Via Caduti di Sabbiuno a Bazzano: nuova fognatura e riqualificazione

imageApprovato e ampliato il progetto della rete fognaria via Caduti di Sabbiuno a servizio del comparto occidentale di Bazzano.
La rete ha sempre avuto carenze funzionali che pregiudicano il corretto smaltimento delle acque meteoriche, in particolare in occasione degli eventi piovosi che sempre più frequentemente assumono notevole intensità.

Il progetto di riassetto della rete fognaria di tutto il comparto proposto nel 2007, che a sua volta rivedeva un precedente studio per adeguarlo alle previsioni di sviluppo urbanistico dell’area, non ha potuto avere attuazione per le difficoltà intervenute nella attuazione degli strumenti di pianificazione urbanistica del comparto compreso tra Via Caduti di Sabbiuno, il tracciato dello scolo Muzza Spadetta, il tracciato del nuovo asse stradale della Bazzanese e via Castelfranco. Sono per questo venute a mancare le condizioni favorevoli alla realizzazione del riassetto dell’intero sistema fognario con risorse finanziarie prevalentemente private e si è riproposta quindi la necessità di trovare una soluzione ai gravi problemi di scolo delle acque piovane che interessano le aree edificate lungo via Caduti di Sabbiuno.

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Per questo l’amministrazione di Valsamoggia, utilizzando le varie deroghe previste dall’unificazione dei Comuni, ha deciso di intervenire e di estendere il progetto ad una completa riqualificazione del quartiere che comprende le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa cofinanziando l’iniziativa per un importo complessivo a quadro economico di 738.000 euro.

Sulla base del Progetto di Fattibilità, che individuava gli interventi proponibili a breve termine per porre rimedio  alla situazione di grave crisi del sistema fognario di via Caduti di Sabbiuno, sono stati effettuati i rilievi planoaltimetrici necessari alla progettazione successiva. La progettazione preliminare dell’intervento, sulla base degli approfondimenti e delle indagini eseguite, oltre che sulla base di ulteriori studi ed indagini di dettaglio e di verifica delle ipotesi progettuali, ha evidenziato la necessità di intervenire anche sugli allacci delle acque bianche, sulla rete di raccolta delle acque stradali lungo le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa e sulla pavimentazione stradale delle medesime vie.

Inizio lavori previsto nel primo quadrimestre 2016.

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Il registro delle unioni civili arriva a Valsamoggia

E’ stato approvato dall’unanimità dei presenti all’ultimo Consiglio Comunale, il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili nel Comune di  Valsamoggia, un grande passo avanti per il riconoscimento di diritti importanti per la vita delle persone.

La storia dell’introduzione del registro a Valsamoggia inizia un anno fa quando il gruppo di maggioranza presenta un ordine del giorno che ne chiede l’istituzione. La commissione pari opportunità si mette al lavoro e ne nasce il regolamento approvato nel Consiglio Comunale di ottobre e operativo al punto che sono arrivate la prime domande sulle modalità di iscrizione. Gli iscritti, a differenza di quanto accade oggi, verranno riconosciuti come coppia e avranno quindi accesso a servizi come la casa, sanità e servizi sociali, politiche per giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero, formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, servizi cimiteriali.

Chi si può iscrivere? Le coppie di persone maggiorenni anche dello stesso sesso, legate da vincolo affettivo, residenti sul territorio di Valsamoggia e conviventi da almeno 2 anni a Valsamoggia o provenienti da Comuni nei quali è in vigore il Registro delle unioni civili. Impediscono invece l’iscrizione le stesse condizioni che impediscono di contrarre matrimonio.

Quello che abbiamo fatto insieme in Consiglio Comunale è un passo importante verso il riconoscimento di diritti fondamentali che oggi a livello nazionale non sono ancora garantiti. E’ l’atto simbolico che riconosce cambiamenti già avvenuti nei fatti a livello sociale e anche lo Stato deve prenderne atto. Il fatto che queste iniziative vengano dal territorio è ancora più importante perché può dare slancio alla normativa nazionale.

Vaccini: promuoviamo una corretta informazione

Vaccini1Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale si è parlato di vaccinazioni. La cronaca di questi giorni ne è ricchissima soprattutto in seguito al recente e tragico fatto di cronaca, avvenuto tra l’altro proprio a Bologna, che ha riportato in primo piano il dibattito su questo importantissimo tema. Ci sono malattie che credevamo di poter dimenticare e che invece, a causa dell’abbassamento del numero dei bambini vaccinati (ormai molte vaccinazioni, tra quelle obbligatorie e quelle consigliate, sono scese sotto la soglia del 95%, che assicura la migliore copertura della popolazione), stanno riproponendosi in tutta la loro pericolosità.

Il dibattito è ora diventato di portata nazionale. Proprio ieri le Regioni hanno dato il via libera al piano nazionale vaccini presentato da Ministero e Istituto Superiore di Sanità che prevede campagne informative rivolte ai genitori, ma anche formazione nei confronti dei pediatri e medici di medicina generale. Adesso sarà avviato un tavolo con il Governo per discutere dei fondi necessari (si parla di 300mln di euro), per metterlo in pratica. Al centro della discussione il possibile divieto scolastico per i bambini non vaccinati (ma in questo caso bisognerebbe cambiare la normativa) e le sanzioni sanzioni nei confronti dei medici che non supportano il vaccino (ma la discussione è aperta tra gli stessi sanitari). Parallelamente si stanno muovendo anche le Regioni: l’Emilia-Romagna ha approvato di recente una risoluzione che prevede l’impegno alla massima diffusione della corretta informazione in tema di vaccini.

A Valsamoggia, per discutere l’“odg presentato dai gruppi consiliari PD e Insieme per Daniele Sindaco avente ad oggetto sostegno alle attività di informazione sulle vaccinazioni obbligatorie”, sono state invitate due relatrici: una delle promotrici della petizione #iovaccino, Miriam Maurantonio, e un medico dell’igiene pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale, Dott.ssa Perticarà.

E’ davvero preoccupante il calo dei vaccini che si è registrato anche nei nostri territori. E’ necessario fare il possibile per contrastare la disinformazione e tutelare la salute dei bambini e delle nostre comunità. Sono convinto che le Istituzioni, e in particolare il Sindaco come autorità sanitaria locale, debbano fare la loro parte, ognuno al proprio livello di competenza. Ecco perchè sosteniamo positivamente anche le ultime iniziative intraprese dalla Regione Emilia-Romagna. Mi spiace solo che a supporto di una mobilitazione e di sensibilizzazione come questa, non si sia raggiunta l’unanimità del Consiglio Comunale.

La Fusione dei Comuni come riforma istituzionale per l’Europa

Harta_61_bashkiRiformare l’organizzazione statale per entrare in Europa.

È quello di cui si è discusso all’incontro internazionale organizzato a Tirana, a cui ho partecipato il 29 e il 30 ottobre, dopo che lo stato albanese ha attuato la riforma locale che ha visto il passaggio da 378 comuni a 61 attraverso la fusione. Alla presenza del primo ministro Edi Rama , dei principali rappresentanti del governo, degli ambasciatori americano e svizzero e dei rappresentanti ONU e UE, si è svolta la prima “Conferenza nazionale per la governance locale”, con la partecipazione dei nuovi sindaci neo eletti.

Valsamoggia è stata invitata da ANCI Emilia -Romagna a presentare la propria esperienza assieme ad altre che si sono sviluppate in altri Paesi europei, come Svizzera e Svezia. Negli ultimi anni infatti parecchie riforme di accorpamento e riordino dei livelli locali di governo sono state promosse nei Paesi UE ed è stato interessante vedere come i dati presentati riportino che negli ultimi 15 anni, nei Paesi oggetto di riforme di questo tipo, ci sia stata una tendenza ad arrivare ad unità territoriali di governo locale che oscillano tra i 20.000 abitanti della Lettonia e i 150.000 dell’Irlanda, partendo da livelli fin a un decimo più piccoli.

La Regione Emilia-Romagna aveva ospitato recentemente proprio una delegazione albanese interessata al processo di riordino territoriale e di organizzazione locale e anche in quell’occasione avevo avuto modo di portare il nostro contributo, sottolineando l’importanza di non allontanare i servizi dalle persone e di informatizzare la Pubblica Amministrazione.

Guardare l’Unione Europea attraverso gli occhi di un Paese candidato che si sta impegnando per entrare, con cambiamenti e riforme, cercando punti di riferimento, esempi e buone pratiche, è stata sicuramente anche un’esperienza significativa per riflettere in senso generale sull’integrazione europea e sulla necessità di rilanciare politicamente questo progetto, recuperando i valori che ne sono stati alla base.

Alcuni scatti dell’evento.

Festival della Cultura Tecnica dal 24 ottobre a Bologna

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Il manifesto dell’evento

Prende oggi il via la seconda edizione del Festival della Cultura Tecnica, evento coordinato dalla Città metropolitana di Bologna e realizzato in collaborazione con oltre trenta partner tra scuole, enti e istituzioni nel quadro del progetto “Il rilancio dell’educazione tecnica” del Piano Strategico Metropolitano. Il progetto, attivato nel 2013, promuove il rinascimento della manifattura tramite l’investimento nel sistema educativo in rapporto con il territorio e le imprese, in una prospettiva di sviluppo locale che sia insieme economico, sociale e culturale.

All’inaugurazione, che è avvenuta stamattina nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, ho partecipato come consigliere metropolitano con delega alla scuola. Con me erano presenti il consigliere metropolitano con delega alla promozione della città Matteo LeporeGiovanni Schiavone dell’ufficio scolastico territoriale, Roberto Fiorini, presidente di AsaBo e i rappresentanti di Aster, della Camera di Commercio di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.

Il Festival, il cui evento di apertura è stato la FIERA DELLE IDEE – La creatività di scuole e imprese tra computer, robot, stampanti 3D, altre diavolerie”, ha un doppio obiettivo: da un lato intende valorizzare tutti i canali e indirizzi dell’istruzione e della formazione tecnica mentre dall’altro vuole promuovere nei cittadini – famiglie, i bambini e i ragazzi – una maggiore consapevolezza delle connessioni tra il fare e il pensare e dell’importanza della tecnica nelle nostre vite.

Ai partner originari del progetto (gli Istituti tecnici dell’area manifatturiera, nonché Aster, Camera di Commercio, Comune di Bologna, CNA Bologna, Fondazione ITS Maker, Museo del Patrimonio Industriale e Sportello Orientamento&Lavoro, Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio Territoriale V e Unindustria Bologna) si aggiungono quest’anno altri importanti collaborazioni: gli Istituti tecnici del settore economico, la Cineteca di Bologna, la Fondazione Asphi, la Fondazione Golinelli, il FabLab MakeInBo e le scuole secondarie di primo grado.

Il Festival, che proseguirà fino al 14 dicembre (PROGRAMMA) con iniziative e incontri di varia tipologia, destinati a target differenziati e organizzati diversi soggetti: laboratori rivolti a bambini e ragazzi, percorsi per insegnanti, dibattiti tra operatori, presentazioni di progetti, e chiuderà proprio in tale data con l’evento Innetworking, seconda edizione del meeting organizzato da Aster che promuove il rapporto tra istruzione secondaria di secondo grado e mondo della ricerca e dell’innovazione.

Dopo il taglio del nastro sono stato all’IIS Belluzzi – Fioravanti, sede del LinuxDay 2015, una manifestazione nazionale che ha lo scopo di promuovere GNU/ Linux e il software libero. Proprio su questo argomento sono stato intervistato per l’emendamento che proposi allo Statuto della Città Metropolitana sulla Cittadinanza Digitale e sull’impegno a utilizzare prioritariamente software Open Source.

Parcheggio scuola Crespellano: incontrati i genitori

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La nuova scuola primaria di Crespellano

E’ di qualche giorno fa l’incontro con i genitori degli studenti della nuova scuola di Crespellano sul tema dei parcheggi. Un incontro molto partecipato – e trasmesso in diretta live su Periscope – a cui erano presenti anche gli assessori Dardi (lavori pubblici) e Di Pilato (scuola), il dirigente scolastico Simoni e la dirigente del settore Maccaferri.

Abbiamo spiegato l’origine del problema che viene da lontano e deriva dalle difficoltà urbanistiche ed economiche delle aziende e dei privati attuatori del comparto (che dovevano realizzare anche scuola e opere di urbanizzazione) e che sono state la causa anche del noto rallentamento dei tempi di realizzazione della scuola stessa (ricorderete tutti gli anni in cui la struttura portante della scuola è rimasta ferma).

Per questo e per non perdere ulteriore tempo  l’amministrazione ha escusso le fideiussioni di garanzia dai privati e ha deciso di realizzare direttamente le opere. La situazione ha visto uno sblocco fondamentale con una sentenza arrivata a marzo e conclusasi con la revoca dell’atto che impugnava la cessione delle aree oggetto delle opere a giugno 2015 in cui l’amministrazione ha visto confermare le proprie posizioni e quindi ha avuto il via libera per completare le opere del comparto.

Fig.1 – urbanizzazioni complete e collegamenti

Verranno quindi realizzate nei prossimi mesi le opere previste a carico dal privato direttamente dal Comune di Valsamoggia. In pianta in ROSSO le urbanizzazioni definitive (in giallo le viabilità esistenti di collegamento) che saranno appaltate nelle prossime settimane e che realizzeranno circa un centinaio di stalli auto complessivi oltre a collegare la viabilità esistente alla scuola.

Erano evidenti le momentanee criticità della situazione, anticipate anche con la consegna della pianta delle urbanizzazioni durante l’inaugurazione, e di seguito elencherò sinteticamente alcuni accorgimenti per mitigare il disservizio, ma l’alternativa era tardare ulteriormente l’apertura della nuova scuola e questo avrebbe causato anche il deterioramento dell’edificio e un ulteriore ritardo nella consegna del plesso.

Parcheggio provvisorio
Fig.2 – parcheggio provvisorio

Per mitigare i disservizi sono stati previsti:

  • inghiaiamento zona antistante alla scuola per renderlo agibile come parcheggio (vedi figura 2 in ROSSO);
  • potenziamento servizi scuolabus;
  • polizia municipale per agevolare la circolazione ed il parcheggio;
  • strutturazione servizio Pedibus.

 

All’incontro, i genitori hanno fatto diverse proposte:

  • la possibilità di ottenere sconti per l’uso del trasporto scolastico;
  • la possibilità di ottenere sconti sul servizio di pre e post scuola;
  • la fattibilità di una navetta dedicata che possa fare il servizio di trasporto da un parcheggio scambiatore;
  • la possibilità di entrata differita delle classi.

Tutte queste proposte sono in corso di valutazione da parte dell’amministrazione e della dirigenza scolastica e saranno discusse in un prossimo incontro che sarà convocato a breve.

L’Ente Parco amplia le sue attività. E non sfratta nessuno.

wpid-20151017_125239.jpgIl nuovo Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale è nato a seguito della legge di riordino delle aree protette della Regione Emilia-Romagna 24 del 2011. Con essa i cinque parchi della cessata provincia di Bologna furono riuniti sotto una unica governance e con essi le numerose attività da questi gestite.

wpid-20151017_124921.jpgDopo i primi tre anni di avvio, l’Ente ha rivisto la propria organizzazione, concentrando in 4 aree la ripartizione delle proprie competenze e ha iniziato a lavorare ad una diversa localizzazione del personale dedicato alle singole aree, al fine di rendere più efficiente il meccanismo di fornitura dei diversi servizi.

wpid-20151017_125053.jpgLa recente legge regionale assegna poi all’Ente alcune competenze prima attribuite alle province,  come la gestione non solo dei cinque ex-parchi, ma anche di tutti i SIC, ZPS, Riserve e di tutte le altre aree protette del territorio dell’odierna Città metropolitana di Bologna, oltre a quelle di quattro comuni modenesi.

wpid-20151017_124824.jpgDiverranno quindi di competenza dell’Ente una serie di aree protette della pianura bolognese, il che determina la necessità di rivedere la logistica dei servizi. In tale prospettiva e nell’ottica di migliorare la funzionalità degli uffici, l’Ente ha deciso di concentrare tre aree (ambiente, servizi finanziari e servizi esterni, tra cui la didattica) nella sede di Monteveglio, dislocando l’area amministrativa a Marzabotto, odierna sede legale, per riservare alle sedi di Lizzano, Camugnano e San Lazzaro un front office.

wpid-20151017_125013.jpgIn tale contesto, che vedrà contemporaneamente presenti a Monteveglio fino a venti dipendenti, si è reso neccessario fruire degli spazi degli immobili di San Teodoro, per i quali si sono già iniziati lavori di infrastrutturazione.

La sala posta sopra al Consorzio Vini, manterrà le solite caratteristiche di fruibilità alle associazioni locali e ai cittadini nelle ore pomeridiane e serali, ma durante l’orario scolastico sarà necessario dedicarla all’accoglienza delle scolaresche che, nei programmi dell’Ente, cresceranno numericamente in modo significativo nei prossimi anni, grazie a nuovi programmi di educazione ambientale. Monteveglio diventerà punto di riferimento per tutte le scuole della Macroarea ed il relativo CEAS (centro di educazione ambientale) sempre più integrato con le politiche didattiche.

wpid-20151017_125033.jpgPer tutti gli spazi, esterni ed interni, in precedenza utilizzati da diversi soggetti, sarà approvato da parte del Parco anche un apposito regolamento che garantisca un uso corretto, ma soprattutto sicuro, di tali beni.

Anche le aree circostanti San Teodoro saranno oggetto di importanti lavori, che consentiranno di mettere a disposizione della cittadinanza nuove aree, mettendo in sicurezza quella parte dell’abitato che in passato è stato interessato dall’esondazione del Rio San Teodoro.

Quindi non ha alcun senso parlare di sfratti, per nessuno. Anzi. La storica associazione Amici del Parco, che ringrazio per le sue preziose attività e che incontrerò con piacere nei prossimi giorni, è stata anche invitata dall’Ente Parco ad ampliare queste attività a tutto il perimetro dell’Ente per utilizzare questa occasione per contaminare positivamente anche il resto del territorio.

Il SI alla fusione vince dappertutto. Nati 3 nuovi Comuni

RER__fusione-di-ComuniProcede la strada dell’accorpamento dei Comuni in Emilia-Romagna, per razionalizzare la pubblica amministrazione e fare squadra tra i territori.

Con i referendum di ieri, domenica 11 ottobre, nascono tre nuovi comuni nella nostra regione, dall’accorpamento delle sei realtà territoriali pre-esistenti e che si aggiungono a Ventasso, nato recentemente dalla fusione dei quattro Comuni dell’Alto Appennino Reggiano, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, (250 Kmq e 4.400 abitanti).

A Bologna in particolare, diamo il benvenuto ad ALTO RENO TERME, nato dalla fusione di Porretta Terme e Granaglione, dove ho avuto il piacere di partecipare a varie iniziative a sostegno del sì, per raccontare l’esperienza di Valsamoggia, come mi è capitato di fare in diversi luoghi d’Italia.

La strada è tracciata. Insieme si è più forti per affrontare le difficili sfide del presente e del futuro.

Speriamo che la stagione di riforme partita dal basso, dalla concretezza dei Comuni e dalla forza dei cittadini, possa essere uno stimolo anche per accelerare il cambiamento necessario per tutto il nostro Paese.

Ecco i risultati (fonte sito emr).

Granaglione Porretta Terme
Referendum1 (Fusione) 771 (63,04%) 1.506 (93,14%)
No 452 (36,96%) 111 (6,86%)
Referendum2 (Nome) A
(Acque Alte)
123 (12,60%) 118 (7,78%)
B
(Alto Reno Terme)
318 (32,58%) 902 (59,46%)
C
(Granaglione Porretta Terme
535 (54,82%) 497 (32,76%)
Polesine Parmense Zibello
Referendum1 (Fusione) 297 (52,57%) 402 (51,01%)
No 268 (47,43%) 386 (48,99%)
Referendum2 (Nome) A
(Polesine Zibello)
324 (73,30%) 403 (69,97%)
B
(Terre del Po)
84 (19,01%) 99 (17,19%)
C
(Pallavicinia)
34 (7,69%) 74 (12,84%)

 

Montescudo Monte Colombo
Referendum1 (Fusione) 675 (84,48%) 577 (68,77%)
No 124 (15,52%) 262 (31,23%)
Referendum2 (Nome) A
(Monte dei Castelli)
169 (22,81%) – (-%)
B
(Monti del Conca)
60 (8,10%) – (-%)
C
(Monte Colombo e Scudo)
55 (7,42%) – (-%)
D
(Montescudo – Monte Colombo)
457 (61,67%) – (-%)

 

Savigno è pronto per il Festival Internazionale del Tartufo Bianco

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(foto da: http://www.tartufosavigno.com)

Il Tartufo bianco pregiato dei Colli Bolognesi e il suo territorio, saranno anche quest’anno protagonisti di Tartufesta 2015, la tradizionale manifestazione che dal 3 ottobre al 15 novembre valorizzerà gastronomia, tradizioni e cultura dei luoghi coinvolti, tra cui anche Savigno di Valsamoggia. Nel corso dei diversi appuntamenti si potrà assistere ad eventi (Tartueventi), fare degustazioni (Tartumenu), visitare i mercati con i prodotti tipici del territorio (Tartumercati) e fare passeggiate alla scoperta dei boschi e dei borghi (Tartuvisite).

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(Lo chef stellato IGLES CORELLI – foto da: http://www.tartufosavigno.com)

A Savigno questo evento prende il nome di Festival Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato e si declina in tantissimi appuntamenti suddivisi in tre fine settimana: 31 ottobre/1 novembre (programma), 7/8 novembre (programma), 14/15 novembre (programma). In quei giorni, il Festival ospiterà la Mostra Mercato del tartufo con espositori locali e nazionali, la cucina stellata dello chef Igles Corelli che proporrà menu a base di tartufo nel ristorante sotto il tendone allestito in piazza, street food, visite alle tartufaie con gli esperti cercatori di tartufo che accompagneranno gli appassionati alla tartufaia “le Vigne” per la prova di cerca sul campo (il 7 novembre si può fare anche con il proprio cane) e il tributo all’artista Gino Pellegrini presso il Teatro Comunale “F. Frabboni”.

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(foto da: http://www.tartufosavigno.com)

Io ci tengo a ringraziare in anticipo la Pro Loco di Savigno, Appennino Food, Tartufai di Savigno, l’Associazione Nazionale città del Tartufo, tutte le associazioni del territorio e il comitato festività nella sua totalità. Ma ancora ringrazio i commercianti, i produttori locali e non, gli espositori, i consiglieri di Municipio di Savigno, la mia amministrazione e gli uffici comunali.

Chissà se anche quest’anno si troverà un “1483”, l’esemplare di tartufo bianco pregiato da Guinnes così ribattezzato per il suo peso e in onore del quale nella scorsa edizione è stata organizzata una cena il cui ricavato è andato in beneficenza. Vedremo… ma intanto, buona festa a tutti!

Per maggiori informazioni:
Festival Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato (Savigno)
Tartufesta 2015 (dal sito della Città Metropolitana)

Officina OGGI cammina con le sue gambe

wpid-20150926_165328.jpgOfficina OGGI, la Casa dell’Innovazione nata a Valsamoggia nella ex casa comunale di Monteveglio, è finalmente pronta per camminare sulle sue gambe. L’allestimento degli spazi concessi dall’amministrazione è terminato e la tecnologia messa a disposizione dal principale partner del progetto – Intertaba SpA, affiliata bolognese del gruppo Philip Morris International – è pronta a supportare le menti brillanti che da domani vorranno realizzare quei progetti che fino ad ora erano solo buone idee.

File 26-09-15, 17 29 10Officina OGGI dunque apre le porte e diventa di tutti: dei ragazzi delle scuole che iniziano ad approcciarsi alle nuove tecnologie e imparano quello che forse per alcuni diventerà un mestiere; dei giovani che un progetto ce l’hanno già in mente ma che non sapevano dove e come poterlo realizzare; delle aziende del territorio che possono entrare nella Casa dell’Innovazione e chiedere un supporto per la realizzazione di quei progetti che da sole non sarebbero in grado di portare avanti. Tutti insieme. Tutti di supporto uno per l’altro. Concretamente. Attraverso progetti innovativi che possono risolvere i problemi quotidiani rispondendo a vecchi bisogni con risposte nuove, con l’ausilio della creatività, della tecnologia e di un ecosistema sociale e umano favorevole.

Officina OGGI è partita come un sogno: dall’incontro con due ragazzi del territorio che facevano stampa 3D e coworking e si chiedevano perché si dovesse per forza arrivare a Bologna per fare quelle cose. Ora questo sogno è realtà e la Casa dell’Innovazione nasce negli spazi della ex casa municipale di Monteveglio, in quegli ambienti che prima ospitavano l’ufficio tributi. Sì, perché Officina OGGI è il primo spazio di co-working e FabLab che nasce da spazi liberati dall’amministrazione. Un esempio di come una parte vitale della società si riprende spazi occupati dalla burocrazia.

File 26-09-15, 17 33 47Sono molto orgoglioso che questa realtà sia nata a Valsamoggia perché dimostra una volta di più come questo territorio sia vivace e pronto raccogliere le sfide del nostro tempo. Ricco di persone propositive in tanti aspetti che vanno dal sociale all’imprenditoria. E sempre pronte al dialogo con le Istituzioni per cercare appoggio laddove necessario.
Ringrazio le associazioni che hanno contribuito realizzare questo progetto, Cob e FabLab Valsamoggia; la Regione per il sostegno e l’Assessore all’innovazione Raffaele Donini per averci sempre dimostrato la sua vicinanza; le imprese che ci hanno creduto partecipando ai momenti più importanti – Intertaba in testa nella persona di Mauro Sirani Fornasini – e finanziando la partenza. E’ quindi arrivato il momento di fare un grande in bocca al lupo a questo gruppo di lavoro e aspettare di vedere quali saranno i frutti che arriveranno nel prossimo futuro.

Maggiori info: www.ogginnovation.org