dalle interlocuzioni che ho avuto come consigliere metropolitano delegato alla scuola, ci siano possibilità (o volontà) di modificare il provvedimento ma auspico che si possano trovare nelle prossime ore delle modalità per precisare o circoscrivere i problemi generati da questo dispositivo. Il fattore tempo però è fondamentale: se si dovesse cambiare idea nuovamente ma tardivamente, sarebbe un ulteriore danno.

Dall’emergenza alla programmazione

Questo il mio editoriale per l’ultimo numero del periodico comunale (che potete sfogliare a questo link: https://www.calameo.com/read/0061699607c7bd97646fc

DALL’EMERGENZA ALLA PROGRAMMAZIONE. Periodicamente, con frequenze sempre più brevi, leggiamo di zone del nostro Paese, ma in realtà nell’intero pianeta, colpite da eventi meteo che superano la portata ordinaria e sconvolgono interi territori. Le loro cause, complesse e articolate, sono influenzate da scelte che quasi sempre vengono da molto lontano. L’alluvione che ha colpito la nostra regione è solo l’ultimo evento in ordine di tempo, ma la mappa di disastri di questo tipo, se sommiamo quelli solo degli ultimi anni, ha colpito ovunque. I piani esistenti che prevedono fenomeni di questo tipo con previsioni a cadenza da cinquantennale a duecentennale, riportano puntualmente le zone più a rischio, sulle quali è possibile intervenire con una programmazione adeguata. Il tema sono le risorse. Ma non solo. Qualche anno fa (2014) era stato studiato un piano nazionale di interventi, del valore di circa 30miliardi per circa 11mila opere strategiche. Sembrano tanti soldi ma, spalmati in un arco temporale di 5-10 anni, assolutamente sostenibili. Il solo ripristino dei danni della recente alluvione peserà, sui bilanci annuali, molto di più. Quella struttura tecnica, al primo cambio di governo, fu smantellata. E questo è uno dei problemi di fondo: gli interventi strutturali richiedono molto tempo e devono uscire da logiche politiche di contrapposizione. E di strumentalizzazione. O ci ritroveremo periodicamente a recriminare su quanto si poteva fare e anche questa volta non si è fatto.

Lavori in corso e interventi strutturali

Dopo i sopralluoghi operativi con l’Autorità di Bacino Regionale, ente competente per i corsi fluviali, nei giorni successivi agli eventi meteo del 16-17maggio scorso, sono iniziate le operazioni nei torrenti Ghiaia e Samoggia. In particolare sul Ghiaia, oggetto di esondazione, si stanno rimuovendo i detriti della vegetazione che la piena ha trasportato con diversi cantieri aperti in più punti, sia a valle che nel centro urbano di Monteveglio, e più a monte fino a Castello di Serravalle. Per quanto riguarda gli interventi strutturali finalizzati a ridurre il rischio in caso di eventi di questa portata – che rientrano nelle categorie dei cosiddetti eventi con tempi previsti di ritorno da cinquantennali a duecentennali – ma che ormai sappiamo, potrebbero verificarsi con tempistiche decisamente più imprevedibili e ravvicinate, saranno messi in campo due fasi di intervento.
(*nota da leggere prima di proseguire: le due fasi di intervento vengono direttamente dal confronto con l’Autorità di Bacino e i suoi tecnici specializzati. In questi giorni ho letto molte interpretazioni e proposte su quello che è successo e quanto c’è da fare. Invito tutti però a informarsi e ragionare tenendo conto di fonti ufficiali e dati scientifici, perché alcune delle cose che ho letto – sia sulle cause dell’esondazione, sia su come evitarla – sono del tutto in contrasto con i principi basilari della fluidodinamica applicata all’idrodinamica fluviale).
La prima fase consiste nell’allargamento della sede del torrente, utilizzando le aree demaniali e golenali presenti, al fine di aumentare la superficie utilizzabile, ridurre i picchi e aumentare la possibilità di laminazione naturale. Questi lavori interesseranno diversi tratti del torrente, con la rimozione anche di isole di materiale che si sono formate e vegetazione spontanea cresciuta sui sedimenti depositati. Ne approfitto per informare anche che non sarà abbassato il letto del fiume, come alcuni cittadini hanno proposto in questi giorni. Non è utile e anzi può essere dannoso perchè il movimento delle acque può creare dei dislivelli e accumuli che causano l’effetto contrario a quello voluto. La seconda è la valutazione della creazione di una cassa di espansione a monte del centro montevegliese, cioè la zona in cui il torrente è costretto ad un restringimento per via dell’abitato storico. La funzione è di intercettare e regolare parte delle acque in eccesso durante violenti eventi meteo. È un progetto che richiede analisi puntuali e un tempo di realizzazione di anni, non di mesi. Quindi è un elemento che, se sarà definito utile e/o necessario, andrà inserito nei progetti di investimento pluriennale regionali.Nei prossimi giorni vi darò anche un aggiornamento sulle frane e le strade. Anche in questo caso sono stati eseguiti i sopralluoghi per il ripristino ed è in corso la redazione dei progetti esecutivi.
Ricordo infine che stasera alle alle ore 20.30 in Sala Sognoveglio a Monteveglio, insieme ai Presidenti delle Municipalità di Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno, parleremo di danni, rimborsi e rendicontazioni legate agli eventi di maggio. L’incontro è aperto a cittadini, imprese e amministratori di condominio.

Alluvione e frane maggio 2023: danni, rimborsi, rendicontazioni

Ne parliamo DOMANI, martedì 6 giugno alle ore 20.30 in Sala Sognoveglio a Monteveglio. Insieme a me, Isabella Fabbri, Fabio Dardi e Patrizia Demaria, Presidenti delle Municipalità di Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno. Altre info sul volantino che vedete in foto.Ricordo infine che tutti gli aggiornamenti sull’Emergenza Meteo (compresa lamodulistica necessaria per chiedere i rimborsi) è a disposizione in una sezione dedicata del sito: