Dopo la neve e la pioggia inizia la lunga conta dei danni

DSC00877 Gli ultimi mesi sono stati i più piovosi degli ultimi anni, con un picco in marzo che, aggiunto alle nevicate invernali, ha messo a dura prova il nostro territorio. I danni causati degli eccezionali eventi alluvionali e delle gravi situazioni di dissesto idrogeologico in atto per la nostra regione sono talmente ingenti che il Presidente Errani ha firmato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per tutto il territorio regionale.

Viene quantificato in 63 milioni di euro (aggiornati a 116 milioni in queste ore) un primo fabbisogno finanziario per la realizzazione degli interventi di somma urgenza, a salvaguardia della sicurezza dei cittadini e per il ripristino dei servizi essenziali. Per far fronte alle prime e più immediate necessità la Regione ha già stanziato 700 mila euro, mentre circa 2 milioni e 500 mila euro sono stati al momento resi disponibili da Comuni, Province e Consorzi di Bonifica.

Di seguito un primo rendiconto provvisorio per il territorio Montevegliese, per una stima di danni per il ripristino complessivo che supera abbondantemente il mezzo milione di euro e che sarà oggetto di richiesta alla regione di finanziamenti straordinari.

DSC008671. Via Abbazia: chiusa alla viabilità per alcuni giorni, ora è stata riaperta a senso alternato a causa di due frane a monte della via per il cimitero e uno smottamento della parte a valle della strada. Nella zona oggetto dell’intervento dello scorso anno (quasi 100mila euro) non si sono verificati problemi;

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2. Via Volta: viabilità regolare nonostante la presenza di due smottamenti che si aggiungono a quello già presente i cui lavori di ripristino (circa 70mila euro) sono già finanziati e previsti non appena consentito dal meteo;

DSC008843. Via Cà Bianca: viabilità ora regolare e intervento di ripristino concluso;

4. Via Pravazzano: viabilità ripristinata e intervento di ripristino concluso;

5. Rupe di Oliveto: necessario consolidamento reti di contenimento (proprietà private);

6. Via Sassuolo: movimento gravitativo monitorato, necessario intervento di moderata urgenza;

020420132137. Via S.Egidio: necessario prevedere a breve rifacimento muro di controripa nella curva della frazione di Stiore;

8. Via Balcone: movimento franoso da controllare (strada vicinale);

9. Centro Sportivo: intervento di difesa spondale sul torrente samoggia in fondo alla palazzina degli spogliatoi;

DSC0088910. Via Stiore: viabilità ripristinata a doppio senso e completati i lavori anche della banchina.

Si ringraziano tutti gli operatori intervenuti che con il loro lavoro hanno limitato i disagi per la cittadinanza.

Con l’IGP della Ciliegia valorizziamo le nostre produzioni locali

logo_ciliegia_di_vignolaCon la publicazione in gazzetta Ufficiale europea del Reg.1032/2012 è stato ufficializzato l’ottenimento del marchio IGP per la Ciliegia di Vignola. Un riconoscimento di questo tipo, concesso esclusivamente a prodotti che comprovano un forte legame con la zona di produzione, ha anche un’importante ricaduta sul territorio stesso grazie all’influenza positiva legata al turismo ed alle tradizioni eno-gastronomiche così rilevanti per il nostro comprensorio.

19545LLa zona di coltivazione della Ciliegia di Vignola comprende 28 comuni appartenenti alle provincie di Bologna e Modena; i comuni bolognesi sono in totale 13, nello specifico Bazzano, Casalecchio di Reno, Castel d’Aiano, Castello di Serravalle, Crespellano, Gaggio Montano, Marzabotto, Monte San Pietro, Monteveglio, Sasso Marconi, Savigno, Vergato, Zola Predosa. Nell’areale bolognese viene prodotto circa il 30% della produzione totale della ciliegia di Vignola e la zona contava censimento cerasicolo datato 1998 numero 651 aziende cerasicole.

Ora che è stato ottenuto ufficialmente il marchio è necessario prepararsi al meglio per la delicata fase dell’avviamento dalla quale dipenderà in gran parte il successo dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di riuscire a confluire la maggior parte del prodotto marchiato attualmente all’interno del “Vignola IGP”; per ottenere ciò è necessario predisporre un’oculata programmazione ed avviare una serie di attività che ne facilitino il raggiungimernto dell’obettivo. Il rischio fondato che pochi agricoltori aderiscano all’IGP porterebbe alla perdita del valore aggiunto che il marchio Vignola dà alla ciliegia e a tutto il territorio.

Per raggiungere i risultati prefissi è stato redatto un progetto di sostegno all’avviamento dell’IGP, che vedrà il supporto anche economico delle Amministrazioni Comunali della Valsamoggia (qui il documento) che prevede l’attuazione delle seguenti attività da parte del consorzio della Ciliegia:

1. Divulgazione del disciplinare di produzione e discussione delle modalità di addesione delle aziende all’IGP Ciliegia di Vignola;

2. Aggiornamento catasto delle aziende cerasicole e predisposizione e stesura del Piano dei controlli;

3. Predisposizione delle domande e inserimento informatico dei dati;

4. Analisi preliminari del prodotto per verifica dei requisiti di accesso (previsti dal disciplinare di produzione) delle varietà;

5. Certificazione delle aziende.

Se interessati ad ottenere tale accreditamento potrete presentare opportuna domanda tramite i seguenti riferimenti entro e non oltre il giorno martedì 09 aprile 2013.

Per chi vuole avere ulteriori infomazioni i Sindaci dei 6 Comuni dell’Unione di Comuni Valle del Samoggia invitano tutti all’incontro di mercoledì 3 aprile 2013 alle ore 18.00 presso la sala consiglio del Comune di Monteveglio.

Riferimenti Consorzio: Via dell’Agricoltura, 1 – Vignola – MO – 41058 Telefono:059/773645 Fax: 059/773645 E-Mail: consorziodellaciliegia@tin.it

Investire nella scuola e nella sicurezza per rilanciare l’economia

05bisLunedì scorso il Consiglio Comunale di Monteveglio ha approvato la modifica al piano finanziario di erogazione della quota dei contributi per la realizzazione della nuova scuola primaria, provenienti da convenzione urbanistica.

In sintesi, l’azienda titolare dell’operazione urbanistica di interesse pubblico, Sifim srl nella persona del Sig. Beghelli Gian Pietro amministratore unico, ha inviato una lettera all’amministrazione comunale confermando la volontà di erogare quanto concordato per la realizzazione della scuola ma, vista la situazione economica del settore edilizio, chiedendo di collegare maggiormente i tempi di erogazione alla realizzazione del comparto residenziale, facendosi carico interamente degli eventuali interessi passivi e degli oneri accessori derivanti da tale operazione. L’amministrazione pertanto ha proposto l’accensione di un prestito, le cui rate comprensive di interessi e capitale e di tutti i costi accessori, saranno interamente coperte dalla stessa azienda Sifim srl e dal Sig. Gian Pietro Beghelli, attuatori e proprietari del comparto.

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Lavori in corso nel cantiere (marzo 2013)

Il prestito è garantito da polizza fideiussoria annuale con obbligo di rinnovo (al contrario dell’accordo attuale che non prevedeva il rinnovo automatico delle garanzie fideussorie scadute nel 2011 né alcun tipo di risarcimento danni) e garantito in solido dagli attuatori Sifim srl e il Sig. Gian Pietro Beghelli.

Questa operazione consentirà01bis di raggiungere il triplice obiettivo di avere in disponibilità tutti i fondi per:

1. completare l’opera di strategico interesse pubblico nei tempi previsti (entro 2013) senza alcun onere aggiuntivo per il comune

2. pagare gli stati di avanzamento lavori nei tempi stabiliti, tutelando i lavoratori e l’impresa ma anche i piccoli artigiani di Monteveglio che stanno contribuendo alla realizzazione dell’opera

3. consentire all’azienda Sifim di Monteveglio e ai suoi dipendenti di programmare i lavori in un tempo coerente con l’attuale situazione del mercato immobiliare, tra l’altro di un comparto residenziale particolaremente evoluto dal punto di vista progettuale ed energetico.

04bisCredo che gestire l’interesse pubblico significhi accantonare proposte che accontentano solo una parte, trovando soluzioni condivise da cui tutti escano vincenti. Da questa considerazione nasce la proposta in discussione, che rende vincenti prima di tutto le famiglie di Monteveglio che avranno la nuova scuola che completerà la dotazione dei servizi primari locali, l’Amministrazione Comunale che non spende un solo centesimo in più del previsto, le aziende private coinvolte che potranno continuare a fare impresa e a salvaguardare preziosi posti di lavoro.

02bisTutti noi sappiamo in questo momento quanto siano necessarie azioni per rilanciare l’economia e purtroppo in troppi parlano senza fare nulla di concreto per creare opportunità lavorative, che invece possono nascere anche attraverso investimenti mirati come la nostra scuola, tra l’altro totalmente antisimica e a impatto energetico zero, cioè attraverso investimenti pubblici che vanno a beneficio della qualità della vita e della sicurezza di tutta la collettività. 

(qui potete trovare la delibera di consiglio e gli atti allegati)

Voto il Partito Democratico perchè sono stanco dei venditori di sogni

14823932-3d-bianchi-lavorare-insieme-assemblare-pezzo-di-puzzle-di-colore-isolato-su-sfondo-bianco-immagine-3Siamo un Paese curioso. Dopo aver lasciato crescere il debito nei favolosi anni ’80, abbiamo abboccato per un lunghissimo ventennio ai vari venditori di sogni, alle promesse di milioni di posti di lavoro e meno tasse, a soluzioni miracolose (o semplicemente demenziali) come la divisione in due dell’Italia, come se tagliarsi un braccio fosse la soluzione per guarire una polmonite. Dovremmo avere capito che chi propone soluzioni semplici per problemi complessi ci racconta frottole o no? No, perché sono settimane che se ne sentono di tutti i colori.

“Abbiamo 2mila miliardi di debito?! semplice non lo paghiamo!”, “Mancano posti di lavoro? ti do 1000euro al mese finchè non lo trovi!” “Non sei d’accordo con quello che (io) dico? Togliti dai coglioni!”, “ci sono dei corrotti? Spazziamo via tutti! (E quelli onesti che hanno sempre rispettato le regole? E tutti i giovani che entrano in politica adesso? Tutti uguali? Tutti da insultare e da mandare a casa?)”.
Ma la cosa davvero incredibile è che spesso gli stessi che hanno sostenuto chi ci ha portato sino qui ora si lavano la coscienza dietro il rassicurante (!) ennesimo (poco utile) capopolo. Perchè ci sarà qualcuno che in questi anni ha fatto le scelte politiche che ci hanno portato qui o che semplicemente ha scelto di disinteressarsi della cosa pubblica finchè la crisi non l’ha toccato in prima persona, no? O sono spariti tutti? O è sempre colpa degli altri?

Troppo facile adesso urlare e incazzarsi con un “tutti” che è come dire “nessuno”, che è come cancellare le responsabilità di scelte politiche ed ideologiche precise: dov’era tutta questa gente prima, mentre in molti resistevano giorno dopo giorno per garantire i servizi primari mentre venivano sprecati miliardi in Alitalia, ponti sullo stretto, multe per le quote latte? Mentre veniva attaccata la nostra Costituzione, mentre veniva fatta a pezzi la nostra immagine nel mondo?

Io semplicemente voglio ripartire di chi mi ha garantito fino ad ora la qualità della vita dei miei territori, da chi assicura l’asilo nido e i servizi scolastici a tutte le famiglie e non solo a quelle ricche, da chi sostiene le fasce deboli della popolazione e non le considera un fastidio, da chi vuole una sanità pubblica per tutti e non solo per chi può, da chi pensa che il lavoro sia la base della dignità delle persone e da chi vuole che il contributo ai costi dei servizi della comunità sia proporzionale al proprio reddito e non provenga solo dagli onesti che pagano tutto sino all’ultimo centesimo, anche per chi non paga.
Non è più il momento del tutti contro qualcosa e qualcuno, basta urla, nessuno ha totalmente ragione o completamente torto, bisogna imparare a condividere gli obiettivi per far si che si possano realizzare veramente. Da soli non si va da nessuna parte. Se non si capisce questo tra vent’anni saremo di nuovo qui ad ascoltare il comiziante di turno e a chiedere l’ennesimo azzeramento generale, dopo aver bruciato l’ennesima generazione.

Io per questi motivi ho scelto di votare le tante ragazze e ragazzi, i colleghi amministratori quotidianamente in trincea sui territori e i tanti amici lavoratori e studenti che compongono la squadra del Partito Democratico,  un progetto vero per far ripartire l’Italia con il contributo di tutti.

Situazione neve 22 febbraio

Ecco qui (pdf) il consueto riepilogo del lavoro dei terzisti sul territorio montevegliese (manca un tracciato di un operatore vista la sostituzione del mezzo). Comunicateci eventuali disservizi a segnalazioni@comune.monteveglio.bo.it . Domani nel tardo pomeriggio fino a sera inoltrata è prevista la massima intensità delle precipitazioni nevose, fino a 30 cm in poche ore si raccomanda la massima prudenza e la circolazione con i soli veicoli muniti di dotazioni antineve.

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La tragedia del regime nazifascista nelle parole di Armando Gasiani

gasianiMonteveglio ha ospitato l’ex deportato Armando Gasiani, 86 anni, nella sala sognoveglio per raccontare la sua esperienza ai ragazzi della scuola primaria. Sotto il video della sua testimonianza.

A diciassette anni Armando Gasiani, contadino e partigiano bolognese, viene deportato a Mauthausen, il terribile campo di sterminio austriaco. Con lui il fratello Serafino, più grande di pochi anni. Dopo la drammatica vicenda nel campo, Armando riesce a ritornare ma Serafino muore in prigionia. Una storia d’amore e di politica, una visione sull’Italia contadina e operaia e sulla conquista della democrazia. Armando Gasiani torna in un Paese intento a dimenticare e a superare le colpe per poter stare al tavolo dei vincitori della seconda guerra mondiale e per questo, non ascoltato da nessuno, resta in silenzio per cinquant’anni. La notte di natale del 1997, grazie all’amore e al coraggio della moglie Maria, Armando assiste al film “La vita è bella” con Roberto Benigni e in un fiume di lacrime inizia a raccontare a molti giovani la sua storia. Così la vicenda personale diventa memoria di tutti, come in una Resistenza posticipata. (dal Libro “Nessuno mai ci chiese. La vita del partigiano Armando Gasiani deportato a Mauthausen”. Ed.Nuova Dimensione).

E’ stato recentemente prodotto un docufilm sulla sua vita dal titolo “Mauthausen 115523, la memoria necessaria” realizzato per il Comune del Castello di Serravalle da Gabriele Veggetti e Antonio Saracino.

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Ecco la legge che istituisce il Comune della Valsamoggia

montev_valsamoggiaE’ stata pubblicata la legge che istituisce il nuovo Comune della Valsamoggia. Di seguito i gli articoli e qui il testo completo della deliberazione legislativa n. 56/2013.

Da sottolineare l’importanza delle Municipalità alle quali sono assegnate per legge (art.2.1) “adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi” e per le quali è prevista la possibilità , già definita in via definitiva dallo studio di fattibilità, di “organi eletti a suffragio universale diretto” (art.2.2).  Inoltre il nuovo Comune mantiene i “benefici e degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall’Unione europea e dalle leggi statali e regionali” (art.4.1) e si garantisce incentivi finanziari regionali complessivi (art.5) pari a 9 milioni di euro da sommare ai circa 9 milioni di euro statali in 10 anni, la “priorità assoluta nei programmi e nei provvedimenti regionali di settore che prevedono contributi a favore degli enti locali”, l’equiparazione “ad una Unione di Comuni ai fini dell’accesso ai contributi previsti da programmi e provvedimenti regionali di settore riservati a forme associative di Comuni” e  il sostegno anche con una “cessione di quota del patto di stabilità territoriale”. Il tutto garantito dalla norma specifica (art.6) che prevede che “si provveda con l’istituzione di apposite unità previsionali di base e relativi capitoli che verranno dotati della necessaria disponibilità, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 37 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40”. Il commissario sarà poi supportato da (art.7.3) “un organismo consultivo composto dai Sindaci dei preesistenti Comuni di origine, con il compito di collaborare con il Commissario governativo e fornire ausilio allo stesso nella fase istitutiva del Comune di Valsamoggia”.

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Art. 1
Istituzione del Comune di Valsamoggia mediante fusione
1. Ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo
unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) e della legge regionale 8 luglio
1996, n. 24 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle Unioni e
alle fusioni di Comuni), è istituito, nella Provincia di Bologna, un unico Comune
mediante fusione dei contigui Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle,
Crespellano, Monteveglio e Savigno, a decorrere dal 1° gennaio 2014.
2. Il nuovo Comune è denominato Valsamoggia.
3. Il territorio del Comune di Valsamoggia è costituito dai territori già appartenenti
ai Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e
Savigno come risultante dall’allegata cartografia. (continua)

Approfondisci

Benvenuta Valsamoggia

Valsamoggia colorL’assemblea legislativa di martedi scorso ha deliberato in merito al progetto di fusione dei comuni della nostra vallata, facendo nascere il nuovo Comune della Valsamoggia, che apre numerose possibilità di sviluppo del nostro territorio e diventa  nuovo punto di riferimento per l’intera area bolognese e per la futura città metropolitana.

I nostri cinque municipi escono più forti da questo processo sia perché avranno più risorse per far emergere le loro peculiarità e per rispondere su tutti i territori ai bisogni dei cittadini con la stessa qualità, sia perché ora diventeranno protagoniste della progettazione di un nuovo futuro collettivo, di un gioco di squadra che non cancella storie e identità ma le valorizza.

montev_valsamoggiaLa fusione della Valsamoggia dimostra inoltre che le riforme istituzionali che modernizzano il nostro stato sono davvero possibili e che chi dice il contrario lo fa o per qualche interesse di parte o semplicemente perchè gli manca la volontà reale di utilizzare gli strumenti che esistono, perchè è molto più facile continuare a lamentarsi dicendo “tanto in Italia le cose non funzionano” piuttosto che impegnarsi per provare a cambiarle. Non è un caso che numerose richieste di unificazione siano arrivate alla regione nei giorni scorsi e che in tanti comuni siano stati avviati discussioni e studi di fattibilità, da parte tra l’altro, di gruppi totalmente eterogenei che vanno da liste composte da partiti di destra, di sinistra o liste civiche locali.

Quello che spesso manca in Italia infatti è il coraggio di aprire nuove strade, di scommettere su idee innovative, di smuovere quello che spesso appare come un arcaico teatrino del potere, fatto di veti al cambiamento e ricerca di visibilità a tutti i costi, anche raccontando frottole o come usa adesso lanciando proposte shock o meglio scioc..che.

Chi in Valsamoggia ha sostenuto questo progetto sente tutto il peso della responsabilità di dimostrarne la validità ed il grande potenziale, sia verso chi finora non è stato favorevole, sia verso la maggioranza dei cittadini che hanno scelto di scommettere sul futuro e non avere paura del cambiamento. Ma che cos’è impegnarsi in politica se non prendersi la responsabilità di provare a cambiare la realtà, un pezzetto alla volta, per renderla migliore?

Ora andiamo avanti, scriviamo insieme lo Statuto del nuovo comune per mantenere servizi di qualità vicino alla gente, investire sul territorio e progettare nuove forme di partecipazione dei cittadini nelle istituzioni locali. C’è bisogno del contributo di tutti. Buon lavoro a tutti noi.

Lunga vita all’Ospedale della Valsamoggia

Nella assemblea pubblica che si è svolta il 28 gennaio scorso in una gremita sala del cinema di Bazzano (oltre 400 persone presenti), si è discusso del futuro dell’Ospedale G.Dossetti, facendo chiarezza su elementi che troppo spesso sono stati usati per raggiungere scopi che ben altro hanno a che fare con la reale tutela della salute delle nostre comunità.

Ospedale bazzano orizzontale1Il Sindaco di Bazzano Elio Rigillo nell’intervento di apertura ha subito chiarito il nodo principale oggetto dello serata con le  parole: “l’Ospedale di Bazzano NON chiude”. Per la verità nessuno ha mai avuto l’intenzione di chiuderlo, se non nelle carte di quella sciagurata prima bozza di riordino del governo Monti (che prevedeva la chiusura dei centri sotto i 120 posti letto) che però ha visto l’immediata opposizione della nostra Regione nella persona del Presidente Vasco Errani che ha ottenuto la modifica nella stesura definitiva del decreto in virtu del sistema a rete e delle innovazioni già realizzate nella nostra regione.

E qui la prima considerazione: mentre c’è chi grida al lupo nelle piazze e c’è chi lavora e porta a casa i risultati per la gente.

Poi i Direttori Ripa di Meana e Annicchiarico hanno fatto chiarezza sui servizi previsti nel nostro ospedale e in che termini avverà lo sviluppo degli stessi , rispondendo anche a diverse domande del pubblico. Ha chiuso la serata il puntuale e chiaro intervento dell’Assessore Carlo Lusenti (sotto video integrale) che ha definito le politiche regionali in materia sanitaria ricordando che i risultati ottenuti “non sono una questione di fortuna: deve essere chiaro dove si vuole arrivare e noi lo sappiamo, e confrontarci apertamente ma non usare strumentalmente certi argomenti nei modi di chi tira il sasso e poi se ne va tanto per sollevare un po’ di polvere, da un lato lamentandosi che i cittadini sono spaventati ma dall’altro facendo proprio della paura che genera ingiustificatamente nei cittadini l’unico modo di crearsi una platea che l’ascolta (…). Stiamo sereni e stiamo insieme nella chiarezza e ricordiamoci del grande patrimonio che ci siamo costruiti in questi decenni, che va cambiato per essere mantenuto e migliorato.”

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27 Gennaio: per non dimenticare la catastrofe nazifascista

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (catastrofe/distruzione in ebraico) ovvero lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

A Monteveglio ricorderemo quel tragico periodo Domenica 27 Gennaio dalle ore 20.00 prima con il ritrovo attorno al falò in piazza con la distribuzione di brodo caldo e pane poi in sala polivalente attraverso lo spettacolo a cura del Teatro delle Temperie “MEMORIA 211” con Andrea Lupo e Margherita Zanardi

 David Sarnelli

  Serena Pecoraro. “Da un percorso di ricerca bibliografica

 abbiamo tratto testimonianze dirette

 di sopravvissuti alle persecuzioni della II guerra mondiale attraverso la voce di chi c’era
 riviviamo quelle storie drammatiche, commoventi 

ma anche cariche di speranza

 tramite il codice universale delle emozioni

 continuiamo a commuoverci per non dimenticare 

perchè tramite la storia dei singoli è più facile ricordare
 e 
perpetuare una memoria collettiva 

quale patrimonio da tramandare”.

cartolina 27 gen