Treni: la Bologna-Vignola in Consiglio Comunale. Investimenti e novità

Chiarimenti e novità in tema di trasporto su ferro, all’ultimo Consiglio Comunale di Valsamoggia. Presenti, come annunciato dopo l’incidente delle scorse settimane al passaggio a livello di via Castelfranco sulla linea Bologna-Vignola, il Direttore Generale di FER, Stefano Masola e l’Assessore regionale alla viabilità, Raffaele Donini.

111530_Treni1Per prima cosa il DG di FER si è soffermato ad analizzare la situazione del passaggio a livello in questione, ammettendo che è un punto in cui i disagi accadono più frequentemente rispetto alla media (l’anno scorso, su 18 problemi che hanno riguardato tutta la linea Casalecchio-Vignola, 7 hanno visto coinvolto proprio il passaggio a livello in questione). “La procedura in caso di guasto alle sbarre – ha spiegato -, prevede che il treno si fermi, che scenda il capotreno per segnalare il problema e che il treno proceda a passo d’uomo. Le indagini su come si sia potuto verificare l’incidente nonostante il rispetto di queste condizioni, sono attualmente ancora in corso. Con il sistema attuale, comunque, in caso di guasto alle sbarre, non si può intervenire in remoto per chiudere le barriere. Una soluzione transitoria è azionare il passaggio a livello direttamente dalla stazione di Bazzano: è stata per questo firmata una convenzione con l’Esercito che prevede che da gennaio 2016 il Genio Ferrovieri sia presente stabilmente alla stazione di Bazzano. A medio termine la linea sarà oggetto di un corposo investimento”.

Investimento illustrato dall’Assessore regionale. “La Bologna-Vignola – ha esordito Raffaele Donini – è una delle linee del SFM (Sistema Ferroviario Metropolitano), cuore di quel Sistema Ferroviario Regionale che si fonda su due linee di finanziamento: una statale di 363mln di euro e una regionale. Essendo l’Emilia Romagna una delle 5 Regioni ad aver centrato tutti gli obiettivi del 2015 sul trasporto pubblico locale (numero passeggeri, rapporto costi/ricavi, numero di addetti del trasporto locale), quei 363mln non verranno decurtati e potremmo contare, oltre che su quelli, anche sui 40mln di euro stanziati dalla Regione (lo scorso anno erano 33mln di euro).
Nel luglio scorso inoltre è stata chiusa la “gara del ferro” del sistema ferroviario regionale. Aggiudicazione che non è stata contrastata da nessun ricorso e che ammontava a circa 3mld di euro per i prossimi 15 anni. Entro il 2018 avremo quindi quasi tutto il materiale rotabile nuovo e molti dei problemi che abbiamo oggi (prestazioni e confort) si risolveranno: 75 nuovi treni nel 2018 + 21 entro il contratto di servizio per un investimento a carico del gestore che ha vinto la gara per un totale di 750mln di euro. Questi, aggiunti a quelli già investiti dalla Regione, fanno complessivamente 1mld di euro che questa regione mette in campo per qualificare il sistema ferroviario. La prima linea regionale che arriverà a completamento con il nuovo materiale rotabile – entro l’estate 2016 – è la Bologna-Vignola”.
Novità anche in tema di velocizzazione: “Da Bologna a Vignola – ha detto Donini – oggi si impiegano 62minuti ma l’obiettivo è scendere sotto l’ora. Per raggiungerlo bisogna sicuramente fare investimenti sulle infrastrutture (già 300mila euro sono stati investiti l’estete scorsa) attraverso binari di incrocio ma pensare anche a una possibile ridefinizione del numero dei passaggi a livello (oggi 19 su 24km di linea) e delle fermate (attualmente sono 17)”.

Tra le altre informazioni che sono state date, anche alcune che riguardano il progetto di infomobilità con info in tempo reale dai treni attraverso una nuova app per smartphone; la bigliettazione elettronica che va ad aggiungersi alla biglietteria tradizione (come si fa già con Trenitalia) da realizzarsi entro il mandato e la sicurezza attraverso la riqualificazione delle stazioni, la videosorveglianza, il rifacimento della riconoscibilità e della segnaletica. “A fine lavori – ha concluso l’Assessore al termine dell’audizione in Consoglio Comunale –, la Bologna-Vignola sarà una delle linee più performanti di tutto il SFM”.

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La Costituzione nata dalla Resistenza nello Statuto di Valsamoggia

IMG_7544Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, abbiamo votato all’unanimità una significativa modifica all’Articolo 1 del nostro Statuto. Una modifica la cui esigenza è nata durante l’Assemblea Costituente che ha portato alla nascita dello Statuto del Comune di Valsamoggia ma che ad oggi non era ancora stata recepita.

La proposta di modifica, sostenuta da Anpi, è rilevante perché riguarda l’importante legame con la nostra storia, in particolare con la Resistenza: “Il Comune di Valsamoggia, derivato dalla fusione dei Comuni di Bazzano, Crespellano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno, è ente autonomo entro l’unità della Repubblica Italiana e agisce secondo le norme dell’Unione Europea, della Costituzione nata dalla Resistenza, democratica e antifascista, e del presente Statuto. E’ espressione della Comunità e degli abitanti del territorio comunale, la rappresenta, ne cura e tutela degli interessi, ne promuovere  il costante sviluppo civile, culturale ed economico concorrendo al rinnovamento della società e dello Stato”.

Una modifica piccola dal punto di vista delle parole ma particolarmente significativa perché inserita nell’atto costitutivo di una nuova realtà amministrativa. Importante anche perché rimane come testimonianza per chi verrà dopo di noi.

Colgo l’occasione per ringraziare le Anpi locali per il prezioso contributo che costantemente danno al nostro territorio.

La prima scuola superiore di Valsamoggia sarà un alberghiero

003La Città Metropolitana di Bologna ha approvato il 25 novembre scorso, il documento di Programmazione dell’offerta d’Istruzione e di organizzazione della rete scolastica per l’anno 2016/2017. Insieme ai soggetti coinvolti (Istituzioni scolastiche, le Conferenze territoriali di ambito, la Conferenza metropolitana di Coordinamento, la Commissione metropolitana di Concertazione e l’Ufficio V Ambito territoriale di Bologna) sono stati avviati percorsi tesi a potenziare i livelli di qualità di istruzione.

Ed è proprio nell’ambito di questi ultimi che rientra la manifestazione di disponibilità, data dal Comune di Valsamoggia, ad ospitare a Crespellano (in via Togliatti 1-3, nella sede della ex scuola elementare) una sede coordinata dell’Istituto Alberghiero “Scappi” di Castel San Pietro, con la previsione di istituire in futuro un nuovo istituto alberghiero che comprenda le due sedi di Casalecchio di Reno e di Valsamoggia. Il primo passaggio, e cioè la prima attivazione della nuova sede, si realizzerà in tempo per l’avvio dell’anno scolastico 2016/17 mentre la completa messa in funzione e la costituzione del nuovo istituto autonomo alberghiero Valsamoggia/Casalecchio – avverrà in un triennio scolastico.

tortellini2Ritengo che questa sia per Valsamoggia una grande possibilità. L’Istituto Scappi è scuola di grande tradizione e qualità, dalla quale escono giovani professionisti dell’accoglienza e della ristorazione. Il nostro territorio per sua natura è fortemente legato al turismo e all’accoglienza ma ora, grazie a una scuola superiore ad indirizzo alberghiero che potrà accogliere i ragazzi che intendono professionalizzarsi in questo senso, potrà trasformare tutte le sue potenzialità in realtà produttive che ne valorizzeranno tutti gli aspetti: dalla trasformazione dei prodotti locali all’accoglienza, dai percorsi naturalistici alle bellezze artistiche del territorio.

La sede di Valsamoggia inoltre rappresenta un’opportunità non solo per i ragazzi del territorio ma anche per quanti, nei dintorni, per lontananza dalle sedi fino ad ora esistenti, hanno scelto scuole con indirizzi diversi.
Un istituto in forte crescita come lo Scappi, sarà in grado poi di coinvolgere nella sua attività quotidiana le aziende del territorio che avranno quindi la possibilità di collaborare con la scuola attivando in questo modo un percorso virtuoso tra l’istituto e la comunità del nostro territorio.

TagliatelleTartufoBiancoAttualmente sono iscritti all’Istituto Scappi 2.290 studenti (di cui 704 a Casalecchio) a cui si aggiungerebbero i 350 della succursale di Valsamoggia, terza sede dello Scappi.
Una volta indipendente, il nuovo istituto potrà ospitare 1.000 studenti. La sede di Crespellano ha inoltre un grande pregio: al piano seminterrato può essere realizzata una grande sala con cucina (i fondi necessari verranno messi a disposizione dalla Città Metropolitana).

In futuro, i giovani che si affacceranno alla scuola superiore di secondo grado, avranno quindi tra le varie possibilità, anche quella di frequentare una scuola vicino a casa.

Contributi agricoltura di montagna: chi può fare la domanda, come e quando

Agricoltura2 Via libera dalla commissione consigliare di Valsamoggia al “Regolamento comunale per l’erogazione dei contributi agli agricoltori in territorio montano” – che diventerà operativo dopo l’approvazione del consiglio comunale che si riunirà il 26 novembre – nel quale sono contenuti i requisiti per la richiesta del contributo per l’incentivazione delle attività agricole del Comune di Valsamoggia situate in territorio montano.

In data 16/12/2015 sarà approvato un bando che conterrà le modalità di richiesta. Possono fare domanda quindi, dal 17/12/2015 (primo giorno successivo alle scadenze fiscali) al 20/1/2016, i proprietari di terreni non iscritti alla previdenza agricola  che non percepiscono redditi da lavoro extragricolo e che siano in regola con il versamento di tutti i tributi locali.

La domanda, che dovrà essere presentata al protocollo (o in alternativa via PEC) in uno dei cinque sportelli del cittadino del Comune attraverso apposito modulo, sarà disponibile dal 1 dicembre sul sito web del comune o cartacea allo sportello del cittadino e non potrà essere integrata a meno che la richiesta non provenga dall’ufficio stesso.

Tale modulo di autocertificazione sarà estremamente semplice in quanto si dovranno riportare solo i dati anagrafici (nome, cognome e indirizzo), barrare la casella relativa alla propria situazione tra quelle ammissimibili al bando e allegare fotocopia delle ricevute di pagamento dell’IMU.

Tra le domande pervenute verrà stilata una graduatoria che assegna il punteggio massimo al pensionato agricolo che conduce direttamente l’azienda e il punteggio minimo al proprietario con contratto d’affitto o comodato verbale a famigliare (art.5 del regolamento). Sulla base del punteggio ottenuto verrà poi calcolato l’importo dell’incentivo: si va da un contributo massimo pari al 100% dell’IMU agricola versata nel 2015 per chi ottiene oltre 70 punti, a un contributo minimo pari al 50% per chi totalizza 10 punti. Non verranno liquidati contributi inferiori a 30 euro. La graduatoria verrà poi pubblicata sull’Albo Pretorio e si procederà con l’erogazione dei contributi.

SONO ESCLUSI DA QUESTO PROVVEDIMENTO e NON possono dunque fare domanda: gli IAP (Imprenditore Agricolo Professionale), i CD (Coltivatore Diretto) e i proprietari con terreni non iscritti all’anagrafe aziendale perchè GIA’ ESENTATATI dal pagamento di tributi sui terreni.

SI INFORMA che nella finanziaria in discussione in questi giorni in Parlamento  è previsto per l’anno 2016 il ritorno alla vecchia classificazione dei territori montani e pertanto tutti i terreni agricoli di montagna saranno esenti.

Riassumo:

  • 26/11/2015: Consiglio Comunale
  • 1/12/2015: sarà a disposizione il facsimile del modulo di richiesta
  • 16/12/2015: scadenza pagamento seconda rata IMU
  • 16/12/2015: approvazione bando
  • dal 17/12/2015 al 20/1/2016: presentazioni domande
  • indicativamente entro il 30/1/2016: graduatoria e inizio erogazione contributi

Via Caduti di Sabbiuno a Bazzano: nuova fognatura e riqualificazione

imageApprovato e ampliato il progetto della rete fognaria via Caduti di Sabbiuno a servizio del comparto occidentale di Bazzano.
La rete ha sempre avuto carenze funzionali che pregiudicano il corretto smaltimento delle acque meteoriche, in particolare in occasione degli eventi piovosi che sempre più frequentemente assumono notevole intensità.

Il progetto di riassetto della rete fognaria di tutto il comparto proposto nel 2007, che a sua volta rivedeva un precedente studio per adeguarlo alle previsioni di sviluppo urbanistico dell’area, non ha potuto avere attuazione per le difficoltà intervenute nella attuazione degli strumenti di pianificazione urbanistica del comparto compreso tra Via Caduti di Sabbiuno, il tracciato dello scolo Muzza Spadetta, il tracciato del nuovo asse stradale della Bazzanese e via Castelfranco. Sono per questo venute a mancare le condizioni favorevoli alla realizzazione del riassetto dell’intero sistema fognario con risorse finanziarie prevalentemente private e si è riproposta quindi la necessità di trovare una soluzione ai gravi problemi di scolo delle acque piovane che interessano le aree edificate lungo via Caduti di Sabbiuno.

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Per questo l’amministrazione di Valsamoggia, utilizzando le varie deroghe previste dall’unificazione dei Comuni, ha deciso di intervenire e di estendere il progetto ad una completa riqualificazione del quartiere che comprende le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa cofinanziando l’iniziativa per un importo complessivo a quadro economico di 738.000 euro.

Sulla base del Progetto di Fattibilità, che individuava gli interventi proponibili a breve termine per porre rimedio  alla situazione di grave crisi del sistema fognario di via Caduti di Sabbiuno, sono stati effettuati i rilievi planoaltimetrici necessari alla progettazione successiva. La progettazione preliminare dell’intervento, sulla base degli approfondimenti e delle indagini eseguite, oltre che sulla base di ulteriori studi ed indagini di dettaglio e di verifica delle ipotesi progettuali, ha evidenziato la necessità di intervenire anche sugli allacci delle acque bianche, sulla rete di raccolta delle acque stradali lungo le vie Caduti di Sabbiuno e Panzanesa e sulla pavimentazione stradale delle medesime vie.

Inizio lavori previsto nel primo quadrimestre 2016.

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Il registro delle unioni civili arriva a Valsamoggia

E’ stato approvato dall’unanimità dei presenti all’ultimo Consiglio Comunale, il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili nel Comune di  Valsamoggia, un grande passo avanti per il riconoscimento di diritti importanti per la vita delle persone.

La storia dell’introduzione del registro a Valsamoggia inizia un anno fa quando il gruppo di maggioranza presenta un ordine del giorno che ne chiede l’istituzione. La commissione pari opportunità si mette al lavoro e ne nasce il regolamento approvato nel Consiglio Comunale di ottobre e operativo al punto che sono arrivate la prime domande sulle modalità di iscrizione. Gli iscritti, a differenza di quanto accade oggi, verranno riconosciuti come coppia e avranno quindi accesso a servizi come la casa, sanità e servizi sociali, politiche per giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero, formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, servizi cimiteriali.

Chi si può iscrivere? Le coppie di persone maggiorenni anche dello stesso sesso, legate da vincolo affettivo, residenti sul territorio di Valsamoggia e conviventi da almeno 2 anni a Valsamoggia o provenienti da Comuni nei quali è in vigore il Registro delle unioni civili. Impediscono invece l’iscrizione le stesse condizioni che impediscono di contrarre matrimonio.

Quello che abbiamo fatto insieme in Consiglio Comunale è un passo importante verso il riconoscimento di diritti fondamentali che oggi a livello nazionale non sono ancora garantiti. E’ l’atto simbolico che riconosce cambiamenti già avvenuti nei fatti a livello sociale e anche lo Stato deve prenderne atto. Il fatto che queste iniziative vengano dal territorio è ancora più importante perché può dare slancio alla normativa nazionale.

Vaccini: promuoviamo una corretta informazione

Vaccini1Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale si è parlato di vaccinazioni. La cronaca di questi giorni ne è ricchissima soprattutto in seguito al recente e tragico fatto di cronaca, avvenuto tra l’altro proprio a Bologna, che ha riportato in primo piano il dibattito su questo importantissimo tema. Ci sono malattie che credevamo di poter dimenticare e che invece, a causa dell’abbassamento del numero dei bambini vaccinati (ormai molte vaccinazioni, tra quelle obbligatorie e quelle consigliate, sono scese sotto la soglia del 95%, che assicura la migliore copertura della popolazione), stanno riproponendosi in tutta la loro pericolosità.

Il dibattito è ora diventato di portata nazionale. Proprio ieri le Regioni hanno dato il via libera al piano nazionale vaccini presentato da Ministero e Istituto Superiore di Sanità che prevede campagne informative rivolte ai genitori, ma anche formazione nei confronti dei pediatri e medici di medicina generale. Adesso sarà avviato un tavolo con il Governo per discutere dei fondi necessari (si parla di 300mln di euro), per metterlo in pratica. Al centro della discussione il possibile divieto scolastico per i bambini non vaccinati (ma in questo caso bisognerebbe cambiare la normativa) e le sanzioni sanzioni nei confronti dei medici che non supportano il vaccino (ma la discussione è aperta tra gli stessi sanitari). Parallelamente si stanno muovendo anche le Regioni: l’Emilia-Romagna ha approvato di recente una risoluzione che prevede l’impegno alla massima diffusione della corretta informazione in tema di vaccini.

A Valsamoggia, per discutere l’“odg presentato dai gruppi consiliari PD e Insieme per Daniele Sindaco avente ad oggetto sostegno alle attività di informazione sulle vaccinazioni obbligatorie”, sono state invitate due relatrici: una delle promotrici della petizione #iovaccino, Miriam Maurantonio, e un medico dell’igiene pubblica dell’Azienda Sanitaria Locale, Dott.ssa Perticarà.

E’ davvero preoccupante il calo dei vaccini che si è registrato anche nei nostri territori. E’ necessario fare il possibile per contrastare la disinformazione e tutelare la salute dei bambini e delle nostre comunità. Sono convinto che le Istituzioni, e in particolare il Sindaco come autorità sanitaria locale, debbano fare la loro parte, ognuno al proprio livello di competenza. Ecco perchè sosteniamo positivamente anche le ultime iniziative intraprese dalla Regione Emilia-Romagna. Mi spiace solo che a supporto di una mobilitazione e di sensibilizzazione come questa, non si sia raggiunta l’unanimità del Consiglio Comunale.

La Fusione dei Comuni come riforma istituzionale per l’Europa

Harta_61_bashkiRiformare l’organizzazione statale per entrare in Europa.

È quello di cui si è discusso all’incontro internazionale organizzato a Tirana, a cui ho partecipato il 29 e il 30 ottobre, dopo che lo stato albanese ha attuato la riforma locale che ha visto il passaggio da 378 comuni a 61 attraverso la fusione. Alla presenza del primo ministro Edi Rama , dei principali rappresentanti del governo, degli ambasciatori americano e svizzero e dei rappresentanti ONU e UE, si è svolta la prima “Conferenza nazionale per la governance locale”, con la partecipazione dei nuovi sindaci neo eletti.

Valsamoggia è stata invitata da ANCI Emilia -Romagna a presentare la propria esperienza assieme ad altre che si sono sviluppate in altri Paesi europei, come Svizzera e Svezia. Negli ultimi anni infatti parecchie riforme di accorpamento e riordino dei livelli locali di governo sono state promosse nei Paesi UE ed è stato interessante vedere come i dati presentati riportino che negli ultimi 15 anni, nei Paesi oggetto di riforme di questo tipo, ci sia stata una tendenza ad arrivare ad unità territoriali di governo locale che oscillano tra i 20.000 abitanti della Lettonia e i 150.000 dell’Irlanda, partendo da livelli fin a un decimo più piccoli.

La Regione Emilia-Romagna aveva ospitato recentemente proprio una delegazione albanese interessata al processo di riordino territoriale e di organizzazione locale e anche in quell’occasione avevo avuto modo di portare il nostro contributo, sottolineando l’importanza di non allontanare i servizi dalle persone e di informatizzare la Pubblica Amministrazione.

Guardare l’Unione Europea attraverso gli occhi di un Paese candidato che si sta impegnando per entrare, con cambiamenti e riforme, cercando punti di riferimento, esempi e buone pratiche, è stata sicuramente anche un’esperienza significativa per riflettere in senso generale sull’integrazione europea e sulla necessità di rilanciare politicamente questo progetto, recuperando i valori che ne sono stati alla base.

Alcuni scatti dell’evento.

Festival della Cultura Tecnica dal 24 ottobre a Bologna

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Il manifesto dell’evento

Prende oggi il via la seconda edizione del Festival della Cultura Tecnica, evento coordinato dalla Città metropolitana di Bologna e realizzato in collaborazione con oltre trenta partner tra scuole, enti e istituzioni nel quadro del progetto “Il rilancio dell’educazione tecnica” del Piano Strategico Metropolitano. Il progetto, attivato nel 2013, promuove il rinascimento della manifattura tramite l’investimento nel sistema educativo in rapporto con il territorio e le imprese, in una prospettiva di sviluppo locale che sia insieme economico, sociale e culturale.

All’inaugurazione, che è avvenuta stamattina nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, ho partecipato come consigliere metropolitano con delega alla scuola. Con me erano presenti il consigliere metropolitano con delega alla promozione della città Matteo LeporeGiovanni Schiavone dell’ufficio scolastico territoriale, Roberto Fiorini, presidente di AsaBo e i rappresentanti di Aster, della Camera di Commercio di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.

Il Festival, il cui evento di apertura è stato la FIERA DELLE IDEE – La creatività di scuole e imprese tra computer, robot, stampanti 3D, altre diavolerie”, ha un doppio obiettivo: da un lato intende valorizzare tutti i canali e indirizzi dell’istruzione e della formazione tecnica mentre dall’altro vuole promuovere nei cittadini – famiglie, i bambini e i ragazzi – una maggiore consapevolezza delle connessioni tra il fare e il pensare e dell’importanza della tecnica nelle nostre vite.

Ai partner originari del progetto (gli Istituti tecnici dell’area manifatturiera, nonché Aster, Camera di Commercio, Comune di Bologna, CNA Bologna, Fondazione ITS Maker, Museo del Patrimonio Industriale e Sportello Orientamento&Lavoro, Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio Territoriale V e Unindustria Bologna) si aggiungono quest’anno altri importanti collaborazioni: gli Istituti tecnici del settore economico, la Cineteca di Bologna, la Fondazione Asphi, la Fondazione Golinelli, il FabLab MakeInBo e le scuole secondarie di primo grado.

Il Festival, che proseguirà fino al 14 dicembre (PROGRAMMA) con iniziative e incontri di varia tipologia, destinati a target differenziati e organizzati diversi soggetti: laboratori rivolti a bambini e ragazzi, percorsi per insegnanti, dibattiti tra operatori, presentazioni di progetti, e chiuderà proprio in tale data con l’evento Innetworking, seconda edizione del meeting organizzato da Aster che promuove il rapporto tra istruzione secondaria di secondo grado e mondo della ricerca e dell’innovazione.

Dopo il taglio del nastro sono stato all’IIS Belluzzi – Fioravanti, sede del LinuxDay 2015, una manifestazione nazionale che ha lo scopo di promuovere GNU/ Linux e il software libero. Proprio su questo argomento sono stato intervistato per l’emendamento che proposi allo Statuto della Città Metropolitana sulla Cittadinanza Digitale e sull’impegno a utilizzare prioritariamente software Open Source.

Parcheggio scuola Crespellano: incontrati i genitori

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La nuova scuola primaria di Crespellano

E’ di qualche giorno fa l’incontro con i genitori degli studenti della nuova scuola di Crespellano sul tema dei parcheggi. Un incontro molto partecipato – e trasmesso in diretta live su Periscope – a cui erano presenti anche gli assessori Dardi (lavori pubblici) e Di Pilato (scuola), il dirigente scolastico Simoni e la dirigente del settore Maccaferri.

Abbiamo spiegato l’origine del problema che viene da lontano e deriva dalle difficoltà urbanistiche ed economiche delle aziende e dei privati attuatori del comparto (che dovevano realizzare anche scuola e opere di urbanizzazione) e che sono state la causa anche del noto rallentamento dei tempi di realizzazione della scuola stessa (ricorderete tutti gli anni in cui la struttura portante della scuola è rimasta ferma).

Per questo e per non perdere ulteriore tempo  l’amministrazione ha escusso le fideiussioni di garanzia dai privati e ha deciso di realizzare direttamente le opere. La situazione ha visto uno sblocco fondamentale con una sentenza arrivata a marzo e conclusasi con la revoca dell’atto che impugnava la cessione delle aree oggetto delle opere a giugno 2015 in cui l’amministrazione ha visto confermare le proprie posizioni e quindi ha avuto il via libera per completare le opere del comparto.

Fig.1 – urbanizzazioni complete e collegamenti

Verranno quindi realizzate nei prossimi mesi le opere previste a carico dal privato direttamente dal Comune di Valsamoggia. In pianta in ROSSO le urbanizzazioni definitive (in giallo le viabilità esistenti di collegamento) che saranno appaltate nelle prossime settimane e che realizzeranno circa un centinaio di stalli auto complessivi oltre a collegare la viabilità esistente alla scuola.

Erano evidenti le momentanee criticità della situazione, anticipate anche con la consegna della pianta delle urbanizzazioni durante l’inaugurazione, e di seguito elencherò sinteticamente alcuni accorgimenti per mitigare il disservizio, ma l’alternativa era tardare ulteriormente l’apertura della nuova scuola e questo avrebbe causato anche il deterioramento dell’edificio e un ulteriore ritardo nella consegna del plesso.

Parcheggio provvisorio
Fig.2 – parcheggio provvisorio

Per mitigare i disservizi sono stati previsti:

  • inghiaiamento zona antistante alla scuola per renderlo agibile come parcheggio (vedi figura 2 in ROSSO);
  • potenziamento servizi scuolabus;
  • polizia municipale per agevolare la circolazione ed il parcheggio;
  • strutturazione servizio Pedibus.

 

All’incontro, i genitori hanno fatto diverse proposte:

  • la possibilità di ottenere sconti per l’uso del trasporto scolastico;
  • la possibilità di ottenere sconti sul servizio di pre e post scuola;
  • la fattibilità di una navetta dedicata che possa fare il servizio di trasporto da un parcheggio scambiatore;
  • la possibilità di entrata differita delle classi.

Tutte queste proposte sono in corso di valutazione da parte dell’amministrazione e della dirigenza scolastica e saranno discusse in un prossimo incontro che sarà convocato a breve.