Girano documenti su ipotetiche centrali che bruciano biomasse a Crespellano. Non esiste nulla di tutto ciò. Centrali di quella natura tra l’altro sono in contrasto con il PAES (Piano Azione per l’Energia Sostenibile) che avevamo approvato quando eravamo cinque Comuni e che abbiamo ora recepito come Comune di Valsamoggia. E ovviamente non esiste nessuna volontà e nessun progetto di realizzazione di centrali di questo tipo da parte dell’Amministrazione che guido.
E allora di cosa parliamo?
Parliamo di una richiesta di installazione, da parte di un’azienda PRIVATA, di un piccolo impianto alimentato da gas di sintesi, in pratica un ‘bollitore’ che fa reagire materiale di risulta vegetale. Il ‘vapore’ prodotto è gas che viene utilizzato per alimentare un motore da camion, 6 cilindri euro6 a basso regime (1200-1400giri/min), il quale produce energia elettrica. Dal processo si estrae inoltre calore che viene riutilizzato.
- un ‘bollitore’: botte alta circa 6m e dal diametro di 2m
- motore 1m x 80cm che sarà inserito in un container così da azzerarne il rumore
- un’area di stoccaggio materiale (a titolo esemplificativo la centrale di zola usa circa 25.000 tonnellate/anno mentre questa ne userebbe 1.600 tonnellate/anno)
- superficie totale circa 150m2
Materiale di risulta?
- acqua per raffreddamento → riciclata a ciclo chiuso
- scarico motore endotermico → è presente un ulteriore filtro elettronico per abbattimento scarichi
- residuo bollitore → materiale ad uso concime agricolo 50t/anno, olio lubrificante 600kg/anno
Vantaggi emissioni?
- meno 200 tep/anno (tonnellate equivalenti di petrolio)
- meno 850 t CO2
La conferenza di servizio del 15 dicembre, alla presenza di tutti gli enti, si occuperà di valutare se la richiesta del privato rispetta tutti i criteri di legge (urbanistica, rumore, emissioni, paesaggio, etc…). Dopo aver ricevuto tutti i pareri da parte degli enti competenti, se e solo se tutte le leggi saranno rispettate compresa quella che vuole che il saldo delle emissioni sia almeno pari a zero, si passerà alla valutazione del rilascio del titolo abilitativo.
Preciso anche che questa amministrazione nulla ha a che fare con l’azienda privata e che non percepirà alcun introito dall’operazione essendo essa di natura totalmente commerciale.
Inoltre, non appena avuti i pareri degli Enti e prima di qualsiasi ulteriore passaggio, sarà convocata un’assemblea pubblica per confrontarci sul tema.