Diciamoci la verità – no alla disinformazione sul Comune Unico

Ieri sera al Teatro di Savigno (ringrazio per l’invito), si è svolta una iniziativa organizzata dai comitati contro la fusione dei comuni, Nel generale clima cordiale della serata che ha visto gli interventi dei relatori previsti, sono state date informazioni, purtroppo in molti casi, semplicemente non corrette. Per questi motivi al fine di introdurre elementi utili a tutti per arrivare a decidere come votare al referendum del 25 novembre ed evitare che certe decisioni siano prese su elementi palesemente errati, cercherò di darvi informazioni oggettive sui principali argomenti trattati. Parto da uno semplice semplice.

Il Sindaco Merola e l’Anci

Durante la serata è stato citato parte dell’intervento Anci del Presidente Delrio relativo al fatto che, giustamente, i Comuni non sono responsabili del dissesto finanziario nazionale e che stanno pagando per tutti con tagli lineari. Si dice che i Comuni non sono il problema, vero, e lo si decontestualizza facendo sembrare il discorso calato nella realtà della Valle Samoggia, richiamando più volte come questo sia il pensiero anche del Sindaco Merola.

Qui potete leggere come stanno REALMENTE le cose con la dichiarazione del Sindaco Merola a Bologna durante l’Assemblea Anci di qualche giorno fa:

“.. E invece in molti Comuni la risposta prevalente non è la rassegnazione, ma si reagisce facendo le riforme che, anche prima di questa crisi, erano necessarie. Voglio fare per tutti un esempio che riguarda la nostra realtà metropolitana: cinque Comuni della Valsamoggia (Savigno, Monteveglio, Castello di Serravalle, Bazzano e Crespellano) si fonderanno per dare vita ad un unico Comune. Una scelta che porterà miglioramenti ai servizi per i cittadini per mantenere alta quantità e qualità. L’Assemblea legislativa regionale ha dato il via libera al referendum consultivo che permetterà la fusione e mi auguro che il 25 novembre migliaia di cittadini andranno a votare per dare il via libera alla nascita del nuovo Comune. Dai piccoli Comuni di questo Paese può venire un grande contributo alla riforma di cui abbiamo bisogno. Noi Sindaci la nostra parte la stiamo facendo, anzi a dire la verità l’abbiamo fatta di più di tanti Ministeri e di altri enti locali…” Virginio Merola

http://www.comune.bologna.it/comunicatistampa/notizie/140:14731/

Capisco la necessità di fare propaganda da qui al 25, ma eviterei di dare (dis)informazioni palesemente errate.

Perchè 18 milioni di euro di incentivi per il Nuovo Comune Unico della Valle Samoggia

Vorrei tornare sul tema degli incentivi previsti dalla Regione Emilia Romagna e dallo Stato Italiano per i Comuni che avviano un percorso di fusione. La Regione, come noto, ha deciso di promuovere il percorso mettendo a disposizione 9 milioni di euro in 15 anni; lo Stato ha previsto una maggiorazione dei trasferimenti del 20% rispetto alla quota 2010, ovvero altri 9 milioni di euro circa in 10 anni. Pochi? Tanti? Beh sicuramente molti di più rispetto allo (sotto)ZERO previsto se stiamo fermi..

Ma è giusto avere tante risorse? La risposta è molto semplice ed è SI. Infatti gli INCENTIVI (= Stimolo, incitamento, motivo che spinge ad agire) servono proprio per agevolare processi che richiedono un particolare investimento iniziale in senso generale (tecnico ed economico) e che poi producono vantaggi strutturali e duraturi per l’intera collettività. Il processo di Fusione di Comuni e di semplificazione amministrativa, che da noi garantisce un risparmio di circa il 10% sui costi dell’apparato amministrativo, farà risparmiare, a regime, allo Stato circa 3 milioni di euro all’anno e questo vale l’incentivazione iniziale per l’avvio del processo. In pratica sono come gli incentivi al fotovoltaico che hanno permesso lo sviluppo della tecnologia che altrimenti avrebbe avuto tempistiche ben più lunghe.

Sono risorse certe? SI, indipendentemente dagli orientamenti sul sostegno a questo tipo di riforme che si deciderà di tenere in futuro, per la nostra fusione sono leggi approvate. In pratica nell’analogia del fotovoltaico i vari conti energia hanno ridotto gli incentivi ma per chi ha sottoscritto il primo conto energia 6 anni fa gli incentivi sono rimasti quelli previsti allora.

Quindi tranquilli, la Valle Samoggia non sottrae risorse a nessuno ma anzi ne genera per il proprio territorio e per tutto il Paese che potrà in futuro spendere meno in burocrazia, sopratutto se l’esempio dei nostri Comuni sarà seguito da almeno una parte degli altri 8000..

(ricordo che il progetto completo e tutte le info le trovi su www.fusionesamoggia.it)

L’esperienza della Revisione Civica per la prima volta in Italia

Si è conclusa Domenica sera con il voto del gruppo dei 20 revisori la prima esperienza di Revisione Civica della Cittadinanza (Citizens’ Initiative Review) svolta in Italia. Il tema scelto è stato quello della Fusione dei 5 Comuni della Valle Samoggia ed il risultato del voto è stato 16 favorevoli 3 contrari e 1 astenuto.

Ma in realtà il fatto più importante è la natura di questo innovativo processo partecipativo che supera il concetto di (non) partecipazione inteso “ti faccio partecipare per convincerti” ma, in un confronto serrato e senza rete, è il gruppo di revisione, estratto a sorte tra un campione statistico della popolazione, che elabora le ragioni per il si e quelle per il no, evidenziando pregi e difetti della proposta.

E’ per questo che ringrazio sia i tecnici che hanno coordinato e facilitato le sessioni di lavoro, in particolare Genius Loci e Cristiano Bottone , l’Università Australiana Dipartimento Democrazia Deliberativa che ha seguito la direzione scientifica, i relatori amministrativi e storici, i collaboratori di staff dell’Unione dei Comuni ed il gruppo dei venti revisori.

Vorrei anche ringraziare i colleghi Sindaci della Valle Samoggia per aver approvato all’unanimità questo percorso partecipativo sin dal primo momento in cui è stata proposta: non era affatto scontato vista la totale terzietà della gestione del percorso e della composizione del gruppo di revisione e quindi l’assenza di qualsiasi possibilità di controllo preventivo.

E’ stata una scelta importante e sono convinto anche molto conveniente per la buona riuscita di un progetto così complesso in quanto credo sia molto meglio conoscere prima potenziali problemi non ancora affrontati per analizzarli e risolverli.

Credo si debbano ripetere in futuro esperienze simili sui principali temi di governo locale, utilizzando anche i nuovi strumenti previsti dalla legge regionale, vista la particolare complessità dei tempi in cui viviamo che richiedono sempre più il supporto di una intelligenza collettiva per migliorare la qualità delle decisioni pubbliche.

Il Comune Unico della ValleSamoggia come esempio virtuoso

Sono stato recentemente chiamato in Rai a Unomattina per partecipare ad una sessione di approfondimento sulla protesta dei Sindaci sui tagli agli Enti Locali ed il decreto sulla spending review. Oltre al sottoscritto che rappresentava la Valle Samoggia ed il progetto di Fusione dei Comuni era presente il Sindaco di Livorno Cosimi, il presidente UPI Castiglione ed un giornalista del Sole24Ore. Per chi se lo fosse perso ecco un estratto (la versione integrale sul sito della Rai).

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La mafia esiste

E’ terminato ieri il 1° Festival Regionale contro le mafie, patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e da alcuni Comuni tra cui quelli della Valle Samoggia quest’anno incentrato sulla legge regionale 3 del 2011 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso nonchè per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

E’ importante parlare di questi temi anche nei nostri territori perchè non è purtroppo vero che la mafia esiste solo in certe zone d’Italia ma anzi è proprio qui, nel nostro territorio che sta radicando le attività che più di tutte gli consentono di riciclare i soldi sporchi di sangue provenienti dalle attività illegali. Per questo ringrazio tutti i relatori e la Regione Emilia Romagna per l’attenzione che sta ponendo al tema.

Sotto il video della serata di Monteveglio dal titolo “Ecomafie – Analisi del Fenomeno ed ipotesi di intervento” che ha visto la partecipazione di Enrico Fontana, giornalista responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente; Marco Omizzolo di Legambiente Provincia di Latina; Dario Vassallo, presidente Fondazione Angelo Vassallo, Tommaso Tetro – Giornalista Ansa, segue la Commissione bicamerale sulle Ecomafie.

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Intitolata la sezione Anpi di Monteveglio a Giovanni Baiesi

In una interessantissima iniziativa che si è svolta domenica scorsa presso il Centro Sociale di Stiore, il direttivo dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Monteveglio ha deciso di intitolare la sezione a Giovanni Baiesi, montevegliese resistente morto nella tragica guerra di Spagna contro le truppe del dittatore Franco appoggiate dall’esercito fascista di Mussolini e nazista di Hitler.

Qui una breve biografia di Giovanni Baiesi e gli eventi principali del conflitto spagnolo a cura dell’Anpi Monteveglio.

Si ringraziano tutti gli attivisti dell’Anpi per la preziosa collaborazione e per aver donato alla biblioteca di Monteveglio i volumi “Ebro 1938 – No Pasaran” di Cantaluppi/Puppini; “Immagini Nemiche” Ed.Compositori; i dvd prodotti dal Comune di Monte San Pietro “T’Arcordet” e “Testimonianze”; il film “Terra e Libertà” di Ken Loach. (sotto l’intervento di Leonardo Govoni in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile).

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Partigiani della Democrazia

(saluto introduttivo delle celebrazioni del 25 aprile a monteveglio e interventi di Lisa Lolli e Pietro Ospitali)

Buongiorno a tutti,

Benvenuti anche quest’anno in questa piazza, in questa giornata speciale per tutto il popolo italiano, simbolo di quella liberazione tanto invocata e sperata, conquistata con il sacrificio di tante vite umane per ridare democrazia e giustizia alle nostre popolazioni e quindi anche a tutti noi che oggi possiamo liberamente esprimere le nostre idee, proprio grazie alle giovani donne e ai giovani uomini delle nostre terre che hanno lottato in prima persona per opporsi al fascismo che – non dimentichiamolo mai – fu razzismo, fu violenza, fu guerra. (segue dopo video)

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Monteveglio ha aderito al Patto dei Sindaci

Il progetto europeo ENESCOM ha portato i sei comuni della nostra Vallata all’adesione al Patto dei Sindaci e ora entra nella sua fase più visibile. Il 15 novembre 2011 i primi cittadini hanno firmato il documento ufficiale di adesione al Patto che ha come maggiore implicazione l’impegno a ridurre di oltre il 20% le emissioni di CO2 delle nostre comunità entro il 2020.

Un atto di responsabilità. I primi mesi del progetto sono serviti, tra le altre cose, ad aumentare la consapevolezza delle amministrazioni rispetto agli enormi problemi che la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e le emissioni di CO2 e di altri inquinanti stanno causando alle nostre economie e alla salute pubblica. L’atto di adesione al Patto dei Sindaci è quindi un gesto di consapevole responsabilità attraverso il quale si vuole diventare parte attiva nella determinazione del futuro energetico, ma non solo, delle comunità della vallata. Disponibilità di energia e sostenibilità delle fonti sono infatti fattori indispensabili se si vuole immaginare un futuro prospero nel breve e nel lungo periodo. Approfondisci

25 Marzo: Consegna del Cero Votivo

Anche quest’anno in rappresentanza della comunità montevegliese ho rinnovato il voto fatto dai nostri concittadini nel 1527 durante l’assedio dei Lanzichenecchi con la consegna simbolica del cero votivo all’Abate. Durante la celebrazione è stato eseguito un concerto a cura della “Schola  Cantorum di Bazzano”.

Sotto riporto il testo a cura di Laura Lanza degli Amici dell’Abbazia che ha descritto agli intervenuti il contesto dell’episodio narrato nella lapide ancora oggi presente all’Abbazia di Monteveglio. Si ringraziano la Proloco, i Commercianti, gli Amici dell’Abbazia, gli Arcieri e tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.

(Tratto liberamente da”LA SECONDA CANOSSA” di Renato Passeri, arti grafiche Tamari 1978, pag. 208/9)

“Un grave pericolo fu corso da Monteveglio nel 1527, e da tale episodio è nata la festa del cero, festa locale tutt’ora celebrata a Monteveglio. Approfondisci

Alemanno, le scuole aperte e il commissario tecnico della Nazionale di calcio

Da due giorni non si fa altro che parlare dei 15cm di neve di Roma, del suo Sindaco e della sua visione “meteoracologica” delle previsioni del tempo. Ampie zone d’Italia sotto oltre 1 metro di neve si sono rimboccate le maniche e nonostante i mille disagi del caso hanno lavorato per superare l’emergenza tutti insieme. Trovo francamente poco giustificabili non tanto i disagi ma il fatto che la prima azione a cui si sia pensato sia stata quella di chiudere i servizi pubblici, proprio nel momento in cui la cittadinanza ne ha più bisogno. La pubblica amministrazione dovrebbe essere l’ultimo soggetto che sospende i servizi, soprattutto quelli essenziali, essendo spesso l’ultimo o l’unico interlocutore per le persone più deboli. E’ per questo che in situazioni come queste, anche in caso fossero stati commessi da parte delle amministrazioni errori, forse sarebbe meglio oltre a fare le sempre utili segnalazioni – dare una mano, anche con piccoli gesti come pulire il marciapiede davanti casa, piuttosto che improvvisarsi novelli esperti professionisti (a parole) dello sgombero delle strade. Ma si sa, in Italia è consuetudine essere tutti allenatori della Nazionale di calcio.. (aggiornamento qui -vi metto solo il sale- a Monteveglio: siamo a circa 2000 e rotti km e 300 quintali di sale)