“O Bella Ciao!” in mostra a Bazzano fino al 17 maggio

Schermata 2015-04-21 alle 14.19.40Nell’ambito delle manifestazioni per i 70° anni della liberazione, è stata inaugurata questa mattina nell’atrio del Municipio di Bazzano la mostra “O Bella Ciao!”, una raccolta di documenti e oggetti relativi alla Resistenza e alle Forze Alleate provenienti dall’Archivio comunale di Bazzano ma anche da collezioni private.

Ringrazio l’ANPI per l’instancabile lavoro e per essere la memoria storica di eventi che non si possono dimenticare, Aurelia Casagrande, curatrice della mostra e invito i cittadini, soprattutto i giovani, a visitare questo straordinaria raccolta di documenti.

La mostra sarà a Bazzano fino al 17 maggio 2015 e sarà visitabile:
dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 12;
giovedì anche dalle ore 15 alle ore 18;
festivi: dalle ore 10 alle 12 e, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 19.

 

Valsamoggia Città della Gastronomia CheftoChef

Schermata 2015-04-21 alle 11.04.53Ieri ho avuto il privilegio di partecipare a un evento molto interessante – Centomani di questa terra – ospitato al Relais Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (Pr) di proprietà della famiglia Spigaroli, nel quale – non c’è nemmeno bisogno di dirlo dopo questa breve presentazione – la gastronomia era protagonista. Organizzato da Chef To Chef, associazione nata per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale, ha visto la partecipazione di cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare per un confronto sul futuro del cibo.

La scintilla che ha permesso la nascita dell’associazione l’ha data l’Europa quando ha riconosciuto la gastronomia come bene culturale da preservare e valorizzare alla pari dei prodotti agroalimentari. Tra le Città dell’Emilia-Romagna che progettano la crescita gastronomica dei loro territori c’è anche Valsamoggia ed è per rappresentare il nostro territorio che ero là insieme, tra gli altri, anche a Matteo Lepore, assessore all’economia e promozione della Città e al Turismo di Bologna.

Tra i 50 migliori chef dell’Emilia Romagna – tra i quali anche Alberto Bettini di Amerigo – e i 50 produttori delle eccellenze enogastronomiche che questa regione è in grado di esprimere, dal Parmigiano Reggiano alla Mortadella Bologna, dall’aceto balsamico tradizionale ai salumi dop, dalle farine alla pasta, dall’olio al pesce, fino ai vini e alla birra artigianale, è stato sottolineato come, proprio nell’anno dell’Expò – il cui tema come sappiamo è l’alimentazione – sia fondamentale valorizzare le produzioni del nostro territorio. Farle conoscere partendo dai loro produttori, dal territorio in cui nascono, per far capire ai consumatori non solo italiani ma anche esteri che il cibo è cultura.

Hera: Valsamoggia non vende

Si è tenuto ieri sera il Consiglio Comunale del Comune di Valsamoggia al cui ordine del giorno c’erano due punti che riguardavano l’Approvazione del contratto di sindacato di voto e di disciplina dei trasferimenti azionari fra i soci pubblici di HERA SPA periodo luglio2015-giugno2018 e il mantenimento della quota delle azioni del gruppo HERA di proprietà del Comune di Valsamoggia e la richiesta di un patto di secondo livello metropolitano fra gli azionisti pubblici.

In seguito alle notizie del tardo pomeriggio provenienti dalle commissioni consiliari del comune di Bologna e alla notizia di un incontro il 23 di aprile con i rappresentanti sindacali nazionali, è stata votata dal consiglio comunale la sospensione dei due punti all’ordine del giorno.

Sono note a tutti le mie posizioni in tema di acqua e gestione del servizio idrico, dai tempi del referendum del 2011, da quelli dell’inserimento del principio dell’acqua come bene pubblico nello Statuto del Comune di Monteveglio quando ne ero il Sindaco. Sono altrettanto note le posizioni critiche espresse da Valsamoggia all’assemblea dei soci bolognesi del Patto di Sindacato in merito all’operazione proposta, di introdurre la possibilità di ridurre al 38% le azioni pubbliche in HERA.
Valsamoggia non solo non ha mai avuto intenzione di vendere azioni, ma valuterà eventuali acquisti e si farà portatrice presso gli altri soggetti della necessità di non scendere sotto il 51%.
Per questi motivi ho chiesto al Consiglio Comunale di votare la sospensione dei punti previsti in discussione nella seduta di ieri sera.
Su queste basi, dopo settimane di confronto, abbiamo stretto un accordo su questi principi con le tre principali sigle sindacali, CGIL CISL e UIL.
Auspico che alla fine di tutto questo percorso si possa arrivare, in seguito alla richiesta di altri territori, anche ad una revisione del patto di sindacato.

150417_CGILAl nostro fianco la CGIL con la quale siamo usciti qualche minuto fa con un comunicato congiunto. Di seguito le dichiarazioni di Gianni Monte

“La Cgil sottolinea il valore e la portata delle decisioni assunte dal Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno per un duplice motivo: il primo sta nell’importanza di firmare un accordo con Cgil Cisl e Uil che rimarca il 51% di proprietà pubblica come valore fondante di una società come Hera; il secondo è che una multiutility a maggioranza pubblica e di servizio pubblico, per essere tale, deve avere un’idea di politica industriale che persegua l’obiettivo di legare indissolubilmente la proprietà dell’azienda al Territorio. La Cgil auspica che, a partire da scelte coraggiose come quelle fatte nel Comune di Valsamoggia, si valorizzi l’enorme patrimonio cognitivo e lavorativo presente in azienda e si rimetta al centro della mission di Hera i beni comuni e lo sviluppo ecosostenibile. #perunanuovahera.”

Ricarica gratuita in Valsamoggia per i mezzi elettrici nelle nuove colonnine

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la delibera della Giunta di Valsamoggia

Il Comune di Valsamoggia, nell’ambito dei fondi europei della Misura 413, Azione 7 “Attuazione di strategie integrate e multisettoriali” del Gal Appennino Bolognese, ha ottenuto il finanziamento per la realizzazione del progetto “Valsamoggia Comunità sostenibile” a beneficio del turismo locale.

Il progetto presentato attraverso l’Unione dei Comuni Valsamoggia (ora Reno Lavino Samoggia) e il Comune di Monte San Pietro, prevede il finanziamento al 100% dell’iniziativa (iva, installazione e manutenzione a carico dei Comuni), e ha la finalità di sviluppare e promuovere una rete di accoglienza agrituristica in stretta collaborazione con gli enti territoriali locali basata sulla filosofia della sostenibilità ambientale secondo un’ottica innovativa e sostenibile di fruizione del territorio, di attivazione di servizi e di valorizzazione delle peculiarità locali.

Occasione, questa, anche per promuovere le realtà produttive agricole locali, produzioni enologiche ed i prodotti tipici locali attraverso la rete di collegamento ciclabile. I collegamenti ciclabili, nell’intenzione del progetto, dovranno assumere un diverso ruolo orientato sia a garantire una accessibilità “lenta”, sia a valorizzare le potenzialità turistiche delle risorse paesaggistiche, storiche ed ambientali.

La colonnina di Monteveglio
La colonnina di Monteveglio

Al fine di dare concreta attuazione agli obiettivi sopra descritti, le azioni di progetto prevedono di dotare le strutture ricettive di Valsamoggia e Monte San Pietro che si trovano in territorio Gal di una coppia di biciclette elettriche, in
comodato d’uso gratuito, con le quali si potrà visitare il territorio e spostarsi in maniera lenta e rispettosa sia dell’ambiente che dei naturali ritmi umani. I ciclisti avranno la possibilità di ricaricare gratuitamente i loro mezzi di spostamento grazie a colonnine elettriche situate lungo i percorsi, dotate inoltre di hotspot wi-fi. Uno strumento in più per consentire loro di condividere istantaneamente on-line i momenti che stanno vivendo e le bellezze del territorio.

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Il pannello di accesso alla colonnina

Le prime quattro colonnine di Valsamoggia sono state installate nelle Piazze di Monteveglio e Castelletto, nel parcheggio di Savigno e all’ingresso dell’Abbazia di Monteveglio (ricordo che questa fase di progetto era riservata solo ai territori gal).

I soggetti aventi i requisiti richiesti possono presentare domanda entro il 28 Aprile 2015 ore 12.00 Per tutti i dettagli (modalità di presentazione della domanda, criteri di assegnazione, requisiti richiesti, numero di biciclette disponibili per Comune, etc), si rimanda all’Avviso pubblico scaricabile qui  (pdf).

Ma il vero valore aggiunto è che la ricarica dei mezzi sarà totalmente gratuita non solo per le bici assegnate ma per tutti coloro hanno in proprietà mezzi elettrici e questo sarà il primo tassello del piano di mobilità sostenibile del nuovo Comune di Valsamoggia che prevederà l’installazione di colonnine di ricarica anche a Bazzano e Crespellano, l’estensione della possibilità di ricarica anche ad altri mezzi elettrici e sistemi di mobility sharing di mezzi sostenibili.

Archiviata la richiesta per la centrale privata a syngas di Crespellano

cieloSi è concluso con un diniego da parte del responsabile del procedimento dello sportello unico per le attività produttive di Valsamoggia, l’iter della richiesta di un privato per la realizzazione di una centrale a syngas a Crespellano (qui avevo spiegato in sintesi).

Nel dettaglio, la prima richiesta di impianto da 200kw è stata ritirata, mentre la seconda ha avuto parere negativo in quanto l’intervento sarebbe stato ammissibile solo in caso fosse rientrato nell’uso “c6” (Definizioni – RUE, dell’art. 3.6.7. RUE per gli ambiti AAP), che ammette solo la realizzazione di impianti esclusivamente destinati all’autoproduzione di energia, mentre in sede di conferenza è emerso il contrario.

Colgo l’occasione per ribadire che il Comune di Valsamoggia, almeno fino alla fine del mio mandato da Sindaco, non ha in programma la realizzazione di alcuna centrale a biomasse, non per pregiudizio rispetto a questa tecnologia ma perchè non prioritario nel piano energetico comunale per tutta una serie di considerazioni già illustrate. Ricordo anche però che nulla vieta ad altri privati di fare richieste simili sul nostro territorio e, se rispondenti a tutti i requisiti di legge, a realizzare il progetto.

Concludo osservando come spesso, in Italia, vicende come questa rischiano di essere strumentalizzate ad arte alla ricerca di brevi lampi di visibilità, quando semplicemente basta lasciare che l’iter procedurale delle leggi e regolamenti vigenti faccia il suo corso.

La nuova scuola di Monteveglio sarà in Via Dossetti n.1

150402_GiussppeDossettiSarà intitolata a Giuseppe Dossetti, partigiano-politico-teologo-monaco, la strada da cui sarà possibile accedere alla nuova Primaria di Monteveglio il cui indirizzo sarà quindi Via Dossetti, n.1. La giunta ha approvato la delibera all’unanimità.

150402_ViaDossettiDossetti (nato a Genova nel 1913), figura molto amata, è stato deputato alla Costituente e alla Camera, vicesegretario della DC di De Gasperi e partigiano in tempo di guerra. Nel 1951 si è ritirato dalla vita politica per dedicarsi alla ricerca storico teologica e ha fondato a Monteveglio una comunità monastica denominata la piccola famiglia dell’Annunziata. Nel 1959 è stato ordinato sacerdote. Nel 1996 è morto nella sua comunità a Oliveto di Monteveglio e oggi riposa nel cimitero di Monte Sole (Marzabotto, Bo), luogo memoriale di una strage nazista.

L’intitolazione della strada prospiciente la nuova Scuola Primaria di Monteveglio a Giuseppe Dossetti – ha dichiarato Giordano Bartolini, presidente della municipalità di Monteveglio – non solo ci vede, come Municipalità, concordi, ma diremmo anche orgogliosi e soddisfatti, per un riconoscimento dovuto ad un grande Padre Costituente, che andiamo fieri averLo potuto annoverare come nostro concittadino.
Abbiamo colto le sollecitazioni di gran parte della nostra cittadinanza circa la necessità di dare visibilità al nostro concittadino tanto illustre e l’occasione si è presentata con la dedica della suddetta strada.
La cosa ci appare non solo dovuta, ma assolutamente appropriata; sosteniamo infatti da tempo la necessità di educare ed insegnare ai nostri ragazzi e ragazze, fin dalla Scuola Primaria, l’importanza della nostra Costituzione e dei Valori in essa contenuti, valori che sono l’espressione e l’essenza della Democrazia e della Libertà, gli stessi Valori in difesa dei quali 70 anni fa vedeva il suo epilogo la Resistenza, con la Liberazione del 25 Aprile.
L’abbinamento Scuola-Costituzione non poteva trovare miglior espressione ed applicazione, soddisfando contemporaneamente il desiderio di tanti Cittadini di dare riconoscimento e visibilità tangibile a un Padre Costituente, nostro concittadino, grande figura morale, istituzionale e politica come il compianto Giuseppe Dossetti“.

Durante le iniziative per l’inaugurazione della nuova scuola primaria previste per settembre, sarà anche celebrata questa intitolazione.

Sotto alcune foto dei lavori esterni della scuola in via di ultimazione in attesa dell’avvio dei lavori per il parcheggio e la strada.

Dalla parte dei cittadini: il Dott. Messina sulla tutela della salute in Valsamoggia

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Dott. Paolo Messina

Ringrazio per il prezioso lavoro e ospito questa nota dell’Assessore alle politiche sociali e sanitarie del Comune di Valsamoggia Dott.Paolo Messina – Medico Chirurgo Responsabile Chirurgia Pediatrica Policlinico S.Orsola-Malpighi.

“Fin dal programma elettorale e dall’inizio del mandato, l’amministrazione comunale di Valsamoggia ha avuto come obiettivo primario quello di “mettere la salute ed il benessere dei cittadini al primo posto”, ritenendo quello all’assistenza sanitaria uno dei diritti essenziali, basati infatti sui principi fondamentali della nostra Costituzione.

Ecco perchè stiamo lavorando, nel limite dei nostri poteri e delle nostre competenze su una materia che è di responsabilità regionale, per migliorare i servizi sanitari disponibili per i cittadini di Valsamoggia.

Ci siamo attivati fin da subito per fare pressione presso gli enti competenti per ridurre le liste di attesa per le prestazioni sanitarie, ormai a livelli intollerabili, a mettere in funzione al più presto la nuova Casa della Salute e per potenziare al massimo possibile i servizi forniti dall’Ospedale Dossetti di Bazzano, primo presidio fondamentale e irrinunciabile di accesso ai servizi sanitari del nostro territorio.

I due ordini del giorno approvati lunedì sera in Consiglio Comunale sono incoraggianti in questo senso, perchè sono pienamente coerenti con questi obiettivi, riconoscendo in modo chiaro e trasparente che il Comune può attivarsi su queste tematiche solo in relazione “ai propri poteri e alle proprie funzioni”, senza contribuire a diffondere quella confusione sulle competenze che purtroppo si è fatta in passato e che porta con sé il rischio di creare false speranze alla cittadinanza, inducendo le persone a credere che il comune abbia il potere di attivare servizi all’Ospedale.

Il fatto che siano stati approvati all’unanimità dimostra quanto il diritto alla salute sia una tematica sentita in modo uguale da tutti i rappresentanti che siedono in Consiglio.

A fronte di tutto questo, è stata tanta l’amarezza nel vedere nello stesso Consiglio, gli stessi esponenti delle minoranze che hanno riconosciuto tutto questo sulla carta, farsi promotori della più inconsistente disinformazione a livello verbale, portando improbabili esempi come quello del comune di San Giovanni che avrebbe “tolto all’ASL l’ospedale”, cosa che come tutti sanno non corrisponde assolutamente al vero.

Per me che sono un tecnico, non abituato al gioco della parti della politica, è un grande peccato vedere che non si riesce mai a resistere alla foga della polemica e dell’attacco a tutti i costi, ma probabilmente questa è la differenza che passa tra chi ha responsabilità di governo reale e chi si accontenta di pronunciare parole.
L’impegno dell’amministrazione comunale per attivarsi presso la Regione e presso gli enti competenti su queste questioni non si è mai fermato e mai si fermerà. Questa amministrazione sarà sempre dalla parte dei cittadini che chiedono la tutela della loro salute e servizi che vadano incontro alle loro esigenze, tenendo conto in modo concreto delle possibilità che ci sono e interloquendo con tutti gli attori coinvolti per trovare le migliori soluzioni possibili.

In questo senso conto di recuperare presto l’iniziativa pubblica su queste tematiche, saltata per un impegno dell’assessore regionale, in quanto credo che il confronto pubblico su temi come questo sia fondamentale per il bene della comunità per cui tutti lavoriamo”.

Imu, tasse abolite e il carro del vincitore

Il titolo del Resto del Carlino di stamattina – “(quasi) tutti alzano le tasse” – e la curiosa iniziativa di una forza di minoranza in Consiglio Regionale (che ha l’obiettivo di mettere in discussione per l’ennesima volta la fusione nel nuovo comune di Valsamoggia, per promuovere divisione e frammentazione e disfare quello che i cittadini hanno scelto di unire con un percorso storico ed impegnativo),  mi danno l’occasione di fare un paio di riflessioni sulla situazione attuale.

In un contesto di forte difficoltà per gli altri enti locali, l’abolizione delle tasse sui passi carrai e l’esenzione dell’IMU sui beni strumentali e sui terreni agricoli sono solo una parte dei tanti vantaggi ed investimenti presenti nel nuovo bilancio e discendono direttamente da scelte precise, che alcuni hanno sostenuto con passione negli anni scorsi e che altri hanno tentato con tutte le loro forze di ostacolare.

E’ davvero straniante assistere al tentativo di alcuni di intestarsi questi primi benefici della riforma di fusione per la nostra comunità, praticando quello sport tutto italiano dell’ “arrampicata sui carri” dei vincitori, senza mai ammettere peraltro che questi carri esistono – che l’autoriforma che ha dato vita al comune di Valsamoggia esiste – grazie ai cittadini che ci hanno creduto e ci hanno dato fiducia, grazie a chi si impegna e ci mette il cuore 24 ore al giorno per anni per raggiungere obiettivi che poi portano risultati.

E non si tratta di rivendicare meriti, si parla di politica. Riconoscere che dal coraggio di precise scelte derivano determinate conseguenze aiuta a fare chiarezza per la cittadinanza e a ridare dignità all’utilità della partecipazione politica. Quella chiarezza che valorizza il contributo di ogni cittadino, che conta perchè avendo scelto di intraprendere una determinata strada e avendo scelto determinati rappresentanti per guidare la propria comunità, ha contribuito fattivamente a realizzare risultati concreti.

L’alternativa è una gran confusione, che qualcuno alimenta, in cui tutti i risultati positivi vengono presentati come casuali, dovuti, slegati tra loro in uno scenario in cui non ci sono più meriti e responsabilità, in cui i livelli di competenza tra istituzioni (locale, regionale, nazionale) si confondono, dove ci si attacca a singole problematiche o addirittura si prendono di mira singoli esponenti politici ed istituzionali per trasformare la discussione politica in scontro tra gruppi e fazioni, senza mai guardare al quadro di insieme, senza mai avere una visione di futuro organica e responsabile.

Questo è un rischio che corriamo a livello nazionale, come a livello locale. E dà una speranza particolare vedere a livello locale, nel nostro comune di Valsamoggia, i risultati concreti per la cittadinanza. La speranza di chi vede da vicino che un’idea che si è perseguita e concretizzata, si sta realizzando davvero.

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Valsamoggia cancella anche la tassa sui passi carrai

passo carrabile2Mentre tutti pensano ad alzare le tasse, o inventarsene di nuove, in Valsamoggia grazie alla fusione abbiamo deciso di abolire tutte le tasse sui passi carrai.

Il maggior gettito proveniva dal ex comune di Savigno che contribuiva con oltre il 50% della somma complessiva dei cinque ex comuni.

Il provvedimento vale naturalmente per tutte le strade comunali di Valsamoggia mentre quelle ex provinciali, non di nostra competenza, mantengono il regime precedente.

Valsamoggia: i vantaggi della fusione nella vicenda Imu agricola

La vicenda dell’Imu giunge al termine in modo estremamente favorevole per i nostri agricoltori, grazie alla fusione dei comuni. Chi non pagava nulla continuerà a non pagare e la maggior parte degli agricoltori che prima pagavano, saranno esenti.

LA VICENDA IN SINTESI

AgricolturaIl problema dell’Imu agricola risale al novembre 2014 quando il decreto attuativo firmato dai Ministeri di Economia, Interno e Politiche Agricole, suddivide i Comuni italiani in tre fasce di pagamento in base all’altitudine in cui si trova la casa comunale (nel caso di Valsamoggia, Piazza Garibaldi a Bazzano):
– fino a 280mt s.l.m. nessuna esenzione;
– fra 281 e 600mt s.l.m. esenti solo coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali;
– oltre i 601mt s.l.m esenzione totale.

Ad una successiva formulazione, i territori montani tornano ad essere totalmente esenti e in quelli parzialmente montani, come Valsamoggia, ad essere esenti sono solo gli imprenditori agricoli professionali (IAP) e i coltivatori diretti (CD) che rappresentano il 90% di quelli sul territorio.

Ma per noi sarebbe comunque rimasto il problema di alcuni agricoltori proprietari di piccoli terreni. Per questo mi sono recato a Roma e con l’On. Marilena Fabbri, la cui collaborazione è stata determinante, abbiamo proposto un ordine del giorno che specificasse come tutti quelli che erano esenti, tali dovessero rimanere. L’odg è stato approvato dal governo con il parere favorevole del MEF e quindi, in sintesi, chi non pagava nulla continuerà a non pagare e la maggior parte degli agricoltori di Bazzano, Crespellano e Monteveglio (zona Montebudello) IAP e CD che prima pagavano una salata Imu, saranno esenti: parliamo di circa 200mila euro per la nostra agricoltura.

In attesa di questa conferma arrivata solo qualche ora fa, abbiamo concesso una proroga tecnica fino al 30 aprile per chi deve pagare, al fine di permettere di adeguare tutte le normative. Chi ha già pagato ma alla luce di queste novità risulta invece esente, sarà rimborsato (a breve verranno comunicati tempi e modi).

Inoltre come Comune abbiamo deciso di esentare tutti gli immobili strumentali agricoli che significa aver investito quasi 100mila euro dei risparmi della fusione per il mondo agricolo. In conclusione: LA FUSIONE DI VALSAMOGGIA porta al mondo agricolo circa 300mila euro – che saranno impiegati per valorizzare uno tra i più importanti aspetti produttivi e di tutela del nostro territorio -, molto di più di quanto fatto negli ultimi decenni complessivamente.

agricolturaChi ha speculato su questa vicenda se ne dovrà fare una ragione: il nuovo Comune di Valsamoggia porta e porterà solo benefici per la nostra comunità e se ci saranno problemi legislativi da risolvere, di volta in volta ci metteremo al lavoro e lo faremo, come è successo in questa occasione. Il risultato raggiunto è molto importante e ringrazio in particolar modo l’On Fabbri per il prezioso e determinate contributo, le tre sigle agricole – CIA, Coldiretti e Confagricoltura – che ci hanno sostenuto in questo percorso, e gli uffici comunali.

A breve verrà convocata anche una assemblea pubblica a Savigno per raccontare a tutti il lavoro fatto e le nuove prospettive che, grazie al nuovo comune, ci saranno per l’agricoltura.

(di seguito l’odg approvato alla camera)
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ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02915/048

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015

Firmatari
Primo firmatario: FABBRI MARILENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

Data firma: 18/03/2015

Stato iter:

CONCLUSO il 18/03/2015

Partecipanti allo svolgimento/discussione

PARERE GOVERNO 18/03/2015

ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ECONOMIA E FINANZE

Fasi iter:
ACCOLTO IL 18/03/2015
PARERE GOVERNO IL 18/03/2015
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/03/2015
CONCLUSO IL 18/03/2015

Atto Camera Ordine del Giorno 9/02915/048

presentato da
FABBRI Marilena

testo di

Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

La Camera,

premesso che:

il Comune di Valsamoggia deriva dalla fusione dei Comuni di Bazzano, Crespellano, Castello di Serravalle, Monteveglio e Savigno in forza della legge regionale dell’Emilia-Romagna n. 1 del 2013 che all’articolo 4 (norme di salvaguardia) prevede: «L’istituzione del Comune di Valsamoggia non priva i territori montani dei benefici e degli interventi speciali per la montagna stabiliti dall’Unione europea e dalle leggi statali e regionali. Ai fini dell’attuazione della legge regionale dell’Emilia-Romagna 20 gennaio 2004, n. 2 (Legge per la montagna) e in parziale deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 5 della suddetta legge, il Comune di Valsamoggia è definito montano limitatamente ai suoi territori individuati come zone montane dalla Giunta regionale con la propria deliberazione n. 1734 del 2004, attuativa della legge regionale n. 2 del 2004, e accede ai benefici di legge in relazione alla popolazione e alla superficie dei suddetti territori;

anche la legge Delrio n. 56 del 2014 al comma 128 prevede espressamente che l’istituzione del nuovo comune non priva i territori dei comuni estinti dei benefici che a essi si riferiscono, stabiliti a loro favore dall’Unione europea e dalle leggi Statali;

in ordine al pagamento dell’IMU sui terreni agricoli la situazione pregressa era la seguente:

Savigno: territorio totalmente esentato;
Castello di Serravalle: territorio totalmente esentato;
Monteveglio: 94 per cento territorio esentato;

il provvedimento in esame penalizza i proprietari di terreni dati in affitto a coltivatori diretti siti nei comuni precedentemente esentati in quanto montati o parzialmente delimitati (come Monteveglio, al 94 per cento del suo territorio considerato montano) in quanto, per effetto della fusione, il Comune di Valsamoggia è stato classificato «parzialmente montano» mentre questi ultimi sarebbero stati classificati totalmente montani;

all’avvio del percorso di fusione dei comuni, si è sempre garantito a queste comunità che non avrebbero perso i diritti intrinsechi al loro essere zone montane, dal regime fiscale alla zonizzazione dei GAL,

impegna il Governo

a chiarire che i comuni nati da fusione, ai quali si applicano le leggi sopra citate, mantengono il diritto previgente all’esenzione dell’IMU agricola sui territori degli ex comuni montani già titolari dei suddetti benefici in quanto riconosciuti totalmente esenti o nella percentuale esentata; per quanto attiene al Comune di Valsamoggia si riconoscono i benefici già riconosciuti agli ex Comuni di Savigno, Castello di Serravalle e Monteveglio.

9/2915/48.