BUON 1° MAGGIO

Lotta alla precarietà, salario dignitoso e sicurezza. Tre aspetti strettamente collegati, sui quali l’impegno non deve mai venire meno, fondamentali affinché ciascuno possa avere un lavoro sicuro, con una retribuzione adeguata e che possa essere svolto senza pericoli. Nella giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori questo è l’auspicio per il presente e per il futuro di tutti.(Ringrazio i presenti per le foto)

Donne della Resistenza e gemellaggio tra due scuole

Nei giorni scorsi, con l’Assessora Angela Di Pilato, sono stato in Abruzzo per una bellissima iniziativa (che in realtà ne conteneva due), legata alle celebrazioni per il 25 aprile organizzata dall’Associazione “Il Ponte e la Torre” e l’Anpi cittadina e provinciale. L’occasione istituzionale era l’invito alla cerimonia di svelamento della lapide dedicata alle medaglie d’oro al valor militare che si è tenuta in Piazza Orsini a Teramo, un luogo fortemente evocativo della Resistenza di quei luoghi. Incisi sul marmo 19 nomi di donne martiri tra le quali anche la nostra Gabriella Degli Esposti. Insieme a noi Sindaci (oltre a Teramo e Valsamoggia erano rappresentati i Comuni di Castelfranco Emilia, Colledara e Isola del Gran Sasso) anche Savina Reverberi, figlia di Gabriella da poco Cavaliere della Repubblica, prestigioso riconoscimento per l’impegno a tenere vivo il ricordo della mamma.

La seconda iniziativa invece è il bel gemellaggio tra l’IC Falcone e Borsellino di Cermignano (Te) e il nostro IC Faustino Malaguti di Crespellano, culmine di un percorso educativo-didattico legato alla memoria che ha visto le quinte classi coinvolte lavorare a distanza per poi incontrarsi per le celebrazioni finali, occasione anche per ritirare un premio per il loro progetto di ricerca storica. Un momento di festa condiviso con i ragazzi, i dirigenti e le docenti della scuola, che ringrazio per il loro impegno quotidiano, e Savina Reverberi.

25 aprile 2023

Buongiorno a benvenute a tutte e a tutti.
Quest’anno vorrei prendermi qualche minuto per ripartire dall’inizio, prima di perdere definitivamente quella strada che per troppi anni abbiamo dato forse troppo per scontato.
Il 22 aprile 1946, su proposta dell’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, venne individuata questa giornata, il 25 aprile, come celebrazione dell’Anniversario della Liberazione, poi inserita stabilmente nella lista delle ricorrenze italiane con la legge 260/1949.

Ma Liberazione da cosa? Sembra una domanda banale. Non credo lo sia più, almeno non per tutti.

Il revisionismo storico, o meglio, il negazionismo sugli orrori del regime nazi-fascista ha fatto sempre più breccia nella memoria collettiva, sfruttando innanzitutto il fattore tempo, che allontana quei fatti e ci priva sempre più delle testimonianze dirette di quella immane tragedia, e poi la manipolazione delle informazioni, sempre più facile in questa società frenetica, individualista e con nuovi media più inclini ad essere utilizzati come rapidi mezzi di diffusione di false verità.

E quindi da cosa siamo stati liberati in Italia?
Sono gli anni in cui il regime fascista, che opera da diversi anni nel pieno compimento della sua precisa idea di governo, reprime ogni possibilità di espressione con l’azione coercitiva delle camicie nere e delle squadre fasciste.

Vennero emanati una serie di provvedimenti che limitarono fortemente la libertà di espressione e azione: vennero sciolti tutti i partiti e le associazioni sindacali non fasciste, venne soppressa ogni libertà di stampa, di riunione o di parola, venne ripristinata la pena di morte. Sul fronte della giustizia venne creato un Tribunale speciale per i reati di matrice politica, venne potenziata la misura di prevenzione del confino, con la quale l’autorità amministrativa (il Ministro dell’interno) poteva imporre il domicilio alle persone sgradite. Non molti ricordano che furono introdotte poi misure speciali per consentire alla propaganda di nascondere il reale stato del Paese come i reati per disfattismo politico, disfattismo economico, attività antinazionale del cittadino all’estero, vilipendio della nazione italiana.
Fino ad arrivare all’approvazione delle Leggi Razziali, in cui si definisce in modo chiaro, citando letteralmente alcuni stralci del manifesto, che:

● Le razze umane esistono.
● Esistono grandi razze e piccole razze.
● Il concetto di razza è un concetto puramente biologico.
● La popolazione dell’Italia attuale è nella maggioranza ariana e la sua civiltà è ariana.
● Esiste ormai una pura razza italiana.
● È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti.
● È necessario fare una netta distinzione fra i mediterranei d’Europa (occidentali) da una parte e gli orientali e gli africani dall’altra.
● Gli ebrei non appartengono alla razza italiana.
● I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alterati in nessun modo

Seguì la folle decisione del regime fascista italiano di associarsi al movimento nazista di Hitler, mutuandone modi e scelte e il trascinamento in guerra dell’Italia nel tragico conflitto mondiale e nella eliminazione di massa di tutti quelli che erano considerati diversi, ebrei, omosessuali, disabili, minoranze etniche, gruppi religiosi, contribuendo, e consegnando i propri concittadini innocenti, alla più brutale e impensabile opera che potessero immaginare degli esseri umani, la deportazione di milioni di uomini donne e bambini, usati come schiavi, cavie, oggetto di torture e, per la quasi totalità, poi uccisi o lasciati morire.

Ecco da cosa siamo stati liberati.

Perchè, dopo tanti anni, ho sentito il dovere di fare questo piccolo riassunto dei fatti? Perchè ho la sensazione (per usare un eufemismo) che il tentativo di revisionismo, ovvero di cancellazione di come sono andate le cose, sia passato ad un altro livello.
Sentire parlare, non dei fanatici nostalgici del ventennio ma vertici dello Stato Italiano, di “sostituzione etnica”, di considerazioni circa il fatto che assassini nazisti erano in realtà degli innocui musicisti o ancora discriminare le coppie omosessuali e rinnegare il senso più profondo della Liberazione italiana, affermando di partecipare a questo anniversario solo come forma di ripudio degli orrori del nazismo, dimenticandosi quanto, prima e dopo, da noi, il fascismo ha fatto, sinceramente non è tollerabile.

Il Presidente Mattarella, ad Auschwitz qualche giorno fa per il ricordo dell’Olocausto, ha detto:
“Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni ’30 del secolo scorso, con l’infuriare dell’inumana aggressione russa all’Ucraina, la memoria dell’Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso.
L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza, sono in agguato. Sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza. Nessun arretramento nella tutela dei diritti fondamentali base del nostro convivere”
.

E quindi perchè è tanto importante essere qui questa mattina? Non solo per ricordare le nostre comunità unite nella lotta partigiana, che si sono ribellate e hanno combattuto sacrificando migliaia di vite per ritrovare la libertà.
E molti di noi hanno ancora ferite che mai potranno rimarginarsi di quel periodo. Lasciatemi quindi cogliere l’occasione per onorare e complimentarmi con Savina Reverberi, la figlia di Gabriella Degli Esposti, partigiana, eroina e martire, insignita della Medaglia d’Oro, barbaramente torturata ed uccisa dalle SS, che per lo straordinario lavoro di memoria della storia di sua madre e della Resistenza fra i giovani, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
Ma siamo qui anche per dire che i fatti non possono e non devono essere cambiati. Il ricordo non serve a dare colpe ai figli di quelli che hanno preso quelle decisioni. Serve a non ripetere quegli errori.

Nessuno deve oggi sentirsi offeso nel definire quello che il regime fascista ha fatto, perchè ognuno di noi può scegliere da che parte stare.
Non è possibile giustificare o riabilitare quegli orrori e quella storia, e non è una questione di parole, ma di come intendiamo imparare da quegli errori ed agire per evitare di ripeterli.
Abbiamo degli anticorpi ancora vivi in questo senso. Qualche giorno fa, il 21 aprile, giorno della Liberazione di Bologna, abbiamo inaugurato il monumento alle staffette partigiane alla presenza di tante giovani e giovani che hanno potuto ascoltare dalle parole proprio di una allora quindicenne staffetta partigiana, la Sig.ra Mara, il racconto di quel periodo.
Ripartiamo da li. Dal dialogo tra le generazioni, dalla disponibilità ad ascoltarci, dalla forza di studiare quello che è successo in quel ventennio per non ripeterlo e per impedire che qualcuno lo possa cancellare dalla nostra mente.
Sono sicuro che tutti insieme ce la possiamo fare.

W il 25 aprile
W la Resistenza
W la Libertà

Polizia locale ferma gara di moto

Nelle scorse ore grazie a un intervento della Polizia Locale di Valsamoggia, è stato individuato e fermato un gruppo di adolescenti che, a Bazzano, aveva organizzato gare clandestine e acrobazie in moto che poi venivano condivise sui social.
L’operazione, che si è svolta nell’ambito della costante attività della Polizia Locale per la prevenzione e il controllo del territorio, ha portato al sequestro di alcuni dei motocicli utilizzati, alla confisca di una moto e a sanzioni per un totale di circa 6mila euro a carico delle famiglie dei ragazzi, risultati tutti minorenni e residenti nei comuni limitrofi.
Ringrazio la Comandante Monica Righi e tutti gli agenti che sono intervenuti nell’importante operazione che ha permesso di identificare i protagonisti di queste azioni estremamente pericolose che potevano mettere in pericolo la vita di incolpevoli automobilisti, ciclisti e pedoni di passaggio, ma ancor di più proprio quella degli autori di questo inqualificabile gesto. L’auspicio, visto che, fortunatamente e probabilmente solo grazie al tempestivo intervento della polizia locale, nessuno si è fatto male, è che questa esperienza possa essere di insegnamento nel percorso di crescita di questi giovanissimi ragazzi.

Monumento alle Staffette Partigiane

Alle staffette partigiane, donne che in sella alle loro biciclette hanno svolto un ruolo fondamentale nella Resistenza – facendo seguito a due deliberazioni dei Consigli di Municipio di Bazzano e Monteveglio poi approvate dal Consiglio Comunale –, vengono dedicate la ciclopedonale tra le municipalità di Bazzano e Monteveglio e l’opera con cui Matteo Matteucci, con il contributo di Mauro Gherardi e ANPI Valsamoggia, le ricorda per sempre.

E proprio l’opera, posizionata in Piazza Libertà, a Monteveglio, in un luogo in cui potranno goderne i cicloturisti ma anche chi passeggia per le strade della municipalità è stata inaugurata poco fa.

Un momento emozionante che ho condiviso con l’Assessora alla Cultura Angela di Pilato, il Presidente del Consiglio Comunale Luca Grasselli, Doriano Depietri dell’Anpi di Bazzano, l’autore del progetto Matteucci e l’artefice del monumento Gherardi e tantissime persone intervenute, tra le quali anche Maria Marcaccini, la staffetta partigiana “Mara”.All’opera è anche dedicato un opuscolo di approfondimento che potete leggere a questo link: https://www.calameo.com/read/0061699605cbadd752f48

Riqualificazione comparto Muffa

Si sono avviati, nella frazione della Muffa, i lavori di riqualificazione del comparto che, dopo essere stato per decenni uno dei punti a maggiore concentrazione di traffico del territorio, può ora essere ripensato per avere una diversa e più funzionale fruizione degli spazi.

Gli interventi consistono in una riqualificazione dell’intera sede stradale, che sarà ridimensionata, nella creazione di parcheggi e nella realizzazione di un tratto di ciclabile che sarà sostanzialmente il raccordo della ciclopedonale Crespellano-Bazzano, parte della più lunga dorsale che, da Pragatto, arriverà fino alla frazione di Mercatello di Castello di Serravalle.

Completa l’intervento il già realizzato dispositivo a tutela dei pedoni, un passaggio pedonale rialzato sul quale transiterà anche la ciclabile, che si aggiunge agli altri realizzati nei mesi scorsi su tutto il territorio. Oltre a una riqualificazione complessiva quindi, i lavori della Muffa vanno quindi anche in continuità con gli interventi che sono stati realizzati nei mesi scorsi per rendere più sicure le strade del territorio attraverso ripavimentazioni (prossimamente sarà presentato il piano asfalti), segnaletica, passaggi pedonali e installazione di rallentatori di velocità.

Il progetto

A Savigno l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo

Diamo il benvenuto a Savigno ai partecipanti dell’Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo che quest’anno si tiene nel Comune di Valsamoggia. È un grande piacere ospitare questo prestigioso appuntamento che ha richiamato sul nostro territorio oltre 40 amministrazioni comunali provenienti da tutta Italia proprio nell’anno in cui celebreremo la 40esima edizione di Tartόfla Savigno – festival internazionale del tartufo bianco.Per la valorizzazione della “Cerca e Cavatura del Tartufo”, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’Umanità, è necessario un impegno trasversale e la nostra comunità è onorata di essere tra i protagonisti di questo importante percorso.Ringrazio la Proloco Savigno e gli operatori economici locali che si sono adoperati per offrire l’accoglienza autentica che da sempre ci contraddistingue e auguro a tutti un buon lavoro.

PUG: territorio, futuro e partecipazione

È in corso nei comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia il percorso che porterà alla redazione del nuovo PUG, il Piano Urbanistico Generale Intercomunale, lo strumento normativo che individua le linee strategiche di trasformazione del territorio sul lungo periodo. Con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza, le comunità locali e i corpi intermedi (per esempio associazioni, comitati e gruppi di portatori di interessi) nella definizione degli obiettivi e delle azioni del nuovo Piano, sono state messe in campo diverse azioni tra le quali breve questionario che interroga i cittadini su questioni come la qualità delle dotazioni del territorio e della mobilità locale, i rapporti con i Comuni vicini ed esterni all’Unione, le possibilità per uno sviluppo sostenibile del territorio. Il questionario rimarrà aperto ancora una quindicina di giorni, fino alla fine del mese di aprile.

Invito tutti coloro che non lo hanno ancora fatto e che hanno a cuore lo sviluppo del territorio e voglia di partecipare al suo sviluppo, a compilarlo (ci vogliono circa 15 minuti e si trova a questo LINK tiny.cc/PUG_Ucrls_questionario).

Gli esiti del percorso di partecipazione verranno raccolti un report che verrà messo a disposizione degli interessati e verranno restituiti in un evento pubblico di Unione oltre ad essere raccolti nel Documento strategico che andrà ad integrare la redazione del Piano Urbanistico Generale.

Tutte le informazioni sul percorso partecipato si trovano qui https://bit.ly/3mbQjSJ

(Foto Fondazione Innovazione Urbana)

Archivio Digitale delle pratiche edilizie

È già operativo il nuovo portale per la consultazione delle pratiche edilizie di Valsamoggia che consente agli utenti di accedere a un sito dedicato per cercare e richiedere autonomamente gli atti edilizi a disposizione relativi agli immobili presenti sul territorio comunale. Si tratta di un investimento importantissimo che risponde all’esigenza di ottimizzare le richieste di accesso agli atti e migliorare le risposte per i cittadini e gli addetti ai lavori. Un salto qualitativo notevole nonché un adeguamento tecnologico necessario per un servizio strategico che prima era gestito direttamente e manualmente da personale comunale, che ringrazio per essersi fatto carico, in questi ultimi anni, di gestire anche le situazione straordinarie legate ai provvedimenti di rilancio del settore edilizio oltre ad una crescita sostenuta delle ristrutturazioni e del completamento di comparti residenziali e produttivi che da alcuni anni caratterizza il nostro Comune, tra i più attrattivi dell’area metropolitana.

La piattaforma per le richieste è disponibile a questo link: https://inpratica.microdisegno.com/valsamoggia/login.html.

Una volta effettuata, la richiesta dell’utente viene automaticamente protocollata e i diritti di segreteria vengono pagati direttamente online al momento della compilazione della domanda.I tempi di risposta, grazie alla digitalizzazione, saranno notevolmente più brevi e l’utente riceverà gli atti in formato digitale con una comunicazione alla mail che avrà indicato (a breve anche con una notifica su App IO), senza quindi più bisogno di prendere appuntamento per visionare e fare copia del materiale.

Il processo di digitalizzazione coinvolge più di 80 mila pratiche degli archivi edilizi (fino al 2013 presso i 5 Municipi di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno; dal 2014 conservati presso la sede di Crespellano) e prevede che ognuna sia integralmente scansionata e associata a metadati (ad esempio numero e data di protocollo, estremi catastali, via e numero civico, intestatario della pratica edilizia, tipo di atto…) per essere poi indicizzata e trovata con facilità al momento del bisogno

Incidente sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola

A causa di un incidente tra un veicolo e un treno, sono stati temporaneamente sospesi la circolazione sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola e il traffico su via Michele Ferro e via Provinciale a Crespellano. Fortunatamente non si sono registrati feriti né tra gli occupanti dell’auto, né tra i passeggeri del treno. Sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che ringrazio.

SBARRE PASSAGGI A LIVELLO: COME COMPORTARSI

Colgo l’occasione dell’incidente, che fortunatamente si è risolto senza danni alle persone, per ricordare i comportamenti da tenere qualora ci si trovasse nella medesima situazione.

COSA DEVE FARE UN CONDUCENTE CHE – MALAUGURATAMENTE – RIMANE BLOCCATO CON LA SUA AUTO TRA LE SBARRE DI UN PASSAGGIO A LIVELLO?
Ecco cosa prevedono il codice della strada (Art.147 ) e i sistemi di sicurezza del trasporto ferroviario.La prima cosa da fare è cercare di portare il veicolo fuori dai binari. Qualora questo non fosse possibile, occorre fare tutto ciò che è nelle proprie possibilità per evitare ogni pericolo per le persone e fare in modo che il conducente del treno sia avvisato in tempo utile.

COME AGIRE IN CONCRETO?
1 – NON bisogna abbandonare l’auto sui binari per mettersi in salvo, poiché l’impatto auto-treno potrebbe causare un deragliamento di quest’ultimo.
2 – Bisogna invece rimanere nell’abitacolo e, con l’auto, URTARE IMMEDIATAMENTE UNA DELLE DUE SBARRE CHIUSE. Questa azione, infatti, farà scattare un segnale luminoso attraverso il quale il macchinista capirà che deve arrestare immediatamente, e anticipatamente, la corsa. Si tratta di un’azione che però va compiuta subito, appena dopo essere rimasti bloccati tra le barriere. Altrimenti c’è il rischio che il macchinista del treno in transito non abbia più tempo per scorgere il segnale.
3 – Qualora si verifichi questa malaugurata eventualità, l’unica cosa da fare è togliersi subito dai binari SFONDANDO CON LA PROPRIA AUTO LE SBARRE che sono proprio progettate per assorbire facilmente l’urto e quindi aprirsi o andare giù senza troppi sforzi.

Fonte: https://bit.ly/passaggio_livello