Il logo del Comune di Valsamoggia

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Comune di Valsamoggia (BO)

In attesa di avviare il percorso che definirà lo Stemma e il Gonfalone del nuovo comune, procedura che ha una sua normativa specifica e che richiede diversi mesi, è stato adottato per la modulistica questo logo provvisorio.

La grafica riprende il logo dell’Unione dei Comuni della Valle del Samoggia, nata oltre dieci anni fa e da cui discende il percorso della fusione.

Sarebbe importante, nel processo di realizzazione del gonfalone e dello stemma, avviare un concorso di idee e una selezione pubblica. Porteremo questa proposta al commissario e alla nuova amministrazione.

“Senza futuro? Non dire cazzate”

wired2014In questi anni me lo sono sentito dire tante volte: non si può fare, è impossibile, non ce la farai mai, certe cose non si possono cambiare.. e tutte le volte dopo aver sentito queste frasi mi è sempre scattato in testa qualcosa che mi ha spinto ad accettare la sfida del cambiamento.

E spesso, grazie alle tante persone che ci hanno creduto e che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo, anche a realizzarlo.

Per questo voglio prendere a prestito la prima pagina di un storica rivista di cultura digitale come ‘titolo’ per il 2014 e fare due inviti:

il primo a tutti quelli che oggi sono in difficoltà, e ne ho conosciuti tanti in questi anni: un invito a non smettere di credere nelle proprie possibilità e continuare a perseguire i propri obiettivi

il secondo a tutti quelli che dicono sempre no, che hanno sempre una critica e mai una proposta, che sostengono la paura e mai la speranza: basta, è ora di costruire insieme, è ora di togliere steccati e non di crearne nuovi.

La gente della Valsamoggia ha da sempre dimostrato di voler scommettere sulla propria capacità di progettare il futuro senza aspettare che altri se lo prendano e la sfida del nuovo Comune, che in tutta Italia stanno seguendo e copiando, ne è solo l’ultimo esempio.

Quindi avanti e se avete un idea e vi dicono che è impossibile da realizzare, urlategli in faccia, anche da parte mia, “non dire cazzate!”.

Auguri di Buon Anno a tutti e naturalmente, benvenuto Valsamoggia!

Ps. siamo a caccia di idee e talenti da proporre al nuovo comune, se ritieni di avere qualche proposta (anche folle!) fatti avanti, è il momento giusto. daniele.monteveglio@gmail.com – fb/tw daniele ruscigno – skype daniele.monteveglio – wa/viber/line +393472308762

Quattro anni di lavoro

(Editoriale Monteveglio Dicembre 2013)

“Quando nel giugno del 2009 sono diventato Sindaco sapevo benissimo che questi anni sarebbero volati ed infatti spesso mi capita di sentire ancora viva l’emozione di quel primo consiglio comunale in piazza, come se fosse ieri. Nel documento di verifica di fine mandato andremo a ripercorre il dettaglio delle tante attività svolte, pertanto voglio qui solo ricordarne due per anticipare alcuni ringraziamenti.

Per primo, ovviamente, il progetto di unificazioni dei nostri comuni, che ha ci ha visti impegnati giorno e notte sia nella fase di progettazione che in quella attuale di preparazione della nuova struttura, ormai definita. Un progetto che riconsegnerà ai futuri amministratori la possibilità di pianificare il futuro delle nostre comunità, garantendo servizi e qualità della vita. Per questo voglio ringraziare tutti i dipendenti dei cinque comuni e dell’unione, senza il loro supporto non ce l’avremmo mai fatta, e dei cittadini che hanno creduto in questo progetto e che hanno dimostrato che, anche in Italia, le cose possono cambiare.

Secondo, la nuova scuola primaria, l’opera in cui cresceranno i futuri cittadini di Valsamoggia, che, dopo mille problemi, ha finalmente preso la strada in discesa che ne vedrà il completamento entro la fine del prossimo anno.

Concludo porgendo un sincero ringraziamento a tutti gli assessori e ai consiglieri comunali, che, nel dibattito, anche a volte acceso, hanno contribuito al raggiungimento di questi obiettivi”.

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La cucina di Monteveglio tra le migliori del mondo secondo Forbes

for“Il mensile Forbes ha incoronato la cucina dell’Emilia Romagna. Il periodico dedica infatti un ampio reportage alla regione Emilia Romagna, proclamandola come la regione “dove si mangia meglio nel mondo”. “Se chiedete ad un italiano dove si trova il cibo migliore, quasi sempre la riposta sarà ‘da mia madre’. Ma se si parla di regioni la risposta più probabile sarà ‘In Emilia Romagna’, la fantastica regione del centro-nord che si trova nella fertile valle del Po”, scrive l’inviato David Rosengarten, che ha anche redatto un elenco dei ristoranti da non perdere: si va dall’Europa 92 di Modena, passando per “Il Cappero alle Mura” e “Zoello Ristorante” di Castelvetro di Modena, fino a “Trattoria dai Mugnai” e “Ponterosso”, entrambi a Monteveglio, Bologna” (dal Fatto).

Un sentito ringraziamento a nome di tutta la comunità a Massimo e Stefano, da sempre al lavoro per promuovere le nostre tipicità e tradizioni.

Qui l’articolo orginale di Forbes.

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La nuova scuola primaria di Monteveglio ha il suo tetto

Ecco il consueto aggiornamento relativo ai lavori di costruzione della nuova scuola primaria di Monteveglio: siamo alla conclusione della posa del solaio, rimane solo la porzione dell’unico tratto sopraelevato, che prelude all’avvio del tamponamento esterno che inizierà alla ripresa dei lavori, dopo la meritata pausa natalizia degli operatori impegnati in cantiere che colgo l’occasione per ringraziare. Il tempo, particolarmente clemente, sta contribuendo al mantenimento del programma dei lavori (le foto sono di qualche giorno fa, il solaio è stato tutto gettato).

L’ex area militare Muzzano passa al Comune di Monteveglio

area muzzanoDopo oltre un decennio di tentativi, la strategica porzione di territorio montevegliese, congelata dalla burocrazia italiana, diventa proprietà della nostra comunità. Sto parlando della ex caserma Muzzano, un’area di circa 55mila metri quadrati tra le due storiche zona artigianali Corallo-Sveglia nate sulla via Cassola.

Subito dopo gli anni in cui la struttura fu utilizzata per il ricovero temporaneo dei profughi albanesi in fuga dal loro Paese in fiamme (1997), le amministrazioni hanno fatto richiesta di assegnazione ai vari ministeri competenti, senza ottenere risultati. E come i miei predecessori anche il sottoscritto ha proseguito l’iter che però ha visto una svolta decisiva nel “decreto del fare” (DL.69/2013) di quest’anno che, superando il federalismo demaniale mai entrato praticamente in funzione, ha sbloccato il tutto assegnando l’area al Comune Di Monteveglio che, con atto specifico, ne ha fatto richiesta e che ne ha perfezionato il percorso con la delibera di consiglio del 27 novembre 2013. Il tutto a titolo non oneroso, ovvero senza sborsare un euro (il federalismo demaniale prevedeva invece una quota da versare allo Stato).

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Valorizzazione Patrimoniale

L’ipotesi ora è di utilizzare l’area, la cui destinazione urbanistica è di completamento artigianale, in via prioritaria per servizi pubblici, come ad esempio il trasferimento della Stazione Ecologica Attrezzata, in modo da ricavare un area di preconferimento per favorire il riuso-riciclo-recupero magari affidata ad una cooperativa sociale ed anche utilizzare uno dei magazzini esistenti  come deposito per il nuovo Comune Unico. Inoltre, già in questi primi giorni, mi stanno pervenendo dai cittadini e dalle associazioni tutta una serie di idee molto interessanti che dovranno essere valutate.

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Ipotesi di raccordo viabilità esistente se gli attuali edifici presenti non saranno utilizzabili

Naturalmente vi sarà poi finalmente la possibilità di completare quel tratto di viabilità che consentirà di aprire la strada esistente all’interno della zona industriale Sveglia, attivando una sorta di tangenziale parallela alla via Cassola, fino alla via Mozzeghine.

Insomma una grande opportunità per la nostra comunità e una bella eredità, anche patrimoniale, visto che attualmente l’area è valorizzata circa 1,3mln di euro, che Monteveglio porta in dote al nuovo Comune di Valsamoggia.

Alle primarie scelgo Civati e tu #civoti?

L’8 dicembre alle primarie per eleggere il segretario nazionale del Partito Democratico ho scelto di sostenere la proposta e la squadra di Giuseppe Civati. Ed è una scelta fatta da tempo, dopo aver valutato le altre tre proposte in campo.

Ho scelto Civati perchè credo ci sia bisogno di coerenza e di coraggio nel portare avanti le nostre idee: non saremo mai credibili se passiamo una campagna elettorale a dire che non governeremo mai più con la destra e poi facciamo il contrario, non saremo mai credibili se per cercare consenso cerchiamo di copiare gli altri e non difendiamo invece i nostri valori;

ho scelto Civati perchè c’è bisogno di concretezza, che si basi su pochi punti chiari e un partito in grado di decidere e perchè c’è bisogno di un segretario a tempo pieno che lavori per rendere credibili le nostre proposte anche alle persone fuori dai circoli, ai giovani, ai volontari che vogliono vedere premiati i loro sforzi dopo tanti anni di delusioni.

Un partito che fatica a funzionare, la poca concretezza nelle nostre proposte e l’incoerenza si sono visti platealmente in quello che è successo dopo il risultato elettorale di febbraio ed in particolare sul caso di Prodi e i 101.

Mi chiedono chi sono i 101? La realtà è che quasi nessuno voleva il governo di cambiamento proposto da Bersani che è stato lasciato solo, ed appena ce ne è stata la possibilità, in segreto, di eliminare la proposta (e il proponente), questo è stato fatto.

Di fronte a tutto questo io sto dalla parte di Civati che insieme a pochi altri ha sempre denunciato queste manovre, ed è sempre stato coerente nel dire no al governo larghe intese, non per questioni ideologiche ma perchè non riesce a dare risposte necessarie al Paese e soprattutto perchè non è mai stato basato su accordi chiari da fare preventivamente non a posteriori (vedi la mozione #civaten..).

Per evitare di ricadere in questi errori ci vuole partito molto organizzato e allo stesso tempo aperto e inclusivo che sappia valorizzare le migliaia di attivisti storici ma che sia attrezzato far partecipare la cittadinanza anche su battaglie solo locali. Quindi no sia alla trasformazione del partito in un comitato elettorale senza anima né struttura, sia alla vecchia idea piramidale e verticistica a livelli accessibili solo a pochi eletti, con più funzionari che gente che va nelle piazze a fare i banchetti.

Un partito che faccia quello che dice, consultando periodicamente gli iscritti usando anche l’istituto previsto del referendum (altrimenti a che serve la tessera?): questo adesso lo dicono anche i sostenitori degli altri candidati, in gran parte presenti in parlamento e io mi chiedo perchè non l’hanno mai fatto? Perchè non ci hanno consultato sulle larghe intese? Ma soprattutto perchè dovrebbero farlo ora?!

E poi proviamo a ripartire dal nostro unico alleato e con tutte le anime della sinistra, con i movimenti dei lavoratori (come si fa ad aver paura di parlare con i sindacati e la fiom?!)  e con la società civile, prima di guardare dall’altra parte..

Ed infine i contenuti secondo me più significativi della proposta: passare della rendita alla valorizzazione del lavoro, introducendo il contratto unico di inserimento lavorativo e universalizzare la tutela della disoccupazione, riformare lo stato, per risparmiare 15 miliardi all’anno, tutelare i beni comuni, i diritti individuali e la nostra Carta Costituzionale (qui la mozione completa).

Ti hanno chiesto di scegliere tra i valori di sinistra e il rinnovamento, non ti accontentare, scegli entrambi, scegli Pippo Civati Segretario e la sua squadra, scegli il rinnovamento di sinistra. #civoti #vincecivati #civado

I 50 anni di OASS azienda montevegliese leader nell’arredamento

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La targa celebrativa del 50° donata al Comune di Monteveglio

“AFFONDANO in un piccolo laboratorio di Bazzano le radici della Oass: azienda artigiana diMonteveglio che sabato scorso ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di vita coi piedi ben piantati nella realtà locale ma con una presenza in tutto il mondo. Un’impresa che dà lavoro ad una trentina di persone specializzate nella progettazione e realizzazione di arredamenti in metallo e cristallo che fino ad ora hanno attrezzato le boutique delle più affermate griffe della moda a Parigi e New York, Londra, Saint Moritz e Firenze, Seul e Dubai. Negozi scintillanti rappresentati nelle decine di immagini che hanno fatto da sfondo ad una grande festa che sì è svolta fra le presse e le saldatrici del laboratorio al quale sono convenuti dipendenti e famigliari, fornitori e clienti, amministratori locali e rappresentanti della Cna, l’organizzazione di categoria che nella vallata rappresenta Mauro Gherardi, attuale guida dell’azienda fondata nell’ormai lontano 1963 insieme al 92 enne Adolfo Forni”. (di Gabriele Mignardi)

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Segnalare i problemi in tempo reale in Valsamoggia con Comuni-Chiamo

comunichiamoCome già comunicato qui, dopo alcuni mesi di test, il comune di Monteveglio rende disponibile alla popolazione un nuovo servizio che consentirà ai cittadini di aiutare il comune nella gestione e nella manutenzione del territorio e che nel corso del prossimo anno sarà esteso a tutto il territorio del nuovo Comune di Valsamoggia.

Comuni-Chiamo è il nuovo strumento che si va ad aggiungere a quelli già esistenti, quindi la classica telefonata o la mail all’ufficio tecnico, e consiste in un applicazione da installare nei cellulari che consentirà di far arrivare direttamente agli operatori della squadra che si occupa di manutenzioni del Comune la problematica in modo tale che

ccsL’applicazione consente in pochi semplici passaggi di segnalare automaticamente la posizione esatta del problema, poter allegare anche una foto e segnalare qual è la tipologia del problema. Una volta inviata la segnalazione e la relativa conferma di presa in carico, sarà inviata direttamente al tablet dell’operatore della squadra manutentiva comunale che la metterà in lavorazione. Durante le varie fasi dell’intervento chi ha fatto la segnalazione sarà informato delle varie fasi della lavorazione.possano programmare direttamente e tempestivamente l’intervento.

Gli operatori, attraverso il tablet in dotazione, chiuderanno poi l’intervento senza bisogno di rientrare. A quel punto i cittadini potranno inviare anche un ulteriore commento rispetto alla qualità dell’intervento eseguito.

Il sistema ha anche un potente aggregatore di segnalazione nel caso in cui la stessa problematica venga inserita da più cittadini e questo consente alla squadra esterna di capire qual è l’intervento più importante ed essere più veloci nella risoluzione della segnalazione.

Ovviamente questo sistema non ci farà superare la carenza di fondi di personale ma ci consentirà di dare le priorità sulla risoluzione degli interventi e di gestire al meglio il personale e i fondi a disposizione. Con questo sistema i cittadini partecipano così attivamente alla cura del nostro prezioso territorio, un modo nuovo di dare un piccolo grande contributo alla nostra comunità.

[youtube=http://youtu.be/c7bImRZ-DNQ]

Prevenire è meglio..

(editoriale Monteveglio n°5/2013)

Tutti gli anni alle prime piogge dobbiamo assistere, impotenti, alle ormai ricorrenti tragedie causate da fiumi in piena, da versanti che franano ricoprendo case e inghiottendo strade. Eventi che distruggono intere famiglie che in pochi attimi vedono perdere tutto quello per cui hanno lavorato e purtroppo spesso anche la stessa vita di parenti e amici.

Quello che fa più rabbia è che si potrebbero prevenire gran parte di questi disgrazie attraverso interventi di piccola manutenzione ordinaria che tuttavia ad oggi, per i vincoli economici e autorizzativi, sono di difficile realizzazione.

Sono ben 70mila le frane rilevate che fanno dell’Emilia-Romagna la regione italiana maggiormente colpita dal dissesto idrogeologico, ma non sembra che ci sia l’intenzione di procedere ad un vero piano di prevenzione. E non è solo una questione di fondi.

Sul nostro territorio in quattro anni abbiamo investito oltre mezzo milione di euro, che per la maggior parte è andato a riparare danni da dissesto. Se quei fondi fossero stati usati per la prevenzione saremmo riusciti ad intervenire su almeno cinque volte la dimensione del territorio coinvolto.

I Comuni chiedono un piano realizzabile in tempi brevi, anche per stralci funzionali, per usare meno fondi per le emergenze e più fondi per la prevenzione ma soprattutto la possibilità di intervenire direttamente, come abbiamo fatto a Monteveglio, investendo anche una parte delle limitate risorse locali, per evitare di vedere ancora una volta delle persone cercare nel fango le cornici rotte delle loro foto di famiglia”.

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