Stamattina, come consigliere metropolitano con delega alla Scuola, sono stato a Crevalcore per l’inaugurazione dell’Istituto Malpighi che riapre le porte agli studenti a tre anni dal terremoto del maggio 2012 che ne aveva minato la struttura al punto da renderlo inagibile.
Un segnale molto importante che riporta finalmente alla normalità una popolazione fortemente colpita ma che ha saputo reagire con forza e determinazione per far sì che le ferite di quel sisma fossero guarite il più in fretta possibile.
L’evento di oggi è l’ultimo del programma “3 scuole in 3 giorni a 3 anni dal terremoto” per il quale cittadini, istituzioni, imprese e associazioni hanno operato in forte sinergia. Per la ricostruzione dell’Istituto Malpighi sono stati utilizzati 2.416.326,05 euro provenienti dal fondo per la ricostruzione (di cui 1.793.279,02 finanziati con contributo regionale e 623.047,03 con fondi metropolitani). Sotto la direzione dei tecnici della Città metropolitana di Bologna sono stati realizzati interventi di miglioramento sismico, miglioramento energetico e di adeguamento alla normativa antincendio.
L’istituto superiore IIS MALPIGHI nella sede di Crevalcore – che offre gli indirizzi Tecnici di moda, meccanica-meccatronica ed energia e l’indirizzo di istruzione professionale Assistenza e Manutenzione e rappresenta un’importante fucina di professionisti per le aziende che operano sul territorio metropolitano e non solo – è dotato di 15 aule, 13 laboratori, 1 aula magna, 1 sala insegnanti, 7 uffici e un archivio.
Presenti al taglio del nastro: Virginio Merola, sindaco della Città metropolitana di Bologna; Patrizio Bianchi, assessore regionale a Scuola e Formazione professionale; Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore; Annamaria Barone Freddo, dirigente scolastico dell’Istituto Malpighi; Ranieri Niccoli, direttore industriale Lamborghini; Giorgio Garimberti amministratore delegato VM Motori.
Si chiama SET – Scuola&Territorio il progetto che, attraverso una partnership tra la scuola pubblica e le imprese associate a Unindustria, darà vita ad alcune classi sperimentali in scuole secondarie di primo grado individuate nei territori della Città Metropolitana di Bologna in cui c’è una maggiore presenza industriale.
E’ così che in 3 Istituti Comprensivi situati in 4 Comuni del territorio – Calderara di Reno, San Giorgio di Piano, Bentivoglio e San Lazzaro di Savena -, 120 ragazzi suddivisi in 5 prime di nuova formazione, avranno la possibilità di frequentare 455 ore di didattica aggiuntiva da svolgersi nel pomeriggio. Didattica che verrà svolta attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e con il supporto di insegnanti di inglese madrelingua. Tra le materie: educazione alla cittadinanza, nuove tecniche digitali, educazione alimentare e motoria, arte ma anche supporto allo studio. Una scuola che da part-time diventa full time e va anche incontro alle esigenze di quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano fino a pomeriggio inoltrato. SET inizia quest’anno con l’obiettivo di coprire il trimestre 2015/2018 ma è nelle intenzioni di tutti i soggetti coinvolti riuscire a formare nuove prime l’anno prossimo in modo da dare continuità al progetto. L’investimento per il primo anno comprende anche l’acquisto delle attrezzature e si aggira sui 500mila euro che si riducono a 350mila dal secondo anno in avanti.
Come consigliere della Città Metropolitana con delega alla Scuola, penso che queste cifre importanti dimostrino quanto sia fondamentale per la scuola di oggi il supporto dei privati per aumentare il livello della qualità scolastica. L’opportunità di dotarsi delle migliori tecnologie e avere docenti in grado di insegnare ad utilizzarle sarà importantissimo per consentire ai ragazzi di arrivare a quella preparazione necessaria per aumentare anche il futuro livello di competitività del nostro territorio. Mi auguro che presto altri seguano l’esempio delle imprese già coinvolte, permettendoci di allargare questo progetto il più possibile.
“Il progetto – ha dichiarato Tiziana Ferrari, Direttore Generale Unindustria Bologna – è il primo di area metropolitana ed è voluto, pensato e studiato per la scuola pubblica. Tra gli obiettivi ha quello di favorire la conciliazione del tempi casa-scuola-lavoro delle famiglie (le aree scelte sono ad alta densità industriale e il SET “copre” anche il pomeriggio dei ragazzi mentre i genitori sono al lavoro) ma anche quello di supportare la scuola pubblica”. “Finalmente un progetto che si rivolge a un target sensibile – ha aggiunto Giovanni Schiavone, Direttore Ufficio Scolastico Provinciale -. La scuola media è una grande fucina di talenti e SET, aiutandoli ad acquisire competenze che sono anche competenze di vita, potrebbe intercettarli con anticipo”. Della stessa idea anche Alberto Vacchi, Presidente Unindustria Bologna secondo il quale “il percorso formativo è essenziale se vogliamo che il nostro territorio abbia certe peculiarità e la secondaria di primo grado è perfetta per intercettare in anticipo le attitudini dei ragazzi”. Favorevoli per questo al progetto SET anche i sindacati. Maurizio Lunghi (Segretario Cgil Bologna), Alberto Schincaglia (Segreteria Cisl) e Gianfranco Martelli (Segretario Generale Uil Emilia Romagna) l’hanno appoggiato fin dall’inizio. “Anticipare l’attenzione alle scuole medie – dicono – è positivo nell’ottica di anticipare le attitudini dei ragazzi. Ragazzi ai quali la fantasia di certo non manca così come la familiarità con le nuove tecnologie. Vanno solo stimolati”.
Entusiasti di SET anche i diretti interessati: sindaci, dirigenti scolastici e docenti degli Istituti Comprensivi nei quali verranno attivate le prime 5 classi sperimentali. Tutti molto felici di essere stati coinvolti, considerano SET come “un’esperienza qualificata fatta con mezzi e tecnologie che non hanno pari in Italia e dimostrano una straordinaria esperienza di partenariato tra pubblico e privato che va a tutto beneficio dei ragazzi e, in futuro, dei territori. Grazie a questa iniziativa, il maggiore tempo passato a scuola sarà carico di cultura – dicono – e speriamo che il progetto possa essere presto allargato ad altre scuole”.
Oltre 1.000 alunni di Valsamoggia inizieranno l’anno scolastico 2015/2016 in una scuola nuova. A loro, si aggiungono gli studenti che entreranno in strutture completamente riqualificate come la scuola in località Castello di Serravalle e i plessi che sono stati adeguati alla normativa antincendio a Crespellano, Savigno, Pragatto, Bazzano e Calcara. Un investimento complessivo di oltre 10milioni di euro – concluso grazie ai risparmi della fusione e alla conseguente uscita dal patto di stabilità e liberazione delle risorse locali –, che consentirà agli studenti del Comune unico di andare a scuola in un ambiente salubre, sicuro e tecnologicamente avanzato.
Oltre 1.000 ragazzi studieranno in scuole nuove, all’avanguardia e sicure. Un investimento notevole che se fossimo stati ancora cinque Comuni separati non avremmo mai nemmeno potuto sognare. Non promesse ma tagli di nastro. Non “faremo” ma “abbiamo fatto”. E’ una grande soddisfazione poter dimostrare che la visione che avevamo del Comune unico di Valsamoggia sta diventando realtà. Progetti per complessivi 8.800 mq tra cui la primaria di Crespellano su cui abbiamo investito 5milioni di euro e progetti come quello della primaria di Monteveglio, la scuola senza tubo del gas a impatto zero e certificazione Casa Klima GOLD che ha richiamato anche l’attenzione di studiosi dall’estero.
Soddisfatti anche gli Assessori. Secondo Fabio Dardi, Assessore ai lavori pubblici “siamo di fronte a lavori importanti: inaugurazioni, riqualificazioni di edifici scolastici e il 100% delle scuole adeguate alla normativa antincendio, doppiamente importanti perché riguardano la vita dei nostri ragazzi”. Angela di Pilato, Assessore alla scuola, alla soddisfazione aggiunge una ulteriore e importantissima informazione: “Questi lavori ci consentono di avere sul territorio un’offerta di altissima qualità. Un’offerta che consente a studenti e insegnanti di lavorare in ambienti nuovi, tecnologicamente avanzati e dotati di tutto quanto una scuola può avere bisogno. Il tutto a beneficio della didattica e soprattutto per tutti i nostri ragazzi visto che anche quest’anno abbiamo centrato l’obiettivo delle liste di attesa zero”.
Ma veniamo alle inaugurazioni.
Si parte sabato 5 settembre alle 12,00 quando in località Crespellano, alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano BONACCINI, taglierò il nastro della nuova scuola primaria. Costata oltre 5mln di euro, è dotata di numerose aule laboratorio (informatica, scienze, musica, ecc), connessione internet in fibra ottica e LIM in tutte le classi e di una nuovissima palestra a disposizione anche delle società sportive. – (guarda il video del sopralluogo che ho fatto in data 31 agosto: https://www.youtube.com/watch?v=R7AANC_oyWI)
Sabato 12 settembre alle ore 11,00 in località Monteveglio verrà inaugurata la Primaria senza tubo del gas alla presenza dell’Assessore regionale Raffaele DONINI e di Stefano Fattor, Presidente di Casa Clima. Una scuola completamente autosufficiente dal punto di vista energetico – tanto da aver ottenuto la certificazione CasaClima ORO – nella quale il benessere di studenti, insegnanti e personale, sarà regolato da un computer che gestirà microclima interno e illuminazione (supportata anche da tubi di luce che cattureranno la luce naturale convogliandola all’interno nelle giornate nuvolose). Connessa a internet a banda larga e dotata di LIM in tutte la classi, avrà dal prossimo anno anche una palestra particolarmente performante omologata per le gare di Serie A. Investimento complessivo (al netto delle opere di urbanizzazione e della palestra di prossima costruzione): 4,4mln di euro. (guarda il video del sopralluogo che ho fatto in data 31 agosto: https://www.youtube.com/watch?v=nxpwe2rvWlk)
Martedì 15 settembre ore 8,00 taglio del nastro della secondaria di 1° grado in località Monteveglio. Un investimento complessivo di 150mila euro a beneficio di oltre 100 studenti e che diventa quindi la “prima scuola media” del municipio e venerdì 18 settembre ore 16,00 inaugurazione materna in località Bazzano che verrà frequentata da quasi 160 bambini suddivisi in 6 sezioni. Successivamente procederemo anche alla inaugurazione della materna di Calcara, completamente riqualificata. Più avanti ci saranno ulteriori aggiornamenti.
IN SINTESI:
PRIMARIA in località CRESPELLANO – Via Calamandrei
Inaugurazione 5 settembre 2015 ore 12,00 Presente Stefano BONACCINI, Presidente della Regione Emilia-Romagna – n. studenti 334 e n. 15 classi:
– mq: 3.100
– costo complessivo: 5.100.000 €
– palestra nuova (16x32mt) con fondo polifunzionale aperta nel pomeriggio per le polisportive del territorio
– connessione internet e LIM in tutte le classi
PRIMARIA in località MONTEVEGLIO – Via Dossetti
Inaugurazione 12 settembre 2015 ore 11,00 Presenti Raffaele DONINI, Assessore Regione Emilia-Romagna e Presidente – Stefano Fattor, Presidente Casa Clima – n. studenti 307 e n. 14 classi
– mq: 3.115
– costo complessivo: 4.400.000 €
– certificazione CASACLIMA GOLD
SECONDARIA 1° GRADO in località MONTEVEGLIO – Piazza Libertà
Inaugurazione 15 settembre 2015 ore 8.00
– n. studenti 114 e n. 5 classi
– mq: 900
– costo complessivo: 150.000 €
SCUOLA DELL’INFANZIA in località BAZZANO – Via Togliatti
Inaugurazione 18 settembre 2015 ore 16,00
– n. bambini 158 e n. 6 sezioni
– mq: 1.000
– costo complessivo: 130.000 €
SCUOLA DELL’INFANZIA in località CALCARA – n. bambini 108 e n. 4 sezioni
– mq: 700
– costo complessivo: 320.000 €
RIQUALIFICAZIONE per adeguamento normativa antincendio (CP) del plessi in località CRESPELLANO (scuola dell’infanzia), SAVIGNO (plesso scolastico), PRAGATTO (secondaria 1° grado), BAZZANO (secondaria 1° grado), CALCARA (primaria) – costo complessivo: 280.000 €
RIQUALIFICAZIONE PRIMARIA in località CASTELLO DI SERRAVALLE – costo complessivo: 50.000 €
Continua a Valsamoggia la consegna dei mezzi elettrici nell’ambito del progetto “Valsamoggia Comunità sostenibile” cofinanziato dai fondi europei della Misura 413, Azione 7 “Attuazione di strategie integrate e multisettoriali” del Gal Appennino Bolognese, a beneficio del turismo locale (ne avevo scritto anche qui).
Le strutture che hanno partecipato al bando e che – ultime in ordine di tempo – hanno ricevuto ciascuno 3 bici elettriche sono queste:
– B&B Corte Cà Bosco (Castello di Serravalle)
– Azienda Turistica La Tintoria (Castello di Serravalle)
– Azienda Agricola Bonfiglio – Le stanze di Bacco (Monteveglio)
– B&B Il Nido (Monteveglio)
– Locanda da Amerigo (Savigno)
– Albergo Stella d’Oro (Savigno)
A luglio avevano invece ricevuto i mezzi elettrici:
– B&B Corte Torricella (Monteveglio)
– Agriturismo la Cavaliera (Monteveglio)
Di seguito la fotogallery della consegna dei mezzi a Savigno:
Dove prima c’era burocrazia ora c’è innovazione. Dove prima si gestiva il presente con un occhio al passato, ora si guarda al futuro. A Valsamoggia, nella ex casa comunale di Monteveglio, ora vuota in seguito alla fusione, tutto è cambiato grazie a una innovazione che prima di tutto è una innovazione di processo, di visione: da casa comunale a casa dell’innovazione. Uno spazio che dopo il successo del lancio (oltre 100 persone sono andate ad ascoltare l’idea di futuro rappresentata da OGGI) dei primi workshop delle scorse settimane (dedicati ai makers, all’agrifood e ai free lance), è pronto ad avviare anche la prima stampante 3D.
Il tasto ON viene schiacciato da Mauro Sirani Fornasini, AD di Intertaba SpA, l’affiliata bolognese del gruppo Philip Morris International, principale partner del progetto, che nell’ambito del programma annuale di contribuzioni del gruppo sul territorio, ha finanziato l’associazione COB Social Innovation con 60.000 € che sono serviti per l’acquisto di stampanti 3D, laser cutter e altri materiali per la fabbricazione digitale, per l’avvio dei percorsi di formazione sul loro utilizzo rivolti a professionisti del territorio, e per l’allestimento degli spazi di coworking.
OGGI – Officina per una Giovane Generazione di Innovatori vuole diventare un’opportunità per le nostre imprese, per i nostri artigiani, per i giovani professionisti che hanno idee ed entusiasmo, per i ragazzi che ancora vanno a scuola e che possono, grazie a corsi e laboratori, esplorare nuovi ambiti entro i quali specializzarsi da grandi. Sono orgoglioso che Valsamoggia ospiti la casa dell’innovazione e spero che tanti altri, dopo Intertaba che ha dato a Officina OGGI la fondamentale spinta iniziale, sposino questa idea e vogliano contribuire a farla crescere.
Secondo Sirani, Amministratore Delegato di Intertaba, “da sempre Philip Morris International fa dell’innovazione il suo punto di forza: l’investimento nel Bolognese che stiamo portando avanti in questi anni è stato reso possibile proprio grazie a questo approccio al business. Siamo convinti che quando parliamo di innovazione sia importante crescere insieme al nostro territorio, e contribuire allo sviluppo delle persone. Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere un progetto all’avanguardia come OGGI.”
“Vogliamo ringraziare il gruppo Philip Morris – dichiara Valerio Betti di Cob social innovation– per aver creduto in noi e nel progetto che vuole essere innanzitutto un’opportunità per l’economia del territorio, un progetto di crescita diffuso e consapevole, uno spazio aperto a chi ha idee imprenditoriali da condividere e su cui lavorare, per portare Valsamoggia nel futuro.”
“Per noi OGGI rappresenta opportunità e orizzonti infiniti – aggiunge Michele Monti di FabLab Valsamoggia –. Perché questa realtà, cercando di rispondere ai bisogni reali e concreti, può diventare il luogo di incontro tra domanda e offerta”.
Officina OGGI può infatti ospitare corsi di formazione tecnologica e workshop legati al tema dell’imprenditoria innovativa e di mindset imprenditoriale, per le aziende, per i privati o per i giovani professionisti; può ospitare corsi di riqualificazione per lavoratori in cassa integrazione che vogliono reinventarsi o per artigiani che hanno bisogno di stare al passo coi tempi; può essere laboratorio di ricerca e un luogo di consulenza professionale a 360°; può essere un canale di promozione del proprio business; può e deve essere luogo di incontro tra innovatori e investitori, imprenditori e ricercatori, artigiani e professionisti. Per fare rete, crescere insieme e far crescere il territorio.
Ma per farlo bisogna costruire una rete che sia in grado di intercettare i bisogni reali. Per questo all’Officina OGGI sono pronti fin da subito ad incontrare i referenti locali delle associazioni di categoria, gli imprenditori locali analizzandone le domande e le necessità per poi sviluppare un’offerta che ad esse risponda.
Da tempo si discute su come migliorare l’accesso al servizio di day hospital oncologico nel nostro territorio, senza mai arrivare ad una soluzione concretamente percorribile, sia dal punto di vista tecnico e operativo che da quello della sostenibilità economica.
Ma la soluzione è finalmente arrivata, lasciando da parte le ormai vecchie logiche territoriali e seguendo la via maestra del fare rete a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, che si tratti di Comuni o di collaborazioni tra le Aziende Sanitarie.
Grazie a un importante accordo tra le Ausl di Bologna e Modena, i cittadini di Valsamoggia potranno ricevere le cure di cui hanno bisogno recandosi al già operativo servizio di day hospital oncologico di Vignola, a 10 minuti di strada dal nostro Comune, raggiungibile facilmente da valle con la pedemontana di Bazzano, e dalla collina con la provinciale verso la direttrice modenese.
Nessuno sarà più costretto a lunghe trasferte.
L’ipotesi di Vignola, proposta dopo confronti e ricerche sul tema, è diventata realtà in poche settimane. “L’accordo con l’Azienda USL di Modena – ha dichiarato Chiara Gibertoni, DG Azienda USL di Bologna – va nella direzione, più volte indicata dall’Assessorato regionale alle Politiche per la Salute, dell’abbattimento delle barriere tra le Aziende sanitarie. Per il cittadino la sanità in Emilia-Romagna è una e unica e deve poterne usufruire senza limitazioni che hanno la loro ragion d’essere in questioni di carattere amministrativo. La collaborazione tra le Aziende evita inutili ridondanze e consente di utilizzare al meglio le risorse, in un’ottica di sistema, puntando prioritariamente a garantire risposte ai bisogni dei cittadini”.
Nella pratica il DH di Vignola verrà adeguato nella dotazione, così da poter accogliere anche i pazienti oncologici provenienti da Valsamoggia. Una soluzione efficace per i nostri malati che fino ad oggi dovevano affrontare trasferte impegnative per curarsi. Una soluzione che ottimizza le risorse, in un periodo in cui è necessario creare sinergie rafforzando quel che c’è per investire di più, ad esempio, sulla riduzione delle liste di attesa. Una soluzione che è arrivata senza clamori mediatici ma lavorando sodo perché la salute dei cittadini di Valsamoggia è al di sopra di qualsiasi altra cosa e l’obiettivo di potenziare i servizi sanitari territoriali è sempre stato una priorità di tutti, come dimostra anche il voto unanime in Consiglio Comunale sul tema del day hospital oncologico.
Una volta di più abbiamo dimostrato come il confronto onesto e pulito sia la metodologia più indicata per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. “Dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini promuovendo un confronto costante con ASL – ha dichiarato Paolo Messina, Assessore Welfare e salute del nostro Comune – è la priorità del mio mandato e sono contento che si sia arrivati a questa soluzione”.
L’accordo prevede che il cittadino possa scegliere dove eseguire la chemioterapia, potendo contare sulla certezza di un Day Hospital Oncologico qualificato vicino casa, quello dell’ospedale di Vignola, che garantisce già da tempo questo tipo di trattamenti. Ai casi già in carico si potranno aggiungere, quindi, i pazienti che ogni anno a Valsamoggia devono eseguire cicli di chemioterapia.
I cittadini di Valsamoggia che decideranno di rivolgersi a Vignola per la chemioterapia potranno continuare ad essere seguiti dal proprio ospedale di riferimento. Saranno i medici dei due ospedali a mettersi in contatto per tutti gli aspetti clinici e sanitari che riguardano il paziente.
“La possibilità di utilizzare il DH oncologico di Vignola, abbattendo i tempi di percorrenza – ha commentato Luca Grasselli, Presidente della Municipalità di Bazzano -, è un sollievo importante per i cittadini del nostro territorio che devono sottoporsi a questo tipo di terapia e non dovranno più essere costretti a lunghi spostamenti. Una soluzione efficace, che permette al tempo stesso di risparmiare risorse che potranno essere investite nel miglioramento dei servizi del nostro ospedale”.
L’accordo diventerà operativo entro l’autunno, tempo necessario a consentire all’Azienda Usl di Modena di completare i lavori di ampliamento del Day Hospital oncologico di Vignola, che permetteranno alla struttura di accogliere anche i pazienti residenti a Valsamoggia.
Insieme a me in questa foto: dott.ssa Chiara Gibertoni – DG Azienda USL Bologna; dott. Massimo Annicchiarico – DG Azienda USL Modena; dott.ssa Fabia Franchi – Direttore Distretto Casalecchio; dott. Paolo Messina – assessore Welfare e Sanità Comune di Valsamoggia.
Tra gli obiettivi strategici dell’amministrazione c’è l’attivazione di azioni finalizzate all’attrazione di investimenti e di investitori nelle aree industriali mediante interventi di riqualificazione delle stesse, allo scopo di aumentare la capacità di servizio alle imprese e creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile delle medesime. Azioni che si intrecciano fortemente con tanti aspetti – tra cui quelli della sicurezza, della tutela ambientale, dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità ambientale ed efficienza energetica – che possono rappresentare fattori competitivi e di crescita per le aziende.
Un obiettivo che si raggiunge anche attraverso il protocollo d’intesa firmato con Unindustria Bologna. Un accordo finalizzato a promuovere il territorio di Valsamoggia e le opportunità insediative che offre; per informare le imprese associate delle novità su facilitazioni, finanziamenti, agevolazioni, modifiche urbanistiche e normative finalizzate a promuovere nuovo insediamenti produttivi sul territorio; per promuovere incontri formativi/informativi su tematiche legate alla sostenibilità degli insediamenti industriali e alle fonti energetiche rinnovabili; per collaborare nel pieno rispetto delle procedure amministrative previste per il rilascio delle autorizzazioni e favorire – facendo anche ricorso alle Conferenze dei Servizi – tempi il più possibile rapidi e certi per il rilascio dei titoli edilizi e autorizzazioni ambientali di competenza comunale; per collaborare nella realizzazione di opere infrastrutturali attraverso i rapporti che Unindustria Bologna ha con le aziende associate erogatrici di energia (Enel, Snam, ecc.) o gestori di infrastrutture (Autostrade per l’Italia) o con aziende di rilevanza nazionale emanazioni dello stato (ANAS).
Un accordo che ho firmato lunedì scorso, 20 luglio 2015, insieme al vice presidente delegato di Unindustria Bologna, Roberto Kerkoc, e che ritengo molto importante per il futuro e lo sviluppo del nostro territorio. Come abbiamo avuto modo di provare sulla nostra pelle, l’unione delle forze serve a migliorare ed è per questo che la collaborazione con Unindustria non può che portare vantaggi a quanti vorranno guardare il nostro territorio per costruire la propria attività. E di questo non potrà che beneficiare tutta Valsamoggia perché un tessuto vivace e produttivo di successo porta maggiori benefici per tutti.
Il sito di riferimento sarà www.areeindustriali.it dove nella sezione “news” sarà possibile trovare tutte le informazioni utili.
A Valsamoggia nasce OGGI – Officina per una Giovane Generazione di Innovatori, la casa dell’innovazione. Un’opportunità per l’economia del territorio, un progetto di crescita diffuso e consapevole, uno spazio aperto a chi ha idee imprenditoriali da condividere e su cui lavorare che verrà gestito da due realtà dinamiche come Cob social innovation e FabLab Valsamoggia.
Il lancio ufficiale di OGGI, che ha trovato il suo spazio nei locali dell’ex Municipio di Monteveglio, c’è stato poco fa quando le associazioni che gestiranno il progetto, con accanto l’amministrazione, hanno aperto le porte dei locali in via di rinnovo e hanno presentato la loro idea di futuro.
La riforma amministrativa che lo scorso anno ha riguardato Valsamoggia ha liberato risorse ma anche spazi ed è così che negli uffici ormai vuoti dell’ex Municipio di Monteveglio nasce uno spazio che vuole diventare un’opportunità per le nostre imprese, per i nostri artigiani, per i giovani professionisti che hanno idee ed entusiasmo, per i ragazzi che ancora vanno a scuola e che possono, grazie a corsi e laboratori, esplorare nuovi ambiti entro i quali specializzarsi da grandi.
Principale partner del progetto è Intertaba SpA, l’affiliata bolognese del gruppo Philip Morris International, che nell’ambito del suo programma annuale di contribuzioni sul territorio, ha finanziato l’associazione COB Social Innovation per l’acquisto di stampanti 3D, laser cutter e altri materiali per la fabbricazione digitale, così come l’avvio dei percorsi di formazione sul loro utilizzo rivolti a professionisti del territorio, e l’allestimento degli spazi di coworking.
L’Officina OGGI sarà un laboratorio di ricerca continuo che intende soddisfare prima di tutto i bisogni della comunità in cui nasce e ha l’aspirazione di diventare un volano per l’economia locale. Al suo interno convivono due anime: da una parte ci sarà uno spazio di coworking, luogo fisico nel quale diverse tipologie di persone e professionisti potranno lavorare e sviluppare i loro progetti facendo convergere competenze diverse. Un luogo di contaminazione in cui promuovere la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione. Un luogo di scambio di esperienze e competenze. Una fucina di idee e professionalità innovative con le quali le imprese del territorio potranno interagire e collaborare. Accanto si svilupperà un FabLab, un’officina di innovazione la cui filosofia è quella dell’Open Source e del Do It Yourself, un’officina in cui saranno presenti i macchinari per la fabbricazione digitale, che verranno consegnati dal gruppo Philip Morris durante un evento celebrativo che si terrà entro l’estate.
“Opportunità e orizzonti infiniti – hanno detto nel corso della presentazione i rappresentanti delle due realtà che gestiranno lo spazio –. Perché l’Officina OGGI, cercando di rispondere ai bisogni reali e concreti, può diventare il luogo di incontro tra domanda e offerta. Può ospitare corsi di formazione tecnologica e workshop legati al tema dell’imprenditoria innovativa e di mindset imprenditoriale per le aziende, per i privati o per i giovani studenti; può ospitare corsi di riqualificazione per lavoratori in cassa integrazione che vogliono reinventarsi o per artigiani che hanno bisogno di stare al passo coi tempi; può essere laboratorio di ricerca e un luogo di consulenza professionale a 360°; può essere un canale di pubblicità e promozione del proprio business; può e deve essere luogo di incontro tra innovatori e investitori, imprenditori e ricercatori, artigiani e professionisti. Per fare rete, crescere insieme e far crescere il territorio”.
Intanto i primi focus group sono già in calendario con eventi dedicati ai makers (13 luglio) all’agrifood (20 luglio) e ai free lance (27 luglio).
Ma per farlo bisogna costruire una rete che sia in grado di intercettare i bisogni reali. Per questo all’Officina OGGI sono pronti fin da subito ad incontrare i referenti locali delle associazioni di categoria, gli imprenditori locali analizzandone le domande e le necessità per poi sviluppare un’offerta che ad esse risponda. Un grande lavoro di gruppo oggi solo all’inizio, ma intenzionato a fare presto grandi cose.
Le due anime di OGGI – Officina per una Giovane Generazione di Innovatori:
COB Social Innovation (http://cobusiness.org): associazione già operante nel settore coworking, con la gestione di uno spazio di lavoro condiviso di 300 mq a Bologna, e attiva in progetti di innovazione sociale e start-up d’impresa.
FabLab Valsamoggia: nasce dall’esperienza di Juno Design – studio di progettazione e prototipazione bolognese – che assieme a CNA e ABC Appennino Beni Culturali sono sostenitori del progetto. FABLAB Valsamoggia fa già parte della rete mak-ER, The digital manufacturing network of Emilia Romagna.
Insieme a Marilena Pillati, Assessore Scuola del Comune di Bologna, Giovanni Schiavone, Dirigente dell’Ufficio V di Bologna e Silvia Cocchi, Direttore Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Bologna, ho partecipato questa mattina a Bologna, alla conferenza di presentazione della prima edizione del concorso per le scuole dal titolo “Custodi e non padroni della Terra”, che invita gli studenti a scoprire e promuovere l’alimentazione sostenibile, solidale, equa e la cura della Terra.
Nell’anno in cui EXPO si fa portatore universale del messaggio “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, il concorso si pone l’obiettivo di stimolare le scuole di Bologna città Metropolitana a proporre idee, riflessioni, creatività e spirito d’iniziativa nel produrre un documento che racconti la Cura e la Custodia della Terra e non il suo utilizzo come un oggetto da sfruttare a nostro piacimento.
Al concorso – promosso dall’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Bologna con la collaborazione di NettunoTv, Emilbanca, Unindustria, Ascom e Aeroporto di Bologna – possono partecipare scuole dell’infanzia (per esempio con elaborati grafici), le scuole primarie (per esempio con elaborati grafici/racconti/audio/video), le scuole secondarie di I grado (per esempio con elaborati grafici/racconti/audio/video).
Una Commissione di esperti di didattica, educazione e comunicazione, valuterà gli elaborati e selezionerà 3 opere per la scuola dell’infanzia, 3 opere per la scuola primaria e 3 opere per la scuola secondaria di primo grado. Per i vincitori – che saranno premiati a dicembre nel corso di un evento che verrà ospitato all’Aeroporto Marconi di Bologna – sono a disposizione strumenti di didattica digitale, buoni viaggio, corsi di formazione sullo spreco alimentare e ingressi ai musei. Premi anche per i primi ad aderire all’iniziativa: ingressi all’Expo in corso a Milano e sorprese provenienti dalle botteghe di qualità.
La partecipazione al concorso è gratuita. Gli interessati devono iscriversi entro il 15/10/2015 inviando la domanda di partecipazione all’indirizzo mail custodinonpadroni@chiesacattolica.it o ufficioscuola@chiesacattolica.it
E’ stato approvato dalla Giunta il progetto di ripavimentazione del Palazzetto Peppino Impastato che si trova a Bazzano. Verrà tolto l’attuale pavimento, sostituito con uno nuovo in legno di rovere e verranno tracciate le linee per i giochi del basket, della pallavolo, del calcetto e della pallamano.
I lavori che inizieranno entro la fine di quest’anno, sono resi possibili esclusivamente grazie al nuovo Comune di Valsamoggia che dispone di risorse liberate dal patto di stabilità e prevedono un importante investimento di circa 160.000 euro.
Il nuovo palazzetto potrà quindi ospitare gli atleti di ogni serie essendo omologato anche per campionati professionisti per tutte le principali discipline indoor.