Oggi 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, istituito dalla legge 30 marzo 2004/92 per conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
A Valsamoggia, in particolare in questa giornata, il pensiero corre a Ennio Draghicchio, insegnante, direttore didattico, provveditore scolastico e molto altro, nato in Istria e arrivato a Bazzano come esule nel dopoguerra, al quale è dedicata una targa situata all’interno della scuola primaria di Bazzano.
Nel ricordare le sofferenze patite da quelle popolazioni e le vittime di quel periodo, rinnoviamo l’impegno di condannare ogni forma di violenza e promuovere una cultura di pace.
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Con Patrick, sempre in difesa dei diritti civili
Si è tenuto questa mattina, in diretta sulle pagine social dell’Università di Bologna, l’evento nazionale “Liberate Patrick Zaki: a un anno dalla carcerazione, non si arresta il grido della sua comunità” per chiederne la scarcerazione. Promosso dall’Alma Mater e con gli interventi del rettore Francesco Ubertini, del sindaco di Bologna Virginio Merola, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e di alcuni studenti dell’Alma Mater, ha visto anche la partecipazione delle città italiane che hanno sostenuto la campagna di mobilitazione e sensibilizzazione per lo studente egiziano del nostro Ateneo cittadino.
Tra queste anche Valsamoggia che, come sapete, non solo ha conferito a Patrick Zaki la cittadinanza onoraria ma, nell’ultimo Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno che oltre a chiederne la liberazione, chiede al Governo italiano una complessiva revisione delle relazioni con lo stato egiziano, prevedendo come atto forte il richiamo dell’Ambasciatore italiano al Cairo e il rispetto nelle proprie politiche economiche della legge 9 luglio 1990, n. 185, sulla vendita delle armi.
Non ci fermeremo fino a quando non potremo riaccogliere Patrick qui, nella ‘sua’ Bologna.
L’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro le sostanze stupefacenti
Da anni la battaglia contro il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti vede l’impegno di tutte le forze dell’ordine sul nostro territorio, a contrasto di un fenomeno che si porta dietro scenari diffusi di illegalità, degrado e reati contro la persona.
Il lavoro di indagine preventivo richiede grande costanza e competenza e, approfittando della notizia riportata oggi dalla stampa della conclusione dell’ennesima operazione, ci tengo a ringraziare le forze dell’ordine per il loro costante impegno sul territorio.
Alcune azioni diventano una notizia che possiamo leggere tutti ma è l’impegno quotidiano, quello che spesso rimane nascosto, che consente di arrivare a questi importanti risultati.
Fase2 vaccino Anti-Covid. Dal 15 febbraio al via le prenotazioni per gli Over80
Mentre si sta concludendo la FASE1 del piano vaccinale (che prevedeva la somministrazione del siero tra gli altri al personale sanitario, sociosanitario e ospiti delle RSA), con l’ingresso nella FASE 2 inizieranno il 15 febbraio, in Emilia-Romagna, le vaccinazioni per le persone che hanno più di 80 anni, quasi 370mila in tutta la regione.
MODALITÀ: la prossima settimana, tutti i cittadini dagli 80 anni in su riceveranno a casa una lettera a firma del presidente Stefano Bonaccini in cui saranno spiegate le modalità di prenotazione. Per loro, a partire da lunedì 15 febbraio, saranno diversi i canali possibili per effettuare la prenotazione: Cup, Farmacie Cup, prenotazione telefonica, Fascicolo sanitario elettronico, Portale regionale Salute.La prenotazione avviene senza prescrizione del medico curante.
ATTENZIONE: Ausl informa che falsi operatori sanitari propongono appuntamenti per il vaccino a domicilio. “L’Azienda ne è del tutto estranea e ricorda che gli appuntamenti per la vaccinazione a domicilio sono offerti, attualmente, solo alle persone ultra ottantenni già seguite dall’Assistenza Infermieristica. Gli appuntamenti vengono proposti, telefonicamente, dagli stessi infermieri che abitualmente si recano al loro domicilio”.
Le fasi del programma regionale
Il piano vaccinale fissato a livello nazionale prevede diverse fasi di attuazione, con interessamento graduale della popolazione in riferimento a priorità di età, patologia e attività essenziale per la collettività.
FASE 2. La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende infatti, oltre alle persone over 80 non vaccinate in precedenza, quelle in fascia d’età tra i 60 e i 79 anni (partendo dai 70-79enni a scendere), che in Emilia-Romagna sono quasi 1 milione. E ancora: persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età; gruppi sociodemografici a rischio significativamente più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico, docente e non docente, “ad alta priorità”.Nel caso in cui i disabili al 100% non vengano inseriti a livello nazionale in fase 1, in Emilia-Romagna saranno vaccinati in questa fase, assieme a tutte le persone con disabilità in condizioni patologiche a maggior rischio di sviluppare quadri gravi. A questo proposito, si è in attesa di indicazioni ministeriali dell’elenco delle patologie croniche da considerare a rischio.
FASE 3. La terza fase sarà rivolta a: insegnati e personale scolastico rimanente, lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, persone con comorbidità moderata di ogni età.
FASE 4. La quarta fase vedrà la campagna vaccinale estesa alla popolazione rimanente (dai 16 anni- come avviene ovunque secondo le indicazioni scientifiche – ai 59 anni).
TEMPISTICHE. Quello della Regione è un programma flessibile, strutturato su quattro scenari diversi, perché basato sulla quantità di vaccini consegnati settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer Biontech, Moderna, AstraZeneca e J&J), ma che prevede da subito una struttura organizzativa in grado di fare 45mila dosi al giorno.
Bravissima Chiara
Ho scoperto stamattina, leggendo i giornali, che abbiamo sul territorio una giovanissima promessa letteraria che coltiva e condivide la sua passione anche all’interno delle nostre preziose biblioteche.
Complimenti per i risultati e l’impegno che ci metti: speriamo di leggere presto le tue nuove storie!
(in foto: l’intervista a Chiara sul Resto del Carlino di oggi)
Allarme rientrato. In stazione ecologica i rifiuti derivati da lavoretti “fai-da-te”
Arriva attraverso una circolare del Ministero dell’Ambiente il chiarimento sul corretto smaltimento dei rifiuti causati da lavori di ristrutturazione “fai da te” nelle abitazioni private. Il D.Lgs n.116 del settembre 2020, nel recepire la Direttiva UE 2018/851, escludeva dalla definizione di rifiuto urbano, i rifiuti da costruzione e demolizione.
In pratica, chi avesse effettuato lavoretti di ristrutturazione in casa propria, non avrebbe più potuto portarli alla stazione ecologica per un facile smaltimento. Da qui il chiarimento del Ministero che, con l’obiettivo di non “stravolgere una gestione dei rifiuti già strutturata ed efficace”, precisa che i rifiuti da costruzione, se prodotti in ambito domestico e, in piccole quantità, nelle attività “fai da te”, potranno essere gestiti “nell’ambito del servizio pubblico” e quindi “conferiti presso i centri di raccolta comunali”, cioè nelle stazioni ecologiche.
Voglio ringraziare ANCI e i tutti i colleghi amministratori che hanno lavorato per sollecitare questo importante chiarimento, determinante anche alla lotta contro l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che sempre più spesso colpisce tutto il territorio italiano con gravi ripercussioni ambientali, oltre che economiche.
Scuola. Al via i lavori del Polo Scolastico Dinamico di Bologna
È partito oggi a Bologna, nell’area adiacente al Liceo Copernico, il cantiere per il nuovo Polo Dinamico, progettato dalla Città metropolitana con l’obiettivo di dare una risposta flessibile alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado.
È anche un segnale concreto di auspicio per un ritorno alla normalità, e quindi ad una scuola completamente in presenza, nel più breve tempo possibile, con uno sguardo verso le nuove esigenze a cui le strutture scolastiche devono tendere, con spazi ampi e adeguati ad un nuovo modello di scuola che non è solo l’acquisizione di competenze ma è lo sviluppo articolato delle interazioni che costituiscono le nostre comunità, che si possono sviluppare solo in luoghi in cui le studentesse e gli studenti possono esprimere le loro potenzialità, anche dopo l’orario ordinario scolastico.
Confido inoltre che i nuovi fondi, che potranno e dovranno essere destinati alle scuole, possano consentirci di proseguire il lavoro avviato, consolidando l’offerta di Bologna, con un attenzione particolare alla qualificazione degli istituti del territorio metropolitano e ho colto l’occasione per fare un appello ai vertici dello Stato, per far si che i futuri stanziamenti possano essere utilizzati velocemente e per progetti di qualità: se avessimo avuto procedure più snelle, questa scuola, il cui iter è iniziato quasi 3 anni fa a fronte di un tempo di realizzazione di soli 12 mesi, sarebbe già a disposizione dei nostri ragazzi
La conclusione dei lavori è prevista per gennaio 2022. L’edificio, realizzato in bioedilizia, antisismico e basso consumo energetico, sarà costruito con il più alto grado di compatibilità ambientale e di comfort. Il nuovo Polo avrà 30 aule, 7 laboratori, una biblioteca, uffici amministrativi e spazi comuni. Suddiviso per unità didattiche (idealmente costituite da multipli di 5 classi per ospitare una sezione completa) che potranno essere collegate “dinamicamente” tra loro per realizzare dimensioni variabili a seconda delle esigenze di volta in volta richieste, potrà essere utilizzato anche da più scuole contemporaneamente, mantenendo comunque la propria autonomia e indipendenza.
Investimento complessivo: 8,5mln di euro, interamente finanziati dal cosiddetto Patto per Bologna metropolitana con fondi FSC.
In foto il progetto e l’avvio simbolico dei lavori insieme a Fernanda Vaccari dirigente scolastica del Liceo Copernico, Michele D’Oria Direttore dei Lavori della Città metropolitana, Claudio Righi Responsabile di CIAB e Stefano Padovani Direttore tecnico CIAB.
Qui anche il video: https://fb.watch/3nRk6xiM6l/
Donare il sangue, l’importanza di un gesto semplice
In questa ormai lunga fase emergenziale, non dobbiamo dimenticarci di quelle azioni che contribuiscono in modo fondamentale a molte attività di cura e assistenza sanitaria.
Donare il sangue è ancora oggi l’unico metodo per garantire la possibilità di eseguire interventi chirurgici e fornire supporto vitale nel momento del bisogno. Questa mattina, come ormai da anni, il centro mobile AVIS è operativo presso l’Ospedale di Bazzano e voglio ringraziare, anche come socio donatore da parecchi anni, i tanti volontari del nucleo comunale di Valsamoggia e tutti gli operatori che con il loro impegno contribuiscono alla gestione di questo complesso sistema.
Contattateli (https://bologna.avisemiliaromagna.it/ telefono 0513146011) per proporvi come nuovi donatori, troverete gentilezza, competenza e disponibilità a rispondere a tutte le vostre domande o dubbi. Io, nella mia esperienza personale, vi posso solo dire che è facile, veloce e sicuro.
Provateci, vi assicuro che non ve ne pentirete e sarete orgogliosi di aver fatto quell’importante piccolo gesto per tutta la collettività.
Coronavirus: dal 1° febbraio Emilia-Romagna in zona gialla
🟡🟡EMILIA-ROMAGNA GIALLA🟡🟡
Firmata dal Ministro della Salute l’ordinanza che porta la nostra regione in zona gialla (https://bit.ly/2MjmMoO). Ecco, in sintesi, le misure principali:
– confermate le regole di base: mascherina (tranne per le persone che stanno svolgendo attività sportiva; i bambini di età inferiore ai 6 anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina), distanziamento interpersonale e lavaggio frequente e igienizzazione delle mani.
– confermato il DIVIETO DI SPOSTAMENTO TRA REGIONI o Province autonome diverse (tranne che per lavoro, necessità, motivi di salute). Rimane sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
– confermato fino al 5 marzo il DIVIETO DI SPOSTAMENTO TRA LE ORE 22 E LE ORE 5 (tranne che per lavoro, necessità, motivi di salute).
– CONSENTITO, 1 sola volta al giorno tra le ore 5 e le ore 22, spostarsi verso un’altra abitazione privata a un massimo di 2 persone (più eventuali figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti). Lo spostamento, in zona gialla, può avvenire all’interno della Regione.
– RISTORAZIONE: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie APERTI FINO ALLE ORE 18 (il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi). Dopo questo orario è consentito l’asporto fino alle ore 22 e la consegna a domicilio sempre.
– MUSEI aperti dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi.
– rimangono SOSPESE le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche), centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
– rimangono SOSPESI gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto.
– rimangono SOSPESE le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono VIETATE le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.
Tutte le info sul sito della Regione Emilia-Romagna: https://bit.ly/2MB8kbw
Sicurezza. Firmato accordo con i Carabinieri per accesso al sistema di videosorveglianza di Valsamoggia
Ho firmato questa mattina l’accordo tra il Comune di Valsamoggia e l’Arma dei Carabinieri in base al quale anche i militari – oltre alla Polizia Locale – avranno accesso in tempo reale a tutto il sistema di videosorveglianza di Valsamoggia: si tratta, ad oggi, dei 12 gate di lettura targa ai quali si aggiungono le telecamere di contesto che proprio in questi giorni sono oggetto di una significativa implementazione grazie all’installazione di ulteriori 20 nuove telecamere ad alta definizione che utilizzano le nuove connessioni in fibra ottica regionali.
Dopo alcuni anni di lavoro, siamo giunti alla sottoscrizione dell’accordo operativo per consentire l’uso diretto e in tempo reale dell’intero sistema di videosorveglianza comunale da parte dell’Arma dei Carabinieri. Una grande novità, rispetto alla diffusa ordinaria attuale modalità di richiesta immagini differita, che ha richiesto molto lavoro e coordinamento, tecnico ma soprattutto legato alle modalità di trattamento dei dati e alla definizione dei documenti di gestione del sistema.Sono molto soddisfatto del risultato, che rientra tra i pochi accordi operativi nell’intero territorio nazionale, frutto di un lungo e complesso percorso.
Ringrazio il Comandante Provinciale Pierluigi Solazzo per la grande collaborazione e determinazione nel definire l’accordo, il Comandante della nostra compagnia di Borgo Panigale Elio Norino, i quattro Comandanti delle Stazioni locali di Valsamoggia, oltre a ovviamente la Comandante della Polizia Locale di Valsamoggia, Monica Righi, e il Vice Comandante Federico Alessio per il lavoro svolto.
In ultimo un ringraziamento doveroso va al Prefetto di Bologna Francesca Ferrandino e a tutti i collaboratori, che hanno monitorato e sostenuto il progetto attraverso la regia dei tavoli di sicurezza metropolitani. L’auspicio è che ora anche altre amministrazioni locali della regione possano fare lo stesso per creare un sistema a rete sempre più efficace per prevenire i reati.
Il Comandante Solazzo ha voluto poi rimarcare “l’importanza del progetto, che potrà essere usato come modello per implementare l’accordo anche in altri territori” sottolineando “la collaborazione tra enti locali e forze di pubblica sicurezza, fondamentale nella prevenzione del crimine”, motivo per il quale ha voluto simbolicamente che l’accordo fosse firmato proprio nella sede comunale di Valsamoggia.
Dal punto di vista operativo, il Comune fornirà in comodato d’uso anche alcuni terminali mobili connessi, che consentiranno l’uso del sistema anche alle pattuglie stradali, rendendo ancora più flessibile l’attività. I terminali saranno consegnati dopo una sessione di formazione organizzata dalla Polizia Locale.
Si sta inoltre completando il passaggio di tutta l’infrastruttura, collegata alla centrale operativa della Polizia Locale di Valsamoggia, sul data center di Lepida, in modo da rendere più efficiente, efficace e resiliente l’intero sistema, pronto ad ospitare i prossimi ampliamenti.