Valsamoggia ha il suo nuovo Patrono: si tratta di San Giovanni XXIII Papa, il “Papa Buono”, da poco canonizzato da Papa Francesco, indicato dai parrocci delle parrocchie del nostro Vicariato e la cui ricorrenza cade l’11 di ottobre.
Papa Giovanni XXIII è una figura molto amata in particolare dai cittadini italiani, fedeli e non. Ha avuto un ruolo rilevante su temi ancora oggi di stringente attualità, come la Pace e le relazioni internazionali.
Da questo punto di vista l’enciclica Pacem in Terris del 1963, resta estremamente significativa nonostante siano passati oltre 50 anni dalla sua stesura. Le parole spese a supporto della creazione di una vera e coesa comunità internazionale, operante secondo i principi di libertà, giustizia e solidarietà, sono quantomai attuali. Principi non astratti ma ancorati a terra innanzitutto da uno sguardo ben attento ai rapporti economici. E dalla consapevolezza, che emerge per esempio nel richiamo al principio di sussidiarietà, della difficoltà di trovare uno schema definitivo in un tema come quello delle organizzazioni politiche nazionali e sovranazionali.
Accanto all’attenzione data alle organizzazioni e alle strutture, non manca poi quella al fatto che esse siano composte da uomini e donne. In questo senso, chiunque abbia l’onore di servire le istituzioni non può non sentirsi toccato dall’appello ai “governanti”, a operare per il meglio a servizio del “bene comune”.
Trasportato sullo scenario internazionale, tutto questo diventa un accorato invito a fare tutto il possibile per lavorare per la Pace. Un invito improntato anche a principi spirituali, ma senza mai essere troppo ingenuo o slegato dalla realtà. Si tratta piuttosto di un realismo orientato al progresso che, per esempio, se riconosce da un lato che è la paura e non i principi morali a spingere al disarmo, auspica che sia “lecito tuttavia sperare che gli uomini, incontrandosi e negoziando, abbiano a scoprire meglio i vincoli che li legano, provenienti dalla loro comune umanità”.
Nelle parole “non è superfluo ricordare che i profughi politici sono persone”, in quelle dedicate all’integrazione nelle nuove comunità e ai rapporti con le minoranze, si racchiude poi il senso più profondo di una delle maggiori sfide del nostro tempo.
La grande importanza che in questo documento rivestono i diritti delle persone, è la chiave. Diritti sempre legati ai doveri e sempre sostanziati da richiami ed esempi concreti di giustizia sociale, che lo Stato è chiamato a realizzare attivamente, con un parallelo evidente con i principi di eguaglianza sostanziale dell’articolo 3 della nostra Costituzione.
Già da queste brevi riflessioni si può capire quanto Papa Giovanni XXIII sia una figura fonte di ispirazione, per cattolici e laici. Una figura che merita approfondimenti che sono certo arriveranno da qui in avanti, per onorare questo nuovo legame con la comunità di Valsamoggia.
Una comunità che fa dell’unione di storie, identità e tradizioni la sua forza. Sono certo infatti che, accanto a questa nuova festività, che diventa l’unica dal punto di vista civile (cioè relativamente alla chiusura di scuole, uffici, ecc), ogni comunità continuerà a festeggiare il proprio Santo Patrono di origine. Ognuno di essi rimane infatti dal punto di vista religioso: ciascuno riuscirà a portare avanti le proprie tradizioni e insieme ne creeremo di nuove, legate alla straordinaria figura di Papa Giovanni XXIII.