La Rocca dei Bentivoglio è uno dei simboli di Valsamoggia e di certo uno dei suoi monumenti più amati. Caratterizza il nostro territorio quando si arriva in auto dalla Bazzanese e disegna il panorama che tutti amiamo. Affinché mantenga intatto il suo fascino però, va seguita e curata. Per questo, nei prossimi mesi sarà oggetto di una manutenzione necessaria alla sua sicurezza e a quella di chi la frequenta per lavoro o per partecipare ai tanti eventi che la Rocca ospita nel corso dell’anno.
Ammonta infatti complessivamente a circa 400mila euro l’investimento approvato per adeguare la Rocca dei Bentivoglio alla normativa antincendio. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima Giunta alla luce del fatto che “la verifica della conformità dell’immobile della Rocca dei Bentivoglio alla normativa antincendio in relazione agli usi previsti e alla luce degli aggiornamenti normativi in materia ha portato alla individuazione di una serie di interventi che risulta necessario effettuare“.
Al progetto di adeguamento hanno dato parere favorevole sia la Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le provincie di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
I lavori verranno suddivisi in due stralci. Il primo, ad immediata eseguibilità, ammonta a quasi 310mila euro e comprende, oltre alle opere di adeguamento antincendio, anche il successivo collaudo e l’attestato di certificazione energetica come da obblighi di legge.
Valsamoggia ha il suo nuovo Patrono: si tratta di San Giovanni XXIII Papa, il “Papa Buono”, da poco canonizzato da Papa Francesco, indicato dai parrocci delle parrocchie del nostro Vicariato e la cui ricorrenza cade l’11 di ottobre.
Papa Giovanni XXIII è una figura molto amata in particolare dai cittadini italiani, fedeli e non. Ha avuto un ruolo rilevante su temi ancora oggi di stringente attualità, come la Pace e le relazioni internazionali.
Da questo punto di vista l’enciclica Pacem in Terris del 1963, resta estremamente significativa nonostante siano passati oltre 50 anni dalla sua stesura. Le parole spese a supporto della creazione di una vera e coesa comunità internazionale, operante secondo i principi di libertà, giustizia e solidarietà, sono quantomai attuali. Principi non astratti ma ancorati a terra innanzitutto da uno sguardo ben attento ai rapporti economici. E dalla consapevolezza, che emerge per esempio nel richiamo al principio di sussidiarietà, della difficoltà di trovare uno schema definitivo in un tema come quello delle organizzazioni politiche nazionali e sovranazionali.
Accanto all’attenzione data alle organizzazioni e alle strutture, non manca poi quella al fatto che esse siano composte da uomini e donne. In questo senso, chiunque abbia l’onore di servire le istituzioni non può non sentirsi toccato dall’appello ai “governanti”, a operare per il meglio a servizio del “bene comune”.
Trasportato sullo scenario internazionale, tutto questo diventa un accorato invito a fare tutto il possibile per lavorare per la Pace. Un invito improntato anche a principi spirituali, ma senza mai essere troppo ingenuo o slegato dalla realtà. Si tratta piuttosto di un realismo orientato al progresso che, per esempio, se riconosce da un lato che è la paura e non i principi morali a spingere al disarmo, auspica che sia “lecito tuttavia sperare che gli uomini, incontrandosi e negoziando, abbiano a scoprire meglio i vincoli che li legano, provenienti dalla loro comune umanità”.
Nelle parole “non è superfluo ricordare che i profughi politici sono persone”, in quelle dedicate all’integrazione nelle nuove comunità e ai rapporti con le minoranze, si racchiude poi il senso più profondo di una delle maggiori sfide del nostro tempo.
La grande importanza che in questo documento rivestono i diritti delle persone, è la chiave. Diritti sempre legati ai doveri e sempre sostanziati da richiami ed esempi concreti di giustizia sociale, che lo Stato è chiamato a realizzare attivamente, con un parallelo evidente con i principi di eguaglianza sostanziale dell’articolo 3 della nostra Costituzione.
Già da queste brevi riflessioni si può capire quanto Papa Giovanni XXIII sia una figura fonte di ispirazione, per cattolici e laici. Una figura che merita approfondimenti che sono certo arriveranno da qui in avanti, per onorare questo nuovo legame con la comunità di Valsamoggia.
Una comunità che fa dell’unione di storie, identità e tradizioni la sua forza. Sono certo infatti che, accanto a questa nuova festività, che diventa l’unica dal punto di vista civile (cioè relativamente alla chiusura di scuole, uffici, ecc), ogni comunità continuerà a festeggiare il proprio Santo Patrono di origine. Ognuno di essi rimane infatti dal punto di vista religioso: ciascuno riuscirà a portare avanti le proprie tradizioni e insieme ne creeremo di nuove, legate alla straordinaria figura di Papa Giovanni XXIII.
Quando si parla di computer per le scuole di solito si parla di pc di scarto degli uffici o ci si affida alle raccolte fondi di volenterosi genitori o associazioni.
Sono profondamente convinto che dovrebbe essere l’esatto contrario cioè bisognerebbe dare gli strumenti migliori a chi ha il compito più importante di tutti: formare gli adulti di domani.
Con le risorse derivanti dalla fusione dei nostri Comuni questo sogno diventa realtà e l’approvazione dell’assestamento di bilancio, il Comune di Valsamoggia ci ha consentito di stanziare risorse per l’acquisto di 100 nuovi computer notebook per gli studenti delle scuole locali per un investimento complessivo di 50mila euro.
La consegna dei notebook poi sarà l’occasione per realizzare una lezione interattiva sull’uso dei software OPEN SOURCE. Infatti saranno coinvolti almeno un centinaio di ragazzi delle nostre scuole che si cimenteranno nell’installazione da zero del sistema operativo libero Linux , e i docenti saranno alcuni alunni dell’IIS BelluzziFioravanti. Per l’organizzazione dell’evento abbiamo chiesto la collaborazione di Erlug la principale associazione bolognese che si occupa di diffondere i principi e l’uso del software Open Source.
Ieri sera, nel corso di una toccante cerimonia di ricordo, è stato scoperto il murales dedicato a Davide Canella, il ragazzo di Crespellano che ci ha lasciato a 17 anni.
L’opera è stata realizzata da Alex Piazza, un ragazzo di 15 anni, che insieme ai genitori e all’educatore Mario, ha realizzato questa sintesi delle passioni della vita di Davide vista dai genitori e rielaborata con gli occhi di un ragazzo.
In tanti hanno contribuito a questa iniziativa e li vorrei ringraziare: la Municipalità di Crespellano, il Crespo Calcio, Mario e Alex e, ovviamente, tutta la famiglia di Davide e i tanti ragazzi che ieri sera erano presenti e che sono stati vicini alla famiglia in questi anni.
Il prossimo anno termineranno anche alcuni lavori di miglioramento del passaggio e l’idea è quella di portare il ricordo anche nel sottopasso della stazione dei treni, dipingendone i muri. Tutti i ragazzi che sono interessati a lavorare al progetto, potranno mettersi in contatto con il gruppo della Baita e con gli uffici del comune.
A Bazzano, è presente il distaccamento volontario del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco di Valsamoggia, composto complessivamente da circa 50 operativi, che ogni anno svolge circa 400 interventi che vanno dallo spegnimento degli incendi al soccorso tecnico a persone, cose e animali.
Nell’ultimo consiglio comunale i gruppi di maggioranza ‘Partito Democratico’ e ‘Insieme per Daniele Sindaco’ hanno proposto un ordine del giorno approvato all’unanimità per sostenere le richieste dei VVFF che si vedono penalizzati da una serie di interventi legislativi nazionali approvati negli ultimi anni.
In alcuni Paesi come Francia, Germania, Svizzera, Austria – scrivono dal Coordinamento Pompieri Volontari Emilia-Romagna – “i pompieri volontari sono letteralmente centinaia di migliaia, a fronte di poche decine di migliaia di professionisti. La presenza di un numero consistente di volontari, affiancato da un contingente numericamente limitato ma particolarmente qualificato di professionisti, è pressoché universalmente riconosciuta come l’unica maniera possibile per conciliare la capacità di risposta capillare sul territorio con l’esigenza, sempre più sentita, di contenere i costi a carico dell’erario. Ovunque, Italia compresa, i volontari dei distaccamenti non sono persone che aspirano a diventare dipendenti statali, ma solo cittadini che scelgono di servire la propria comunità, fornendo un servizio essenziale con oneri estremamente ridotti”.
Sottolineano inoltre come negli ultimi tre anni si siano succeduti una serie di provvedimenti di carattere legislativo e regolamentare che hanno progressivamente limitato la possibilità di reclutamento del personale e l’operatività delle sedi e che nello scorso agosto, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, ha pubblicato la versione definitiva dello schema di D.P.R. di modifica del Regolamento del personale volontario del Corpo nazionale vigili del fuoco che contiene una ulteriore riduzione delle possibilità di reclutamento di aspiranti per i distaccamenti volontari e la capacità d’intervento. In queste condizioni, nonostante i consistenti investimenti fatti dalla Regione Emilia Romagna e dai Comuni, “è assolutamente concreto il rischio di arrivare in tempi brevi alla chiusura dei distaccamenti volontari (e non certamente per scarso impegno da parte di coloro che attualmente vi operano)” con una conseguente “riduzione della capacità d’intervento a danno di cittadini e imprese del territorio in tema di estinzione degli incendi e di soccorso tecnico urgente. Ciò, peraltro, in una fase nella quale diventano più frequenti le microcalamità (es. c.d. “bombe d’acqua”) che comportano picchi nelle richieste d’intervento, affrontabili efficacemente sotto il profilo del soccorso solamente con una rete di presidi volontari con organici adeguati, in grado di mobilitare celermente un numero elevato di unità”.
Il Consiglio Comunale, preso atto della lettera, condivide le preoccupazioni manifestate, esprime solidarietà ai vigili del fuoco volontari operanti sul territorio e ne sostiene le motivazioni. Chiede per questo al Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile di sospendere l’iter procedurale per l’approvazione dello schema di D.P.R. pubblicato in data 07/08/2015, e di rivedere tutti i provvedimenti vigenti che limitano la possibilità di reclutamento e l’operatività del personale in servizio presso i distaccamenti volontari del Corpo nazionale vigili del Fuoco. Copia dell’ordine del giorno approvato in Consiglio verrà inviata alla segreteria del Ministro dell’Interno, del Presidente della Regione Emilia- Romagna e del Prefetto di Bologna.
La Città Metropolitana entra finalmente nel vivo. Stamattina, come consigliere metropolitano delegato alla scuola, ho presentato insieme al Sindaco Metropolitano Virgino Merola, importanti investimenti nelle scuole superiori che daranno una prima risposta alle tante esigenze di manutenzione ed ampliamento dei 60 circa istituti presenti sul territorio. La ventina di interventi sulle scuole, porterà cantieri per 5,3mln di euro, che partiranno già nelle prossime settimane.
Tra i più significativi:
la manutenzione straordinaria per circa 1 milione di euro nel Crescenzi-Pacinotti per il ripristino di alcune aree inagibili e la creazione del blocco indipendente che ospiterà l’indirizzo musicale del liceo Laura Bassi intitolato a Lucio Dalla per complessivamente sette nuove aule di cui due destinate a laboratorio(sotto alcune foto);
i lavori di manutenzione straordinaria del Belluzzi-Fioravanti (1,2mln di euro) che completeranno anche lo spostamento dalla sede di via Don Minzoni che sarà assegnata al liceo Galvani;
la nuova sede decentrata dell”alberghiero Scappi di Valsamoggia a Crespellano per un investimento di 580mila euro.
Per il sindaco metropolitano Virginio Merola si tratta di “una robusta iniezione di lavoro” sulla Città Metropolitana, e aggiunge, “si dicono tante cose ma i fatti sono questi: noi stiamo investendo sulla vita concreta dei cittadini”.
Un grazie a tutti i tecnici della città metropolitana, ai dirigenti scolastici per la preziosa collaborazione e disponibilità e ai numerosi comitati genitori che hanno contribuito a migliorare la qualità dei progetti.
Sotto la lista dettagliata: I.S.A.R.T. Arcangeli: rifacimento copertura palestre e CT – 150mila €. Polo Sportivo Paolini-Valeriani: rifacimento palestra – 45mila €. Polo Crescenzi-Pacinotti: riqualificazione complesso scolastico e NUOVO Liceo Musicale Lucio Dalla – 1mln €. I.P.I.A. Scappi: adeguamento scuola primaria – 580mila €. I.I.S. Belluzzi: copertura e riqualificazione energetica – 1,2mln €. I.T.C.S. Rosa Luxemburg: rifacimento manti di copertura – 400mila €. Enrico Mattei I.T.C Teatro – rifacimento manto di copertura e linee di vita – 150mila €. Liceo Classico Galvani: bonifica del sistema fognario – 75mila €. I.P. Aldrovandi-Rubbiani: rifacimento del manto di copertura – 240mila €. Liceii Scientifici Fermi e Righi: rifacimento palestre e messa in sicurezza – 210mila €. I.P.C. Manfredi-Tanari: sostituzione impianto elettrico di emergenza – 30mila I.P.S.I.A. Malpighi: adeguamento prevenzione incendi – 50mila €. I.I.S. Serpieri e Keynes: adeguamento prevenzione incendi – 188mila €. Polo Giordano Bruno (sede): ripristino coperto a seguito di sisma 2012 – 41.056,37 €. Liceo Classico Galvani:messa in sicurezza locali inagibili – 109.090,85 €. I.I.S. Scappi (sede e succursale): adeguamento prevenzione incendi – 300mila €. I.M. Laura Bassi (sede): adeguamento prevenzione incendi – 230mila €. I.M. Laura Bassi (succursale): consolidamento solaio e bonifica servizi igienici – 97.820 €. I.P. Aldrovandi Rubbiani: messa in sicurezza controsoffitti – 170mila €. I.I.S. Aldrovandi Rubbiani e I.M. Laura Bassi (succursale): adeguamento prevenzione incendi rinn C.P.I. – 60mila €.
Chiarimenti e novità in tema di trasporto su ferro, all’ultimo Consiglio Comunale di Valsamoggia. Presenti, come annunciato dopo l’incidente delle scorse settimane al passaggio a livello di via Castelfranco sulla linea Bologna-Vignola, il Direttore Generale di FER, Stefano Masola e l’Assessore regionale alla viabilità, Raffaele Donini.
Per prima cosa il DG di FER si è soffermato ad analizzare la situazione del passaggio a livello in questione, ammettendo che è un punto in cui i disagi accadono più frequentemente rispetto alla media (l’anno scorso, su 18 problemi che hanno riguardato tutta la linea Casalecchio-Vignola, 7 hanno visto coinvolto proprio il passaggio a livello in questione). “La procedura in caso di guasto alle sbarre – ha spiegato -, prevede che il treno si fermi, che scenda il capotreno per segnalare il problema e che il treno proceda a passo d’uomo. Le indagini su come si sia potuto verificare l’incidente nonostante il rispetto di queste condizioni, sono attualmente ancora in corso. Con il sistema attuale, comunque, in caso di guasto alle sbarre, non si può intervenire in remoto per chiudere le barriere. Una soluzione transitoria è azionare il passaggio a livello direttamente dalla stazione di Bazzano: è stata per questo firmata una convenzione con l’Esercito che prevede che da gennaio 2016 il Genio Ferrovieri sia presente stabilmente alla stazione di Bazzano. A medio termine la linea sarà oggetto di un corposo investimento”.
Investimento illustrato dall’Assessore regionale. “La Bologna-Vignola – ha esordito Raffaele Donini – è una delle linee del SFM (Sistema Ferroviario Metropolitano), cuore di quel Sistema Ferroviario Regionale che si fonda su due linee di finanziamento: una statale di 363mln di euro e una regionale. Essendo l’Emilia Romagna una delle 5 Regioni ad aver centrato tutti gli obiettivi del 2015 sul trasporto pubblico locale (numero passeggeri, rapporto costi/ricavi, numero di addetti del trasporto locale), quei 363mln non verranno decurtati e potremmo contare, oltre che su quelli, anche sui 40mln di euro stanziati dalla Regione (lo scorso anno erano 33mln di euro). Nel luglio scorso inoltre è stata chiusa la “gara del ferro” del sistema ferroviario regionale. Aggiudicazione che non è stata contrastata da nessun ricorso e che ammontava a circa 3mld di euro per i prossimi 15 anni. Entro il 2018 avremo quindi quasi tutto il materiale rotabile nuovo e molti dei problemi che abbiamo oggi (prestazioni e confort) si risolveranno: 75 nuovi treni nel 2018 + 21 entro il contratto di servizio per un investimento a carico del gestore che ha vinto la gara per un totale di 750mln di euro. Questi, aggiunti a quelli già investiti dalla Regione, fanno complessivamente 1mld di euro che questa regione mette in campo per qualificare il sistema ferroviario. La prima linea regionale che arriverà a completamento con il nuovo materiale rotabile – entro l’estate 2016 – è la Bologna-Vignola”.
Novità anche in tema di velocizzazione: “Da Bologna a Vignola – ha detto Donini – oggi si impiegano 62minuti ma l’obiettivo è scendere sotto l’ora. Per raggiungerlo bisogna sicuramente fare investimenti sulle infrastrutture (già 300mila euro sono stati investiti l’estete scorsa) attraverso binari di incrocio ma pensare anche a una possibile ridefinizione del numero dei passaggi a livello (oggi 19 su 24km di linea) e delle fermate (attualmente sono 17)”.
Tra le altre informazioni che sono state date, anche alcune che riguardano il progetto di infomobilità con info in tempo reale dai treni attraverso una nuova app per smartphone; la bigliettazione elettronica che va ad aggiungersi alla biglietteria tradizione (come si fa già con Trenitalia) da realizzarsi entro il mandato e la sicurezza attraverso la riqualificazione delle stazioni, la videosorveglianza, il rifacimento della riconoscibilità e della segnaletica. “A fine lavori – ha concluso l’Assessore al termine dell’audizione in Consoglio Comunale –, la Bologna-Vignola sarà una delle linee più performanti di tutto il SFM”.
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, abbiamo votato all’unanimità una significativa modifica all’Articolo 1 del nostro Statuto. Una modifica la cui esigenza è nata durante l’Assemblea Costituente che ha portato alla nascita dello Statuto del Comune di Valsamoggia ma che ad oggi non era ancora stata recepita.
La proposta di modifica, sostenuta da Anpi, è rilevante perché riguarda l’importante legame con la nostra storia, in particolare con la Resistenza: “Il Comune di Valsamoggia, derivato dalla fusione dei Comuni di Bazzano, Crespellano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno, è ente autonomo entro l’unità della Repubblica Italiana e agisce secondo le norme dell’Unione Europea, della Costituzione nata dalla Resistenza, democratica e antifascista, e del presente Statuto. E’ espressione della Comunità e degli abitanti del territorio comunale, la rappresenta, ne cura e tutela degli interessi, ne promuovere il costante sviluppo civile, culturale ed economico concorrendo al rinnovamento della società e dello Stato”.
Una modifica piccola dal punto di vista delle parole ma particolarmente significativa perché inserita nell’atto costitutivo di una nuova realtà amministrativa. Importante anche perché rimane come testimonianza per chi verrà dopo di noi.
Colgo l’occasione per ringraziare le Anpi locali per il prezioso contributo che costantemente danno al nostro territorio.
La Città Metropolitana di Bologna ha approvato il 25 novembre scorso, il documento di Programmazione dell’offerta d’Istruzione e di organizzazione della rete scolastica per l’anno 2016/2017. Insieme ai soggetti coinvolti (Istituzioni scolastiche, le Conferenze territoriali di ambito, la Conferenza metropolitana di Coordinamento, la Commissione metropolitana di Concertazione e l’Ufficio V Ambito territoriale di Bologna) sono stati avviati percorsi tesi a potenziare i livelli di qualità di istruzione.
Ed è proprio nell’ambito di questi ultimi che rientra la manifestazione di disponibilità, data dal Comune di Valsamoggia, ad ospitare a Crespellano (in via Togliatti 1-3, nella sede della ex scuola elementare) una sede coordinata dell’Istituto Alberghiero “Scappi” di Castel San Pietro, con la previsione di istituire in futuro un nuovo istituto alberghiero che comprenda le due sedi di Casalecchio di Reno e di Valsamoggia. Il primo passaggio, e cioè la prima attivazione della nuova sede, si realizzerà in tempo per l’avvio dell’anno scolastico 2016/17 mentre la completa messa in funzione e la costituzione del nuovo istituto autonomo alberghiero Valsamoggia/Casalecchio – avverrà in un triennio scolastico.
Ritengo che questa sia per Valsamoggia una grande possibilità. L’Istituto Scappi è scuola di grande tradizione e qualità, dalla quale escono giovani professionisti dell’accoglienza e della ristorazione. Il nostro territorio per sua natura è fortemente legato al turismo e all’accoglienza ma ora, grazie a una scuola superiore ad indirizzo alberghiero che potrà accogliere i ragazzi che intendono professionalizzarsi in questo senso, potrà trasformare tutte le sue potenzialità in realtà produttive che ne valorizzeranno tutti gli aspetti: dalla trasformazione dei prodotti locali all’accoglienza, dai percorsi naturalistici alle bellezze artistiche del territorio.
La sede di Valsamoggia inoltre rappresenta un’opportunità non solo per i ragazzi del territorio ma anche per quanti, nei dintorni, per lontananza dalle sedi fino ad ora esistenti, hanno scelto scuole con indirizzi diversi.
Un istituto in forte crescita come lo Scappi, sarà in grado poi di coinvolgere nella sua attività quotidiana le aziende del territorio che avranno quindi la possibilità di collaborare con la scuola attivando in questo modo un percorso virtuoso tra l’istituto e la comunità del nostro territorio.
Attualmente sono iscritti all’Istituto Scappi 2.290 studenti (di cui 704 a Casalecchio) a cui si aggiungerebbero i 350 della succursale di Valsamoggia, terza sede dello Scappi.
Una volta indipendente, il nuovo istituto potrà ospitare 1.000 studenti. La sede di Crespellano ha inoltre un grande pregio: al piano seminterrato può essere realizzata una grande sala con cucina (i fondi necessari verranno messi a disposizione dalla Città Metropolitana).
In futuro, i giovani che si affacceranno alla scuola superiore di secondo grado, avranno quindi tra le varie possibilità, anche quella di frequentare una scuola vicino a casa.
Via libera dalla commissione consigliare di Valsamoggia al “Regolamento comunale per l’erogazione dei contributi agli agricoltori in territorio montano” – che diventerà operativo dopo l’approvazione del consiglio comunale che si riunirà il 26 novembre – nel quale sono contenuti i requisiti per la richiesta del contributo per l’incentivazione delle attività agricole del Comune di Valsamoggia situate in territorio montano.
In data 16/12/2015 sarà approvato un bando che conterrà le modalità di richiesta. Possono fare domanda quindi,dal 17/12/2015 (primo giorno successivo alle scadenze fiscali) al 20/1/2016, i proprietari di terreni non iscritti alla previdenza agricola che non percepiscono redditi da lavoro extragricolo e che siano in regola con il versamento di tutti i tributi locali.
La domanda, che dovrà essere presentata al protocollo (o in alternativa via PEC) in uno dei cinque sportelli del cittadino del Comuneattraverso apposito modulo, sarà disponibile dal 1 dicembre sul sito web del comune o cartacea allo sportello del cittadino e non potrà essere integrata a meno che la richiesta non provenga dall’ufficio stesso.
Tale modulo di autocertificazione sarà estremamente semplice in quanto si dovranno riportare solo i dati anagrafici (nome, cognome e indirizzo), barrare la casella relativa alla propria situazione tra quelle ammissimibili al bando e allegare fotocopia delle ricevute di pagamento dell’IMU.
Tra le domande pervenute verrà stilata una graduatoria che assegna il punteggio massimo al pensionato agricolo che conduce direttamente l’azienda e il punteggio minimo al proprietario con contratto d’affitto o comodato verbale a famigliare (art.5 del regolamento). Sulla base del punteggio ottenuto verrà poi calcolato l’importo dell’incentivo: si va da un contributo massimo pari al 100% dell’IMU agricola versata nel 2015 per chi ottiene oltre 70 punti, a un contributo minimo pari al 50% per chi totalizza 10 punti. Non verranno liquidati contributi inferiori a 30 euro. La graduatoria verrà poi pubblicata sull’Albo Pretorio e si procederà con l’erogazione dei contributi.
SONOESCLUSI DA QUESTO PROVVEDIMENTO e NON possono dunque fare domanda: gli IAP (Imprenditore Agricolo Professionale), i CD (Coltivatore Diretto) e i proprietari con terreni non iscritti all’anagrafe aziendale perchè GIA’ ESENTATATI dal pagamento di tributi sui terreni.
SI INFORMA che nella finanziaria in discussione in questi giorni in Parlamento è previsto per l’anno 2016 il ritorno alla vecchia classificazione dei territori montani e pertanto tutti i terreni agricoli di montagna saranno esenti.
Riassumo:
26/11/2015: Consiglio Comunale
1/12/2015: sarà a disposizione il facsimile del modulo di richiesta
16/12/2015: scadenza pagamento seconda rata IMU
16/12/2015: approvazione bando
dal 17/12/2015 al 20/1/2016: presentazioni domande
indicativamente entro il 30/1/2016: graduatoria e inizio erogazione contributi