Partecipazione – Revisione Civica (IRC)

Uno strumento nuovo per un voto più consapevole
Il 25 novembre 2012 è previsto il referendum consultivo nel quale i cittadini sono chiamati ad esprimere un Si o un No sulla proposta di fusione di cinque comuni della Valle del Samoggia. Si tratta di una consultazione importante a cui è giusto giungere preparati e informati. Per questo si è pensato di fornire a tutti i cittadini uno strumento innovativo per la valutazione del quesito referendario: una Iniziativa di Revisione Civica.
Si tratta di un metodo sperimentato e studiato negli Stati Uniti e che ha dato risultati estremamente incoraggianti in fatto di aumento della consapevolezza dei votanti oltre a essere stato apprezzato proprio dai cittadini per il suo valore di supporto al voto.

Questo è il suo funzionamento
Prima del referendum un gruppo di cittadini della vallata verranno selezionati in modo casuale (con criteri statistici) per ottenere un campione che rispecchi la cittadinanza per luogo di residenza, età, genere e titolo di studio. I partecipanti formeranno il Gruppo di Revisione, condurranno per 3 giorni un’analisi del quesito del referendum e riceveranno un gettone di rimborso per la loro presenza e attività durante tutto l’evento.

Il Gruppo di Revisione assisterà a presentazioni di esperti nonché di tutte le forze in campo schierate per il Sì e per il No con la possibilità di fare a tutti domande e chiedere chiarimenti su ogni aspetto della proposta e sulle istanze presentate dai vari relatori.

L’attività di revisione sarà organizzata dall’Unione di Comuni della Valle del Samoggia e gestita da un soggetto terzo rispetto alla questione referendaria che impiegherà facilitatori specializzati in questo tipo di attività. Le organizzazioni che sostengono la causa del Sì e quella del No potranno iscriversi preventivamente al percorso di revisione in modo da poter esprimere al Gruppo di Revisione le proprie posizioni.

Il Gruppo potrà quindi ascoltare e interagire con tutti gli attori coinvolti nel processo di creazione del Comune Unico: forze politiche, soggetti sociali del territorio, tecnici, dipendenti delle attuali amministrazioni, forze economiche, ecc. Potrà inoltre consultare tutta la documentazione fin qui prodotta. Lo farà però in un contesto che garantisce equità di esposizione e approfondimento, oltre all’ascolto di tutte le voci e non solo di quelle che hanno la forza di farsi sentire attraverso altri canali.

I partecipanti lavoreranno singolarmente e in gruppo in un ambiente facilitato professionalmente. Al termine delle audizioni il Gruppo di Revisione stenderà un documento in cui saranno riassunte le conclusioni a cui i partecipanti sono arrivati, rappresentando le motivazioni a favore del Sì e del No.

Il documento verrà poi reso disponibile a tutti i cittadini prima del voto diventando un ulteriore strumento per una decisione informata e consapevole e una deliberazione più democratica.

schemairc

PERCHé LA REVISIONE CIVICA?

È interessante ragionare su come si è arrivati alla scelta della Iniziativa di Revisione Civica in questa fase del processo verso la fusione. Si è trattato di una scelta che parte dalle consapevolezze più avanzate rispetto alle attività di partecipazione e deliberazione dei cittadini.

Purtroppo sappiamo infatti che dalla teoria alla pratica, nei processi di partecipazione molto si perde, tanto è vero che, un po’ in tutto il mondo, i cittadini hanno smesso di “partecipare”. Si è cercato di progettare quindi un’azione che fornisse il miglior rapporto costo/qualtià.

Per costo si intende:

  1. Il budget necessario a mettere in piedi l’attività (ricordiamoci che la partecipazione ha costi molto alti)
  2. Il costo in termini di impegno delle amministrazioni e dei cittadini coinvolti.

Per qualità intendiamo:

  1. Il livello di utilità reale che l’attività produce per la popolazione della vallata
  2. La possibilità di rendere l’esperienza realmente positiva per chi partecipa con reali possibilità di capire ed esprimersi
  3. L’effettiva attinenza dell’attività con la fase in corso del processo
  4. L’opportunità di sperimentare modelli che facciano fare un balzo in avanti al nostro sistema di gestione della democrazia in modo da contribuire alla ricerca in questo campo non solo a livello nazionale, ma globale

Nel nostro caso, il percorso prevede per legge il passaggio referendario. Quindi ogni cittadino ha garantita una possibilità di esprimere la propria opinione sulla proposta fatta dalle amministrazioni. Non esiste perciò un problema di deficit di espressione della volontà delle popolazioni, semmai esistono i noti limiti collegati allo strumento “referendum”.

Su questo punto ci si interroga da tempo in tutto il mondo, chiamare i cittadini ad esprimere un Sì o un No su tematiche complesse e molto articolate non garantisce necessariamente la realizzazione di un momento di “buona democrazia”.

Questo ci ha condotto, fin da subito, a cercare uno strumento che potesse migliorare l’atto del voto. La metodologia della Iniziativa di Revisione Civica è stata sviluppata proprio per questo scopo: produrre condizioni in cui il voto sia il più possibile informato e consapevole per tutta la cittadinanza.

Perché non un percorso diverso?

Con molto interesse è stata accolta la richiesta di alcune forze sociali del territorio di valutare l’ipotesi di appoggio delle attività di partecipazione alla recente legge regionale. A seguito dell’incontro svoltosi a Bazzano sono stati avviati contatti che hanno portato alla presentazione di un differente percorso partecipativo.

Si è provato anche a lavorare insieme, in sede tecnica, sulla proposta, ma senza giungere a una stesura migliorativa rispetto al progetto originale. In particolare, bisogna fare grande attenzione a non creare aspettative sbagliate nelle persone, soprattutto in quelle che decidono di dedicare tempo ed energia al perseguimento del bene comune attraverso attività di partecipazione.

In questa fase infatti il cittadino è chiamato, attraverso il referendum, a esprimersi sul “progetto politico e tecnico” di riforma del sistema amministrativo del territorio. Questo non ha a che fare con il “progetto politico” di chi poi governerà il territorio stesso, ma con il potenziale che gli si consegna.

Non si può realmente decidere qui ed ora, con questi amministratori, il programma politico generale del Nuovo Comune Unico, perché non è nelle possibilità di questi amministratori deciderlo. Possono certamente dare indicazioni di una loro visione, cosa che hanno fatto, ma non hanno potere di definire cosa dovrà fare chi governa il Nuovo Comune (per quello ci sono le elezioni politiche).

Si chiederebbe pertanto una partecipazione a cui non si può al momento fornire alcun livello di reale “empowerment” e su un’opzione, quella del Comune Unico, che al momento è ancora ipotetica. Non sono i presupposti corretti. Il rischio di vanificare lo sforzo e l’impegno di chi decide di offrire il proprio contributo è molto alto.

Il rapporto tra costo e qualità di un’azione di questo tipo sarebbe svantaggioso.

DOCUMENTO FINALE IRC

È ora disponibile il documento finale prodotto attraverso il processo di Revisione Civica. I 20 Revisori hanno raccolto i risultati del loro lavoro creando un testo sintetico pensato come contributo informativo e spunto di riflessione per tutti i cittadini chiamati al voto referendario del 25 novembre prossimo.

SCARICA IL DOCUMENTO FINALE IRC

Riportiamo qui la parte introduttiva utile a comprendere la natura e i contenuti del documento:

“Iniziativa di Revisione Civica sulla proposta di fusione
dei cinque Comuni della Valle del Samoggia.

Questo è il documento finale redatto da un gruppo indipendente di 20 cittadini dei Comuni interessati dalla proposta di fusione che hanno scelto di partecipare al processo di Revisione Civica.

Il presente documento è redatto sulla base della bozza sottoscritta dai Revisori il 7 ottobre 2012 al termine delle tre giornate di Revisione Civica. Riprende i contenuti della bozza rendendoli più leggibili senza modificarne la sostanza.

Il Gruppo è stato selezionato con un campionamento casuale stratificato tra i cittadini per riflettere in modo corretto la composizione della popolazione reale basandosi su: luogo di residenza, sesso, età e titolo di studio.

Il Gruppo di Revisione così formato ha avuto 3 giorni di tempo per ascoltare le motivazioni dei diversi relatori di parte che hanno scelto di invitare i cittadini a votare per il NO o per il SI. L’elenco dei relatori di parte è presentato più avanti in questo documento. Il programma di dettaglio della revisione civica è allegato.

Al termine della audizioni i Revisori hanno redatto questo documento in piena autonomia. Il documento si sviluppa in più parti.

Nella prima i Revisori hanno riepilogato, in relazione alle argomentazioni portate dai diversi relatori di parte, ciò che hanno compreso. In alcuni casi a queste argomentazioni hanno voluto aggiungere un commento, che ovviamente è stato condiviso dai Revisori.

Nella seconda parte, sulla base delle argomentazioni ascoltate, i Revisori hanno deciso di fare delle raccomandazioni ai sostenitori di ambo le parti per il proseguimento della campagna referendaria.

Nella terza hanno indicato, dei diversi argomenti ascoltati, quelli che a loro modo di vedere sono più rilevanti nel decidere come votare.

Nell’ultima parte hanno espresso alcune preoccupazioni sulla situazione attuale e sull’eventuale creazione del nuovo Comune unico.”