Il Consiglio Comunale di Valsamoggia ha adottato ieri sera la variante al R.U.E. (Regolamento Urbanistico Edilizio), lo strumento che regola gli interventi di trasformazione degli edifici, dell’area di Valsamoggia, Monte San Pietro e Zola Predosa.
Questa variante si è resa necessaria dopo due anni di utilizzo del R.U.E., sia per andare incontro alle esigenze di semplificazione ed eliminazione di sovrapposizioni normative richieste da nuovi interventi legislativi a livello sia regionale che nazionale (il cd. “Decreto Sblocca italia”), sia per rispondere alle sollecitazioni di cittadini ed operatori del settore.
Per le modifiche, oltre al lavoro fatto dal Comitato di Pianificazione Associato, dalle Commissioni consiliari e dai Consiglieri Comunali e Municipali, è stato creato nei mesi scorsi il “Tavolo della Semplificazione” (a cui hanno partecipato anche rappresentanti dei tecnici privati) che ha prodotto un documento, le cui indicazioni sono state una parte fondamentale delle proposte che poi Valsamoggia ha portato sul tavolo sovracomunale che – dopo un lavoro di concertazione tra i tre comuni -, ha predisposto la variante.
Un vero e proprio “tagliando” del R.U.E. che, oltre a correggere errori materiali e cartografici, ha comportato una vera e propria eliminazione di fascicoli che riproponevano norme già esistenti a livello sopraelevato (Regione e Stato), semplificando ed uniformando anche le definizioni, le casistiche e le procedure, in un prezioso lavoro che la Regione sta portando avanti su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Semplificazione su cui noi avevamo già fatto la nostra parte anche con la pianificazione in forma associata sei anni fa, quando passammo da 7 regolamenti edilizi (uno per ogni comune), ad 1 soltanto. La variante introduce poi anche premialità per chi interviene in modo virtuoso per esempio dal punto di vista dell’efficientamento energetico.
Una semplificazione che ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo, e anche quello del P.S.C. (Piano Strutturale Sovracomunale, lo strumento di pianificazione di sviluppo territoriale) e cioè rendere la riqualificazione dell’esistente l’obiettivo principale con cui rilanciare anche il settore edilizio in sofferenza, in un quadro di saldo zero del consumo di territorio.
Si aprono ora i sessanta giorni per le osservazioni al Regolamento (che sarà reperibile anche online) prima dell’approvazione definitiva da parte dei tre Consigli Comunali interessati, osservazioni che auspico possano essere una ulteriore tornata di confronto e raccolta di spunti e indicazioni da parte di tecnici, gruppi, associazioni, imprese e cittadini. Colgo qui l’occasione per ringraziare chi ha partecipato finora, la presidente della Commissione Urbanistica Giuliana Alimonti e i tecnici comunali che hanno lavorato per arrivare a questo obiettivo.
Quando la Pubblica Amministrazione ascolta le esigenze del mondo del lavoro e dei cittadini per diminuire la burocrazia e ha a cuore il futuro del territorio in cui viviamo, credo faccia pienamente il proprio dovere.