Segnale RAI tv, metà Valsamoggia al buio

raiRaccogliendo la richieste di molti cittadini ho scritto alla Rai, sede regione emilia romagna, per sollecitare la risoluzione dell’ormai diffuso problema della mancata ricezione del segnale digitale terrestre del pacchetto RAI (la programmazione delle altre emittenti è funzionante) soprattutto nelle zone di Crespellano, Monteveglio e Castello di Serravalle.

Fateci sapere se vi sono anche altre zone con lo stesso problema.

Capodanno: divertiamoci in sicurezza

Bottiillegali1Ho firmato in mattinata la delibera che regolamenta i festeggiamenti in occasione delle feste di Capodanno, in particolare per quello che riguarda gli scoppi di petardi e simili, affinché tutti quanti possiamo passare una serata che sia solo di festa, senza pericoli o disagi.

Penso al rumore, che può creare panico tra gli animali d’affezione, ma penso anche allo scoppio di petardi e ordigni simili sul cui funzionamento non possiamo mai essere troppo sicuri, sia per la scarsa manualità nel maneggiarli, sia per la dubbia provenienza di qualcuno di questi prodotti, sia per l’utilizzo di vere e proprie armi da fuoco che in occasione come queste vengono usate in maniera inappropriata.

Perché nessuno si faccia male ho quindi disposto, tra l’altro, che dalle ore 12,00 del 24 dicembre 2014 alle ore 7,00 del 7 gennaio 2015 è VIETATO far scoppiare petardi e simili sia nei luoghi pubblici che nei luoghi privati (di seguito il testo integrale della Delibera con il dettaglio dei divieti e dei permessi).

Con la Delibera firmata le regole esistono ma significano poco se poi vengono ignorate. Chiedo quindi la collaborazione di tutta la cittadinanza affinché la notte di Capodanno possa essere una festa per tutti. Una festa sicura, una festa vera.

Bottillegali2

IL TESTO DELLA DELIBERA

Rilevato:
– che nell’approssimarsi delle feste di Capodanno, anche il Comune di Valsamoggia è per consuetudine teatro, in tutte le località, di molteplici e numerosi scoppi di petardi, mortaretti e artifici similari, nonché di fuochi pirotecnici di libera vendita, concentrati in particolare nella notte di capodanno, nei minuti dopo la mezzanotte, ma anche, seppure in modo più sporadico, nei giorni immediatamente precedenti;
– che tale pratica, anche a causa del volume di forza esplodente che viene liberata dalla contemporaneità degli scoppi, rischia di procurare danni o lesioni alle persone, anche gravi e gravissimi, provocati dall’uso improprio o dal malfunzionamento di detti ordigni, oltre ad effetti traumatici agli animali d’affezione, a causa del panico da rumore e da questi alle persone che li circondano ;
– che tale forza di fuoco può essere aggravata dall’utilizzo anche di ordigni illegali e dall’uso di armi da fuoco che, nella generale concitazione e confusione, vengono utilizzate impunemente approfittando della difficoltà di distinguere tra spari legali e spari illegali;

Considerato:
– che, in particolare, nella notte di Capodanno il personale sanitario, le strutture di pronto-soccorso della città, le sale operatorie e le altre attrezzature sanitarie necessarie ad apprestare le cure del caso ai feriti, sono fortemente impegnate ad assicurare l’assistenza ai feriti da mortaretti, ordigni pirotecnici, armi da fuoco, lanci di bottiglie, cocci di vetro, feriti che affluiscono tutti insieme nel giro di pochi minuti presso le suddette strutture;
– che ciò può comportare disagi al regolare funzionamento delle strutture di pronto soccorso, e ai feriti per altre cause che vi accedono ;

Ritenuto opportuno che, tale pratica, già vietata su tutto il territorio e durante tutto l’anno per motivi di sicurezza e di contenimento dei rumori, ai sensi dell’art 10, del Regolamento di Polizia Urbana e Rurale, venga esplicitamente vietata nelle aree pubbliche e ad uso pubblico, e fatta oggetto di particolare vigilanza nel periodo tra Natale e Capodanno, compresa la notte di Capodanno, allo scopo di prevenire danni all’incolumità pubblica;

Ritenuto, altresì, opportuno:
– a salvaguardia della pubblica incolumità, oltre che definire restrizioni specifiche, ricercare la collaborazione della popolazione anche attraverso una campagna informativa e la diffusione della conoscenza dei rischi per l’incolumità, delle sanzioni previste e delle ulteriori sanzioni di legge applicabili ai responsabili di usi impropri di ordigni illegali e di armi da fuoco ;
– in coordinamento e in collaborazione con tutte le forze dell’ordine, attuare gli interventi di vigilanza preventiva e di repressione dell’uso dei suddetti dispositivi e dei comportamenti illeciti o scorretti;
– adottare con urgenza iniziative di sensibilizzazione dei cittadini, nonché dei venditori e dei pubblici esercizi, affinchè la compravendita dei prodotti da scoppio avvenga nel rispetto della normativa, e il loro utilizzo nel rispetto delle istruzioni d’uso e delle norme di sicurezza, dell’incolumità dei cittadini, della salvaguardia del benessere degli animali, e della tutela dei beni pubblici e privati ;

Richiamati:
– l’art. 10, comma 2) lettera p), del Regolamento di Polizia Urbana e Rurale che dispone il divieto di “far esplodere giochi pirici; da tale disposizione sono da escludere gli spettacoli di fuochi d’artificio programmati per Festività o eventi particolari, preventivamente autorizzati dalle competenti Autorità”;
– l’art. 45 del medesimo regolamento “Utilizzo e vendita di prodotti pirotecnici” che disciplina la vendita dei prodotti pirotecnici e vieta, altresì, “è tassativamente vietato far esplodere botti, petardi di qualsiasi tipo, mortaretti e altri simili dispositivi in tutte le vie , piazze ed aree pubbliche, […]”;

Visti:
– l’art. 54 comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, cosi come modificato dall’art. 6, D.L.23 maggio 2008, n. 92 e convertito con la L.24 luglio 2008, n. 125, che riconosce al Sindaco, quale Ufficiale di Governo, il potere di adottare provvedimenti, anche contingibili e urgenti, al fine di prevenire e eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana;
– il D.M. 5 agosto 2008 emanato dal Ministro dell’Interno che, ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, di cui all’art.54 comma 4, Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede l’intervento del Sindaco per prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado che favoriscono l’insorgere di fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcol;
– il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale, art. 7 e allegata “Tabella sanzioni amministrative” ,che in caso di violazioni alle disposizioni previste dalle medesimo regolamento, fissa l’applicazione del pagamento in misura pecuniaria da euro 50,00 a euro 500,00, con l’importo del pagamento in misura ridotta pari a euro 100.00;

Dato atto:
– che in base a quanto previsto dall’art. 8 comma 3, della legge 7 agosto 1990, 241 e s.m.i., il numero molto elevato dei destinatari renderebbe particolarmente gravosa la comunicazione personale del presente provvedimento, e pertanto l’Amministrazione provvederà a darne ampia comunicazione tramite comunicati alla stampa, pubblicazione sul sito web e altre forme di pubblicità ritenute idonee;
– che è stata data preventiva comunicazione al Prefetto di Bologna del presente provvedimento, ai sensi dell’art. 54, comma 4, del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Visto l’art 57 del TULPS;

Visto il D.lgs 4 aprile 2010, n. 58 Attuazione della direttiva 2007/23/CE relativa all’immissione sul mercato di prodotti pirotecnici;

DISPONE IL DIVIETO

A) dalle ore 12,00 del 24 dicembre 2014 alle ore 7,00 del 7 gennaio 2015 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del TULPS, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici:
1. di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo pubblico o di uso pubblico, e nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico;
2. l’utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all’art. 57 TULPS;
3. l’utilizzo di fuochi pirotecnici, anche posti in libera vendita, nei luoghi privati senza rispettare le istruzioni per l’uso stabilite sulle etichette, e le prescrizioni di cui al D.L. 58/2010;

DISPONE PARTICOLARE VIGILANZA

per contrastare la vendita dei materiali suddetti non conforme a quanto disposto dal D.lgs n. 58/2010, (con particolare riferimento all’art. 5 che definisce vincoli per la vendita ai minori), e il loro uso non conforme a quanto disposto nella presente ordinanza per tutto il suddetto periodo;

RACCOMANDA

a) a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute e simili prospicienti la pubblica via, aree pubbliche o private ad uso pubblico di limitarne e controllarne l’uso per la effettuazione di spari, scoppi, lanci di fuochi pirotecnici, mortaretti, e simili, e comunque di evitare il lancio di detti artifici, nonché la caduta di altri oggetti pericolosi per la pubblica incolumità, verso luoghi pubblici o di uso pubblico;
b) a genitori e tutori di minori, di vigilare sul corretto uso dei dispositivi nei luoghi privati, sul rispetto delle istruzioni, e per evitare che i minori raccolgano ordigni inesplosi;
c) ai proprietari di animali d’affezione, di vigilare e attivarsi affinchè il disagio degli animali determinato dagli scoppi non causi danni alle persone e agli animali medesimi;

AVVERTE

– che le violazioni alle suddette disposizioni sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da € 25,00 a € 300,00 nel caso di violazione dell’art. 10 comma 2) lett. P) e da € 50,00 a € 500,00 nel caso di violazione all’art. 45 del vigente Regolamento di Polizia Urbana, fatte salve le sanzioni per ulteriori illeciti;
– che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso amministrativo davanti al Prefetto di Bologna nelle forme di legge;
– che, avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo della Regione Emilia Romagna entro 60 giorni dalla notifica dello stesso, oppure in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni dalla notifica del provvedimento medesimo.

Del presente provvedimento è data comunicazione :
– Al Prefetto di Bologna, ai sensi e per gli effetti dell’art .54 comma 4, Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
– Alla Questura di Bologna;
– al Comando Provinciale dei Carabinieri;
– al Comando Provinciale della Guardia di Finanza;
– al Comando della Polizia Municipale.

La Grande Bologna si fa con coraggio ed esperienza

bologna
Il Grande Bologna dello scudetto del ’64

Ieri pomeriggio la Conferenza Metropolitana dei Sindaci ha approvato il primo Statuto della Citta Metropolitana di Bologna che dal 1° di gennaio diventa pienamente operativa nei suoi organi di indirizzo e governo.

La stagione che si apre è già piena di problematiche urgentissime da risolvere prime fra tutte il nodo delle funzioni, che dovrà evitare la sovrapposizione di competenze tra Enti ed in particolare tra Comuni, Unioni e Regione e la gestione dei quasi 900 dipendenti, cuore e polmoni dei tanti servizi essenziali garantiti sino ad ora dalla uscente provincia di Bologna.

Servizi che ricordo vanno dalla gestione delle sistema scolastico di secondo grado, alla gestione delle principali arterie di mobilità, passando dalla pianificazione territoriale con l’importante lavoro sui tanti temi dell’agricoltura. E poi la cultura, la fauna, il controllo del territorio, insomma tanti servizi che dovremo decidere come dovranno essere svolti.

E qui credo sia stato il peccato originale di questo progetto, il non aver pensato alla transizione durante il necessario riordino, forse sperando che anche questa volta, come spesso in Italia, si sarebbe scampati alle ormai improrogabili riforme. Andavo ancora a scuola quando si parlava di Bologna Metropolitana e questi sono stati 20 anni che potevano essere utilizzati in modo molto più lungimirante piuttosto che arroccarsi su posizioni difensive.

Ad ogni modo ora ci siamo e per fare la “Grande Bologna” ci vuole da parte degli amministratori il coraggio di scegliere, il sostegno dell’esperienza dei tanti lavoratori di questo Ente e il supporto di tutto il milione di cittadini metropolitani, solo così potremo candidare Bologna come punto di riferimento nazionale e tentare di (ri)vincere il nostro scudetto.

Piano Asfalto 2014. Conclusi i primi interventi. Investito 1 milione di euro

foto asfaltoSi è conclusa la prima fase di lavori per la manutenzione straordinaria. L’investimento complessivo è pari a circa 1 milione di euro tra asfalto e segnaletica orizzontale. I lavori sono stati possibili grazie (come sempre) al nuovo comune di Valsamoggia che, essendo fuori dal patto di stabilità, può usare le risorse locali per le esigenze della propria comunità. Il piano riprenderà nell’estate 2015.
Sotto, la galleria di foto che mostra alcune strade dopo i lavori.

NOVITA! Segnalaci se la tua strada ha bisogno di manutenzione (magari allegando anche una foto) all’indirizzo mail dedicato: asfalto@comune.valsamoggia.bo.it o direttamente su Comuni-Chiamo, sito ufficiale o App.

FOTO ed ELENCO STRADE già asfaltate 2014

Municipalità Castello di Serravalle

– Via S. Andrea
– via Farnè
– via parviano
– via rio monteorsello
– via Tiola
– Piazza Tien an Man
– strada di accesso agli impianti sportivi
– Via Isola

Municipalità di Monteveglio

– Via Abbazia
– Via Montebudello
– Via Barlete
– via Puglie
– via Cà Bianca
– F.lli Cervi
– via macchiavelli
– Via Fossetta
– via marzatore

Municipalità di Bazzano

– via Castelfranco
– via Mazzini
– via Gordini

Municipalità di Crespellano

– via Lunga
– via bargellina
– via Puglie
– via Cassoletta

Municipalità di Savigno

  • via Rodiano
  • via del Castellaro
  • via Olara
  • via Vignola dei Conti
  • via del Segaticcio
  • via Malcantone

 

La Schola Cantorum questa sera a Bazzano passando per.. Vienna

OLYMPUS DIGITAL CAMERAQuesta sera nella Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano di Bazzano la Schola Cantorum si esibirà per il tradizionale concerto di Natale (Ore 21.00 – Schola Cantorum di Bazzano, dir. Manuela Borghi; Giacomo Zaccherini, organo;
Corale Polifonica Evaristo Pancaldi, dir. Luca Colombini; Roberto Goldoni, organo; Modena Brass, ottoni; Elisa Sala, percussioni).

OLYMPUS DIGITAL CAMERANell’invitare tutta la popolazione, colgo l’occasione per ringraziare il coro per la partecipazione a Vienna ad un’importante rassegna internazionale e per aver rappresentato l’Italia come coro di Bazzano e della Valsamoggia  in un contesto culturale cosi importante.

Valsamoggia ospite a “Si Può Fare” su Radio24

Qusole24esta mattina Valsamoggia è stata invitata come esempio di buona pratica amministrativa alla trasmissione radiofonica “Si può fare” di Radio24.

Abbiamo parlato anche dello spazio di innovazione sociale che nascerà nel Municipio di Monteveglio.

Grazie agli autori e ai radioascoltatori che ci hanno indicato come miglior pratica.

Qui potete ascoltare il podcast (Valsamoggia da 1:03:20).

Meno funzionari pubblici e più merito nel Comune di Valsamoggia

dirigenti-pubbliciApprovata la nuova struttura organizzativa del nuovo Comune di Valsamoggia che beneficia dei vantaggi della semplificazione amministrativa e della riduzione della burocrazia derivanti dall’unificazione dei comuni.

A partire dal 1 gennaio  2015, la posizioni organizzative, ovvero i responsabili, saranno ridotte da 20 a 14 con conseguente riduzione di ulteriori diverse migliaia di  euro dei costi del personale. La selezione interna, che era aperta a tutti i dipendenti di Valsamoggia, si è conclusa ieri e si è basata principalmente su curriculum e obiettivi raggiunti, in modo da valorizzare merito e capacità e creare quel giusto ricambio che nella pubblica amministrazione di solito è più che mai bloccato.

Sono previste assunzioni nei soli ruoli ‘operativi’ e quindi due nuovi agenti della polizia municipale e un operatore della squadra esterna mentre al contrario non si prevede l’inserimento di alcuna figura dirigenziale nonostante il nuovo comune per legge potrebbe istituirle.

Se si vuole aggredire la burocrazia che blocca gli apparati pubblici bisogna dare il buon esempio e Valsamoggia è in prima linea.

Non esiste nessuna nuova centrale che brucia biomasse a Crespellano

gassificatore-1Girano documenti su ipotetiche centrali che bruciano biomasse a Crespellano. Non esiste nulla di tutto ciò. Centrali di quella natura tra l’altro sono in contrasto con il PAES (Piano Azione per l’Energia Sostenibile) che avevamo approvato quando eravamo cinque Comuni e che abbiamo ora recepito come Comune di Valsamoggia. E ovviamente non esiste nessuna volontà e nessun progetto di realizzazione di centrali di questo tipo da parte dell’Amministrazione che guido.

E allora di cosa parliamo?

Parliamo di una richiesta di installazione, da parte di un’azienda PRIVATA, di un piccolo impianto alimentato da gas di sintesi, in pratica un ‘bollitore’ che fa reagire materiale di risulta vegetale. Il ‘vapore’ prodotto è gas che viene utilizzato per alimentare un motore da camion, 6 cilindri euro6 a basso regime (1200-1400giri/min), il quale produce energia elettrica. Dal processo si estrae inoltre calore che viene riutilizzato.

1-GassificatoreQuanto è grande?

  • un ‘bollitore’: botte alta circa 6m e dal diametro di 2m
  • motore 1m x 80cm che sarà inserito in un container così da azzerarne il rumore
  • un’area di stoccaggio materiale (a titolo esemplificativo la centrale di zola usa circa 25.000 tonnellate/anno mentre questa ne userebbe 1.600 tonnellate/anno)
  • superficie totale circa 150m2

Materiale di risulta?

  • acqua per raffreddamento → riciclata a ciclo chiuso
  • scarico motore endotermico → è presente un ulteriore filtro elettronico per abbattimento scarichi
  • residuo bollitore → materiale ad uso concime agricolo 50t/anno,  olio lubrificante 600kg/anno

Vantaggi emissioni?

  • meno 200 tep/anno (tonnellate equivalenti di petrolio)
  • meno 850 t CO2

La conferenza di servizio del 15 dicembre, alla presenza di tutti gli enti, si occuperà di valutare se la richiesta del privato rispetta tutti i criteri di legge (urbanistica, rumore, emissioni, paesaggio, etc…). Dopo aver ricevuto tutti i pareri da parte degli enti competenti, se e solo se tutte le leggi saranno rispettate compresa quella che vuole che il saldo delle emissioni sia almeno pari a zero, si passerà alla valutazione del rilascio del titolo abilitativo.

Preciso anche che questa amministrazione nulla ha a che fare con l’azienda privata e che non percepirà alcun introito dall’operazione essendo essa di natura totalmente commerciale.

Inoltre, non appena avuti i pareri degli Enti e prima di qualsiasi ulteriore passaggio, sarà convocata un’assemblea pubblica per confrontarci sul tema.

In Valsamoggia Fablab e Coworking sono in Comune

IMG_2969L’innovazione è tra le nostre priorità. E’ per questo che, per dare spazio all’innovazione, gli uffici al primo piano dell’ex Municipio di Monteveglio rimasti vuoti dopo la fusione, saranno dotati di attrezzature e messi a disposizione di chi ha idee e vuole svilupparle.

Uno spazio di lavoro condiviso e attrezzato, decentrato rispetto alla città per essere più funzionale alle esigenze di chi vive sul territorio, a disposizione di chi ha idee ma non i mezzi o gli spazi per svilupparle. Un luogo che potrà essere utilizzato dai professionisti come luogo di scambio di competenze ed esperienze e di interazione (coworking) oppure diventare un bacino di fornitura per le imprese locali o essere utilizzato per esternalizzare l’investimento in R&D (FabLab).
All’interno degli spazi – che sono al momento in fase di ristrutturazione per poter essere pronti entro marzo 2015 quando lo spazio Coworking/FabLab diventerà pienamente operativo – si potranno organizzare e realizzare corsi, workshop, Design Thinking, Stampa 3D, Scanner 3d, open innovation e laboratori in collaborazione con le scuole elementari e medie del territorio.

Se si ha il coraggio di fare le riforme, si possono fare grandi cose e questo spazio sarà l’esempio concreto di come dall’innovazione amministrativa possono nascere opportunità per l’innovazione sociale.

Al nostro fianco in questo progetto che per la prima volta nasce all’interno di un palazzo municipale, ci sono le Associazioni COB Social Innovation per l’area coworking e FabLab Valsamoggia per l’area FabLab.carlinoMini-glossario
Coworking: luogo fisico dove diverse tipologie di persone (freelance, professionisti, microimprese, startupper, giovani studenti) possono lavorare e sviluppare i loro progetti facendo convergere competenze diverse. E’ un luogo di contaminazione che promuove la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione. E’ un luogo di scambio di esperienze e competenze. E’ una fucina di idee e professionalità innovative con le quali le imprese del territorio possono interagire e collaborare.

FabLab: si ispira al primo nato al MIT di Boston, ed è uno spazio in cui sono presenti macchinari per fabbricazione digitale come per esempio stampanti 3D, laser cutter e schede elettroniche come Arduino. La filosofia del FabLab è quella dell’ “Open Source” e del “Do It Yourself”.

I partner dell’Amministrazione
COB Social Innovation (http://cobusiness.org): associazione già operante nel settore coworking, con la gestione di uno spazio di lavoro condiviso di 300 mq a Bologna, ed è inoltre attiva in progetti di innovazione sociale e start-up d’impresa.
FabLab Valsamoggia: nasce dall’esperienza di Juno Design – noto studio di progettazione e prototipazione bolognese – che assieme a CNA e ABC Appennino Beni Culturali sono sostenitori del progetto. FABLAB Valsamoggia fa già parte della rete Mak-ER, The digital manufacturing network of Emilia Romagna.

La prima riunione nella nuova scuola Primaria di Monteveglio

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La commissione nella futura scuola mensa.

Nei giorni scorsi la commissione urbanistica scolastica si è riunita per pianificare l’entrata in fuzione, prevista a settembre, per l’anno scolastico 2015, del nuovo plesso scolastico di Monteveglio.

Quale miglior modo di parlare della nuova scuola se non quello di vederla di persona? Per questo abbiamo pensato di convocare l’incontro dentro la nuova struttura, nella futura sala mensa, a cui poi è seguito un sopralluogo complessivo.

Grazie agli assessori Di Pilato e Dardi presenti all’incontro, al dirigente Zanaroli, ai funzionari comunali, a tutti i genitori ed insegnanti presenti che ci hanno consentito di dare ulteriori dettagli sull’operazione e al capo cantiere Geom. Sforza della ditta KS che ci ha accompagnato nella visita al cantiere. Sotto alcune foto della seduta e della struttura, con il dettaglio di una delle centrali di ricircolo automatico dell’aria con recupero di calore.

Nota bene: alcuni pannelli del controsoffitto sono stati rimossi per consentire il collaudo finale degli impianti, attualmente in fase di completamento.