La Città Metropolitana premia le (buone) idee dei ragazzi

DSC_0471Ieri mattina ho avuto il piacere di partecipare alla premiazione del Concorso di idee per la progettazione del nuovo logo della Rete degli Istituti Tecnici ad indirizzo manifatturiero del territorio metropolitano nell’ambito del progetto “Il rilancio dell’educazione tecnica”, promosso dalla Città Metropolitana di Bologna con il supporto dell’azienda “madrina” Datalogic SPA.

Al concorso, riservato agli studenti dei 9 istituti che compongono la Rete ITI (Alberghetti, Aldini Valeriani-Sirani, Archimede, Istituto Salesiano Beata Vergine di San Luca, Belluzzi-Fioravanti, Giordano Bruno, Majorana, Malpighi e Montessori-Da Vinci) hanno aderito 87 studenti che si sono iscritti da soli o in gruppo per un totale di 55 candidature, provenienti da 7 scuole diverse.

Ad aiutare i ragazzi a capire come poter sviluppare il nuovo logo è intervenuta Datalogic con testimonianze dirette che hanno coinvolto sia l’ingegner Romano Volta, che ha raccontato il suo percorso da studente a imprenditore, sia i due manager dell’area Ricerca&Sviluppo e Marketing&Comunicazione dell’azienda, che hanno spiegato l’importanza della fase di ideazione di nome e simbolo grafico per il successo di un prodotto o servizio.

I 3 progetti vincitori – selezionati tra i 41 progetti consegnati, provenienti da 6 istituti – sono stati selezionati per la loro aderenza agli obiettivi e alle finalità del progetto di rilancio della cultura tecnica, per la coerenza con il logo del Piano Strategico Metropolitano (all’interno del quale si inserisce l’intera iniziativa), per l’originalità dell’idea e la flessibilità d’uso del marchio/logo. Ecco i vincitori:

1° classificato: Riccardo Zucchini, IIS Majorana – selezionato per la grande efficacia e forza comunicativa dell’idea creativa alla base della sua realizzazione.
2° classificato: Giulia Carelli Istituto Aldini Valeriani – selezionato per l’eleganza e la capacità espressiva che lo caratterizzano.
3° classificato: Manuela Imbrea Istituto Aldini Valeriani – selezionato per la semplicità e l’immediatezza nella divulgazione del concetto di rete tra gli Istituti.

Ringrazio Datalogic, Laura Venturi (Direttore Settore Servizi alla Persona e alla Comunità della Città Metropolitana di Bologna) e i membri della Commissione giudicatrice:

  • Marinella Lazzari, Servizio Scuola e Formazione della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di Presidente,
  • Grazietta Demaria, Settore Sistemi di Comunicazione E-government della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di membro con competenze tecniche,
  • Emanuela Tumiatti, Servizio Scuola e Formazione della Città Metropolitana di Bologna, con funzioni di membro con competenze amministrative e segretaria verbalizzante,
  • Marcello Ferrozzi, referente dell’azienda madrina del Concorso Datalogic SpA,
  • Mariagrazia Lioce, referente della società Absolut Eventi&Comunicazione che cura la Segreteria organizzativa del Concorso

Occhi puntati sulla sicurezza: anche Ascom scende in campo

wpid-20150526_000959.jpgUna ventina di persone ha partecipato ieri sera all’importante evento organizzato da Ascom a Castello di Serravalle per sensibilizzare comunità e istituzioni sul tema sicurezza. Presenti i vertici di Ascom Provinciali e locali, il Maresciallo dei Carabinieri, la Comandante della Polizia Municiaple e rappresentanti delle forze politiche locali.

wpid-20150526_001727.jpgÈ fondamentale che l’Ascom appoggi iniziative a favore della sicurezza sul nostro territorio – perché è un tema su cui non possiamo permetterci di abbassare la guardia – e se vorranno fornire telecamere private ai nostri commercianti come hanno già fatto per quelli di Bologna e come hanno proposto, sarò lieto di allacciarle gratuitamente alla nostra centrale operativa della Polizia Municipale di Valsamoggia.

L’amministrazione dallo scorso gennaio ha messo in campo una serie di azioni finalizzate a rendere il territorio più sicuro ma la collaborazione di tutti non può che aiutare a raggiungere più facilmente il risultato. Entro le prossime settimane convocherò una riunione a cui saranno invitate tutte le parti – istituzioni, rappresentanti delle forze dell’ordine, commercianti e i loro rappresentanti – in modo da mettere sul tavolo tutte le possibili azioni che possano far sentire i nostri cittadini più al sicuro.

Rispetto a un anno fa, oggi a Valsamoggia, grazie a una riorganizzazione interna e a maggiori risorse disponibili, abbiamo a disposizione più agenti sulle strade e più telecamere di videosorveglianza, fisse nelle municipalità (quelle ordinate  nei mesi scorsi stanno finalmente arrivando) e mobili sulle autopattuglie sul territorio.

Tanto è stato fatto ma tanto è ancora da fare. Auspico che l’incontro possa avvenire nel più breve tempo possibile compatibilmente con gli impegni ti tutti e che Valsamoggia possa diventare ogni giorni più sicura per il bene di tutti i cittadini.

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Lotta al degrado: una videocamera controlla “la Giuditta”

FullSizeRender-1Sta diventando più dura, a Valsamoggia, la vita degli incivili che pensano di poter inquinare impunemente il territorio in cui vivono. Dopo il trasgressore sanzionato per aver scaricato rifiuti altamente inquinanti, altre sanzioni potranno fioccare in difesa del bene comune.

E’ il caso della fontana della Giuditta, sicuramente tra i simboli più amati di Bazzano, che troppo spesso è vittima di chi pensa di poter gettare qualsiasi cosa nell’acqua. Qualche giorno fa è stato posizionato sul basamento di questa opera di Giuseppe Graziosi che risale agli inizi del ‘900, un cartello che ricorda che il regolamento di polizia urbana vieta di “sporcare e danneggiare le fontane e le vasche pubbliche in qualsiasi modo” pena una sanzione amministrativa fino a 500 euro.

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Ma visto che le raccomandazioni alle volte non bastano, è stata installata anche una videocamera che sorveglierà il monumento tanto amato.

Nessuna tolleranza: chiunque verrà ripreso nell’atto di trasgredire verrà identificato e sanzionato.

Telecamere nascoste e rifiuti: sanzionato il primo incivile inquinatore

auto 2targaL’avevamo detto. Tolleranza zero. Ed ecco la prima sanzione di 750€ per abbandono di rifiuti pericolosi emessa dalla Polizia Municipale di Valsamoggia.

Il responsabile è stato individuato grazie alla telecamera nascosta installata proprio per monitorare questo tipo di attività riprendendo la targa del veicolo da cui sono stati scaricati i rifiuti pericolosi. Dal numero di targa gli agenti sono poi risaliti alla sua identità e lo hanno sanzionato per 750€.
Da tempo, sul territorio comunale, la Polizia Municipale ha intensificato i controlli in materia ambientale per la lotta all’abbandono di rifiuti. Un’indagine che ha consentito di individuare le aree più critiche, nei dintorni delle quali agli occhi degli agenti si è aggiunto anche l’occhio elettronico di una telecamera.

auto smontata 2Questo un primissimo risultato del monitoraggio: meno di 10 giorni fa, la telecamera ha ripreso il cittadino che ha abbandonato i rifiuti all’ingresso della cava di via Muzza Spadetta a Bazzano. La Polizia Municipale ha dunque applicato la normativa speciale per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (artt. 192 c.1 e 225 c.1 del D.lgs. 152/06)  e il regolamento di Polizia Urbana (Art. 14 c.1 l.a) per il versamento di olio motore/carburante sulla sede stradale per un totale di 750€.

pagare2Sono molto soddisfatto di questo primo risultato: passare dalle parole ai fatti è sempre importante e ringrazio la Polizia Municipale per il prezioso lavoro. La telecamera è “in servizio” su tutte le aree critiche perché viene spostata a seconda delle esigenze che emergono dalle indagini. Solo la PM sa con certezza su quale area è attivo il monitoraggio e speriamo che questo sia un deterrente sufficiente a far passare ai malintenzionati la voglia di commettere illeciti. Se così non fosse le sanzioni si moltiplicheranno, sanzioni che ricordo possono arrivare fino a 3.000 euro oltre alla denuncia penale.

Al via i lavori per la Nuova Bazzanese

Da domani iniziano i lavori con l’accantieramento cioè la parte di preparazione – quella che si vede meno ma che è fondamentale per partire  – poi con le ruspe nei prossimi mesi.

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La durata dei lavori è prevista in circa 1.400 giorni ma si lavorerà per ridurre i tempi in accordo con l’azienda e gli enti competenti. Tra gli obiettivi anche quello di aprire man mano i tratti di strada completati, in particolare quelli di collegamento con altre strade. Questo ci aiuterà a risolvere alcune le criticità come lo svincolo della Muffa e il collegamento con il nuovo casello autostradale.

IMG_7712Stamattina si è tenuta a Bologna la conferenza stampa di presentazione del progetto che riguarda la nuova Bazzanese. Insieme a me erano presenti Virginio Merola, sindaco della Città metropolitana di Bologna; Raffaele Donini, assessore ai Trasporti, Reti infrastrutture, Programmazione territoriale e agenda digitale Regione Emilia-Romagna; Irene Priolo, consigliere delegato alla Mobilità, Viabilità e Infrastrutture della Città metropolitana di Bologna, sindaco del Comune di Calderara di Reno; Paola Carron, amministratore delegato Carron SpA e Stefano Zilio, direttore tecnico Carron SpA.

Per noi la Bazzanese non è solamente una strada ma l’occasione di sviluppo per tutta la zona. Con la Bazzanese finalmente in partenza e il nuovo casello autostradale attualmente in costruzione, il nostro territorio si trasformerà in uno dei più infrastrutturati e la risposta del mercato è già tangibile.
L’opera consentirà anche di migliorare la mobilità sostenibile: la tratta ferroviaria Bologna-Vignola verrà velocizzata dalla chiusura di alcuni passaggi a livello e, grazie declassamento delle strade, potremo procedere con la realizzazione di ciclopedonali e dare risposta al collegamento interno all’interno del nostro Comune tra le cinque municipalità e e i Comuni limitrofi.

Qualche dichiarazione significativa emersa in conferenza stampa:
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“La Bazzanese – ha esordito Raffaele Donini – è un’opera che non serve solo a risolvere un problema di viabilità ultradecennale (ogni giorno circa 30mila veicoli percorrono quei 10 km di strada) ma anche a offrire occupazione e rendere maggiormente competitivo tutto il comparto bazzanese fino alla zona modenese delle ceramiche”. “La gara – ha aggiunto Irene Priolo – ha avuto tra i criteri di priorità anche quello della sicurezza del lavoro. Sono state richieste particolari tecnologie per controllare al meglio quello che succede all’interno dei cantieri. Una maggiore sicurezza non va infatti solo a beneficio dei lavoratori ma anche a vantaggio del rispetto dei termini di consegna dei lavori. I lavori di interconnessione andranno a valorizzare tutto il territorio”.
“Sicurezza. Tempi. Qualità. Tre parole che sono alla base della nostra politica aziendale – Paola Carron lo dice molto chiaramente -. Per noi questa è una sfida e, navigando tutti nella stessa direzione, non è detto che i lavori possano procedere con più celerità di quanto non sia scritto sulla carta”.
“Nel progetto – ha chiarito l’ing. Zilio – abbiamo tenuto conto anche di prossimi eventuali sviluppi (aumentare il numero delle corsie per esempio) e quindi gli espropri sono stati fatti in questa logica.
Vista l’ampiezza del progetto e il fatto che in certi tratti ci sono proprio cantieri nel cantiere, è molto probabile che vengano man mano aperti i tratti di strada completati.
Nei punti più rumorosi è previsto un tipo di asfalto anti-rumore che attenua il rumore provocato dal contatto ruota-asfalto.”

(Gli elaborati della fotogallery non tengono conto delle migliorie concordate con i singoli territori)

Valsamoggia in Vespa 2015

FullSizeRenderIeri mattina eravamo in tantissimi all’evento “Valsamoggia in Vespa” che ci ha portato alla scoperta del territorio di Valsamoggia tra Rocche e Cantine.

Per fortuna, dopo il maltempo di venerdì e sabato, la giornata era assolata e calda: proprio il clima giusto per godersi i colli a bordo di una Vespa.

Per gli appassionati di questo amatissimo classico della “Piaggio”, è stata un’occasione per vedere Valsamoggia da un altro punto di vista.

Un evento diverso e divertente per coinvolgere le persone e valorizzare il territorio e per questo voglio ringraziare  “Gruppo Omars” di Calcara e il “Vespa Club Bologna”.

 

Valsamoggia: più legalità se tutti facciamo la nostra parte

FullSizeRender-1Se ognuno di noi fa la sua parte, tutti ne trarremo vantaggio. Ho firmato ieri insieme agli altri Sindaci metropolitani un Protocollo di Intesa che impegna i Comuni, insieme alla CNA, a contrastare operatori abusivi (non hanno il permesso di operare) e irregolari (iscritti alla Camera di Commercio ma non rispettosi delle regole) presenti nel commercio.

Per dare una dimensione, è stato calcolato che nell’area bolognese, nel solo settore del benessere (acconciatori ed estetisti), gli abusivi potrebbero rappresentare il 30% dei regolari: 600 operatori su oltre 2.200 imprese regolari, per un giro d’affari complessivo di circa 7mln di euro e un’evasione di imposte e contributi pari a 3mln di euro. E se pensiamo che l’abusivismo riguarda anche altri settori del commercio e dell’artigianato, dall’alimentare all’edilizia, dall’autoriparazione alla fotografia, capiamo bene di che volume d’affari complessivo si sta parlando.

Ma la mia firma conta poco se tutti i cittadini non collaborano alla buona riuscita dell’iniziativa. Chi si affida agli abusivi deve essere consapevole che si rende complice di concorrenza sleale e di evasione fiscale senza considerare che chi si affida alle mani di queste persone può mettere a rischio la propria stessa salute.

FullSizeRenderPer sensibilizzare i cittadini, la CNA nei prossimi giorni metterà delle locandine nei luoghi pubblici e commerciali per invitare la popolazione ad affidarsi solo ad operatori regolari e attiverà nella sua sede provinciale un apposito ufficio (e una mail stopabusivismo@bo.cna.it) per segnalazioni specifiche non anonime e documentate. In collaborazione con i Comuni, che attiveranno a loro volta un ufficio per le segnalazioni sul territorio, individuerà poi quelle fasce deboli di cittadini ai quali offrire servizi (come il parrucchiere) a prezzi agevolati e in giornate da concordare con le imprese.

Di seguito una dichiarazione significativa di Cinzia Barbieri, Segretario CNA di Bologna: “In un momento di crisi drammatica per gli artigiani e le piccole e medie imprese, tutelare l’imprenditore e il professionista che agisce nel pieno rispetto della legalità, è un modo efficace per sostenere tutta l’economia del territorio. Contrastare l’abusivismo, è un modo concreto per difendere la salute, la sicurezza e la qualità del servizio per il consumatore”.

La Primaria di Monteveglio alla prova del Blower Door Test

Si chiama Blower Door Test l’ultimo “esame” a cui è stata sottoposta la nuova Primaria di Monteveglio. L’obiettivo era misurarne l’ermeticità cioè verificare che il nuovo edificio presentasse una corretta prestazione in termini di tenuta all’infiltrazione di aria e vento: meno perdite di aria ci sono infatti, più l’edificio è efficiente dal punto di vista energetico.

L’ufficialità deve ancora arrivare ma dalle indiscrezioni trapelate nei primi minuti dopo il test, pare che la scuola sia stata promossa a pieni voti. Le misurazioni hanno riguardato non solo l’ermeticità dei serramenti ma anche quella delle porte e dei muri per verificare che la coibentazione fosse stata realizzata in modo corretto.

L’edificio è dunque ermetico ma questo non significa che non respiri. Grazie all’impianto di ricambio intelligente di cui è dotato infatti, la qualità dell’aria all’interno sarà ottimale così come la temperatura. E’ chiaro che, come ho sentito più volte dire all’architetto Enrico Termanini che è il direttore dei lavori, la scuola bisognerà “viverla” per trovare il comfort giusto ma questo non deve spaventare. Essendo il primo edificio di questo tipo che viene costruito sul nostro territorio, saranno infatti necessari alcuni mesi per abituarsi a gestirlo perché non è immediato comprendere che la nuova scuola è in grado di fare tutto da sola: se fuori è freddo si riscalda, se fuori è troppo caldo si “raffresca”. Quindi, se per esempio si cede alla tentazione di spalancare le finestre con l’arrivo della primavera, verranno meno quelle qualità di efficienza energetica che lo caratterizzano. Ma la formazione al personale non mancherà quindi sono certo che potremo godere a breve di tutte le qualità di cui la scuola è dotata.

La manutenzione come prevenzione del dissesto in Valsamoggia

Intervento "Rio Ghiaia e Rio Serravalle"
Intervento “Rio Ghiaia e Rio Serravalle”

E’ notizia di qualche giorno fa che agli stanziamenti comunali già destinati alla manutenzione contro il dissesto idrogeologico del territorio di Valsamoggia, si aggiungono altri fondi per ulteriori interventi. Si tratta di finanziamenti provenienti dall’ATERSIR, l’Agenzia Territoriale Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti, che ammontano complessivamente a 260.325,62 € per complessive 1.542 ore di lavoro.

I nuovi interventi riguarderanno in particolare le municipalità di Castello di Serravalle, Monteveglio e Savigno e sono principalmente mirati a salvaguardare il territorio. Tra gli interventi previsti: la manutenzione del bosco, la rimozione di materiali di ostacolo al deflusso idrico di alcuni corsi d’acqua, la risagomatura degli alvei e delle sponde di alcuni corsi fluviali.

Il dettaglio degli interventi:

Castello di Serravalle

  • Rio Marzatore (località Gorizia-Rodi): sistemazione idraulica tratto in area forestale. Manutenzione idraulica tratto di alveo demaniale (circa 1500 m) mediante il taglio della vegetazione interferente con il deflusso delle acque, rimozione degli esemplari arborei crollati in alveo o nelle immediate vicinanze, risagomatura dell’alveo e delle sponde in un tratto. Spesa totale: 17.990,28 €
  • Rio Ghiaia e Serravalle (località Castelletto di Serravalle): intervento di manutenzione a opere di regimazione superficiale e alla vegetazione ripariale lungo il Torrente Ghiaia di Monteorsello ed il Rio Serravalle con diradamento della vegetazione arboreo/arbustiva ed asportazione delle piante morte che possono alterare il regolare deflusso delle acque. Intervento di manutenzione alle opere di regimazione idraulica presenti, realizzazione di modesti interventi di risezionamento alveo. La corretta regimazione superficiale delle acque, la manutenzione ordinaria delle opere idrauliche e l’avviamento dell’alto fusto delle zone forestali ripariali favoriscono la maturazione del bosco, permettono l’allungamento dei tempi di corrivazione ed il contenimento del fenomeno dell’erosione superficiale migliorando quindi la capacità di immagazzinare acque piovane la stabilità dei versanti. Spesa Totale: 39.779,76
  • Rio Rii (Località Bersagliera): Interventi di manutenzione a opere di ingegneria naturalistica e regimazione superficiale delle acque. Cure colturali a bosco ceduo al fine di favorire una maggiore copertura al suolo della compagine arborea con conseguente maggiore infiltrazione di acqua nel suolo e diminuire il ruscellamento. Manutenzione bosco ripariale lungo un tratto del Rio Rii. Le superfici forestali rivestono un ruolo fondamentale nel bilancio idrico di un bacino. Infatti le radici delle piante rendono il suolo poroso e favoriscono l’infiltrazione dell’acqua nel terreno mentre la parte aerea attraverso la traspirazione la riporta in atmosfera. La corretta regimazione superficiale delle acque, la manutenzione ordinaria delle opere di ingegneria naturalistica ed il miglioramento del bosco ceduo per favorirne l’evoluzione all’alto fusto, permettano di contenere il fenomeno dell’erosione superficiale dell’area e la diminuzione dei tempi di corrivazione dell’acqua così da ottenerne una maggiore infiltrazione nel terreno. Spesa totale: 32.267,46 €

Savigno

  • Rio Roncadella (Località Ca’ Stanislao): sistemazione idraulica tratto in area forestale. Manutenzione idraulica tratto di alveo demaniale (circa 1.300mt) mediante il taglio della vegetazione interferente con il deflusso delle acque e radicata sulle briglie, rimozione degli esemplari arborei crollati in alveo o nelle immediate vicinanze, ripristino sezione idraulica in un tratto interessato da un piccolo movimento franoso mediante risagomatura dell’alveo e delle sponde, manutenzione di briglie e difese spondali in scogliera di pietrame che risultano disarticolate ed in alcuni punti prossime al crollo, integrazione difese spondali in scogliera. Spesa totale: 16.948,47 €
  • Rii Corano e Costa: intervento di manutenzione a opere di regimazione superficiale e alla vegetazione ripariale lungo i rii Costa e Corano. Intervento di avviamento all’alto fusto in bosco ceduo invecchiato al fine di favorire una maggiore copertura al suolo della compagine arborea con conseguente maggiore infiltrazione di acqua nel suolo. Le superfici forestali rivestono un ruolo fondamentale nel bilancio idrico di macino. Infatti le radici delle piante rendono il suolo poroso e favoriscono l’infiltrazione di acqua nel terreno mentre la parte aerea attraverso la traspirazione la riporta in atmosfera. La corretta regimazione superficiale delle acque, la manutenzione ordinaria delle opere idrauliche e l’avviamento all’alto fusto delle zone forestali limitrofe ai corsi d’acqua favoriscono la maturazione del bosco permettono l’allungamento dei tempi di coltivazione ed il contenimento del fenomeno dell’erosione superficiale migliorando quindi la capacità di immagazzinare acque piovane la stabilità del versante. Spesa totale: 46.042,56 €

Monteveglio

  • Fosso Acqua Ramata (Località C.Vecchia-Monteveglio): sistemazione idraulica tratto a valle dell’area di ricarica delle falde. Manutenzione idraulica tratto di alveo demaniale (circa 250mt) mediante il taglio della vegetazione interferente con il deflusso delle acque, ripristino adeguata sezione idraulica mediante risezionamento alveo e sponde ed utilizzo autocarro per eventuale smaltimento del materiale eccedente. Intervento all’interno del Parco Regionale Abbazia di Monteveglio. Spesa totale: 8.579,99 €
  • Rio Crespellano (Località Torricella di Sotto-Costanza): sistemazione idraulica tratto in “zona di protezione delle acque sotterranee nel territorio pedecollinare”. Manutenzione idraulica tratto di alveo demaniale (circa 1.500mt), a valle di due bacini, mediante il taglio della vegetazione interferente con il deflusso delle acque, rimozione degli esemplari arborei crollati in alveo o nelle immediate vicinanze, ripristino adeguata sezione idraulica per un tratto di circa 200 m mediante risagomatura dell’alveo e delle sponde. Spesa totale: 12.408,00 €
  • Abbazia Monteveglio: intervento di manutenzione a opere di regimazione superficiale e alla vegetazione ripariale lungo il Rio San Teodoro. Intervento di avviamento all’alto fusto in bosco ceduo invecchiato al fine di favorire una maggiore copertura al suolo della compagine arborea con conseguente maggior infiltrazione di acqua nel suolo. Attraverso la vegetazione forestale, l’acqua entra nel terreno e diventa disponibile. Con una corretta gestione del bosco si ottengono maggiore stabilità dei versanti ed omogeneo approvvigionamento idrico. Le radici delle piante rendono il suolo poroso e quindi favoriscono l’infiltrazione d’acqua nel suolo che, inoltre, grazie ad una minor presenza di inquinanti è di qualità superiore a quella prodotta da suoli agricoli. Da sottolineare infine che l’intervento in oggetto è all’interno di area protetta e, quindi, con maggiore garanzia di tutela dell’area forestale interessata. Spesa totale: 66.819,96 €
  • Fontanina (Località Monteveglio): intervento di manutenzione a opere di ingegneria naturalistica (palificate e palizzate) e avviamento dell’alto fusto in bosco ceduo invecchiato al fine di favorire una maggiore copertura al suolo della compagine arborea con conseguente maggiore infiltrazione di acqua nel suolo. Attraverso la vegetazione forestale l’acqua entra nel terreno e diventa disponibile. Con una corretta gestione del bosco si ottengono maggiore stabilità dei versanti ed omogeneo approvvigionamento idrico. Le radici delle piante rendono il suolo poroso e quindi favoriscono l’infiltrazione d’acqua nel suolo che, inoltre, grazie ad una minor presenza di inquinanti è di qualità superiore a quella prodotta da suoli agricoli. Da sottolineare infine che l’area interessata rappresenta l’area di ricarica di una sorgente tutt’ora utilizzata. Spesa totale: 20.001,96 €
  • Oliveto (Località Monteveglio): Intervento di manutenzione a opera di regimazione superficiale e intervento di avviamento all’alto fusto in bosco ceduo invecchiato al fine di favorire una maggiore copertura al suolo della compagine arborea con conseguente maggiore infiltrazione di acqua nel suolo. Attraverso la vegetazione forestale l’acqua entra nel terreno e diventa disponibile. Con una corretta gestione del bosco di ottengono maggiore stabilità dei versanti ed omogenei approvvigionamento idrico. Le radici delle piante rendono il suolo poroso e quindi favoriscono l’infiltrazione d’acqua nel suolo che, inoltre, grazie ad una minore presenza di inquinanti è di qualità superiore a quella prodotta da suoli agricoli. Spesa totale: 17.477,46 €

 

25 aprile 2015. Il discorso per i 70 anni della Liberazione

25 aprile 2015 – Piazza della Libertà, Monteveglio, Valsamoggia. Il testo del discorso.

“Buongiorno a tutti,

ho già tenuto molte volte, da Sindaco, le celebrazioni ufficiali del 25 aprile in questa piazza, che tra l’altro è dedicata proprio alla libertà, ma non vi nascondo che quest’anno l’emozione è particolare. Innanzitutto perchè ricorre il 70° anniversario della Liberazione della nostra Patria, un traguardo importante che sono onorato di raggiungere e vivere servendo la mia comunità dentro le istituzioni; quelle istituzioni democratiche che esistono grazie al sacrificio di tante donne e tanti uomini. E per ricordarli in modo particolare a 70 anni dalla Liberazione, sono tante le iniziative in campo sul nostro territorio e non si esauriscono solo oggi. Per esempio invito tutti a visitare la mostra sulla Resistenza realizzata nel palazzo municipale di Bazzano, inaugurata qualche giorno fa e, in generale, ad informarsi su tutti gli eventi e le iniziative in questo lungo calendario che ci porterà sino all’autunno.
Colgo l’occasione per ringraziare a questo proposito oltre alle ANPI di tutta Valsamoggia, Aurelia Casagrande, archivista storica del nostro territorio, che ha contribuito in modo determinante al recupero e alla catalogazione degli elementi di una storia fatta di non solo di testimonianze documentali, quelle che hanno sancito il passaggio tra la schiavitù del periodo fascista e la libertà dello stato democratico come ad esempio l’atto di nomina dei primi Sindaci del dopoguerra o anche più semplicemente l’atto che riapre il mercato o il cinema all’aperto.

Ma una storia fatta anche di quegli oggetti della vita quotidiana trasformati in strumenti per la lotta per la libertà come una bicicletta delle tante staffette partigiane, quelle giovani giovanissime donne che sfidando ogni giorno i controlli nazifascisti e quindi la sicura condanna a morte, portavano rifornimenti ed informazioni determinanti alle formazioni partigiane.

O ancora le stampe di quelle onorificenze rese ai pochi che sono sopravvissuti a quell’inferno, come quella che ho recuperato pochi giorni fa dal fratello della mia nonna, scomparsa recentemente e che mi sempre raccontato la tragedia di quegli anni, la sua come di migliaia di persone, allora bambina tredicenne che ha dovuto forzatamente diventare adulta per la sua sopravvivenza e quella dei suoi fratelli e sorelle più piccole.

Testimonianze come queste e tante altre sono raccolte in quella mostra. Visitatela, vi servirà per rivivere quei momenti e imprimere ancora di più quei ricordi.

Ma quest’anno è un’emozione particolare perchè è anche il primo anno che festeggiamo il 25 aprile come amministratori del nuovo Comune unico. Ed è molto bello sapere che nelle cinque piazze del territorio della nostra comunità, si sta celebrando in contemporanea questa importante ricorrenza con un rappresentante dell’Amministrazione Comunale, l’Anpi, la cittadinanza. Ogni territorio ricordando ed onorando la propria memoria ed i propri caduti, ma tutti legati dalla comune appartenenza a questa nuova comunità.

Una comunità fondata dai cittadini che, ridisegnando le proprie istituzioni, rifondandole a livello locale, hanno sicuramente avuto modo di soffermarsi a pensare ai sistemi di governo che abbiamo scelto di darci, all’organizzazione istituzionale, ai principi democratici su cui ci basiamo.

Dico questo perchè troppo spesso dimentichiamo che i sistemi democratici in cui ci troviamo a vivere le nostre vite non fanno parte della natura e di un contesto immutabile ma sono basati su valori e principi ed esistono grazie al lavoro, all’impegno, alle lotte di alcuni che hanno scelto da che parte stare.

L’hanno scelto 70 anni fa e ci hanno liberato. Ci hanno salvato.

Una scelta diversa e saremmo stati sommersi. Sommersi dalla guerra, dall’occupazione straniera, dalla mancanza di libertà, dall’abuso dei più forti previsto dalla legge. Sommersi da stermini e violenze elevati a teorie politiche.

“Sommersi e salvati”.

Il titolo di questo libro di Primo Levi mi è venuto in mente varie volte in questi giorni, mentre pensavo a cosa dire stamattina, in questa occasione così importante.

Molte volte anche di fronte alle tragiche immagini quotidiane provenienti dalle acque del nostro Mediterraneo.

La generazione che 70 anni fa ha fatto la scelta di Resistenza e Libertà ci sta abbandonando sempre più, per motivi anagrafici. E così restiamo noi “salvati”, che nello specifico di quei fatti storici non abbiamo meriti. Perchè non è un merito e non si sceglie, il nascere in un luogo già reso libero e democratico da altri venuti prima di noi.

E siccome questo non è un merito, non può essere una colpa quella di nascere sulla sponda opposta del mare, in luoghi devastati da guerre, carestie, instabilità.

E non mi interessa qui andare ad indagare ragioni storiche e responsabilità – che ci sono, perchè neppure qui si tratta di sistemi naturali ed immutabili – quanto sottolineare che è da questo che scappano i “sommersi” nel Mediterraneo.

Scappano dall’impossibilità di sopravvivenza, dall’impossibilità di futuro.

E se non ci sono nostri meriti diretti, nell’essere stati salvati 70 anni fa, possiamo però tentare di meritarci ora, giorno per giorno, la nostra condizione. E il primo modo per farlo, per onorare la memoria di chi ha dato la vita per la nostra Libertà, è avere consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, nelle scelte quotidiane che ognuno di noi si trova a fare.

Giorno per giorno siamo chiamati a scegliere se restare fedeli ai valori di democrazia, libertà, uguaglianza.

Scegliere di praticare la fatica della partecipazione e della comprensione di quello che accade intorno a noi, scegliere di lavorare per la ricerca di soluzioni invece di farci sommergere lentamente dall’indifferenza per quello che va al di là dei nostri più stretti interessi, dalla ristrettezza di pensiero che ci impedisce di vedere che siamo tutti legati tra noi e che ci si salva solo tutti insieme.

Scegliere di coltivare ogni giorno la memoria con gli insegnamenti che trasmettiamo a chi sta intorno a noi, soprattutto i bambini ed i giovani, quelli che raccoglieranno il nostro testimone.

Scegliere di dare l’esempio con il nostro comportamento e di diffondere valori positivi con il nostro linguaggio.

Scegliere di dare il peso necessario alle parole che pronunciamo, oppure lasciarci sommergere dall’agghiacciante leggerezza di chi perfino di fronte alla morte di bambini si sente libero – dal vivo oppure attraverso lo schermo di un telefono – di ridere, lanciare battute e provocazioni, addirittura festeggiare.

Scegliere di restare umani oppure di lasciarci sommergere dall’odio più aperto e sfrontato, o dalla tentazione di dare a certe vite un valore minore rispetto alle nostre. Come se questo non fosse lo stesso principio di quelle camere a gas che 70 anni fa abbiamo spento provando vergogna ed orrore per quello che il genere umano era riuscito a fare.

Non possiamo scegliere di nascere tra i sommersi o tra i salvati.

Possiamo scegliere però di onorare chi 70 anni fa ci ha donato Democrazia e Libertà, impegnandoci con tutte le nostre forze per lasciare il mondo con meno sommersi, rispetto a quelli con cui l’abbiamo trovato.

Meno sommersi tra gli altri, ma anche tra noi stessi.

Viva la Liberazione, Viva la Resistenza, Viva l’Italia“.